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La ricetta del babà

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Il babà è un dolce a pasta lievitata molto soffice, bagnato con il rum e dalla caratteristica forma a funghetto. Costituisce un prodotto tipico della pasticceria napoletana tradizionale.

Originariamente era un dolce a lievitazione naturale proveniente dalla Polonia e altri paesi slavi, poi è stato perfezionato dai cuochi francesi prima di approdare a Napoli. Si racconta che la ricetta del babà al rum nella tipica forma a fungo moderna risalga al 1835 e sia da attribuire al celebre pasticciere Nicolas Stohrer, che l’avrebbe concepita in occasione delle nozze di Maria Leszczyńska con il re di Francia Luigi XV.

Un’altra storia racconta che il re, noto per il suo bruttissimo carattere, avesse scagliato il dolce contro una credenza frantumando una bottiglia di rum, la quale finì per inzuppare il dolce e che suo suocero lo assaggiò, trovandolo ottimo.

Il babà è entrato a pieno titolo nella tradizione della pasticceria napoletana sia sotto forma di ciambellone servito con panna montata, sia più piccolo con crema pasticcera e amarene oppure oblungo a forma di fungo di varie misure. Può essere farcito con panna e macedonia di frutta, crema chantilly e fragole, crema al mascarpone e limoncello, crema di nocciole, crema agli agrumi, con pistacchio e lamponi freschi, addirittura ne sono state realizzate anche versioni salate molto gustose con salumi e formaggi come il provolone, la scamorza, il groviera o il pecorino romano.

Babà alla crema con frutti di bosco

Insomma, sono infinite le rivisitazioni di questo intramontabile dolce simbolo della cultura culinaria italiana, ma soprattutto napoletana. A seguire proponiamo le indicazioni per replicare a casa la versione tradizionale.

Ricetta del babà al rum

Ingredienti per i babà

  • 125 g di farina
  • 50 g di burro
  • 2 uova intere (grandi)
  • 1 tuorlo
  • 15 g di latte
  • 15 g di zucchero
  • 15 g di lievito di birra
  • un pizzico di sale

Per lo sciroppo:

  • 500 g di acqua
  • 250 g di zucchero
  • 250 g di rum
  • 1 limone
  1. Per iniziare a preparare i babà al rum occorre mescolare brevemente farina e lievito nella planetaria con il gancio, oppure a mano. Aggiungere latte, uova e tuorlo, precedentemente amalgamati e lavorare per qualche minuto fino renderlo omogeneo. Per evitare grumi, aggiungere il composto di uova e latte mentre la planetaria è in funzione o, se si lavora a mano, continuando a mescolare.
    Unire lo zucchero e mescolare. Aggiungere infine il sale e il burro, ammorbidito a temperatura ambiente. L’impasto dovrà risultare morbido, quasi liquido.
  2. Trasferire l’impasto in una sac à poche. Versarlo, quindi, negli stampi, riempiendo fino a circa 1 cm dal bordo. Lasciar lievitare per circa 30 minuti a 30° in forno spento con luce accesa.
    L’impasto dovrà fuoriuscire dagli stampi, formando una cupoletta.
  3. Infornare a 180° in forno ventilato preriscaldato per circa 13 minuti. I babà saranno pronti quando si sfileranno facilmente dallo stampo. Si può tagliare il fondo di un babà e verificare l’alveolatura dell’impasto. Sformare e lasciare raffreddare bene.
  4. Per preparare la bagna: in un pentolino far scaldare acqua, zucchero e scorza di limone. Portare a bollore, poi filtrare. Aggiungere il rum. Trasferire la bagna in una ciotola e, quando è ancora calda, immergere completamente i babà per qualche istante. Far scolare su una gratella per dolci.
  5. Far riposare in frigorifero circa 1 ora prima di servirli per gustarli al meglio. I babà a rum, prima di essere bagnati, si possono conservare in frigorifero circa una settimana o in congelatore, fino alla sera prima dell’utilizzo, ben chiusi in un sacchetto per alimenti.


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Costiera Amalfitana

Come visitare la Costiera Amalfitana da Massa Lubrense

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Visitare la Costiera Amalfitana da Massa Lubrense è semplice. Il territorio infatti offre la possibilità di noleggiare gommoni e barche o di partecipare alle escursioni organizzate da alcune compagnie e cooperative.

La Costiera Amalfitana, patrimonio dell’UNESCO, è una vera e propria terrazza sospesa tra il mar Tirreno e i monti Lattari che si affaccia sul golfo di Salerno. Le acque cristalline, le spiagge, le terrazze di agrumi, viti e olivi, così come le botteghe degli artigiani e i numerosi negozi di lusso, la rendono senz’altro una delle mete più apprezzate dai turisti provenienti da ogni parte del mondo. Questo tratto di costa ha un’estensione tale da includere 16 comuni meravigliosi: Positano, Ravello, Maiori, Minori, Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Raito, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.

Le compagnie di charter

Sul territorio sono presenti diverse compagnie di charter per poter partecipare a escursioni condivise o private.

