Crapolla è una località marina del paese di Torca, frazione di Massa Lubrense. Affaccia sul golfo di Salerno a poca distanza dalla rinomata Positano. Il fiordo si insinua nel Monte di Torca, dove sorgono una torre antisaracena e i resti dell’abbazia di San Pietro.
Il Fiordo di Crapolla a Massa Lubrense è certamente tra le più suggestive insenature della Penisola Sorrentina, un luogo che custodisce un ricco patrimonio storico e naturalistico.
Cosa fare in un giorno a Crapolla
Il fiordo di Crapolla è raggiungibile esclusivamente a piedi partendo dalla piazzetta di Torca. Gli autobus SITA che raggiungono questa frazione partono da Sorrento, alcuni passano da Massa Centro prima di raggiungere Sant’Agata sui due golfi, quindi Torca. Per chi arriva in auto, c’è possibilità di parcheggio nelle strisce blu, nella piazzetta accanto alla Chiesa di San Tommaso Apostolo.
Il sentiero può essere intrapreso anche da Sant’Agata sui due Golfi, che dista solo un chilometro da Torca. Il percorso è di difficoltà elevata, ma ben tracciato. Prima di intraprenderlo, assicuriamoci di avere con noi abbondante acqua, cibo, un cappellino e scarpe da trekking.
Dopo un primo tratto tra i vicoletti del centro abitato, il sentiero si innesta su una vecchia mulattiera circondata dalla flora mediterranea.
Arrivati sul belvedere noto come “La guardia”, vi è una diramazione (tracciata con la fascia bianco-rossa) che prevede un percorso di ben 700 gradini che conducono al fiordo.
Il panorama
Sul versante di Positano si avvista l’arcipelago de Li Galli, che si lega al mito di Ulisse e delle sirene.
C’è poi Vetara, isolotto disabitato. Dista poche centinaia di metri lo Scoglio Isca, in passato abitato da Eduardo de Filippo, scelto come location del film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, il quale mostra le meraviglie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana in scene solari, luminose e a tratti comiche.
Sul versante opposto si ammira il profilo di Punta Penna che delimita l’incantevole baia di Marina del Cantone.
La cappella e la spiaggia
Per fare una pausa dall’impegnativa passeggiata, lungo il sentiero che porta al fiordo si può visitare la Cappella di San Pietro, che si racconta sia stata edificata con le stesse pietre con cui era stata costruita la precedente Abbazia di San Pietro. Secondo la leggenda, quest’ultima sorgeva a sua volta sulle rovine di un antico tempio dedicato al dio Apollo e questo spiegherebbe il toponimo Crapolla.
Oltrepassata la cappella di San Pietro si giunge, finalmente, alla spiaggia. La spiaggia di Crapolla, in ciottoli, è anch’essa parte della Riserva Marina Protetta di Punta Campanella e solo in alcune ore del giorno è esposta al sole, mentre per gran parte della giornata resta in ombra.
La strada di ritorno è la stessa dell’andata, per cui consigliamo di evitare di percorrerla nelle ora più calde, soprattutto nei mesi estivi.
L’hiking è un’attività molto diffusa a Massa Lubrense e ci sono, in particolare, alcuni sentieri che vanno verso il mare, verso luoghi incantevoli e incontaminati. Parliamo di escursioni giornaliere che si svolgono su sentieri i cui itinerari non sono troppo complessi e richiedono un’attrezzatura minima.
Oltre 100 km di sentieri segnalati, paesaggi dai colori incredibili, calette nascoste e antiche viuzze tra i borghi sono alcuni dei motivi per cui Massa Lubrense è il luogo perfetto per passeggiare. La rete sentieristica gode di imperdibili e indimenticabili panorami sui due golfi di Napoli e Salerno.
Vediamo, quindi, quali sono i più bei sentieri che vanno verso il mare a Massa Lubrense.
Il fiordo di Crapolla
È da non perdere il fiordo di Crapolla, un fiordo naturale che si trova a Torca, frazione di Massa Lubrense.
Si tratta di un’insenatura situata tra Recommone e Punta Taschiera che termina con una piccola, ma suggestiva, spiaggia in ciottoli, circondata da resti archeologici romani.
Fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e il mare è cristallino e incontaminato. Nei pressi della riva si può rimanere ammaliati da una flora e una fauna marina pregevolissima.
Per fare hiking in questa splendida zona di mare si consiglia di portare con sé cibo e abbondante acqua e di prediligere le ore meno calde, in quanto lungo il sentiero non ci sono molte zone d’ombra. In questo modo sarà possibile godere senza problemi dell’esperienza e del panorama mozzafiato.
Recommone
Vi è poi l’insenatura di Recommone che si trova fra la Marina del Cantone e il Fiordo di Crapolla ed è caratterizzata da scogli, sassolini bianchi e ghiaia. È un luogo perfetto per godersi il sole e il mare in una cornice rocciosa, per cui si suggerisce di portare con sé ciabatte adatte a camminare sui ciottoli.
Si tratta di un posto incantevole che può essere raggiunto in barca o a piedi da Marina del Cantone. Il percorso attraversa il promontorio di Sant’Antonio, con incantevoli viste sul mare, poi il sentiero attraversa una boscaglia fino a fiancheggiare un muro di contenimento prima che si apra alla vista la costa di Recommone.
Baia di Ieranto
La Baia di Ieranto si colloca in un’insenatura della costiera sorrentina e fa parte dell’incantevole paradiso di Massa Lubrense. È la perla dell’Area Marina Protetta ed è raggiungibile solo a piedi o in canoa.
Qui il mare è tra i più cristallini e la Baia è stata interessata da diversi interventi che nel corso degli anni hanno ripristinato l’originale macchia mediterranea col suo rosmarino, il mirto, l’euforbia e il ginepro.
Oggi Ieranto è riconosciuta Sito di Interesse Comunitario, incluso nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella ed è un luogo ideale per tutti coloro che apprezzano il contatto con la natura più incontaminata grazie all’abbondantissima biodiversità.
Suggeriamo caldamente di provare l’esperienza di percorrere a piedi questi meravigliosi sentieri, lo sforzo di raggiungerli verrà ripagato dai panorami straordinari che incanteranno la vostra vista.
Il territorio di Massa Lubrense presenta innumerevoli bellezze naturali. Tra queste, di particolar importanza sono gli ambienti acquatici che circondano le sue coste, tutelati dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Col fine di salvaguardare l’ecosistema marino di questi territori, l’Area Marina ha dato inizio al progetto M.A.R.E.
Questo progetto mira a coinvolgere un numero di giovani volontari provenienti da tutto il mondo in attività studiate non solo per assistere al mantenimento degli ecosistemi marini locali, ma anche per aiutare a diffondere tra i giovani importanti conoscenze sulle bellezze marine e su come tenerle al sicuro.
Per questo articolo abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno dei volontari di quest’anno: Pedro Ribeiro.
Partiamo con una presentazione: come ti chiami? Quanti anni hai? Da quale paese vieni?
Mi chiamo Pedro Ribeiro, ho 26 anni e sono portoghese. Sono nato in una piccola città nell’entroterra del Portogallo e ho studiato biologia, inclusa biologia marina, all’Università di Aveiro.
Dicci: come mai hai deciso di partecipare al progetto M.A.R.E. ?
Dopo aver ottenuto la laurea magistrale l’anno scorso, ho cercato lavoro in Portogallo, ma non sono riuscito a trovare niente che facesse al caso mio.
Un giorno ho scoperto l’esistenza del progetto M.A.R.E. su Facebook e ho deciso di prenderne parte. In particolare, desidero portare in Portogallo le conoscenze che ho acquisito grazie al progetto.
Inoltre, durante i miei studi universitari non ho potuto prendere parte a un progetto Erasmus, quindi quest’esperienza mi ha permesso di “riempire quel vuoto”, in un certo senso.
Sono necessari studi o preparazioni specifiche per prendere parte al progetto M.A.R.E.?
In realtà, dei 10 volontari che attualmente prendono parte al progetto solo 7 possiedono conoscenze in biologia marina, mentre gli altri 3 hanno studiato materie completamente diverse.
Nonostante ciò, per quanto non sia strettamente necessario avere conoscenze specifiche per diventare volontario, è comunque importante che almeno una parte del gruppo abbia studiato biologia marina, così da supportare gli altri nelle attività più impegnative.
