Massa Lubrense è un vivace e soleggiato comune della penisola sorrentina. Conquista tutti i visitatori sin dal primo momento, grazie al suo scenario naturale davvero mozzafiato. Si tratta, inoltre, di un luogo ricco di tradizioni: offre un patrimonio di storia, architettura e natura davvero vasto che permette di alternare le rilassanti giornate in spiaggia con giornate dedicate a passeggiate ed escursioni. Il suo clima mite la rende un luogo adatto per rilassarsi tutto l’anno.
Cosa fare durante il soggiorno a Massa Lubrense
I centri storici, i resti archeologici e le antiche torri saracene costruite lungo tutta la costa, danno vita a un museo a cielo aperto facilmente visitabile a piedi.
Le acque di Massa Lubrense sono l’ideale per gite in barca ed esplorazioni subacquee, ma anche per indimenticabili immersioni e snorkeling. Interessanti anche le grotte lungo la costa, molte delle quali possono essere raggiunte in canoa.
Le spiagge da vedere assolutamente
Massa Lubrense mantiene da molti anni il riconoscimento della Bandiera Blu per le sue acque sempre cristalline, tutelate dal parco marino protetto di Punta Campanella.
Baia di Ieranto: una bellissima baia situata tra Punta Campanella e Punta Penna. La spiaggia, circondata da una vegetazione verde e rigogliosa, è costituita da ciottoli ed è bagnata da acque azzurre.
Marina del Cantone: ideale per chi cerca una spiaggia comoda dove prendere il sole; alterna zone di spiaggia libera a tratti di spiagge attrezzate con stabilimenti balneari e altri servizi.
Crapolla: una caletta che ospita una piccola ma meravigliosa spiaggia di ciottoli. Il percorso verso questo angolo di paradiso si snoda attraverso una natura rigogliosa e talvolta selvaggia, che nasconde reperti risalenti all’epoca romana.
Scegliere l’alloggio a Massa Lubrense
Le numerose frazioni vantano un’ampia gamma di opzioni per l’accoglienza degli ospiti: se vi trovate a Massa Lubrense per una vacanza al mare all’insegna del relax, valutate la possibilità di scegliere una delle strutture situate vicino al mare per un facile accesso alla spiaggia. Inoltre, Massa Lubrense dispone di ottime sistemazioni anche nelle zone collinari. Tra hotel di lusso, piccole pensioni e campeggi, il paese offre l’alloggio perfetto per una vasta gamma di viaggiatori.
Ci sono molte sistemazioni che offrono diversi livelli di servizio, con splendide piscine private e camere con vista panoramica. Il comune è molto frequentato in estate, quindi è una buona idea prenotare il vostro alloggio in anticipo in modo da trovare quello più adatto alle vostre esigenze.
Come arrivare a Massa
Massa Lubrense è facilmente raggiungibile in auto tramite l’autostrada A3 Napoli-Salerno.
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Sorrento, raggiungibile da Napoli con la Circumvesuviana.
Da Sorrento, è presente il servizio degli autobus SITA per arrivare a Massa Centro e a ogni frazione.
Massa Lubrense vanta un vasto repertorio di attività da svolgere, che spaziano dalla gastronomia all’attività fisica: esperienze imperdibili che renderanno il vostro soggiorno indimenticabile.
Tra le cose da fare a Massa Lubrense, c’è l’imbarazzo della scelta: le attività proposte sono numerose e si adattano a tutti i gusti e renderanno il vostro viaggio un’esperienza memorabile. In questo articolo vi proponiamo alcune delle attività di Massa Lubrense alle quali non potete assolutamente rinunciare!
1. Attività fisica: trekking e sport
Se le vostre passioni sono lo sport, l’attività fisica e il benessere, andare in vacanza a Massa Lubrense non vi fermerà dal mantenere una routine di esercizi regolari. Anche in viaggio è possibile cimentarsi in attività sportive, che giovano al corpo come alla mente: trekking, canoa, pilates e yoga sono le opzioni favorite. La nostra località promuove spesso eventi al fine di incentivare l’attività fisica e un corretto stile di vita, a beneficio di cittadini e turisti.
È quindi possibile tenersi in forma in vacanza? A Massa Lubrense non solo è possibile, ma è d’obbligo, soprattutto per avvicinarsi alla sua realtà naturale.
Per coloro che amano trascorrere il loro tempo a contatto con la natura, la nostra località mette a disposizione diverse possibilità escursionistiche. La rete sentieristica che attraversa tutto il territorio offre numerosi sentieri di trekking, in numerosi ambienti e con diverso grado di difficoltà. Il livello di preparazione e di equipaggiamento richiesto varia a seconda della difficoltà del percorso e del tempo che si prevede di trascorrere in natura. Si tratta di una profonda e rassicurante attività da svolgere in armonia col nostro territorio. Il “campo da gioco” del trekking non conosce confini, quindi approfittate di questo vantaggio, ma siate sicuri di rispettarlo allo stesso modo.
2. Esplorare i dintorni: tour in barca
Avventurarsi alla scoperta dei dintorni rientra assolutamente nelle esperienze da fare a Massa Lubrense. In posizione strategica tra il golfo di Napoli e quello di Sorrento, Massa Lubrense è un punto di partenza ideale per accedere alla penisola sorrentina, alla costiera amalfitana e alla zona vesuviana.
Non perdetevi l’occasione di esplorare la zona circostante! Come?A Massa Lubrense potete scegliere tra diversi itinerari in barca: una valida opzione per entrare in contatto con la nostra realtà marittima. Barche veloci, sicure e confortevoli vi condurranno alla scoperta delle località più suggestive della Costiera Amalfitana e del Golfo di Napoli, inclusa l’incantevole isola di Capri.
Le peculiarità del territorio lubrense non hanno eguali, ma vale la pena spingersi oltre i suoi confini.