In genere, il tour in barca dura circa 8 ore e permette di godersi il mare della divina costa. Durante l’escursione, ci sono diverse soste che consentono di fare delle pause per nuotare nelle acque cristalline o per scattare qualche foto.

L’itinerario dell’escursione può variare a seconda del tour e dell’operatore turistico scelto, ma di solito include le principali attrazioni della costiera come le indimenticabili città di Positano ed Amalfi, il Fiordo di Furore, la Baia di Nerano, il fiordo di Crapolla e l’isola de li Galli, divenuta celebre per il mito di Ulisse e delle sirene, che sorge proprio tra i comuni di Praiano e Conca dei Marini, e la famosissima Grotta dello Smeraldo. Sono solitamente previste due soste con sbarco, una a Positano e una a Amalfi.

Le compagnie mettono a disposizione diversi servizi inclusi come ad esempio un equipaggiamento snorkeling, acqua e bibite e teli mare… insomma tutto ciò che serve per godersi una bella avventura!

Le escursioni in traghetto

Nel porticciolo di Marina Lobra, la cooperativa Marina della Lobra organizza dei tour condivisi, con la possibilità di sostare per qualche ora a Amalfi e Positano, per ammirare le principali cittadine della Costiera Amalfitana.

Partendo da Marina del Cantone, invece, la coop. Sant’Antonio offre quasi una possibilità simile. Anche in questo caso le escursioni condivise includono una sosta a Positano e una a Amalfi e permettono di partire alla scoperta delle tipiche bellezze della costa.

Le suddette cooperative, inoltre, offrono anche un servizio navetta (su richiesta al momento della prenotazione del tour) per poter raggiungere il punto di imbarco partendo dal proprio hotel o da tutte le frazioni di Massa Lubrense.

Noleggio di una barca o di un gommone

Sia a Marina Lobra che a Marina del Cantone è possibile, inoltre, noleggiare barche e gommoni con cui visitare in autonomia la Costiera.

Le modalità di noleggio possono variare in base alla compagnia scelta per cui si consiglia di contattarle direttamente per ottenere informazioni dettagliate sui costi, i requisiti di patente e le modalità di prenotazione.

Ad ogni modo, è importante informarsi presso le autorità locali o le compagnie di noleggio sulle regole specifiche dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. In questo modo, saranno tutelate le leggi di navigazione contribuendo alla conservazione di questa preziosa area marina.

Traghetti e aliscafi da Sorrento

Un’altro modo per visitare la Costiera amalfitana consiste nel prendere un traghetto o un aliscafo dal porto di Sorrento, Marina Piccola. Gli autobus che da Massa Lubrense vanno a Sorrento raggiungono le fermate Piazza Tasso e Stazione Circumvesuviana. Da qui ci vorrà giusto qualche minuto a piedi per poter raggiungere il porto da cui partono i diversi traghetti e aliscafi che vi condurranno alla scoperta della costiera.


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Il percorso degustativo della Limoni in festa 2023

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L’8 e 9 luglio a Massa Lubrense, in occasione della Limoni in festa 2023, si terrà un interessantissimo percorso degustativo con un menù al limone da assaggiare tra le strade di Massa Centro.

Locandina della Limoni in festa 2023 a Massa Lubrense in cui avranno luogo spettacoli, passeggiate ed il percorso degustativo al limone

Per partecipare al percorso degustativo, è possibile acquistare i biglietti presso uno stand situato di fronte alla sede della Pro Loco Massa Lubrense. Il costo del biglietto è di 15 euro e più essere usato in entrambe le giornate, sabato 8 luglio e domenica 9 luglio. La vendita dei biglietti inizierà alle 18:30 e terminerà alle 22:00, mentre sarà possibile usufruirne dalle 19:00 alle 22:30.

I biglietti saranno composti da 11 tagliandi staccabili, ognuno dei quali rappresenterà un assaggio diverso. Per ricevere gli assaggi corrispondenti, sarà necessario recarsi presso gli esercizi commerciali indicati lungo il percorso degustativo.

Come si svolge il percorso degustativo

Il percorso degustativo si svolgerà come segue:

  • Ristorante Il Cantuccio – caciottina al limone;
  • Grace Kitchen Bar – arancini al limone;
  • La Terra delle Sirene – bicchiere di vino;
  • La Terra delle Sirene – formaggio al limone;
  • Macelleria Pane Aniello – polpettine al limone;
  • Ristorante La Primavera – risotto al limone;
  • Pizzeria Pulecenella – pizza al limone;
  • Bar Sport – limoncello;
  • Bar Millevoglie – delizia al limone;
  • Bar Di Sarno – gelato al limone;
  • Ladies Bar – granita al limone.
La delizia al limone, nel percorso degustativo al limone

Partecipando al percorso degustativo con il menù al limone, si avrà l’opportunità di attraversare tutto il centro di Massa. Durante il percorso, si possono visitare i mercatini di artigianato e prodotti tipici e i punti in cui sono allestite le esposizioni, immergendosi completamente nell’atmosfera festosa dell’evento.

