Valle delle Ferriere
La Valle delle Ferriere e dei Mulini è così denominata poiché grazie alla sua ricchezza d’acqua ha ospitato in passato alcune cartiere e una ferriera.
L’acqua veniva utilizzata per muovere i macchinari della ferriera e delle cartiere che producevano la rinomata carta di Amalfi.
Il sentiero parte da Pontone, in piazza San Giovanni dirigendosi a nord ovest; prima di lasciare il borgo se ne attraversano i vicoli. Alla fine del tratto pavimentato ci si immette sul sentiero CAI n° 23.
Sul versante opposto si intravedono le case di Pogerola. Più a monte la valle è chiusa tra alte pareti calcaree. Sullo stesso versante si può scorgere, nascosta dalla vegetazione, la condotta forzata della vecchia centrale idroelettrica.
In seguito si arriva a una biforcazione, a destra si risale verso la parte alta della valle, mentre a sinistra si raggiunge il maestoso rudere della Ferriera. L’edificio sormonta la valle con un ampio arco, al di sotto del quale, il torrente si getta in una cascata. In questo punto il sentiero svolta a gomito e si dirige verso valle.
Passando invece sotto il ponte della condotta si raggiunge un breve itinerario in salita che conduce alla Riserva Naturale Statale Valle delle Ferriere. Qui il torrente forma diverse cascate che nebulizzano l’acqua e rendono l’ambiente molto umido e, di conseguenza, fresco anche in piena estate. All’interno della riserva si può trovare la rarissima felce endemica Woodwardia radicans.
Si fa poi ritorno per lo stesso percorso alla ferriera, da qui s’imbocca il sentiero CAI n° 25 che, costeggiando il torrente e passando accanto ai ruderi delle vecchie cartiere, conduce ad Amalfi.