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Pastiera artigianale - Piatti Pasqua

I piatti tipici della tradizione pasquale

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di Eleonora Aiello

Massa Lubrense è conosciuta non solo per le sue risorse culturali, storiche e paesaggistiche, ma anche per la sua gastronomia. In particolare, dato l’imminente arrivo della Pasqua, andremo a vedere quali solo i principali piatti tipici del periodo pasquale in questo territorio.

Casatiello salato

Il casatiello, nome che deriva dal latino caseu(m) ovvero formaggio, è uno dei piatti tipici salati per eccellenza delle festività pasquali. Al suo interno possiamo trovare vari formaggi, strutto, ciccioli e salumi vari. Il tutto poi guarnito da uova sode non sgusciate che vengono intrecciate nell’impasto come decorazione.

Casatiello guarnito con cubetti di salame, prosciutto, mozzarella e uova sode.

Casatiello dolce

E’ una ricetta che si tramanda di famiglia in famiglia, ognuna con i propri segreti e procedimenti.
Rispetto al casatiello salato ha una preparazione molto più lunga ed elaborata. Ha una lievitazione che può durare giorni, grazie all’utilizzo del “criscito” che in dialetto napoletano non è altro che il lievito madre, che gli permette di essere conservato per tanti giorni senza perdere la sua soffice consistenza.

Pastiera

È uno dei più antichi dolci pasquali della penisola. Le sue origini risalgono ai culti pagani, preparata per celebrare l’arrivo della primavera. È una torta di pasta frolla ripiena di un impasto fatto da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi. La frolla della pastiera è croccante, in contrasto con il suo morbido ripieno color oro che presenta un sapore e un profumo che variano a seconda degli aromi utilizzati. La versione classica prevede l’utilizzo di cannella e acqua di fiori d’arancio come aromi, ma questo non vieta che si possano tentare accostamenti diversi.

Carciofi arrostiti

Sono considerati da sempre il contorno classico del pranzo pasquale. Per preparare i carciofi arrostiti c’è bisogno di carciofi grandi, senza peli, senza spine, con un gambo lungo e diritto. Essi vanno insaporiti con olio, aglio e prezzemolo, e poi cotti direttamente sui carboni.

Carciofi arrostiti Piatti Pasqua

L’uovo di pasqua artigianale

La scelta dell’uovo di Pasqua come simbolo di tale festività è legata al fatto che l’uovo è visto come simbolo di vita. Tutti i bambini aspettano con ansia l’arrivo di questo giorno per poter finalmente rompere le uova di cioccolata e scartarne la sorpresa. Le uova vengono realizzate per festeggiare la Pasqua sin dal 1850 e vengono usate solo in Italia o in paesi dove sono presenti ampie comunità italiane.

Oggi, le pasticcerie di Massa Lubrense preparano uova di cioccolato artigianali di tutte le dimensioni e per tutti i gusti. Un regalo apprezzato non solo dai bambini!

Colomba pasquale artigianale

Fu Dino Villani, direttore per la pubblicità della ditta milanese Motta, che, negli anni trenta del ‘900, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle festività pasquali. Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell’Italia. L’impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto diverse forme e varianti.

Piatti del menù di Pasqua

Menù di Pasqua con i piatti tipici

Per chi non ha idea di cosa cucinare per il pranzo della domenica di Pasqua, ecco a voi un menù da cui prendere spunto.

  • Antipasto: casatiello, salumi vari, formaggi e verdure;
  • Primi piatti: lasagne / pasta al forno;
  • Secondi piatti: agnello al forno / grigliata di carni varie con contorno di patate o verdure;
  • Dolci: pastiera e uova di cioccolato.

Questi sono i piatti tipici di un pranzo pasquale a Massa Lubrense, ma nulla vieta di poter creare un menù personalizzato in base alle vostre preferenze.

Buon appetito!


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Ecoturismo a Massa Lubrense

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di Eleonora Cannone

Sono ormai all’ordine del giorno le questioni “ecologia” e “tutela del territorio”. Già da qualche anno, anche grazie alle mobilitazioni giovanili a difesa dell’ambiente, ognuno di noi è spinto sempre più a chiedersi cosa si possa fare nella vita di tutti i giorni per contribuire alla riuscita di questa buona causa.

E se vi dicessi che è possibile salvaguardare il territorio anche quando si va in vacanza? Ebbene sì, sto parlando dell’ecoturismo, la nuova frontiera dell’ecologia. Si tratta di un modo di viaggiare rispettando l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura di un determinato luogo, e sostenendone la crescita economica. L’obiettivo è quello di rendere la vacanza un piacere non solo per chi viaggia, ma anche per il territorio che si visita.

