Località: Termini

La chiesa di San Costanzo, eretta nella seconda metà del Cinquecento da alcune famiglie locali, rappresenta un prezioso patrimonio religioso nel suggestivo contesto del Monte San Costanzo. Pur essendo menzionata per la prima volta nel 1566, la sua costruzione risale al 1550, quando fu concepita come una modesta cappella.

Durante il XVIII secolo, tra il 1700 e il 1730, la chiesetta subì un significativo completamento interno sotto la guida di Monsignor Nepita. Qui venne scoperto un prezioso simulacro del Santo in legno dorato sull’altare. Sulla parete dietro di esso, invece, fu rinvenuto un affresco raffigurante la Beata Vergine con San Bernardino e San Costanzo.

Nel corso dei secoli successivi, la chiesa di San Costanzo ha continuato a essere un punto di riferimento spirituale per la comunità locale. Tuttavia, negli ultimi anni ha avuto un utilizzo limitato, essendo quasi sempre chiusa al pubblico. Viene comunque sempre aperta per la processione annuale del 14 maggio, quando centinaia di fedeli si riuniscono sulla piazzetta di Termini per risalire il Monte San Costanzo e partecipare alla Santa Messa.

Descrizione e struttura

La chiesa di San Costanzo si erge maestosa sul Monte San Costanzo ed è accessibile attraverso una scala intagliata nella roccia. Offre una vista panoramica mozzafiato sui due Golfi, sulle colline circostanti e sul Deserto.

La chiesetta si presenta come una modesta struttura a navata unica rettangolare, con doppie cupole estradossate e un’abside rettangolare voltata a botte. La facciata bianca, priva di ornamenti, crea un contrasto suggestivo con i colori vivaci dell’interno.

Realizzata con muratura di tufo e pietrame, la chiesetta di San Costanzo presenta una copertura a cupola e a volte estradossate in battuto di lapillo. Il pavimento, arricchito con segati di marmo, conferisce un tocco di eleganza alla semplice struttura.