Le esposizioni lungo il percorso tra le vie del centro saranno:

  • Ceramiche del Castello: esposizione di opere ceramiche;
  • RecuperArte: personale dell’artista Giovanni Parlato;
  • Palazzo Vespoli: “L’artigianato è Arte” a cura dell’UniTre;
  • Boutique La Terra delle Sirene: offerta speciale per il “Mermaidland tour”.
Creazioni di in ceramica a tema limoni

L’evento si inserisce nel contesto di “Omaggio alla bellezza”, una serie di eventi estivi promossi dall’amministrazione comunale di Massa Lubrense.

L’intrattenimento

Inoltre non mancherà l’intrattenimento, infatti entrambe le serate saranno allietate dagli spettacoli di grandi artisti quali i Foja, il gruppo musicale folk-rock italiano nato a Napoli che si esibirà nel concerto “Miracoli e Rivoluzioni” l’8 luglio alle ore 21.00, fondendo sonorità tradizionali napoletane con influenze contemporanee, e Paolo Caiazzo, il comico e cabarettista che il 9 luglio alle ore 21.00 si esibirà nello spettacolo “Eppure sorrido” in cui proporrà esilaranti sketch e monologhi.

Gli artisti della Limoni in festa 2023, il gruppo Foja e il comico Paolo Caiazzo

Per avere maggiori informazioni basta consultare il programma di entrambe le serate di un evento che appagherà non solo la vista con gli allestimenti a tema, il mercatino di artigianato e i prodotti tipici, ma anche le orecchie e il palato con un’esplosione di gusto, cultura locale e tradizione grazie al percorso degustativo al limone.

In conclusione vi aspettiamo a Massa Lubrense per celebrare insieme questo agrume, che con le sue proprietà benefiche, il suo colore e profumo fa parte del preziosissimo patrimonio della penisola sorrentina.


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Gli spettacoli della Limoni in festa 2023

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Ad allietare la 47ª edizione della ormai tradizionale manifestazione Limoni in festa quest’anno ci saranno il gruppo musicale partenopeo Foja e il comico Paolo Caiazzo.

A Largo Vescovado sabato 8 luglio, oltre all’apertura degli stand di specialità tipiche, di artigianato locale e un percorso degustativo il cui protagonista è il limone, ad animare la serata ci saranno i Foja, il gruppo musicale folk-rock italiano nato a Napoli che si esibirà nel concerto “Miracoli e Rivoluzioni”, il loro quarto album.

Le collaborazioni e i successi dei Foja

La band vanta collaborazioni con Clementino, Enzo Gragnaniello, Lorenzo Hengeller, Alejandro Romero, Davide Toffolo ed Alessio Sollo. Dodici anni di musica, tre album, live e performance di tutti i tipi, ricordiamo la loro famosissima rivisitazione di “Yes I Know My Way” di Pino Daniele in occasione della premiazione al “Dio di Napoli” Maradona.

La loro musica è fatta di tradizione, rock e cantautorato, puntano alle fusioni linguistiche e ai suoni latini, senza, però, mai dimenticare la tradizione napoletana.

“Miracoli e Rivoluzioni” è un concerto/spettacolo in due atti in cui i Foja affrontano temi legati alla sfera sentimentale e a questioni esistenziali e sociali miscelando tradizione e modernità musicale.

Dopo aver girato l’Italia per anni calcando palchi prestigiosi sempre sold-out come quello del Teatro di San Carlo, dell’Arena Flegrea, del Cortile della Reggia di Capodimonte, del Palazzo Reale e di Castel Sant’Elmo a Napoli davanti a un pubblico di oltre seimila persone, hanno ottenuto la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello che ai Nastri d’Argento.

Da non perdere, quindi, la loro esibizione che animerà la serata dell’8 luglio alle ore 21.00 alla Limoni in festa di Massa Lubrense.

Il gruppo musicale folk-rock partenopeo Foja che animerà la serata dell'8 luglio della Limoni in festa

Il 9 luglio, invece, alle ore 21.00 alla Limoni in festa sarà la volta del comico e cabarettista Paolo Caiazzo, uno dei comici di punta e autore della trasmissione comica di Rai 2 Made in Sud.

I successi televisivi e teatrali di Paolo Caiazzo

Ha ideato personaggi molto noti come il giapponese ‘Ndò, Max Playstation e Tonino Cardamone e ha partecipato a trasmissioni televisive come Quelli che il calcio, Bulldozer, Zelig Off e Colorado Cafè Live.

È autore e interprete di opere teatrali di successo, tra cui Benvenuti in casa Esposito, scritta con Pino Imperatore e Alessandro Siani. Ha anche ricevuto il premio Massimo Troisi alla Carriera.

Con la sua ironia pungente, la sua brillantezza e il suo carisma, Caiazzo riesce sempre a conquistare il pubblico. Il suo immenso talento e la sua capacità di creare personaggi unici e indimenticabili lo hanno reso un’icona della comicità contemporanea.

Il comico e cabarettista Paolo Caiazzo che animerà la serata del 9 luglio della Limoni in festa

Caiazzo si esibirà nello spettacolo “Eppure sorrido” in cui proporrà sketch e monologhi con protagonisti i personaggi che l’attore ha diffuso sui suoi social nel periodo del lockdown.