A proposito di questo, oggi voglio parlarvi dell’ecoturismo a Massa Lubrense: un posto suggestivo, ricco di risorse, da scoprire nel relax assoluto e nel rispetto dell’ambiente!

ecoturismo a Massa Lubrense

Sostenere l’economia e il territorio di Massa Lubrense: cosa si può fare

  • ASSAPORARE LA CUCINA LOCALE. Si sa che il modo migliore per conoscere un territorio è attraverso la sua cucina. Qui puoi lasciarti trasportare da antichi sapori e tradizioni culinarie: dall’olio d’oliva al Provolone del Monaco (e non solo), tieniti pronto a vivere un’esperienza gastronomica unica grazie ai nostri prodotti!
  • IMMERGERSI NELLA NATURA INCONTAMINATA. Uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio è sicuramente il paesaggio naturale. Grazie all’individuazione di percorsi facilmente percorribili a piedi, durante il soggiorno sarà possibile riscoprire la bellezza della natura, con passeggiate rigeneranti, tra verde e blu.
  • PARTECIPARE A EVENTI E SAGRE. Entra a stretto contatto con gli abitanti del posto e con le loro tradizioni! Sarà anche un’occasione per creare nuovi legami e far nascere nuove amicizie. Vacanza vuol dire anche questo, no? Dai un’occhiata al calendario dei prossimi eventi e delle sagre di paese!
  • TENERSI IN FORMA DIVERTENDOSI. Oltre all’attività di trekking, nel nostro territorio è disponibile anche un servizio di visite guidate in canoa, puoi fare meravigliose immersioni oppure un giro in snorkeling alla Baia di Ieranto e a Marina del Cantone. Sono tutti modi divertenti e salutari per scoprire e vivere uno dei posti più suggestivi del mondo.

Solo tante le opzioni per poter vivere una vacanza indimenticabile, rispettando l’ecosistema e le tradizioni di un determinato ambiente!

In ogni caso, il suggerimento migliore che posso darvi è quello di rivolgervi sempre a realtà locali per i servizi sul territorio: dalle guide, ai transfer, ai tour in barca, eccetera. Questo è sicuramente il modo più diretto per sostenere l’economia locale di un territorio.

Con i consigli di questo articolo spero di esservi stata utile: tutti possiamo sostenere l’economia locale di un territorio anche quando viaggiamo, contribuendo così allo sviluppo di un mondo migliore per noi e per le generazioni future!


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Invasione turca a Massa Lubrense

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di Miriam Russo

Siamo nel 1558 quando i turchi si muovono nelle acque del mar Mediterraneo alla ricerca di conquiste territoriali e beni da saccheggiare. Uno di questi assedi è l’invasione turca a Massa Lubrense e Sorrento.

L’invasione

Il 13 giugno del 1558, l’ammiraglio ottomano Pialì Pascià e la sua flotta attaccarono e invasero la Penisola Sorrentina, provocando un migliaio di morti e facendo almeno 4.000 prigionieri. Sbarcando durante la notte sulla spiaggia di Marina del Cantone, infatti, circa 2.000 corsari scalarono rapidamente i pendii del promontorio alla ricerca di casali e altri luoghi da razziare e saccheggiare. La flotta si divise in tre gruppi, quaranta navi approdarono all’alba ai piedi di Massa Lubrense e altre quaranta sulla spiaggia di Sorrento. Così, i Saraceni sorpresero gli abitanti di Massa nel sonno, facendo prigionieri i pochi che riuscirono a salvarsi.
Nonostante il violento arrivo e i primi attacchi, Massesi e Sorrentini si batterono per difendere la propria patria, ma dopo 10 giorni di scontri si arresero davanti alla potenza dell’esercito turco.
Resta “sorprendente” il fatto che nessuno degli abitanti della Penisola, tra sentinelle e soldati, si fosse accorto dell’invasione. Ricordiamo, infatti, che ai tempi era ben noto che i turchi stessero navigando nelle acque del Mediterraneo già da diversi giorni. Per questo motivo, si dice che fu un traditore turco, schiavo di una famiglia nobile di Sorrento, ad aprire le porte della città agli invasori. L’esito fu la distruzione e il saccheggio della città e la cattura di circa 4.000 abitanti che, rinchiusi e addossati nelle stive delle galere, furono condotti a Costantinopoli per essere venduti al mercato.

Le torri costiere

A seguito di questo terribile avvenimento, il vicerè del Regno di Napoli Don Parafan de Ribera fece costruire delle nuove e fortificate torri di avvistamento. In quel periodo furono anche ricostruite e migliorate la Torre trecentesca dei Galli e quella coeva di Punta Campanella. Furono disposte così che ognuna fosse ben visibile dalle due vicine. In questo modo, si potevano effettuare segnalazioni con il fuoco e con il fumo ripetute a catena di torre in torre in caso di pericolo. Al contempo, da altre torri dette “cavallare” partiva un guardiano a cavallo per mettere in allarme gli abitanti dei Casali.