3. Eventi e sagre: alla scoperta dei prodotti locali
Tra le attività da svolgere non può mancare la degustazione dei prodotti tipici. Il patrimonio naturale e culturale di Massa Lubrense si riflette soprattutto nella sua grande eredità culinaria. La località, che non rinuncia alla sua vocazione agricola, si distingue per il turismo gastronomico. Stiamo parlando di una vasta offerta culinaria, con pietanze di tutti i tipi e in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato. Qui di seguito vi indichiamo alcuni dei suoi prodotti:
limoni
limoncello
olio d’oliva
provolone del monaco
Quale modo migliore per assaporare i prodotti locali se non partecipare alle numerose sagre che si tengono abitualmente in paese? Massa Lubrense è infatti nota per lo svolgimento di sagre ed eventi caratteristici a cui si può facilmente accedere, scoprendo usi, costumi e tradizioni del nostro territorio. Per quanto le manifestazioni enogastronomiche abbiano un ruolo primario, non mancano eventi sportivi, religiosi e culturali. Partecipare attivamente agli eventi proposti contribuirà ad arricchire il vostro soggiorno, del quale conserverete un ricordo indelebile.
Abbiamo dunque motivo di affermare che il territorio lubrense offre a coloro che vivono o trascorrono qualche giorno di vacanza una serie di attività che ne valorizza la tradizione naturale come culturale. Dal momento che la natura di Massa Lubrense è variegata, è importante sottolineare quegli aspetti che, nel complesso, ne fanno una destinazione per esperienze indimenticabili.
Se avete in programma un viaggio a Massa Lubrense e siete indecisi se noleggiare o meno un’auto, oppure desiderate semplicemente informazioni a riguardo, questo articolo fa al caso vostro.
Massa Lubrense può essere raggiunta con i mezzi pubblici, arrivando alla vicina Sorrento tramite treno, aliscafo/traghetto e autobus, a seconda delle esigenze. Una volta arrivati a destinazione sono due le alternative: usufruire dei trasporti locali come la linea autobus, attiva fino alle ore 22 (con prolungamenti di orari nei periodi estivi), oppure noleggiare un mezzo e avere così totale libertà negli spostamenti, specialmente nelle ore serali e notturne. Qualora optaste per la seconda alternativa, è importante avere alcuni accorgimenti.
Prenotare il noleggio con largo anticipo
Se siete sicuri che in quel determinato periodo vi recherete a Massa Lubrense e vorrete noleggiare un’auto, è fondamentale confermare la vostra prenotazione con anticipo. In questo modo sarete certi della disponibilità del mezzo che più si addice alle vostre esigenze, potrete visionare e confrontare con calma le offerte proposte dai vari autonoleggi della zona. Prima di procedere alla prenotazione online è consigliabile contattare telefonicamente o per email il responsabile al noleggio, in modo da garantire maggiore chiarezza nelle informazioni. Spesso noleggiare last minute non è affatto conveniente, specialmente in alta stagione. Per risparmiare, quindi, assicuratevi di procedere per tempo!
Scegliere un’auto appropriata
Le strade di Massa Lubrense, così come dei suoi dintorni, sono spesso strette e a volte non di facile percorrenza. Il territorio è composto da ben 17 frazioni, borghi dall’antico fascino, da non perdere. È quindi bene scegliere l’auto con consapevolezza, meglio se di piccole dimensioni. In questo modo gli spostamenti saranno facilitati e si eviteranno ingorghi nel traffico. È possibile noleggiare anche scooter o motorini a seconda delle esigenze, ovviamente questi sono da preferire nel periodo estivo.
Dove posso parcheggiare?
Nella città di Massa Lubrense sono presenti zone di sosta gratuite e a pagamento, contrassegnate rispettivamente da strisce bianche e blu. Le strisce a pagamento in strada e nei parcheggi comunali rispettano i seguenti orari: dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00; sono gratuite nell’intervallo pomeridiano e di notte. Durante le ore a pagamento è possibile parcheggiare utilizzando il parcometro oppure esponendo le apposite parkcard o l’abbonamento. Per maggiori informazioni su come attivarli, sulle diverse tipologie e sui costi consultare questa pagina nella sezione “Parcheggio a Massa Lubrense”. Si può usufruire di questi parcheggi anche per accedere alle spiagge o in prossimità dei sentieri.
Informazioni generali sul noleggio
È bene ricordare che per noleggiare un’auto bisogna essere in possesso di una patente di tipo B in corso di validità. Inoltre a seconda dell’autonoleggio può essere o meno necessario avere un minimo di 21 e un massimo di 80 anni di età. Può accadere che ai ragazzi più giovani di 21 anni venga fatto pagare un supplemento. Se invece si vuole noleggiare un motorino o uno scooter, la tipologia di patente richiesta varia a seconda della cilindrata. I prezzi, a seconda della tipologia di auto, possono mediamente variare tra gli 80 e i 120 euro al giorno, compresi di benzina. Ovviamente in caso di motocicli il prezzo è più conveniente. Per maggiori informazioni, anche riguardo la garanzia assicurativa, è bene consultare il sito web dell’autonoleggio scelto. Se viaggiate in gruppo, optare per un mezzo unico vi permetterà di risparmiare sulle spese!
Cittadini non italiani
Se siete cittadini non italiani, solitamente sono richiesti i seguenti documenti: patente del proprio paese di origine, permesso internazionale di guida se non si è cittadini dell’UE, documento di identità e se necessario una carta di credito per i pagamenti. Questi possono variare a seconda dei casi.
Vantaggi del noleggiare un’auto
Esplorare luoghi nuovi
Noleggiare un’auto a Massa Lubrense non solo permette di essere completamente liberi negli spostamenti, ma dà la possibilità di vedere il territorio da una prospettiva diversa. A differenza dei mezzi locali che percorrono sempre il medesimo itinerario, viaggiando in macchina si possono esplorare zone nuove, anche distanti dai classici luoghi turistici. Si può arrivare in destinazioni altrimenti irraggiungibili e godere a pieno delle bellezze del luogo. Quindi perché limitarsi? Viste panoramiche di spiagge al tramonto, natura incontaminata, sono solo alcuni degli scenari che la zona ha da offrire!
Questi meravigliosi scatti raffigurano il panorama dal borgo dell’Annunziata; un suggestivo tramonto su Capri e Marina della Lobra.