Insomma, impossibile non dare un’occhiata al programma e perdersi le performance di questi grandi artisti, i meravigliosi allestimenti, il mercatino di artigianato e i prodotti tipici che inebrieranno le strade con i loro profumi agrumati.


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Le sagre: un’opportunità per conoscere il territorio

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di Claudia Fontana

Le sagre sono delle feste popolari di carattere locale, solitamente legate a una festa religiosa, spesso per commemorare un santo. Nella maggior parte dei casi le sagre sono animate musica e attività divertenti; mentre immancabile è l’offerta gastronomica. A Massa Lubrense si svolgono diverse sagre durante l’anno dove si possono gustare i prodotti migliori della nostra terra.

Sagra della zucchina

Si svolge la seconda domenica di luglio nel borgo di Acquara per celebrare il santo patrono cioè San Vito. Il giorno di San Vito si celebra, in realtà, il 15 giugno ma è consuetudine svolgere la sagra a luglio. Il momento più importante è sicuramente la processione che attraversa tutto il borgo. Tra le buonissime pietanze che si possono mangiare ci sono molti piatti a base di zucchine come la famosa parmigiana e gli spaghetti alla Nerano.

Tra le sagre principali, quella del Limone Massa Lubrense

Sagra del limone 

Tra le sagre più famose del territorio vi è sicuramente la sagra del limone. Si tiene nel mese di luglio ed è dedicata ad uno dei prodotti tipici della nostra terra: il limone. Qui si possono assaggiare varie pietanze e specialità a base di limone come il sorbetto e il risotto e si può anche provare il famoso limoncello.

Sagra della lumaca

Molto famosa e apprezzata è anche la sagra della lumaca che si tiene il 29 giugno a Monticchio. La sagra si svolge in occasione della festa di San Pietro. Inizia con una lunga processione seguita dalla banda musicale di Massa Lubrense. Durante la sagra, oltre a piacevoli spettacoli musicali e varie attività per i più giovani, si possono assaggiare gustose lumache cucinate nei modi più svariati.

Sagra della patata

La sagra della patata, invece, si svolge per celebrare San Costanzo nel borgo di Termini. Si tiene un fine settimana del mese di luglio. Il prodotto principale è quindi la patata, che è alla base di tutti i piatti, dai primi fino al dolce. Tra le specialità ci sono i crocchè, i ravioli di patate e le graffe napoletane.

Sagra del pomodoro

La sagra del pomodoro si svolge il primo weekend di agosto nel borgo di Torca, in occasione delle celebrazioni per la patrona Sant’Anna. Come per la sagra della zucchina, anche in questo caso la festa della santa è, in realtà, in un giorno diverso cioè il 26 luglio. Si può gustare il pomodoro in molte ricette tradizionali e non, il tutto sempre accompagnato da musica e divertimento.

Sagra del fiordilatte

In occasione della festa patronale del SS. Salvatore, il 6 agosto, si tiene la sagra del fiordilatte nel borgo di Schiazzano. Il fiordilatte, uno dei prodotti tipici di Massa Lubrense, è protagonista, ma qui si possono assaggiare anche il famoso provolone del monaco e una grande varietà di formaggi locali.

Sagra della melanzana

La sagra della melanzana si tiene il 15 agosto nel borgo di Marina della Lobra per celebrare la festa della Madonna dell’Assunta. Per la ricorrenza religiosa si svolge una processione via mare fino allo scoglio del Vervece. La sera, invece, si possono gustare varie pietanze a base di melanzane, tra cui le famose melanzane al cioccolato.


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Pastiera artigianale - Piatti Pasqua

I piatti tipici della tradizione pasquale

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di Eleonora Aiello

Massa Lubrense è conosciuta non solo per le sue risorse culturali, storiche e paesaggistiche, ma anche per la sua gastronomia. In particolare, dato l’imminente arrivo della Pasqua, andremo a vedere quali solo i principali piatti tipici del periodo pasquale in questo territorio.

Casatiello salato

Il casatiello, nome che deriva dal latino caseu(m) ovvero formaggio, è uno dei piatti tipici salati per eccellenza delle festività pasquali. Al suo interno possiamo trovare vari formaggi, strutto, ciccioli e salumi vari. Il tutto poi guarnito da uova sode non sgusciate che vengono intrecciate nell’impasto come decorazione.

Casatiello guarnito con cubetti di salame, prosciutto, mozzarella e uova sode.

Casatiello dolce

E’ una ricetta che si tramanda di famiglia in famiglia, ognuna con i propri segreti e procedimenti.
Rispetto al casatiello salato ha una preparazione molto più lunga ed elaborata. Ha una lievitazione che può durare giorni, grazie all’utilizzo del “criscito” che in dialetto napoletano non è altro che il lievito madre, che gli permette di essere conservato per tanti giorni senza perdere la sua soffice consistenza.