Una delle torri costruite dopo l'invasione turca a Massa Lubrense del 1558

La leggenda

C’è anche una nota leggenda legata all’invasione turca del 1558 che riguarda la campana di Punta Campanella. Visti e vissuti gli avvenimenti del terribile attacco, il 14 febbraio, giorno di Sant’Antonino patrono di Sorrento, i devoti di Massa Lubrense vi si recavano in processione. Da lì pare che si udissero i rintocchi di una campana provenienti dalle profondità del mare. Quanto più erano forti, tanto più il mare era agitato: segnalavano, dunque, un pericolo imminente.

Invasione turca a Massa Lubrense: Torre saracena di Punta Campanella


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Nel silenzio del mare: alla scoperta dell’apnea subacquea

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L’apnea subacquea è una straordinaria esperienza di simbiosi intima con il mare. Trattenere il respiro diventa qui un’abilità che permette di aprire le porte a un regno di silenziosa bellezza.

Proprio a Massa Lubrense c’è un centro di apnea nel quale potrai trovare il supporto e la guida per esplorare l’arte dell’apnea subacquea. Potrai abbandonarti al mare, immergendoti in un mondo di calma, serenità, ma anche avventura. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Antonio Mironi, fondatore del centro di apnea Capri Freediving e istruttore certificato dall’Associazione Sportiva Apnea Academy, che ha condiviso con noi interessanti informazioni a riguardo.

apnea

Ciao Antonio! Quando nasce il Capri Freediving e perché?

Il Capri Freediving è un centro di apnea che nasce nel 2023 a Massa Lubrense. Nasce da un progetto che sin da piccolo è sempre stato nella mia testa. Vengo da una storia lontana dal mare, sono originario di Capri ma sono cresciuto a Milano; nonostante ciò, sono stato da sempre appassionato di mare, seppur da lontano. Il mio sogno era quello di tornare un giorno e avvicinarmi alla disciplina dell’apnea, che ho da sempre praticato da piccolo quando venivo in vacanza a trovare i miei parenti. Dopo essermi laureato in economia e dopo aver lavorato in azienda, mi sono licenziato e mi sono dedicato totalmente all’allenamento e alla preparazione per diventare istruttore di apnea. Il mio obiettivo era quello di aprire un un centro dove poter condividere e insegnare l’apnea alle persone, principalmente in mare dato che abbiamo posti meravigliosi. Il centro nasce quindi dalla realizzazione di un sogno che ho sempre avuto. Dietro c’è tutto un percorso motivazionale, di allenamento e di preparazione.

Quali tipologie di servizi offrite?

Offriamo principalmente corsi. Essendo un centro di apnea si fanno dei mini corsi che possono durare sia un giorno che una settimana, all’interno dei quali ci sono diverse metodologie. In seguito alla frequentazione di questi corsi possono essere rilasciati anche dei brevetti. Il titolo che mi qualifica come istruttore è un titolo rilasciato da Apnea Academy, la scuola di apnea più grande al mondo fondata da Umberto Pelizzari, storico campione del mondo di apnea e detentore di diversi record. Ci sono anche servizi per turisti come escursioni di apnea ricreativa e snorkeling, più orientati al settore turistico. Infine, abbiamo anche tutta una logistica mirata alle persone che hanno già frequentato i corsi e che hanno esperienza di apnea e che vogliono fare degli allenamenti in mare.

Che tipo di disciplina è l’apnea?

L’apnea è una disciplina che si sta ingrandendo sempre di più proprio perché aperta a tutti. Molto spesso le persone hanno paura di trattenere il fiato, il che fa in realtà parte del nostro codice genetico, dobbiamo solo rimparare a farlo. Ci sono degli step da seguire per insegnare a chiunque a godere di queste sensazioni. La definirei come una disciplina proiettata al benessere e al rilassamento della persona.

Come ci si allena e ci si prepara all’apnea?

Innanzitutto sono necessari degli esercizi dal punto di vista della respirazione: per imparare a non respirare bisogna prima imparare a respirare. Ci sono degli esercizi che vengono dall’antica arte del pranayama, un filone dello yoga che riguarda la respirazione. L’apnea prende in prestito questi esercizi per allenare la capacità inspiratoria, espiratoria, per allenare l’estensione del diaframma e della gabbia toracica. Poi ci sono gli allenamenti in acqua che si possono dividere in allenamenti fatti in piscina (conosciuta come apnea dinamica) che prevedono ripetute, allenamenti che allenano la mancanza di ossigeno, e allenamenti che allenano l’aumento di anidride carbonica. Poi ci sono gli allenamenti fatti in acqua ma in profondità che si chiamano allenamenti in assetto costante – che sono quelli che facciamo noi principalmente dato che operiamo in mare – e in questo caso si allena la profondità, la pressione, la compensazione e tutta una serie di varianti che sono incluse nell’andare profondi. 