Quali sono le principali attività che voi volontari svolgete?
Durante il primo mese frequentiamo un corso d’italiano, così da rendere più facile la comunicazione.
Le attività vere e proprie iniziano d’estate, spesso con l’assistenza di altre associazioni.
Le principali attività si svolgono presso la Baia di Ieranto, con lo scopo di proteggere la biodiversità dell’area, ovvero le sue centinaia di specie marine, vegetali e animali. Quando capita che delle barche entrino nella baia – dove non è possibile navigare a motore né ancorare – noi le raggiungiamo in canoa per spiegare alle persone a bordo il regolamento del parco e i suoi scopi, e quindi li invitiamo a proseguire altrove.
Al tempo stesso ci impegniamo a insegnare alle persone l’importanza di proteggere questo ecosistema, e organizziamo spesso escursioni in kayak e snorkeling. Così facendo, le persone possono immergersi personalmente nelle bellezze acquatiche del territorio e conoscerlo meglio.
I volontari si occupano anche della salvaguardia delle tartarughe marine: seguiamo le loro impronte sulla sabbia lungo le spiagge, alla ricerca di eventuali nidi. Una volta trovato il nido, lo proteggiamo così da accertarci che le uova si schiudano in tutta sicurezza. Nel frattempo, ne approfittiamo per spiegare ai bagnanti presenti i dettagli dell’intero processo.
Ci sono state difficoltà nell’approcciarsi alla tutela di un territorio straniero?
Personalmente no. Adattarsi a questo contesto culturale è stato abbastanza facile per me dato che, secondo la mia esperienza, l’Italia e il Portogallo non sono paesi molto diversi dal punto di vista socio-culturale.
Come influisce nelle attività la collaborazione tra ragazzi provenienti da paesi e culture diversi?
Alcune delle attività del progetto M.A.R.E. sono mirate anche a creare forti connessioni tra di noi, per sentirci uniti a discapito delle differenze culturali.
Tra le attività più memorabili e interessanti ci sono le “serate culturali”: a ognuno di noi è dedicata una serata durante la quale parliamo agli altri del nostro paese natale e della nostra cultura. Lo scopo di questi incontri è di farci sentire tutti più vicini. Abbiamo organizzato vari appuntamenti del genere: serate spagnole, greche, croate e tante altre ancora.
Ringraziamo profondamente Pedro Ribeiro per averci dedicato il suo tempo e dato tutte queste informazioni.
Speriamo vivamente che tutti coloro che abbiano letto questo articolo si siano incuriositi e che visitino un giorno i territori che costituiscono l’Area Marina Protetta Punta Campanella, così da poterne ammirare le bellezze di persona e apprendere a pieno l’importanza della loro salvaguardia!
Per chi ha bisogno di staccare dalla routine quotidiana, ma anche per coloro che cercano avventura e panorami mozzafiato, Massa Lubrense è il luogo ideale, grazie alle sue spiagge dall’acqua cristallina e i percorsi di trekking. Di seguito, un itinerario per trascorrere 5 giorni in questo piccolo angolo di paradiso e tranquillità.
Arrivati a Massa Lubrense, il modo migliore per poter iniziare la vacanza è partire con l’esplorare il centro. Si parte da Largo Vescovado, piazza principale della città e sede del Municipio. Al suo estremo è possibile affacciarsi da Belvedere del Pennino, che offre una suggestiva vista panoramica su Ischia e Capri. A pochi metri da qui troviamo “Il Cerriglio”, ex palazzo De Martino e antica casa gentilizia, che presenta un caratteristico viale di pilastri in tufo e busti marmorei, in fondo al quale c’è un bellissimo ninfeo. Proseguendo per via Palma incontriamo “Il Quartiere”, ex collegio gesuita del 1600, e accanto ad esso “Il Torrione”, architettura militare di inizio XVII secolo.
Dopo aver esplorato il centro della città, ci si può spostare a Marina della Lobra, antico borgo marinaro sovrastato dalla chiesa da cui prende il nome. È raggiungibile a piedi in 15 minuti, imboccando via Colombo. Il centro abitato è caratterizzato da case variopinte, ancora abitate perlopiù da pescatori, e si sviluppa intorno a una gradinata che porta fino al mare. In realtà non ci sono vere e proprie spiagge, ma è possibile bagnarsi dalla scogliera o usare il solarium di via Chiaia. Inoltre, sono presenti molti ristoranti e bar, con vista sul mare. Il porto è dominato da Torre Toledo, appartenente al gruppo delle torri di avvistamento saracene costruite dagli Aragonesi lungo la costa.