Comodità e migliore gestione del tempo a disposizione
Spostarsi in auto offre innumerevoli comodità anche qualora si necessiti di viaggiare portando con sé bagagli ingombranti, attrezzature da trekking o da spiaggia, senza doversi recare necessariamente presso le varie fermate della linea autobus. Questo permette di avere una piena gestione del tempo in vacanza, che si sa, è prezioso!
Raggiungere i dintorni di Massa Lubrense
Perché limitarsi a Massa Lubrense? Noleggiando un’auto è possibile raggiungerne i dintorni con grande facilità. Sorrento, le località della costiera Amalfitana e anche i siti archeologici come Pompei o Ercolano sono tappe inevitabili nella vostra vacanza. In questo modo potrete godere delle bellezze della Penisola Sorrentina nella loro totalità. Scenari da cartolina che vi ruberanno il cuore!
Nonostante l’inverno sia la stagione meno ambita dai turisti per visitare località di mare, le basse temperature non vietano di godere delle bellezze del territorio.
Massa Lubrense è scelta come destinazione in tutti i periodi dell’anno, con temperature che raramente scendono di giorno sotti i 10°C (50°F). In inverno, le giornate di sole si alternano a giornate nuvolose, con possibili piogge e vento.
Con il giusto abbigliamento per far fronte alle basse temperature, evitando le giornate piovose, passeggiare tra i sentieri rimane una delle attività favorite.
Per le vacanze a Massa Lubrense in inverno non c’è necessità di prenotare con largo anticipo, i prezzi sono decisamente più bassi e l’affluenza turistica è al minimo, per cui si può godere a pieno del territorio.
Durante il periodo invernale le attività legate al turismo marittimo chiudono, per riaprire poi in primavera. Le corse degli autobus diminuiscono, data la poca affluenza turistica, favorendo orari diurni anziché serali. Per maggiori informazioni è possibile consultare gli orari dei trasporti.
Terminate le festività natalizie, alcuni bar e ristoranti chiudono per ferie, di solito per circa un mese tra gennaio e febbraio.
Massa Lubrense a gennaio
Temperatura media: 10°C (50°F)
Temperatura media del mare: 15°C (59°F)
Le giornate di gennaio a Massa Lubrense sono molto brevi, con tramonti tra le 16:45 e le 17:15. La neve è un raro evento, molto apprezzato dagli abitanti per la sua eccezionalità. Le piogge sono più frequenti, ma non mancano giornate di sole.
Con il bel tempo è piacevole passeggiare tra le stradine e le piazze, dove si può fare sosta nelle pasticcerie o nei locali per gustare i piatti tipici. Massa Lubrense è famosa per la produzione di olio, formaggi, una grande varietà di prodotti a base dei limoni della zona, e tanto altro.
Agli inizi di gennaio l’atmosfera festiva delle vacanze di Natale è ancora nell’aria, si può quindi approfittare per assaggiare i dolci delle festività. È anche il periodo migliore per lo shopping, perché nella seconda settimana del mese cominciano i saldi.
Massa Lubrense a febbraio
Temperatura media: 11°C (52°F)
Temperatura media del mare: 14°C (57°F)
A febbraio il clima è ancora rigido, ma le giornate di sole non mancano. Si possono fare lunghe passeggiate in spiaggia, perdersi nel suggestivo scenario del mare in inverno, benefico per la mente e il corpo.
È possibile dedicarsi al turismo religioso, visitando le numerose chiese e cappelle, o semplicemente passeggiare nei borghi. Si può certamente godere dei paesaggi nella stagione più fredda dell’anno, in assenza di folla e traffico. In alternativa, si possono visitare musei e siti archeologici come Pompei o Ercolano, nei dintorni di Massa Lubrense.
Qualora il tempo non dovesse aiutare, si può optare per un pomeriggio di acquisti scegliendo le piccole realtà di artigianato locale.
Massa Lubrense a marzo
Temperatura media: 12°C (54°F)
Temperatura media del mare: 14°C (57°F)
A marzo le giornate si allungano, con tramonti tra le 17:50 e le 19:25, con il passaggio all’ora legale. Andando verso la fine del mese le temperature si alzeranno mediamente di un paio di gradi.
Beneficiando di un maggior numero di ore di sole, sarà sicuramente più piacevole svolgere attività all’aria aperta. Si possono visitare i parchi con i bambini, come il Parco delle Sirene a Massa Centro. Passeggiando, si può fare sosta nei punti panoramici più suggestivi, da cui osservare le bellezze del territorio dall’alto.
Se amate i prodotti gastronomici della zona, potrete fare visita a una delle tante aziende agricole, per scoprire i segreti della produzione.
Nonostante il clima, quindi, le attività da svolgere non mancano!
Per chi ha bisogno di staccare dalla routine quotidiana, ma anche per coloro che cercano avventura e panorami mozzafiato, Massa Lubrense è il luogo ideale, grazie alle sue spiagge dall’acqua cristallina e i percorsi di trekking. Di seguito, un itinerario per trascorrere 5 giorni in questo piccolo angolo di paradiso e tranquillità.
Arrivati a Massa Lubrense, il modo migliore per poter iniziare la vacanza è partire con l’esplorare il centro. Si parte da Largo Vescovado, piazza principale della città e sede del Municipio. Al suo estremo è possibile affacciarsi da Belvedere del Pennino, che offre una suggestiva vista panoramica su Ischia e Capri. A pochi metri da qui troviamo “Il Cerriglio”, ex palazzo De Martino e antica casa gentilizia, che presenta un caratteristico viale di pilastri in tufo e busti marmorei, in fondo al quale c’è un bellissimo ninfeo. Proseguendo per via Palma incontriamo “Il Quartiere”, ex collegio gesuita del 1600, e accanto ad esso “Il Torrione”, architettura militare di inizio XVII secolo.
Dopo aver esplorato il centro della città, ci si può spostare a Marina della Lobra, antico borgo marinaro sovrastato dalla chiesa da cui prende il nome. È raggiungibile a piedi in 15 minuti, imboccando via Colombo. Il centro abitato è caratterizzato da case variopinte, ancora abitate perlopiù da pescatori, e si sviluppa intorno a una gradinata che porta fino al mare. In realtà non ci sono vere e proprie spiagge, ma è possibile bagnarsi dalla scogliera o usare il solarium di via Chiaia. Inoltre, sono presenti molti ristoranti e bar, con vista sul mare. Il porto è dominato da Torre Toledo, appartenente al gruppo delle torri di avvistamento saracene costruite dagli Aragonesi lungo la costa.