Sono necessari dei requisiti specifici?

È uno sport aperto a tutti. L’unico requisito è saper nuotare e stare bene in acqua. Quest’anno nel nostro centro è venuta una signora di 52 anni che non aveva mai fatto apnea in vita sua ed è scesa a 18 metri sott’acqua.

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Quali sono i benefici delle immersioni in apnea?

Sicuramente l’apnea aiuta il rilassamento, è uno sport di benessere. Quello che succede a livello fisiologico, soprattutto in mare, è un abbassamento del battito cardiaco grazie al contatto con l’acqua e l’andare leggermente in profondità. Questo abbassamento del battito cardiaco genera tutta una serie di benefici di rilassamento muscolare, nervoso e mentale; nel momento in cui si esce da una sessione di apnea si ha come la sensazione di aver dormito, come quando ci si sveglia al mattino ben rilassati. Tra gli altri benefici troviamo lo stare in acqua, quindi si scarica tutta la gravità, tutto quel peso che si ha addosso. Spesso alle persone che hanno problemi articolari pesa anche stare in piedi; stare in acqua, invece, con attività proiettate al rilassamento, aiuta proprio il fisico a mollare tutte queste tensioni.

Sul sito c’è una sezione chiamata “emozioni in apnea”, a tal proposito, quali emozioni si possono provare con quest’esperienza?

Emozioni in apnea riguarda principalmente i servizi ricreativi che si fanno nel Capri Freediving, ossia lo snorkeling e l’apnea ricreativa. L’emozione è quella di stare rilassanti in una ambiente marino, un ambiente protetto come il Parco Marino Punta Campanella, che include la Baia di Ieranto, il Fiordo di Crapolla o gli isolotti Li Galli. L’emozione è quella di godere del fondale marino e della fauna, della trasparenza dell’acqua, grazie alla presenza di una guida esperta, che ti può assistere e che garantisce la sicurezza alle persone che si immergono. Senza una guida tutto questo non sarebbe fattibile, soprattutto nelle nostre zone nelle quali, soprattutto in estate, c’è un buona presenza di barche.

Cosa rende unica Massa Lubrense come luogo in cui praticare l’apnea?

Proprio il Parco Marino, l’A.M.P. Punta Campanella. Generalmente nelle zone turistiche è comune trovare numerose imbarcazioni e praticare l’apnea in sicurezza vuol dire anche avere l’aiuto di un’organizzazione che si occupa di regolamentare il transito delle barche. Oltre a questo, fornisce supporto nell’organizzazione di eventi. Per esempio, quest’anno organizzeremo uno stage con Pelizzari e grazie alla collaborazione dell’A.M.P. Punta Campanella avremo a disposizione una logistica ben definita che contribuirà a garantire la sicurezza. Siamo particolarmente cauti in questo aspetto e richiediamo un’attenzione costante. L’alleanza con il Parco Marino rappresenta un elemento fondamentale, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile.

Perché una persona dovrebbe avvicinarsi a questo mondo? E che consiglio darebbe?

Oggigiorno, ci troviamo immersi in un contesto in cui siamo costantemente esposti a numerosi fattori stressanti, tra cui le pressioni legate al lavoro e agli impegni familiari. Spesso siamo bombardati dalle incessanti notifiche provenienti dai nostri dispositivi telefonici e computer. L’apnea aiuta a staccare mentalmente da questi input continui. Il cervello funziona in maniera accelerata e noi non siamo predisposti per funzionare in maniera così veloce. L’apnea rallenta tutto e ci aiuta a pensare in maniera più tranquilla. Le persone si dovrebbero avvicinare all’apnea perché ci riporta alle nostre funzioni base, quelle semplici che ci appartengono, come lo stare bene e lo stare tranquilli. L’apnea aiuta a rallentare e a stare bene. Il consiglio, quindi, è quello di provare per credere. Infatti, quasi sempre le persone percepiscono il beneficio. 

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Ringraziamo l’istruttore Antonio Mironi per aver gentilmente condiviso il suo tempo e preziose informazioni con noi. Speriamo che questo articolo abbia suscitato la vostra curiosità, indipendentemente dal vostro livello di esperienza. Il mare attende solo voi, che siate principianti o esperti!


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Il fascino di Torca e i suoi tesori nascosti

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Torca è una frazione del comune di Massa Lubrense, ed è collocata sul versante meridionale della penisola Sorrentina.

Probabilmente la marina di Torca, Crapolla, ospitava in antichità un tempio greco dedicato ad Apollo. L’origine etimologica del nome “Torca” potrebbe quindi derivare dalla “Theorica” via, frequentata da lunghe processioni chiamate “Theoriae” dirette verso il suddetto tempio.