Altro luogo da visitare è Monte San Costanzo, la collina più alta di Massa Lubrense, raggiungibile facilmente dalla frazione di Termini. Le cime sono due: – a sinistra è possibile ammirare la chiesetta di San Costanzo, chiusa quasi sempre, tranne che il 14 maggio quando viene portata in processione la statua del santo dalla piazza di Termini alla chiesetta per la Santa Messa. – a destra, invece, è presente una stazione radio per il controllo del traffico aereo. Tra le due cime vi è una pineta, ottima zona d’ombra per chi giunge a piedi e parcheggio per chi, invece, arriva in auto o moto. Il panorama è sublime, e comprende tutto il golfo di Napoli.
Ancora, per le sue spiagge di ciottoli e l’acqua limpida, tappa fondamentale è Marina del Cantone. Qui è possibile godersi un bagno in tranquillità, sia in lidi privati che in spiagge libere. Sull’estremità orientale della spiaggia, da visitare è la chiesetta di S. Antonio da Padova, costruita nel 1646. Anche a Marina del Cantone ristoranti e bar non mancano e qui è possibile gustare i piatti tipici della cucina campana. Dalla spiaggia, percorrendo un sentiero panoramico di circa un chilometro, si arriva alla spiaggia di Recommone, un luogo paradisiaco.
Ultima sosta per il primo giorno di viaggio è la località di Sant’Agata sui Due Golfi, che prende il nome dalla sua posizione, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. La sua fama, come località turistica, è diffusa fin dall’Ottocento grazie soprattutto alla posizione panoramica, ma anche al clima mite e all’aria salubre. Da visitare qui è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1745, a croce latina e con un altare seicentesco. Oltre questo, custodisce la statua di Sant’Agata e molti dipinti del XVI secolo, anche recentemente restaurati. Altro edificio spettacolare è il Monastero del Deserto, il più panoramico della penisola sorrentina e costruito dai Carmelitani scalzi nel 1679.
Giorno 2: trekking lungo il sentiero di Athena
Un’attività perfetta per il territorio di Massa Lubrense è il trekking. Il sentiero di Athena attraversa un’area di grande importanza storica: dall’aspetto selvaggio, offre panorami mozzafiato. Da piazza Croce, a Termini, si prende via Campanella e dopo 200 metri, al bivio, si prosegue a destra per via Minerva, mulattiera greco-romana. Attraversando il versante nord, la vegetazione si dirada e si intravede Capri, che appare così vicina, che sembra di poterla toccare. Proseguendo si iniziano a vedere la torre e il faro di Punta Campanella. Giunti a Punta Campanella si va avanti verso Monte San Costanzo, seguendo il segnavia bianco-rosso del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che indica l’Alta Via dei Monti Lattari. Dopo aver attraversato il versante sud, la vista si apre sulla Baia di Ieranto e in seguito si giunge alla pineta di Monte San Costanzo. Per tornare indietro c’è un sentiero breve, ma ripido e sconnesso, è quindi consigliabile ritornare per la strada principale.
Giorno 3: giornata in spiaggia e visita in agriturismo
Una giornata in spiaggia per rilassarsi è l’ideale dopo una passata ad avventurarsi per i sentieri. Abbiamo visto che una delle spiagge più belle è quella di Recommone, piccola e riservata, ma altrettanto magica e tranquilla. Da raggiungere a piedi o in barca, è situata tra Marina del Cantone e il fiordo di Crapolla ed è lunga 65 metri. Le sue acque sono limpide e la spiaggia è perlopiù formata da ciottoli chiari e piccoli. Questa piccola insenatura, a livello del mare, presenta cavità di cui la più grande è la Grotta di Recommone, anche chiamata “dei Pescatori”, perché anticamente offriva una zona d’ombra in cui poter ancorare. Dopo la giornata in spiaggia è possibile cenare in uno degli agriturismi del luogo, con alcuni dei piatti tipici come gli spaghetti alla Nerano, i ravioli alla caprese e il pesce spada alla brace.