Altro luogo da visitare è Monte San Costanzo, la collina più alta di Massa Lubrense, raggiungibile facilmente dalla frazione di Termini. Le cime sono due: – a sinistra è possibile ammirare la chiesetta di San Costanzo, chiusa quasi sempre, tranne che il 14 maggio quando viene portata in processione la statua del santo dalla piazza di Termini alla chiesetta per la Santa Messa. – a destra, invece, è presente una stazione radio per il controllo del traffico aereo. Tra le due cime vi è una pineta, ottima zona d’ombra per chi giunge a piedi e parcheggio per chi, invece, arriva in auto o moto. Il panorama è sublime, e comprende tutto il golfo di Napoli.
Ancora, per le sue spiagge di ciottoli e l’acqua limpida, tappa fondamentale è Marina del Cantone. Qui è possibile godersi un bagno in tranquillità, sia in lidi privati che in spiagge libere. Sull’estremità orientale della spiaggia, da visitare è la chiesetta di S. Antonio da Padova, costruita nel 1646. Anche a Marina del Cantone ristoranti e bar non mancano e qui è possibile gustare i piatti tipici della cucina campana. Dalla spiaggia, percorrendo un sentiero panoramico di circa un chilometro, si arriva alla spiaggia di Recommone, un luogo paradisiaco.
Ultima sosta per il primo giorno di viaggio è la località di Sant’Agata sui Due Golfi, che prende il nome dalla sua posizione, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. La sua fama, come località turistica, è diffusa fin dall’Ottocento grazie soprattutto alla posizione panoramica, ma anche al clima mite e all’aria salubre. Da visitare qui è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1745, a croce latina e con un altare seicentesco. Oltre questo, custodisce la statua di Sant’Agata e molti dipinti del XVI secolo, anche recentemente restaurati. Altro edificio spettacolare è il Monastero del Deserto, il più panoramico della penisola sorrentina e costruito dai Carmelitani scalzi nel 1679.
Giorno 2: trekking lungo il sentiero di Athena
Un’attività perfetta per il territorio di Massa Lubrense è il trekking. Il sentiero di Athena attraversa un’area di grande importanza storica: dall’aspetto selvaggio, offre panorami mozzafiato. Da piazza Croce, a Termini, si prende via Campanella e dopo 200 metri, al bivio, si prosegue a destra per via Minerva, mulattiera greco-romana. Attraversando il versante nord, la vegetazione si dirada e si intravede Capri, che appare così vicina, che sembra di poterla toccare. Proseguendo si iniziano a vedere la torre e il faro di Punta Campanella. Giunti a Punta Campanella si va avanti verso Monte San Costanzo, seguendo il segnavia bianco-rosso del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che indica l’Alta Via dei Monti Lattari. Dopo aver attraversato il versante sud, la vista si apre sulla Baia di Ieranto e in seguito si giunge alla pineta di Monte San Costanzo. Per tornare indietro c’è un sentiero breve, ma ripido e sconnesso, è quindi consigliabile ritornare per la strada principale.
Giorno 3: giornata in spiaggia e visita in agriturismo
Una giornata in spiaggia per rilassarsi è l’ideale dopo una passata ad avventurarsi per i sentieri. Abbiamo visto che una delle spiagge più belle è quella di Recommone, piccola e riservata, ma altrettanto magica e tranquilla. Da raggiungere a piedi o in barca, è situata tra Marina del Cantone e il fiordo di Crapolla ed è lunga 65 metri. Le sue acque sono limpide e la spiaggia è perlopiù formata da ciottoli chiari e piccoli. Questa piccola insenatura, a livello del mare, presenta cavità di cui la più grande è la Grotta di Recommone, anche chiamata “dei Pescatori”, perché anticamente offriva una zona d’ombra in cui poter ancorare. Dopo la giornata in spiaggia è possibile cenare in uno degli agriturismi del luogo, con alcuni dei piatti tipici come gli spaghetti alla Nerano, i ravioli alla caprese e il pesce spada alla brace.
Giorno 4: giro in barca all’isola di Capri
Per rendere il soggiorno indimenticabile il consiglio è di trascorrere una giornata in barca. L’isola di Capri è protagonista nei panorami da Massa Lubrense ed è così vicina da poterci arrivare facilmente con un’escursione giornaliera. Lungo la prima parte del percorso in barca è possibile apprezzare la costa della Penisola Sorrentina, interamente tutelata dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Prima di fermarsi al porto e sbarcare sull’isola di Capri, è d’obbligo fare un giro della sua costa: si potranno ammirare i famosi Faraglioni, le affascinanti grotte, le spiagge nascoste. Giunti al porto, la funicolare conduce direttamente alla Piazzetta, cuore dell’isola da cui partire in esplorazione.
Giorno 5: visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano
Per concludere l’itinerario di 5 giorni, è possibile fare una visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, tra i loro edifici e ritrovamenti più rappresentativi. Partendo da Massa Lubrense, è possibile giungere a Pompei in auto, oppure con autobus e treno Circumvesuviana Sorrento-Napoli. Si consiglia di iniziare la visita al mattino presto, per evitare la calca e la calura. Ci sono diversi itinerari di diversa durata, dalle due fino alle sette ore. Dopo aver visitato Pompei, ci si può recare ad Ercolano, dove, oltre alle classiche visite degli scavi archeologici, è possibile visitare anche il MAV (Museo Archeologico Virtuale).
Questi sono soltanto alcuni dei luoghi da esplorare, ma perfetti per poter godere al meglio del nostro mare, della nostra terra e anche dei luoghi limitrofi. Se non dovessero bastare questi 5 giorni per visitare tutto ciò che è stato nominato, vi aspetteremo per una seconda visita, che sarà sempre unica e irripetibile.