Secondo la tradizione, si ritiene che San Pietro abbia fatto sbarco a Crapolla durante il suo viaggio verso Roma. Nel luogo presunto del tempio di Apollo, successivamente, venne eretta l’abbazia di San Pietro, un monastero affiliato all’ordine dei frati Benedettini Neri. La struttura originale dell’abbazia comprendeva tre navate con colonne realizzate in marmo e granito, affreschi che narravano le Storie delle Sacre Scritture e pavimenti decorati con mosaici.

Sull’area dei suoi resti sorge ora la Cappella di San Pietro, che può essere raggiunta tramite il sentiero che dalla piazzetta di Torca conduce al fiordo. Realizzata con le stesse pietre utilizzate per la costruzione dell’abbazia originaria, la cappella rappresenta un legame tangibile con il passato.

Sentieri

A Torca la strada rotabile finisce, lasciando spazio a una rete di sentieri che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato per la loro bellezza naturale e selvaggia.

Crapolla

Il fiordo di Crapolla è tra le insenature naturali più suggestive della Penisola Sorrentina. Accessibile esclusivamente a piedi tramite un sentiero ben segnalato, il percorso da Torca è caratterizzato da un notevole dislivello di circa 350 metri e una lunga scalinata di circa 700 gradini. Questo rende la passeggiata lungo il versante del monte una sfida impegnativa ma gratificante. L’esperienza diventa immersiva mentre ci si addentra in ambienti contraddistinti da una natura ancora incontaminata, arricchiti da un patrimonio archeologico significativo e da panorami che rimangono indelebili nella memoria.

Sirenuse

Immerso tra cielo e mare, il Sentiero delle Sirenuse si lega al mito greco delle sirene. Il suo nome è un omaggio ai tre isolotti oggi conosciuti come Li Galli. Da questi, secondo la leggenda, le sirene tentarono di ammaliare Ulisse con il loro canto seducente. Estendendosi per circa 9 km, il sentiero attraversa il pittoresco borgo di Torca. L’atmosfera suggestiva è arricchita dalla lussureggiante vegetazione e dai panorami mozzafiato che si aprono sul mare della Costiera Amalfitana, sugli isolotti di Li Galli, i faraglioni di Capri e lo scoglio di Vetara, rendendo l’intera esperienza indimenticabile.


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Social media e scelta della destinazione turistica

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Oggi le nuove tecnologie e, in particolare, i social media influiscono significativamente sulla scelta della destinazione turistica da visitare. Il modo in cui le persone pianificano e selezionano le loro destinazioni turistiche si è radicalmente trasformato.

La comprensione di come la tecnologia modella le preferenze dei turisti è fondamentale per l’industria del turismo nell’adattarsi a un panorama in continua evoluzione e nella creazione di esperienze di viaggio memorabili e coinvolgenti.

Evoluzione della scelta della destinazione

Dagli anni Settanta agli anni Novanta, l’uso di Internet aveva esclusivamente la funzione di strumento supplementare ai tradizionali mezzi di comunicazione di massa: il marketing turistico era, quindi, ancora principalmente offline. Ciò che influenzava la scelta della destinazione era il cosiddetto “passaparola” di parenti e amici. Oggi, invece, il passaparola ha cambiato forma divenendo online e Internet si è trasformato nella principale fonte di informazione. In questo modo, la maggior parte dei turisti si affida alla rete e ai canali social per scegliere la destinazione turistica in cui recarsi e organizzare il proprio viaggio.

Fasi del viaggio

Attualmente, i social vengono visti come un luogo da cui trarre ispirazione e scambiarsi informazioni. Questo avviene attraverso la condivisione di post, storie, reel, foto e video, i quali possono influenzare e guidare le persone nelle varie fasi di scelta della destinazione.

La prima fase è quella della pianificazione del viaggio. Qui i social vengono principalmente utilizzati per ricercare informazioni su un imminente viaggio da effettuare. Nella decisione del viaggio, ci si lascia ispirare da foto e video, si ricercano le possibili destinazioni, l’alloggio, i voli e ci si basa sulla lettura delle recensioni di altri viaggiatori. Quindi, in questa fase di pre-viaggio, i contenuti generati dagli utenti sui social influenzano il viaggiatore nelle proprie decisioni di acquisto del viaggio.

Attraverso il consulto di mezzi immediati come smartphone e computer, il turista può continuare a cercare informazioni durante il viaggio. In questa seconda fase, si tende a informarsi sul clima, sulle attività da poter svolgere nella località visitata, i posti in cui poter mangiare. Allo stesso tempo, i social possono essere utilizzati dal turista per poter condividere in tempo reale la propria vacanza, ovvero far sapere ai suoi followers dove si trova, che luogo sta visitando, cosa sta facendo e cosa sta vedendo.