Giorno 4: giro in barca all’isola di Capri
Per rendere il soggiorno indimenticabile il consiglio è di trascorrere una giornata in barca. L’isola di Capri è protagonista nei panorami da Massa Lubrense ed è così vicina da poterci arrivare facilmente con un’escursione giornaliera. Lungo la prima parte del percorso in barca è possibile apprezzare la costa della Penisola Sorrentina, interamente tutelata dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Prima di fermarsi al porto e sbarcare sull’isola di Capri, è d’obbligo fare un giro della sua costa: si potranno ammirare i famosi Faraglioni, le affascinanti grotte, le spiagge nascoste. Giunti al porto, la funicolare conduce direttamente alla Piazzetta, cuore dell’isola da cui partire in esplorazione.
Giorno 5: visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano
Per concludere l’itinerario di 5 giorni, è possibile fare una visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, tra i loro edifici e ritrovamenti più rappresentativi. Partendo da Massa Lubrense, è possibile giungere a Pompei in auto, oppure con autobus e treno Circumvesuviana Sorrento-Napoli. Si consiglia di iniziare la visita al mattino presto, per evitare la calca e la calura. Ci sono diversi itinerari di diversa durata, dalle due fino alle sette ore. Dopo aver visitato Pompei, ci si può recare ad Ercolano, dove, oltre alle classiche visite degli scavi archeologici, è possibile visitare anche il MAV (Museo Archeologico Virtuale).
Questi sono soltanto alcuni dei luoghi da esplorare, ma perfetti per poter godere al meglio del nostro mare, della nostra terra e anche dei luoghi limitrofi. Se non dovessero bastare questi 5 giorni per visitare tutto ciò che è stato nominato, vi aspetteremo per una seconda visita, che sarà sempre unica e irripetibile.
Perché scegliere di fare campeggio a Massa Lubrense? Campeggiare è una forma di turismo alternativo che permette di muoversi liberamente tra le mete desiderate e senza dubbio è una soluzione per fare delle vacanze low cost. Inoltre, è possibile farlo da soli, in compagnia di un partner, di amici. È da considerarsi anche come una comoda soluzione se si viaggia in famiglia, con i bambini e con animali. Spesso si ha l’idea che i campeggi siano spazi spartani ma non è questo il caso. Infatti, le strutture che trovate a Massa Lubrense sono ben attrezzate e attente alle necessità di ognuno.
Per campeggiare a Massa Lubrense si può accedere a tre aree: Villaggio Nettuno, Villaggio Syrenuse e Villa Lubrense. Queste strutture permettono la permanenza di roulotte e tende, ma anche della presenza di animali.
Il Villaggio Nettuno è situato a Marina del Cantone. Quest’ultimo è un caratteristico borgo costiero, la cui specialità gastronomica sono i rinomati spaghetti alla Nerano. Il Villaggio Nettuno ha un’area camping per tende, roulotte e camper. Si trova in una zona ombreggiata e ha una discesa privata per la spiaggia.
Il Villaggio Syrenuse si affaccia sulla bellissima spiaggia di Marina del Cantone e dista meno di 500 metri dalla spiaggia di Recommone. Le due spiagge hanno ricevuto entrambe la Bandiera Blu. Il villaggio offre sistemazioni in bungalow immersi nel verde e dotati di ogni comfort.
Villa Lubrense si trova a metà tra Massa Lubrense e Sorrento. Dispone di bungalow indipendenti, posizionati tra gli ulivi e gli agrumi del giardino. Con 10 minuti di cammino si può raggiungere la spiaggia di Puolo dalla quale si può ammirare un mare cristallino con il Vesuvio sullo sfondo.
Le diverse opzioni di campeggio a Massa Lubrense ti permettono di scegliere la soluzione più adatta alle tue necessità e, cosa più importante, tutte le strutture sono pronte ad accoglierti!
Il territorio di Massa Lubrense lo si ammira anche dall’alto, ovvero, dalla cima delle montagne e dai belvedere. Le meraviglie paesaggistiche sono molteplici e sono sparse per tutto il paese. Per questo motivo, abbiamo selezionato una classifica di 5 punti panoramici da cui poter ammirare alcuni dei più bei paesaggi di Massa Lubrense.