Pastiera

È uno dei più antichi dolci pasquali della penisola. Le sue origini risalgono ai culti pagani, preparata per celebrare l’arrivo della primavera. È una torta di pasta frolla ripiena di un impasto fatto da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi. La frolla della pastiera è croccante, in contrasto con il suo morbido ripieno color oro che presenta un sapore e un profumo che variano a seconda degli aromi utilizzati. La versione classica prevede l’utilizzo di cannella e acqua di fiori d’arancio come aromi, ma questo non vieta che si possano tentare accostamenti diversi.

Carciofi arrostiti

Sono considerati da sempre il contorno classico del pranzo pasquale. Per preparare i carciofi arrostiti c’è bisogno di carciofi grandi, senza peli, senza spine, con un gambo lungo e diritto. Essi vanno insaporiti con olio, aglio e prezzemolo, e poi cotti direttamente sui carboni.

Carciofi arrostiti Piatti Pasqua

L’uovo di pasqua artigianale

La scelta dell’uovo di Pasqua come simbolo di tale festività è legata al fatto che l’uovo è visto come simbolo di vita. Tutti i bambini aspettano con ansia l’arrivo di questo giorno per poter finalmente rompere le uova di cioccolata e scartarne la sorpresa. Le uova vengono realizzate per festeggiare la Pasqua sin dal 1850 e vengono usate solo in Italia o in paesi dove sono presenti ampie comunità italiane.

Oggi, le pasticcerie di Massa Lubrense preparano uova di cioccolato artigianali di tutte le dimensioni e per tutti i gusti. Un regalo apprezzato non solo dai bambini!

Colomba pasquale artigianale

Fu Dino Villani, direttore per la pubblicità della ditta milanese Motta, che, negli anni trenta del ‘900, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle festività pasquali. Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell’Italia. L’impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto diverse forme e varianti.

Piatti del menù di Pasqua

Menù di Pasqua con i piatti tipici

Per chi non ha idea di cosa cucinare per il pranzo della domenica di Pasqua, ecco a voi un menù da cui prendere spunto.

  • Antipasto: casatiello, salumi vari, formaggi e verdure;
  • Primi piatti: lasagne / pasta al forno;
  • Secondi piatti: agnello al forno / grigliata di carni varie con contorno di patate o verdure;
  • Dolci: pastiera e uova di cioccolato.

Questi sono i piatti tipici di un pranzo pasquale a Massa Lubrense, ma nulla vieta di poter creare un menù personalizzato in base alle vostre preferenze.

Buon appetito!


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I liquori di Massa Lubrense

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Le località della Penisola Sorrentina sono famose per la produzione di liquori. Usufruendo dei prodotti locali, si ottengo distillati dal gusto inconfondibile.

Il limoncello

Tra i liquori di Massa Lubrense è impossibile non citare il Limoncello. La spessa buccia dei limoni locali, ricca di oli essenziali e dall’aroma molto deciso, è l’ingrediente principale della produzione.
Si tratta del liquore simbolo della costiera sorrentina, nato agli inizi del 1900 e amato in tutto il mondo.

La preparazione secondo la tradizione inizia con il lavaggio del frutto. In una brocca vengono poi inserite le scorze insieme all’alcol alimentare e il tutto viene lasciato in macerazione per circa un mese. Successivamente, al composto viene aggiunta dell’acqua precedentemente portata a ebollizione con lo zucchero e poi fatta raffreddare, insieme a dell’altro alcol. Il tutto viene fatto riposare per altri 40 giorni. L’infuso viene poi filtrato e sistemato in delle bottiglie.

In Campania questo liquore è solitamente gustato come digestivo dopo pranzo o dopo cena. È utilizzato per la preparazione di dolci come il babà o la delizia al limone, un soffice pan di spagna bagnato al limoncello, farcito con crema pasticcera aromatizzata e decorato con ciuffetti di panna e scorza di limone. Un dessert dal sapore unico.
Nel periodo estivo viene utilizzato anche per arricchire gelati o granite.

Molto comune è anche la Crema di Limoncello. Differenza rispetto al classico liquore è l’uso del latte al posto dell’acqua. In questo modo il gusto sarà più dolce, dalla consistenza cremosa. Ottimo da gustare da solo, ancor di più da accompagnare ai dolci.

Liquore alle noci

Noci di Sorrento

Anche le noci di Sorrento sono tra i prodotti tipici della zona. Secondo la tradizione vanno raccolte il 24 giugno, nel giorno di San Giovanni, e ancora acerbe vanno utilizzate per la macerazione. Il liquore – chiamato nocillo o nocino – acquisisce un colore marrone scuro con riflessi tendenti al nero e un profumo intenso e persistente. L’invecchiamento ne esalta il gusto amaro, apprezzabile al meglio quando servito a temperatura ambiente.

Il mirto

Liquore al mirto

Il mirto è un pianta che cresce spontaneamente nell’area mediterranea. Il liquore è prodotto dalle sue bacche mature, in macerazione per circa 40 giorni. Appena preparato, in genere ha una colorazione molto scura, tendente al nero con riflessi violacei, e un gusto astringente. Dopo diversi mesi vira al rosso rubino, il gusto è più armonico e vellutato. Si tratta di un ottimo digestivo da gustare freddo.