Infine, abbiamo l’ultima fase, quella del post-viaggio, quando il turista, una volta rientrato dal suo soggiorno, continua la condivisione sui social dei contenuti relativi al viaggio e valuta la qualità dell’intera esperienza di viaggio. Per farlo si dedica alla pubblicazione di opinioni personali e di recensioni sui vari siti web che a loro volta possono aiutare altri eventuali viaggiatori.

Influenza dei social

I contenuti pubblicati sui social, come foto e video, orientano il consumatore verso la scelta finale. Allo stesso modo, la pubblicazione di commenti, opinioni e recensioni, che siano positivi o negativi, può portare gli utenti dei social a cambiare la propria idea personale su un servizio individuato e, di conseguenza, a modificare le proprie scelte. Questo avviene perché i commenti sui social sono una delle fonti più consultate e ritenute più attendibili allo scopo di ricavare informazioni.

Instagram, Facebook, Twitter e altri canali permettono ai viaggiatori di documentare e condividere istantanee dei loro viaggi. Questa condivisione online non solo funge da ispirazione per altri viaggiatori, ma crea anche un impatto significativo sulla percezione della destinazione turistica. Le immagini accattivanti e le storie coinvolgenti possono trasformare una destinazione apparentemente comune in una meta desiderata.

In virtù del ruolo centrale che queste piattaforme hanno assunto nella vita quotidiana delle persone, è fondamentale per gli operatori del turismo essere presenti sui social media.


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Presepe Vivente di Monticchio

Il presepe vivente nel Monastero di Monticchio

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Nel suggestivo scenario del Monastero di Monticchio, situato tra le colline di Massa Lubrense, si celebra anche quest’anno il Presepe Vivente, un evento magico che coinvolge visitatori di tutte le età.

Le date dell’evento sono il 26, 27, 29 dicembre e il 1, 2, 5, 6 e 7 gennaio, durante le quali i locali del monastero si trasformano in un vero e proprio villaggio dell’antica Palestina. Questa rappresentazione vivente della Natività offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nel cuore della storia cristiana e vivere l’incanto della nascita di Gesù in un contesto unico.

Fotografie di Maria Rosaria Castellano

Il Monastero del Santissimo Rosario di Monticchio, risalente al Settecento, si distingue per la sua affascinante architettura e il suggestivo chiostro maiolicato, creando l’ambiente perfetto per ospitare il Presepe Vivente. I partecipanti a questo affascinante evento indossano con cura abiti d’epoca, ricreando con precisione i personaggi della storia evangelica, insieme ai loro mestieri e alle loro occupazioni. Nel suggestivo scenario del monastero, pastori, Re Magi, artigiani e commercianti prendono vita, regalando ai visitatori un’esperienza autentica che rievoca la vita quotidiana di quei tempi remoti.

L’evento non è solo un’occasione per riscoprire la tradizione natalizia, ma anche per riflettere sul significato più profondo del Natale. La scelta di ambientare il Presepe Vivente nel Monastero di Monticchio aggiunge un tocco di spiritualità all’esperienza, trasformando l’evento in un momento di contemplazione e riflessione per i partecipanti.

Locandina

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Il Magico Libro del Natale: un pomeriggio di incanto per tutti i bambini

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Data: 28 dicembre 2023, ore 16:00
Luogo: Giardinetti di Massa Centro

Un evento straordinario sta per trasformare il pomeriggio del 28 dicembre in un’esperienza indimenticabile per i più piccoli. La Pro Loco Massa Lubrense invita tutti i bambini a partecipare gratuitamente a una giornata magica di letture animate, laboratori creativi e una gustosa merenda natalizia.

Il Magico Libro del Natale con i “Barattoli Cosmici”

Il palcoscenico si animerà con lo spettacolo “Il Magico Libro del Natale” portato alla vita da Storto e Diritto, due commessi viaggiatori di Babbo Natale. Questi racconta-storie pasticcioni ci guideranno attraverso un mondo incantato, pieno di pacchi, scatole e scatoloni, ognuno contenente un sogno, un ricordo o un desiderio destinato a bambini in ogni angolo della Terra. Con i talentuosi attori dei “Barattoli Cosmici” e la tecnica narrativa della lavagna luminosa, i bambini saranno trasportati in una storia divertente e coinvolgente.

Laboratorio Creativo di Natale

Dopo lo spettacolo, i piccoli artisti avranno l’opportunità di esplorare la propria creatività presso il Laboratorio di Natale. Con una vasta gamma di materiali colorati e festivi a disposizione, i bambini potranno creare decorazioni natalizie uniche e regali speciali. Saranno guidati da esperti “elfi” che li aiuteranno a dare vita alle loro idee, promuovendo la collaborazione e la condivisione di idee tra i partecipanti.