Belvedere dell’Annunziata Nell’ambiente pittoresco di quello che era una volta il centro storico di Massa Lubrense, vi è il Belvedere del piccolo borgo dell’Annunziata. Il primo passo è entrare nel paese; una volta giunti alla Chiesa dell’Annunziata, vi è una breve scalinata da percorrere per arrivare al Belvedere. A quel punto, si apre subito alla vista l’intero golfo di Napoli, dall’isola di Capri al Monte Vesuvio.
Belvedere di Termini Tra i punti panoramici di Massa Lubrense, il belvedere diTerminiè un punto d’incontro per gli affezionati dell’isola di Capri. Infatti, dalla piazzetta di Termini ci si gode il panorama dell’acqua cristallina interrotta dalla macchia sempreverde dell’isola di Capri. L’isola pare così vicina che sembra quasi di riuscire a toccarla.
Monastero del Deserto A Sant’Agata sui due golfi si cela un punto panoramico d’eccezione. Infatti, percorrendo una piacevole camminata lungo un sentiero alberato si arriva al Monastero del Deserto, sulla cui torretta si ammira il panorama indimenticabile dei golfi di Napoli e Salerno.
Monte San Costanzo Si può giungere alla pineta di Monte San Costanzo anche in auto, oppure bisogna intraprendere un sentiero da Termini. Il quale è mediamente faticoso. Tuttavia, tale sforzo verrà ripagato dalla vista stupefacente che ci riserva il panorama, una volta arrivati alla chiesa di San Costanzo. Tra i punti panoramici di Massa Lubrense, questo è sicuramente il più suggestivo; poiché da qui il nostro sguardo non si focalizza su un’unica direzione ma ha a sua disposizione una vista a 360°.
Pennino L’ultimo punto panoramico della nostra classifica non poteva che essere il Pennino. Dall’alto della terrazza, l’osservatore si gode la vista sullo spettacolo naturalistico che offrono il golfo di Napoli e l’isola di Capri. Nelle ore crepuscolari, l’atmosfera circostante si tinge di particolari sfumature, ciò rende l’esperienza romantica e suggestiva.
Una volta letto l’articolo, non vi resta che visitare Massa Lubrense. In tal modo, farete personalmente esperienza delle sue mete panoramiche e scoprirete le sue molteplici località turistiche.
Per alcuni i tramonti sono uno spettacolo della natura, che rappresentano maestosità e calma, da contemplare nella tranquillità di una passeggiata solitaria o in compagnia di un buon libro seduti in riva al mare. Per altri, invece, sono un momento romantico e dolce, da condividere con la persona amata o, perché no, da vivere con un gruppo di amici, sorseggiando un fresco cocktail. Qui a Massa Lubrense gli scorci per ammirare questo magico gioco di luci e colori sono tanti, e in quest’articolo vedremo i più suggestivi.
I fantastici scatti che ci hanno ispirato sono una selezione dei più bei tramonti pubblicati sulla piattaforma social Instagram, da residenti e non, che hanno voluto immortalare la bellezza del nostro territorio
Una finestra del passato dalla quale si apre una spettacolare veduta sull’isola di Capri e i suoi Faraglioni. Scattata presso la località di Punta Campanella, ci offre un cielo dalle tonalità calde e molto tenui.
Colori intensi, nuvole che nascondono il sole e un belvedere a picco sul mare. Questo è il magnifico spettacolo che è possibile ammirare dal belvedere dell’Annunziata. Per chi desidera godere di un tramonto e del rumore del mare, questo è il luogo ideale, poco frequentato e poco conosciuto.
Il cielo e il mare si fondono, in uno dei tanti tramonti meravigliosi da poter ammirare dalla nostra costiera. È a Cala di Mitigliano che ogni sera, seduti sugli scogli e con i piedi bagnati dalle onde leggere, il sipario si apre per mostrare a noi spettatori questa scena dai colori sempre diversi e mai monotoni.
Nonostante il sole non si veda in questa foto, i colori del cielo ci fanno intendere che questo bellissimo panorama sia stato immortalato all’ora del tramonto. Infatti, anche durante un’escursione sarà possibile ammirare questi spettacoli della natura. Qui, in particolare, ci troviamo sulla vetta di Monte San Costanzo, con un’ottima vista su Capri.