Massa Lubrense offre degli spettacoli naturali da lasciare senza fiato, ma uno degli incontri faunistici più particolari è sicuramente quello che, in condizioni fortunate, si può fare con i delfini. Il delfino è un mammifero acquatico che appartiene all’ordine dei cetacei. Ad oggi si tratta di una presenza quasi quotidiana lungo le coste della penisola sorrentina.
Struttura fisica e vita sociale
Per essere in grado di nuotare senza difficoltà, i delfini hanno un corpo affusolato. Il loro movimento è consentito grazie alla pinna caudale, che è in grado di dare una forte spinta verticale. La particolarità della loro coda è la potenza: essa è dieci volte più forte rispetto agli altri mammiferi. Inoltre, la caratteristica che rende i delfini così simpatici agli occhi umani è la forma della loro bocca (rostro) che assume una curva che li fa sembrare sempre sorridenti.
I delfini vivono in gruppi che si formano in base all’età e al sesso. In ogni gruppo gli animali comunicano attraverso vocalizzazioni e con il linguaggio del corpo. I ricercatori hanno fatto una scoperta sensazionale: ogni esemplare emette un suono unico (“signature whistle”) che è in grado di identificarlo in modo univoco tra i membri del suo gruppo.
I delfini a Punta Campanella
Numerosissimi sono stati negli ultimi anni gli avvistamenti di delfini nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Per i turisti, l’avvistamento o l’incontro con questi animali rappresenta un momento unico di immersione nella natura e nella meraviglia della fauna locale. L’avvistamento non è garantito, ma a Massa Lubrense è possibile ammirare questi animali sia grazie alle gite in barca, sia tramite immersioni subacquee o lo snorkeling. Se gli sarete simpatici, si avvicineranno per nuotare vicino a voi, magari emettendo suoni. Un’esperienza che resta nel cuore.
Tuttavia, il contatto con l’uomo può provocare molti infortuni, tra cui infezioni. Inoltre, i delfini di passaggio in questa zona rischiano di rimanere gravemente feriti dalle imbarcazioni, o di essere accidentalmente catturati a causa della loro interferenza con le attività di pesca. Infatti, essi seguono spesso i pescherecci per reperire il cibo e a causa di ciò possono essere visti negativamente dai pescatori, che lamentano danni come la riduzione del pescato o reti messe fuori uso.
Il progetto “Life DELFI”
Per questi motivi, l’Area Marina Protetta Punta Campanella ha messo in atto il progetto “Life DELFI”, cofinanziato dalla Comunità europea, con lo scopo di gestire le interazioni fra delfini e pesca. Vediamo quali sono le principali azioni che sono messe in campo.
La distribuzione ai pescherecci locali di particolari nasse, “trapule” pieghevoli, meno pericolose delle reti passive, che spesso causano la pesca accidentale dei cetacei.
L’installazione di dissuasori sonori sulle reti da pesca: i cosiddetti “pinger”. Questi strumenti interagiscono con il comportamento acustico dei delfini e dovrebbero alterare il loro orientamento, tenendoli lontani dalle reti.
Il montaggio di dissuasori visivi sulle reti da pesca, tra cui lampade a LED.
Il “Dolphin watching”: l’attività di osservazione dei delfini servirà ai pescatori a integrare il loro reddito e orientarli verso attività alternative.
I delfini sono un fiore all’occhiello della biodiversità di Massa Lubrense, ma tutti dobbiamo ricordare che si tratta di una specie a rischio di estinzione che va tutelata e protetta. Limitiamoci a osservarli e ammirarli in tutto il loro splendore, rispettando i loro spazi.
Il territorio di Massa Lubrense è caratterizzato da località uniche e imperdibili. La varietà di queste ultime, infatti, lo rendono originale e unico nel suo genere. In questo articolo, proponiamo per voi solo alcuni dei luoghi più instagrammabili a Massa Lubrense a cui non poter assolutamente rinunciare.
“Cuore” di Baia di Ieranto
Il primo dei nostri luoghi più instagrammabili a Massa Lubrense è il “cuore” di Baia di Ieranto. Un posto che sembra avvolto nella magia e nella leggenda, di fatti secondo la storia sarebbe la zona in cui Ulisse, di ritorno verso Itaca, incontrò le Sirene. In questo posto incantato godrete delle acque cristalline e delle magnifiche spiagge che il territorio offre.
https://www.instagram.com/p/CY_qgsRMmvK/
Faro di Punta Campanella
Situato nell’area marina protetta del promontorio di Punta Campanella, il faro crea senza dubbio uno scenario suggestivo e fatato. Un’atmosfera di fascinazione e mistero si profilerà davanti ai vostri occhi lasciandovi senza fiato. Imperdibile soprattutto di notte, quando il faro sembra illuminarsi insieme alle stelle.
Altro sorprendente luogo instagrammabile è il Fiordo di Crapolla. Si tratta di una delle insenature più particolari di Massa Lubrense e, oltre ad essere di grande interesse per il turismo balneare, è ricco di storia. La zona è facilmente raggiungibile anche a piedi partendo da Torca, permettendovi, così, di approfittare anche dei magnifici percorsi di trekking offerti dal posto.
https://www.instagram.com/p/COYSPhEMAAj/
Monte San Costanzo
È un monte a due cime, il più alto di Massa Lubrense, da cui è possibile avere una visuale a 360 gradi sul Golfo di Napoli e Salerno, fino alle isole di Ischia e Procida. Inoltre, sulla cima sinistra del monte, troverete anche la caratteristica chiesa bianca dedicata all’omonimo santo. Un luogo suggestivo da più punti di vista a cui consigliamo di non rinunciare.
Ultimo e magico luogo instagrammabile di Massa Lubrense è la Cala di Mitigliano, un posto ideale per godere del mare cristallino e di un sensazionale panorama. La Cala di Mitigliano è, infatti, una baia che dà sull’isola di Ischia e su Punta Campanella. Inoltre, quando il mare è calmo e vi è bassa marea, si può accedere alla suggestiva grotta che renderà quest’esperienza ancor più speciale.
https://www.instagram.com/p/COQAK81rXZW/
Scoprendo questi luoghi i vostri social saranno, senza dubbio, unici e voi soddisfatti di aver conosciuto e fatto esperienza di una piccola parte delle meraviglie di Massa Lubrense.