Merenda di Natale

La giornata si concluderà con una merenda natalizia deliziosa, arricchita dalla fragranza avvolgente della cioccolata calda. I bambini potranno condividere le loro esperienze e creazioni artistiche mentre gustano dolciumi natalizi.

L’evento è aperto a tutti i bambini e completamente gratuito. Venite a unirvi a noi per un pomeriggio di magia, creatività e festa, creando ricordi speciali che dureranno per sempre. Non vediamo l’ora di condividere l’incanto del Natale con voi e le vostre famiglie!

Il Magico Libro del Natale

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Gli struffoli: origini e ricetta

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Gli struffoli sono dolci tipici della tradizione natalizia a Massa Lubrense e, più in generale, della tradizione gastronomica meridionale, principalmente di quella napoletana.

Conosciuti anche come strangolapre(ve)te, gli struffoli si presentano come piccole palline di pasta dolce fritte e poi immerse nel miele, decorate con confetti colorati e cedro. Una vera delizia che non può mancare sulle tavole dei dolci natalizi.

Le origini di questo dolce dal gusto tipicamente napoletano ha radici ben più lontane. Ebbene sì, secondo la tradizione a portare gli struffoli nel Golfo di Napoli sarebbero stati gli antichi Greci. E proprio dal greco infatti che deriverebbe il nome di questo dolce tipico, più precisamente dalla parola “strongolus”, cioè dalla forma arrotondata. Un’altra teoria sempre legata all’etimologia del termine sarebbe che “struffolo” derivi dal verbo strofinare per indicare il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla in palline. Secondo altri, gli struffoli si chiamerebbero così proprio perché strofinano il palato per la loro bontà.

A Napoli, un tempo, gli struffoli venivano preparati nei conventi dalle suore dei vari ordini e dati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità. Probabilmente, gli struffoli sono divenuti un dolce tipico di Natale perché uno degli ingredienti fondamentali è il miele, un elemento strettamente collegato alla simbologia cattolica e cristiana riguardante l’amore.

Gli struffoli oggi sono parte della tradizione dolciaria campana, ma ogni regione centro-meridionale ne ha una sua versione. In Calabria e in Basilicata sono conosciuti come “cicirata” per la loro somiglianza ai ceci, in Abruzzo sono chiamati “cicerchiata” perché ricordano le cicerchie e a Palermo sono chiamati “strufoli“. Ogni regione meridionale li prepara secondo le proprie tradizioni e ricette tramandate di famiglia in famiglia.

La ricetta tradizionale

Ingredienti per l’impasto

  • 200gr di zucchero
  • 500gr di farina
  • 4 uova
  • 60gr di burro
  • 1 scorza d’arancia
  • 1 scorza di limone
  • 1 pizzico di sale
  • 15gr di liquore all’anice
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaio di vaniglia
  • olio di semi di arachide per friggere

Ingredienti per decorare

  • 175gr di miele millefiori
  • confettini argentati e decorazioni alimentari
  • 30gr di cedro candito
  • 30gr di ciliegie candite
  • 30gr di arancia candita

Preparazione

Amalgamare la farina, lo zucchero, il burro e le uova, il limone e l’arancia grattugiati, un pizzico di sale, il bicchierino di anice, vaniglia e cannella in una ciotola. Impastare fino a creare un panetto compatto da ricoprire con un canovaccio pulito da far riposare almeno 30 minuti. 

Dividere il panetto in 6/7 parti uguali con un coltello e tagliare in parti sempre più piccole fino a ricavare gli struffoli della giusta grandezza. Disporre gli struffoli su un panno e friggerli per 3 minuti in olio bollente e mescolare per ottenere una cottura e doratura omogenea. Una volta pronti, trasferire gli struffoli in un vassoio ricoperto di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Nel frattempo, sciogliere il miele in un pentolino. 

Tagliare a cubetti le ciliegie, il cedro e l’arancia candita. Unire il tutto agli struffoli, versare il miele e amalgamare bene con un mestolo di legno fino a quando gli struffoli non saranno completamente avvolti nel miele e lasciare raffreddare.

Trasferire il composto su un piatto da portata e completare il dolce con decorazioni, confetti e frutta candita. E ora, non resta che assaggiare il dolce tipico natalizio!


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Pronto il programma degli eventi natalizi a Massa Lubrense: una festa per tutti

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Il Comune e le associazioni di Massa Lubrense hanno preparato un ricco programma di eventi natalizi per intrattenere e coinvolgere la comunità locale e i visitatori. Dai tradizionali mercatini di Natale alle esibizioni musicali e teatrali, c’è qualcosa per tutti in questa festa che si svolgerà dall’8 dicembre al 7 gennaio.