Una panchina, il rumore del mare e un panorama di cui godere in ogni sua sfaccettatura. Siamo al belvedere di Termini, al cospetto di un cielo tinto di rosso e dell’isola di Capri in uno specchio d’acqua tranquillo. Quasi sembra di trovarsi in un dipinto: è proprio questa la maestosità della natura.
Luca Zuddas è uno dei co-fondatori dell’azienda “Chasing Syrens” con la quale organizza tour per esplorare in sicurezza la costa di Massa Lubrense in kayak trasparenti.
Perché scegliere di fare un’escursione in kayak a Massa Lubrense?
Massa Lubrense attira molti turisti anche grazie alla bellezza delle sue coste. Per di più, quest’ultime sono comprese in un grande parco naturale, l’Area Marina Protetta Punta Campanella. La bellezza di esplorare il nostro mare sta nel poter ammirare le coste da vicino e il kayak consente di potersi accostare il più possibile ai luoghi di interesse. Non per ultimo, guidare un kayak richiede uno sforzo al pari di un’attività fisica, un ulteriore punto a suo favore.
Cosa rende un’escursione in kayak lungo le coste diversa da una in barca?
Avendo lavorato con le barche per 20 anni e con le canoe da 6 anni, per quella che è la mia esperienza, ritengo che nel complesso sia tutto diverso. A partire dalla velocità, in quanto la barca consente di raggiungere una rapidità non paragonabile a quella del kayak. Ad ogni modo, la barca è più gettonata da coloro che come priorità scelgono il comfort. Mentre un’escursione in kayak è preferita da chi vuole anche fare sport. Inoltre, un’esperienza in kayak ci porta più a contatto con la natura ed è un approccio più eco-friendly nell’ottica del rispetto del mare.
A chi sono adatte le escursioni in kayak?
Decisamente a tutti. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che bisogna tenere in conto, come ad esempio la prestanza fisica. Sebbene non richieda uno sforzo fisico ad alta intensità, è sempre meglio che la persona che si accinge a guidare la canoa sia sana e senza particolari problemi di salute.
Ci sono dei requisiti per poterle fare? Attrezzatura necessaria?
Per iniziare, bisogna apprendere alcune nozioni base che non richiedono che un quarto d’ora per essere comprese. Per quanto riguarda l’attrezzatura, noi diamo in dotazione dei lifejacket che sono indispensabili per le escursioni in mare aperto. Inoltre, soprattutto fuori stagione, potrebbe essere necessario indossare delle giacche a vento per proteggersi.
Ci sono percorsi di diverso grado di difficoltà? Esempi?
Ce ne sono diversi e dipendono soprattutto dall’itinerario prefissato, poiché non è necessario cimentarsi in itinerari lunghissimi per godersi una bella esperienza. Tutto sommato, questa è anche la bellezza di Massa Lubrense. Perché, ad esempio, da Marina del Cantone ci sono piccoli itinerari che richiedono 15 minuti e altri più impegnativi che ne richiedono 45, come il tour alla Baia di Ieranto. L’importante è che coloro che si approcciano a questa attività siano consapevoli dello sforzo fisico necessario, poiché il kayak è privo di motore!
Da quale età si può cominciare?
Il giro turistico in kayak non è precluso a nessuno, concesso che vi sia raggiunta l’età minima per poter dirigere da solo il kayak. In ogni caso, consiglio l’affidamento di una canoa con posto singolo a coloro che hanno almeno 13/14 anni, ma anche in questo caso è importante che sappiano nuotare. In secondo luogo, per quanto riguarda una canoa doppia, bisogna sempre considerare quanta forza fisica ha il partner che condivide il kayak con il bambino. Nel caso del tour alla riserva naturale della Baia di Ieranto, per esempio, riteniamo necessario che si abbiano almeno 8 anni, poiché un tratto del percorso è in mare aperto. In alternativa, nel pomeriggio, proponiamo un tour più breve all’interno della Baia di Marina del Cantone, in modo da accontentare le famiglie che hanno bambini più piccoli.
Qual è stato il tuo momento più bello passato sul kayak e dove ti trovavi?