Liquore di mela annurca

L’annurca è una varietà di mela con marchio I.G.P. che cresce su tutto il territorio campano. È un frutto molto amato, ricco di vitamine e minerali, dalle note proprietà benefiche. Raccolta ancora acerba, termina la sua maturazione al sole, assumendo il caratteristico colore rosso e un sapore che la rende unica. Utilizzando i semi se ne produce un liquore aromatizzato, dal gusto fruttato e molto delicato. Altre versioni della ricetta oltre i semi prevedono anche l’uso delle bucce. Il tutto viene lasciato macerare per circa un mese e mezzo. Il liquore assume poi un colore tenue, tendente al rosso. Solitamente è consumato a fine pasto, ma può essere utilizzato anche per la preparazione di dolci, ad esempio come bagna.

Liquori alle erbe

A Massa Lubrense viene prodotta una grande varietà di liquori alle erbe. Ne è un esempio il liquore al finocchietto, perfetto digestivo fresco. Per la produzione si utilizzano prevalentemente i semi della pianta, oltre che le foglie. Viene servito a temperatura ambiente.

Il liquore alla liquirizia, dal colore nero intenso, ha invece un gusto più deciso e una consistenza più densa e cremosa. L’ingrediente principale è la radice della pianta. Da non perdere se siete amanti del suo caratteristico sapore!

Il profumo delle erbe mediterranee è concentrato nel liquore alle dodici erbe. Tra queste menta, basilico, alloro, rosmarino, ginepro, camomilla, foglie di tè, chiodi di garofano. Liquore dal gusto aromatico, è indubbiamente un ottimo digestivo.

Liquore all’arancia e al mandarino

Oltre al classico limoncello, nella zona si produce anche un liquore a base di arancia. Quest’ultima, come il limone, ha una buccia spessa e molto profumata, in contrasto con la polpa leggermente acre. Ne viene fuori un prodotto dal sapore inconfondibile.
Il liquore al mandarino della penisola sorrentina, prodotto sempre per macerazione delle sue bucce, ha un gusto dolce e più delicato.

Grappe

Nel territorio si trovano anche le classiche grappe, come la barricata, dal colore ambrato, o la grappa di Barbera. Le bacche utilizzate per le produzioni provengono dai vitigni del Piemonte.

Questi distillati, oltre a essere gustabili sul luogo, sono un perfetto souvenir da portare a casa o regalare!


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Provolone del Monaco

I formaggi di Massa Lubrense

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di Alessandra Gioielli

I caseifici di Massa Lubrense offrono alcune tra le migliori produzioni di formaggi della penisola sorrentina, dati dall’unione di materie prime di alta qualità e tradizione.

Il Provolone del Monaco

Tra i formaggi di Massa Lubrense è impossibile non citare il Provolone del Monaco. La produzione di questo formaggio si concentra in origine sul territorio dei Monti Lattari. I primi abitanti di questi monti trasformarono lo spazio sottratto ai boschi in terreno coltivabile e iniziarono l’attività di allevamento di animali, specialmente bovini. Le produzioni ottenute sono entrate nella tradizione, nella cultura e nell’economia di questa zona, consolidandosi nei secoli. La razza dei bovini da latte sarà poi conosciuta con il nome di “agerolese”. Il pascolo libero, fatto di erbe aromatiche presenti gran parte dell’anno, caratterizza sicuramente il sapore di questo formaggio: dolce, con un leggero gusto piccante.

Si tratta di un prodotto semiduro e stagionato, dalla riconoscibile forma allungata, realizzato con latte a crudo. Il processo di produzione segue tutt’oggi la tradizione artigianale, sfruttando il particolare microclima del territorio per la stagionatura, mai inferiore a 6 mesi. Tempi prolungati saranno indice di un sapore più intenso e aromatizzato.

Il fior di latte e la treccia

formaggi di Massa Lubrense

Questo stesso latte di alta qualità è poi utilizzato anche per la produzione di altri prodotti gastronomici.
Tra i formaggi tipici di Massa Lubrense, infatti, c’è anche il fior di latte, prodotto caseario fresco a pasta filata riproposto in varie forme. Il sapore è leggermente acidulo, ottimo da accompagnare con i pomodori.
Il latte crudo subisce una precisa lavorazione: viene portato ad una temperatura di oltre 35°, a esso viene aggiunto del caglio e si passa poi ad un processo di coagulazione di massimo 20 minuti. Dopo di che, rotta la cagliata, questa deve fermentare naturalmente per circa 4 ore. In seguito il composto può essere tagliato in porzioni più piccole e lavorato in acqua bollente. Qui i mastri casari ne iniziano la filatura fino a ottenere la forma desiderata, tra cui anche la tipica treccia sorrentina, prodotta con latte di vacca e più compatta rispetto al fior di latte. Molto comune è anche la treccia dalla forma arrotondata.