Accensione luminarie e concerto in Piazza Vescovado: 8 dicembre


L’8 dicembre, Piazza Vescovado si illuminerà con una suggestiva accensione delle luminarie alle 19.30. Seguirà un concerto emozionante nell’Antica Cattedrale di Massa Lubrense, intitolato “Ninna nanna a Maria”, con la partecipazione di talentuosi artisti, curato dall’Assessorato Turismo ed Eventi del Comune di Massa Lubrense.

Mercatini di Natale in Piazza San Pietro Apostolo a Monticchio: 8-12 dicembre


L’atmosfera natalizia prenderà vita con i Mercatini di Natale in Piazza San Pietro Apostolo a Monticchio, organizzati con cura dall’Associazione Carpe Diem e Made with Love. Con date che vanno dal 8 al 12 dicembre, i mercatini saranno aperti in diverse fasce orarie, offrendo a residenti e visitatori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera festosa e di trovare regali unici.

Burraco e tombola e “Natale al Borgo”: 16 e 17 dicembre


La serata di burraco e la tombolata nella piazza di Monticchio, organizzate dall’Associazione Carpe Diem, saranno un momento di divertimento e socializzazione. Nel frattempo, il borgo di Schiazzano si anima con lo spettacolo “Natale al borgo“, offrendo spettacoli, mercatini natalizi, pizza fritta, cioccolata calda e altre delizie.

“Le Fiabe del Natale” e visita di Babbo Natale nelle scuole


Il 18 e il 19 dicembre, Babbo Natale porterà con sé il fascino delle fiabe natalizie presso l’Istituto Comprensivo Bozzaotra e l’Istituto Comprensivo Pulcarelli Pastena.

Eventi per tutta la famiglia: 21-26 dicembre


Il periodo dal 21 al 26 dicembre sarà dedicato a eventi per tutta la famiglia. Nel pomeriggio del 21 dicembre le “Christmas Majorette” sfileranno in musica sul Corso di Sant’Agata. Il “Monticchio Christmas Village” il 23 dicembre offrirà spettacoli e animazione per bambini. Il 23 dicembre sera, nell’incantevole cornice dell’Antica Cattedrale di Massa Lubrense, si terrà il Concerto di Natale “Natale Napoletano” con la straordinaria partecipazione di Lina Sastri. Il 25 dicembre, in occasione di Natale, si terrà “That’s Napoli Live Show Christmas Edition” con Carlo Morelli. La giornata del 26 dicembre vedrà la 43° edizione della Marcialonga e l’inaugurazione del Presepe Vivente nei locali del monastero di Monticchio (26, 27, 29, 30 dicembre e 1, 3, 5, 6 gennaio).

“Il Magico Libro del Natale”: 28 dicembre


Il 28 dicembre, nei giardini vicino alla Pro Loco Massa Lubrense, i Barattoli Cosmici presenteranno “Il Magico Libro del Natale”: un’entusiasmante lettura animata seguita da un coinvolgente laboratorio creativo.

Concerti e spettacoli per concludere il 2023 e iniziare il 2024


Il 30 dicembre, un concerto intitolato “Natale in tutto il mondo” si terrà nella Chiesa della Madonna della Salute, a San Francesco, alle 18.30. Per il Capodanno, il 31 dicembre, ci saranno il “Concertone di Capodanno” nella Piazza di Sant’Agata dalle 13.00 alle 16.00, seguito dalla “Canzone de lo Capo d’Anno” con partenza da Corso Sant’Agata, all’incrocio con Via Torricella.

Eventi post-natalizi e spettacoli teatrali: 1-7 gennaio


Anche dopo Natale, l’entusiasmo continuerà con eventi come la Passeggiata a Jeranto, con eventuale tuffo augurale, il 1° gennaio e lo spettacolo teatrale musicale “Donne che in… cantano” il 2 gennaio.

La Befana nelle Piazze: 6 gennaio


Il 6 gennaio ci si prepara a festeggiare l’Epifania con un evento speciale: “La Befana nelle Piazze“. Organizzato con cura dalla Pro Loco Due Golfi, l’iniziativa porterà la tradizione della Befana in diverse frazioni del comune, regalando sorrisi, allegria e dolciumi ai bambini.

Commedia “Madame Quatte Solde”


Infine, un tocco di commedia con la presentazione di “Madame Quatte Solde” nei giorni dal 25 dicembre al 7 gennaio presso l’Auditorium del Capo di Sorrento alle 19.30, offrendo momenti di risate e intrattenimento per chiunque partecipi.

Massa Lubrense è pronta a regalare un’esperienza natalizia indimenticabile, combinando tradizione, divertimento e cultura in un unico pacchetto festoso di eventi natalizi per chiunque decida di partecipare.

Eventi natalizi a Massa Lubrense 2023