Uno dei momenti più emozionanti è stato al secondo anno dall’avvio della mia attività con i kayak. Mi trovavo di ritorno dalla Baia di Ieranto, nell’ultimo tratto di mare aperto, assieme a una turista con la quale condivisi la canoa. In quella circostanza, a una lontananza di circa 30 metri, avvistammo un delfino che poco dopo si allontanò. Di certo non è qualcosa che accade tutti i giorni e per questo ci sentimmo fortunati, allo stesso tempo però, allo stupore iniziale si aggiunse un po’ di timore perché le dimensioni del delfino eguagliano quelle dell’imbarcazione e se si fosse avvicinato avremmo potuto correre dei rischi!
Ricapitolando, una gita in kayak vi permetterà di immergervi totalmente nel paesaggio marino di Massa Lubrense, regalandovi un’esperienza a stretto contatto con i suoi elementi. Grazie a Luca Zuddas abbiamo scoperto che si tratta di un’attività accessibile a tutti e sicura grazie all’ ausilio di specifiche precauzioni. Sei pronto a cimentarti in questa avventura?
Luca Zuddas
Istruttore di kayak e co-fondatore di Chasing Syrens, propone escursioni in kayak trasparenti a Marina del Cantone.
L’Italia è tra i paesi che vantano un grande patrimonio naturalistico e non stupisce il fatto che sia una delle mete più ambite dai viaggiatori. Indubbiamente, tra le meraviglie naturali figura Massa Lubrense, ricca di paesaggi costieri e collinari. Proprio per questo, abbiamo selezionato 10 foto scattate dalla comunità di Instagram che rendono giustizia a una delle più belle località italiane.
Complimenti ai fotografi, professionisti e non, che hanno ispirato la nostra selezione!
Indipendentemente dalla visuale, protagonista del Monte San Costanzo è certamente la chiesetta bianca, qui ritratta dall’alto. Dalla cima della collina si ammira un panorama a 360° della catena dei Monti Lattari e dei golfi di Napoli e Salerno che abbracciano la costa.
Dall’alto del Monte di San Costanzo ci si affaccia su Baia di Ieranto, un’incantevole insenatura rocciosa. Vista da una precisa prospettiva, la baia forma la suggestiva sagoma di un cuore.
https://www.instagram.com/p/CdIbr4iqjhF/
La Baia di Ieranto è un bene tutelato dal FAI e si raggiunge a piedi attraversando un sentiero segnalato. Partendo da Nerano, il percorso dura circa 40 minuti. In alternativa, la baia si può raggiungere direttamente dal mare, ma solo in canoa.
Una foto di Marina del Cantone ripresa dall’alto, riflette la bellezza del mare cristallino della costa lubrense. Sullo sfondo si scorge il golfo di Salerno, fino a Punta Licosa.
Nell’immagine sopra, in primo piano c’è la Torre di Montalto. Ultimata nel 1570 e posta in una posizione strategica a guardia della costa. Dalla cima della torre si ammirano la Baia di Ieranto e la Baia di Marina del Cantone.
Questo scatto ritrae la Baia di Recommone. A questa piccola spiaggia in ciottoli si arriva a piedi percorrendo un breve sentiero, con partenza da Marina del Cantone.
Marina di Puolo si trova proprio all’inizio del comune di Massa Lubrense, venendo da Sorrento. D’estate, alcuni dei ristoranti del posto dispongono i propri tavoli direttamente sulla spiaggia regalando agli avventori un’esperienza unica.
In questa foto possiamo vedere il ponte di Marciano, affascinante perché è uno dei punti più panoramici di Massa Lubrense. In particolare, percorrendolo si può ammirare l’isola di Capri nel Golfo di Napoli.
In conclusione, in quest’ultima foto vi è parte del sentiero delle Sirenuse, un percorso di trekking tra Sant’Agata sui due golfi e Colli di Fontanelle. Viene chiamato così perché durante la camminata si possono scorgere sullo sfondo gli isolotti de Li Galli, anche chiamate anche Sirenuse.
Queste sono solo alcune delle tante località da esplorare a Massa Lubrense. Tuttavia, se sei interessato a conoscere nuove mete, ti consigliamo di consultare il nostro blog o seguire la nostra pagina Instagram per scoprirle!
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