Il caciocavallo

Tra gli altri formaggi troviamo il caciocavallo, caratteristico della zona, ma anche più generalmente dell’Italia meridionale. È uno tra i più antichi formaggi a pasta filata, dalla classica forma tondeggiante, prodotto con latte vaccino e stagionato per un minimo di 4 mesi. Il suo nome si pensa derivi dall’antica usanza di conservarlo a cavallo di un’asta orizzontale.

Le caciottine

Nel territorio di Massa Lubrense vengono prodotte anche delle caciottine, semplici o arricchite con varie spezie tra cui peperoncino o erba cipollina. Si tratta di un formaggio fresco e molto morbido tanto da essere quasi spalmabile. Il suo processo di realizzazione è simile a quello per il fior di latte, ma non prevede fermentazione.

Le provole

Provola, formaggio fresco a pasta filata dal sapore leggermente affumicato, e provoloncino, stagionato a doppia cottura, sono tra le altre produzioni locali. Si producono lungo l’intero territorio tutto l’anno, con punte nel periodo estivo, in coincidenza con i maggiori flussi turistici.

Formaggi farciti

É possibile trovare anche formaggi farciti, come le scamorze con il classico ripieno di olive e peperoncino. Spesso durante la cottura vengono poggiate su foglie di limoni, prodotto locale, per acquisirne l’aroma. O ancora rollè di formaggio farciti con prosciutto.

Mucche di caseificio locale

Numerosi sono i caseifici a gestione familiare che si occupano della produzione di questi formaggi secondo la tradizione. Infatti, gran parte della lavorazione, seppur affiancata da macchinari di ultima generazione, rimane prettamente manuale. Questi prodotti sono gustabili a Massa Lubrense ma non solo, poiché proprio per la loro qualità sono spesso richiesti in tutta italia!




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Lezioni di cucina a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Intervista a Fabio Colucci

La cucina italiana è sicuramente la più famosa e rinomata di tutto il mondo. Gente da tutto il pianeta viene qui in Italia per assaggiare i nostri piatti tipici. Ma molte persone non vengono solo ad assaggiare, bensì anche ad imparare partecipando a lezioni di cucina.

Indubbiamente la cucina italiana possiede un fascino e un livello di qualità senza pari, motivo per cui molti desiderano imparare direttamente dai nostri chef alcune ricette, ma esattamente dove si può andare per imparare le nostre arti culinarie?

Ebbene qui a Massa Lubrense abbiamo una scuola di cucina: la Chez Barone Cooking School, dove sarete in grado non solo di apprendere varie ricette tradizionali della cucina italiana ma anche di passare una bellissima e rilassante giornata presso il Palazzo del Barone, dove la scuola è situata.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il signor Fabio Colucci, che lavora presso la Chez Barone, così da dare a tutti voi delle informazioni sul tipo di esperienza che potrete avere presso la struttura.

Ci parli della Chez Barone Cooking School: Quali sono le sue origini? Cosa ha motivato la sua creazione?

Chez Barone è nata nel 2019 nel Palazzo del Barone, una villa storica, quasi da un’intuizione: avevamo notato che c’erano molte persone che volevano imparare a cucinare all’italiana, in particolare le specialità sorrentine. A settembre di quello stesso anno eravamo già ai primi posti tra le classifiche grazie alle numerose recensioni positive che ci venivano fatte.

lezioni di cucina

Quali persone tendono a partecipare alle vostre lezioni di cucina? Vengono anche stranieri? In tal caso riescono, nonostante le differenze culturali, ad appassionarsi alla cucina italiana?

Sicuramente chi sceglie le nostre lezioni ha già una certa passione per la cucina, dopotutto non molti frequenterebbero una scuola di cucina in caso contrario, ma i nostri insegnamenti permettono loro di tornare a casa fieri di poter finalmente preparare quelle ricette italiane che tanto amavano assaggiare. Circa l’80% dei nostri clienti sono americani, spesso italo-americani, ma ci sono anche inglesi, tedeschi e israeliani. In passato anche degli chef internazionali hanno partecipato ai nostri corsi.

In cosa consistono le vostre lezioni? Quali ricette vengono insegnate?

lezioni di cucina

Abbiamo 2 corsi di cucina:

Il primo è ogni mattina dalle 10:30 alle 16:30 e insegniamo ai partecipanti come preparare la pizza tradizionale con il forno a legna. Inoltre, insegniamo anche a preparare vari tipi di pasta come gli gnocchi e le tagliatelle. Una parte di questo corso consiste anche in un “Mozzarella Show”, dove viene insegnato come preparare la mozzarella. Infine viene insegnata ai partecipanti la preparazione di dolci come la caprese e il tiramisù, e anche di gelati.

Il secondo corso è ogni giorno dalle 16:00 alle 19:30, e insegniamo come preparare la pizza fritta, che risulta spesso molto interessante ai partecipanti non italiani in quanto non sono abituati a vedere questo tipo di pizza. Inoltre, insegniamo come cucinare le braciole, preparare i ravioli capresi e anche il limoncello.

Entrambi questi corsi avvengono in 2 luoghi diversi dello stesso Palazzo del Barone.

Una caratteristica che apparentemente vi distingue è la vostra filosofia “no-stress e senza fretta”. Le dispiacerebbe specificare?