Una delle attività più suggestive da fare a Massa Lubrense è sicuramente il trekking. Spesso succede che, pur volendo cominciare a camminare, si rimandi di continuo perché non si sa da dove iniziare. È proprio per questo motivo che abbiamo intervistato un esperto del settore, Michele Palomba, che ci ha fornito 10 preziosi consigli per godere al meglio di questa meravigliosa esperienza.
1. Oggetti fondamentali da avere sempre con noi
Al contrario di ciò che potremmo pensare, non serve portarsi dietro un’infinità di oggetti, spesso anche ingombranti. Basta, infatti, lo stretto necessario da tenere in uno zainetto, poiché è importante avere le mani libere per un equilibrio migliore o per aiutarci a procedere su percorsi particolarmente difficili. Questi oggetti sono:
una borraccia;
degli snack;
degli occhiali da sole;
un cappellino:
un ricambio in caso di cattivo tempo o anche solo per potersi cambiare dopo aver sudato (importanti i calzini);
un capo caldo;
un capo impermeabile;
una torcia frontale, utile soprattutto in inverno, quando il sole tramonta abbastanza presto;
il cellulare sempre carico;
un piccolo kit di ponto soccorso;
i bastoncini.
2. Cosa mettere nel kit di pronto soccorso
In quanto a medicinali è opportuno portare con sé quelli assunti giornalmente, prescritti dal medico per eventuali patologie, o ad esempio antistaminici in caso di allergie. È molto importante non somministrare ad amici o addirittura sconosciuti i nostri farmaci personali (in particolare in questa circostanza, anche se è bene non farlo mai), soprattutto se non sono stati mai assunti prima. Nel vero e proprio kit, che è consigliabile tenere in un sacchetto a tenuta stagna (quelli per alimenti), vanno invece inserite poche cose, ma indispensabili per le piccole ferite che ci si può causare sul percorso:
cerotti di differenti misure, per piccole escoriazioni;
disinfettante, ponendo attenzione alla dicitura “per cute lesa”;
garze e nastri, per medicare le eventuali ferite;
pinzetta per la cura personale, utile a estrarre piccole schegge dalle ferite;
Sono, ovviamente, facoltativi altri presidi medici, che è però possibile portare con sé nel caso in cui si sia qualificati per utilizzarli.
3. Abbigliamento più indicato per questo tipo di attività
Uno dei consigli più scontati, ma anche il più utile, è quello di vestire a strati con capi che, indossati da soli, non risultino particolarmente caldi o pesanti, ma che, ben stratificati, possano dare il giusto comfort al corpo in ogni momento della camminata. Partendo dalla base, a seconda della stagione, metteremo una maglietta a manica corta o una termica a maniche lunghe; proseguendo è sempre utile, in ogni stagione, un pile, per la brezza e per le zone in ombra. Sempre in base alla stagione, uno strato ulteriore è quello composto dal piumino in inverno e dalla giacca a vento in primavera/estate , che può essere facilmente indossato o tolto a seconda della situazione esterna. Come tessuti, sono sconsigliati il denim e quelli felpati, poiché impiegano davvero molto tempo ad asciugarsi nel caso in cui ci si sia bagnati attraversando un ruscello o a causa della pioggia. Consigliati sono invece i tessuti traspiranti, freschi, più indicati per qualunque tipo di sport per l’asciugatura rapida e la resistenza.
4. Che tipo di scarpe indossare
Le scarpe sono l’elemento fondamentale dell’equipaggiamento di un escursionista, anche se spesso vengono bistrattate perché il loro reale valore viene sottovalutato. Infatti è importante utilizzare sempre delle scarpe apposite per questo tipo di attività, anche su percorsi che all’apparenza risultano facili, proprio perché il loro scopo è quello di aiutarci a camminare. All’inizio possono risultare dure, ma questa loro durezza è studiata appositamente per dare sostegno a tutto il corpo. Al contrario le sneakers, o le scarpe da passeggio, con la loro cedevolezza non ci garantiscono sostegno ed equilibrio, anche se di primo impatto ci risultano più comode. Hanno, ancora, una suola scolpita per permettere un’ottima presa su qualsiasi tipo di terreno. Infine un consiglio, soprattutto per coloro che sono alle prime armi, è quello di acquistare scarponi alti, anche se ci sembrano inutili e troppo costosi; sono infatti studiati appositamente per attutire qualsiasi tipo di infortunio, poiché sorreggono molto meglio la caviglia rispetto a quelli bassi, avvolgendola completamente.
5. Consigli per scegliere il percorso più adatto ad ogni esigenza
Ci sono diversi modi per poter capire come soddisfare al meglio ogni nostra esigenza: ci si può, infatti, affidare sia a guide cartacee che a guide online. C’è anche la possibilità di rivolgersi a chi è più esperto, come per esempio un amico, una guida o una pro loco. Tra i consigli c’è quello di non affidarsi mai a siti dove chiunque può caricare le tracce dei percorsi, poiché non potremmo mai sapere in che condizioni è la strada da percorrere, quale sia il livello di esperienza necessario per poterlo affrontare. Altro suggerimento è quello di non affidarsi alla massa, quindi non scegliere un determinato percorso perché è, a detta d’altri, più semplice o solo perché viene scelto da molte persone.
6. Consigli su come prepararsi al meglio
Potrebbe essere molto utile seguire un corso base di escursionismo per avere familiarità con il gergo tecnico, per la valutazione tecnica del fondo che ci si troverà davanti, del dislivello in salita che si dovrà affrontare; questo ci aiuterà, quindi, a scegliere un percorso soddisfacente sia a livello paesaggistico, ma che soddisfi soprattutto le nostre capacità fisiche, per non trasformare questa esperienza meravigliosa in qualcosa di sgradevole. Per quanto riguarda la preparazione fisica, chi è alle prime armi può fare passeggiate per allenare il corpo a quella che sarà la salita, ma anche semplicemente, per chi non ha la possibilità di dedicarsi giornalmente all’attività fisica, prediligere le scale all’ascensore.
7. Come controllare le previsioni meteo
Quello delle previsioni meteo è un argomento molto discusso e delicato da affrontare. Le varie applicazioni per smartphone sono un ottimo mezzo a cui affidarsi per avere un quadro generale della situazione. Però bisogna sempre ricordare che in aperta natura, e specialmente in montagna, le condizioni meteo variano repentinamente e in modo imprevisto. È infatti molto probabile che sulle vette delle montagne si verifichino temporali isolati, che sono impossibili da prevedere. Non bisogna però demonizzare le escursioni sotto la pioggia, cosa che a volte spaventa; con le dovute precauzioni, infatti, è un’esperienza unica e molto suggestiva.
8. Come affrontare un’escursione con dei bambini
Anche per i bambini è molto bello il contatto con la natura grazie alle passeggiate in montagna. Bisogna, ovviamente, avere un occhio di riguardo in queste specifiche situazioni, soprattutto con bambini particolarmente vispi e curiosi. Alcuni dei consigli sono quelli di prediligere il periodo primaverile ed estivo, quando il meteo è generalmente più clemente, ma anche di scegliere percorsi semplici e ben ombreggiati per evitare affaticamento, infortuni e colpi di calore. Per invogliarli lo si può trasformare in un gioco, durante il quale si sentiranno piccoli esploratori, e ciò li spingerà sicuramente a voler ripetere con piacere questa esperienza e, perché no, ad amare la natura e le escursioni.
9. A chi è possibile rivolgersi per trovare compagni di avventura
Le escursioni organizzate da guide ambientali escursionistiche professioniste sono il modo migliore per iniziare, se si è da soli, anche per ricevere consigli utili sull’equipaggiamento o sulla difficoltà dei percorsi. Anche quelle organizzate da enti di promozione del territorio sono utili per fare conoscenza con altri appassionati del settore. Queste sono vere e proprie escursioni di conoscenza, volte alla scoperta del territorio e, per questo quasi sempre, molto semplici, ma altrettanto interessanti.
10. Consigli su blog o pagine escursionistiche da seguire
La pagina di Michele, “hikeandseek“, è sicuramente tra quelle fondamentali da seguire per poter immergersi completamente nel mondo dell’escursionismo. È molto utile seguire anche le varie pagine escursionistiche della regione, del comune e delle pro loco. Spesso ce ne sono anche di specifiche in base alla catena montuosa o alla zona e sono sicuramente le migliori da seguire per trovare informazioni sullo stato dei sentieri e dove vengono segnalate frane o la vegetazione particolarmente alta in un dato punto di un sentiero.
Quindi, come si è potuto constatare, l’escursionismo è un’attività adatta a tutti, grandi e piccini, esperti o meno esperti, divertente e, soprattutto, salutare per tutto il corpo.
Il turismo religioso rientra nella categoria di turismo culturale ed è una forma di turismo che riguarda luoghi famosi dal punto di vista religioso e culturale.
Anche culturale perché la maggior parte dei monumenti religiosi in Italia ha al suo interno meravigliose opere d’arte.
Che differenza c’è tra turismo religioso e pellegrinaggio?
Il pellegrinaggio differisce dal turismo religioso perché la sua motivazione principale è la fede; si parte per una ricerca spirituale, una sorta di meditazione, di penitenza o di voto.
Il pellegrinaggio medievale è la prima forma di turismo e comprendeva lunghi cammini, come ad esempio il Cammino di Santiago o la Via Francigena che dalla Francia conduce a Roma. Lungo tali percorsi, gli enti religiosi davano la possibilità ai pellegrini di riposare all’interno dei monasteri o conventi, a patto che questi ultimi fossero riconoscibili. Chi faceva il cammino di Santiago indossava una collana con un guscio di capasanta che fungeva da cucchiaio, un bastone e un cappello largo che lo proteggeva dalla pioggia e dal sole.
Il pellegrinaggio è qualcosa che parte dalla fede, dalla meditazione e non guarda alla bellezza del posto, a differenza del turismo religioso.
Quali sono le principali attrattive turistiche religiose a Massa Lubrense?
A Massa Lubrense, con il progetto Museo Diffuso, abbiamo creato dei percorsi da fare sia a piedi sia utilizzando i mezzi pubblici o la propria auto. Chi viene a Massa Lubrense ed è appassionato di camminate, può intraprendere questi itinerari liberamente e in autonomia grazie a mappe interattive.
I punti più importanti da visitare a Massa Lubrense sono:
Ex Cattedrale Santa Maria delle Grazie: è situata nel cuore della panoramica piazza di Massa Centro. Costruita nel 1512, è stata sede vescovile fino al 1818, quando la diocesi venne incorporata all’Arcidiocesi di Sorrento. L’attuale struttura dell’edificio e dell’annesso palazzo vescovile è settecentesca e presenta all’interno un bellissimo pavimento maiolicato, opera del maestro reggiolaro napoletano Ignazio Chiaiese. L’antica cattedrale conserva una reliquia di San Cataldo, il santo patrono di Massa Lubrense.
Santuario dedicato alla Madonna della Lobra: edificato nel 1564, sorge su una panoramica piazzetta che sovrasta il caratteristico borgo marinaro di Marina della Lobra. A destra dell’ingresso del santuario si trova il convento dei Francescani d’Assisi. Qui è possibile ammirare il caratteristico chiostro e un bellissimo pavimento maiolicato all’interno del refettorio. Sull’Altare Maggiore è custodito un affresco raffigurante l’immagine della Madonna della Lobra, precedentemente situato all’interno dell’antica cattedrale lubrense che sorgeva nei pressi del porto, nell’area chiamata Fontanelle. Grande è sempre stata la devozione del popolo massese verso la Madonna della Lobra; la sua immagine, infatti, la troviamo raffigurata all’interno dello stemma comunale.
Chiesa di Monticchio e Monastero del Santissimo Rosario: il complesso sorge nell’area sottostante l’attuale piazza della piccolo borgo di Monticchio. La sua costruzione, fortemente voluta da Suor Cristina Olivieri, risale al 1723. All’interno del convento è possibile ammirare un autentico capolavoro realizzato con maioliche settecentesche. Si tratta di tre panelli posizionati verticalmente lungo le pareti del chiostro e realizzati dal famoso maestro reggiolaro Ignazio Chiaiese. Dello stesso autore è il pavimento dell’adiacente chiesa ancora ben conservato e sul quale si possono ammirare meravigliose rappresentazioni di fiori e frutti.