Le persone che vengono da noi possono godere di un’atmosfera rilassante perché offriamo loro il massimo dell’ospitalità: i corsi non durano troppo tempo e le attività stesse sono molto piacevoli, e una volta terminati i corsi le persone possono tranquillamente restare per rilassarsi nel Palazzo, ad esempio facendo il bagno in piscina.

Nei vostri corsi insegnate anche come preparare il limoncello. Essendo i limoni di Massa Lubrense uno dei nostri prodotti tipici, potrebbe dirci come viene insegnato?

lezioni di cucina

Noi abbiamo un limoneto, insegniamo ai clienti come raccogliere i limoni giusti, poi li portiamo dentro e glieli facciamo pelare. Spieghiamo loro quali sono le giuste dosi di alcol da usare e come fare le infusioni con le bucce appena pelate. Una volta terminato il processo, potranno assaggiare il frutto del loro stesso lavoro.

Ringraziamo infinitamente il signor Colucci per le informazioni che ci ha dato. Speriamo profondamente che questo abbia motivato molti di voi a provare le lezioni di cucina della Chez Barone qui a Massa Lubrense!


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Campagna tesseramento 2023

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Cari amici,

Anche per l’anno 2023 la Pro Loco Massa Lubrense si propone l’obbiettivo di coinvolgere nelle proprie attività il maggior numero di persone, sia in ambito sociale che di promozione turistica.

Da sempre valorizziamo il turismo, internazionale e di prossimità: promuoviamo la bellezza dei borghi, dei sentieri, dei panorami, dell’ambiente, l’originalità e la bontà dei prodotti locali. E vogliamo continuare a farlo, grazie anche al vostro aiuto.

Anche quest’anno, quindi, vi invitiamo a entrare a far parte della A.T. Pro Loco Massa Lubrense o a rinnovare il vostro impegno con noi. Grazie al vostro contributo e al vostro sostegno potremo continuare a dar corpo concreto alle nostre attività e a proporre iniziative sempre più interessanti e coinvolgenti.

Per voi tutti l’essere soci rappresenta la possibilità di essere parte di un’associazione che vuole vivere sempre più consapevole dell’inestimabile patrimonio che Massa Lubrense rappresenta e che si impegna nella promozione e valorizzazione del suo territorio.

La Pro Loco Massa Lubrense è pertanto in primis un punto di riferimento per il turismo a Massa Lubrense, attraverso i progetti che realizza e il prezioso sostegno dei suoi soci.

I settori in cui l’Associazione si sta maggiormente concentrando testimoniano in modo concreto i progressi fatti, in particolare in quattro aree:
1) informazione turistica sul territorio di Massa Lubrense (front office, sito web, pubblicazioni editoriali);
2) organizzazione di eventi e attività sul territorio, a carattere culturale, turistico e di intrattenimento;
3) promozione del territorio (fiere del turismo, video promozionali, programmi televisivi, stampa, website e social network);
4) attività didattiche e tirocini formativi, volti alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.

Per poter permettere questi ambiti d’azione e creare confronti e sinergie tra i vari interlocutori del nostro territorio, sono indispensabili forme di collaborazione concrete ed allargate. Per questo sarebbe nostro desiderio potervi annoverare tra i soci di quest’anno.

Il 2022 è stato un anno di ripresa, nel quale abbiamo ridato vita a progetti e attività che avevano subito un rallentamento negli anni precedenti.

Questi i principali obiettivi raggiunti:

E per il 2023? Abbiamo già in cantiere eventi e progetti del tutto speciali di cui potete leggere, man mano in aggiornamento costante, nel blog del nostro sito web www.massalubrenseturismo.it. Vi aspettiamo dunque numerosi ed entusiasti come sempre ai prossimi appuntamenti!

Per i soci sono previste, a scelta, le seguenti categorie:

SOCIO ORDINARIO: usufruisce dei servizi base. Costo della tessera annuale individuale 30€.
SOCIO SOSTENITORE: usufruisce dei servizi base e ha diritto a una pagina di promozione per la propria attività all’interno del sito web dell’Associazione. Costo della tessera annuale individuale 100€.

Tutte le tessere, con validità annuale, offrono ai soci i seguenti servizi base:

  • partecipazione alle Assemblee e diritto di intervenire anche con impegno personale, alla stesura e alla implementazione dei programmi e delle attività dell’Associazione;
  • sconti e agevolazioni attraverso la Tessera del Socio Unpli;
  • tariffe scontate per le attività promosse dall’Associazione in cui sia previsto il pagamento di una quota.

Quale impegno di tempo o lavoro devi garantire alla Pro Loco?

Ciascun socio della Pro Loco è libero di decidere se e quando dedicare il proprio tempo e la propria esperienza alle attività dell’associazione. Ogni forma di collaborazione, attraverso le competenze e le idee di ciascun socio sono importanti e garantiscono la gestione e i risultati della Pro Loco.

Tesseramento aperto fino al 31 MARZO 2023.

Per sostenere l’associazione occorre l’iscrizione. Per compilare il modulo di adesione clicca qui.

Tesseramento 2023