Chiesa e Convento di San Francesco di Paola: il complesso fu fondato grazie al volere della famiglia Liparulo nel 1582, nel sito dove sorgeva un’antica cappella intitolata ai Santi Processo e Martiniano. Il pavimento della chiesa e della sagrestia sono decorati con maioliche settecentesche e il campanile è formato da un’antica torre di difesa inglobata all’interno della struttura.
Monastero di San Paolo: la sua costruzione risale al 1679. Attualmente vi sono ospitate le Suore Benedettine di San Paolo. Bellissimo è il panorama che si può godere dalla pineta antistante l’edificio e dal belvedere del monastero.
Cappella di San Sebastiano: è situata nella piccola frazione di Pastena e sorge nei pressi di un ricco corso d’acqua che prende origine dalla vicina collina del Deserto. Fu edificata nel XV secolo in occasione di una pestilenza e restaurata nel 1656 a seguito di un’epidemia di peste.
Cappella di Santa Maria a Tentarano: è una piccola cappella situata lungo il fianco della collina del Deserto che lentamente degrada verso la frazione di Acquara. La costruzione risale al XV secolo, a opera della famiglia Aprea, e l’origine del termine “Tentarano” è ancora oggi ignota. La cappella in pietra e dalla cupola a volta custodisce sul piccolo altare un bellissimo affresco raffigurante la Vergine allattante.
Cappella di San Costanzo: fondata nella seconda metà del 1500, sorge sulla panoramica cima dell’omonimo monte. Si può raggiungere la piccola chiesa a piedi o in auto dalla frazione di Termini ed è possibile visitarne l’interno in occasione delle celebrazioni religiose dedicate al Santo. In particolare, il 14 maggio e nel mese di luglio, quando si svolgono le tradizionali processioni. In queste occasioni, i fedeli conducono la statua di San Costanzo dalla chiesa parrocchiale di Termini alla bianca cappella sul monte.
Qual è il periodo più adatto per il turismo religioso nel nostro territorio?
Il turismo religioso è una tipologia di turismo che a Massa Lubrense può essere vissuto durante tutto l’anno. Il periodo che va dalla primavera all’autunno è maggiormente indicato per coloro che amano unire all’aspetto spirituale anche quello legato alle tradizioni locali, spesso strettamente connesse ai culti religiosi. Un esempio è la festa che si tiene a Marina del Cantone il 13 giugno, giorno dedicato a Sant’Antonio. I fedeli portano la statua del Santo in processione via mare e al termine si svolge una bellissima festa sulla spiaggia con musica e assaggi di prodotti della tradizione gastronomica locale.
Romina Amitrano
Insegnante e guida escursionistica. Con la Pro Loco Massa Lubrense, svolge progetti scolastici nelle scuole del territorio.
Sono ormai all’ordine del giorno le questioni “ecologia” e “tutela del territorio”. Già da qualche anno, anche grazie alle mobilitazioni giovanili a difesa dell’ambiente, ognuno di noi è spinto sempre più a chiedersi cosa si possa fare nella vita di tutti i giorni per contribuire alla riuscita di questa buona causa.
E se vi dicessi che è possibile salvaguardare il territorio anche quando si va in vacanza? Ebbene sì, sto parlando dell’ecoturismo, la nuova frontiera dell’ecologia. Si tratta di un modo di viaggiare rispettando l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura di un determinato luogo, e sostenendone la crescita economica. L’obiettivo è quello di rendere la vacanza un piacere non solo per chi viaggia, ma anche per il territorio che si visita.
A proposito di questo, oggi voglio parlarvi dell’ecoturismo a Massa Lubrense: un posto suggestivo, ricco di risorse, da scoprire nel relax assoluto e nel rispetto dell’ambiente!
Sostenere l’economia e il territorio di Massa Lubrense: cosa si può fare
ASSAPORARE LA CUCINA LOCALE. Si sa che il modo migliore per conoscere un territorio è attraverso la sua cucina. Qui puoi lasciarti trasportare da antichi sapori e tradizioni culinarie: dall’olio d’oliva al Provolone del Monaco (e non solo), tieniti pronto a vivere un’esperienza gastronomica unica grazie ai nostri prodotti!
IMMERGERSI NELLA NATURA INCONTAMINATA. Uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio è sicuramente il paesaggio naturale. Grazie all’individuazione di percorsi facilmente percorribili a piedi, durante il soggiorno sarà possibile riscoprire la bellezza della natura, con passeggiate rigeneranti, tra verde e blu.
PARTECIPARE A EVENTI E SAGRE. Entra a stretto contatto con gli abitanti del posto e con le loro tradizioni! Sarà anche un’occasione per creare nuovi legami e far nascere nuove amicizie. Vacanza vuol dire anche questo, no? Dai un’occhiata al calendario dei prossimi eventi e delle sagre di paese!
TENERSI IN FORMA DIVERTENDOSI. Oltre all’attività di trekking, nel nostro territorio è disponibile anche un servizio di visite guidate in canoa, puoi fare meravigliose immersioni oppure un giro in snorkeling alla Baia di Ieranto e a Marina del Cantone. Sono tutti modi divertenti e salutari per scoprire e vivere uno dei posti più suggestivi del mondo.
Solo tante le opzioni per poter vivere una vacanza indimenticabile, rispettando l’ecosistema e le tradizioni di un determinato ambiente!
In ogni caso, il suggerimento migliore che posso darvi è quello di rivolgervi sempre a realtà locali per i servizi sul territorio: dalle guide, ai transfer, ai tour in barca, eccetera. Questo è sicuramente il modo più diretto per sostenere l’economia locale di un territorio.
Con i consigli di questo articolo spero di esservi stata utile: tutti possiamo sostenere l’economia locale di un territorio anche quando viaggiamo, contribuendo così allo sviluppo di un mondo migliore per noi e per le generazioni future!