Monte San Costanzo

Il Monte San Costanzo è un punto strategico per ammirare il territorio di Massa Lubrense nel suo insieme, il golfo di Napoli e quello di Salerno.

Come raggiungere il Monte san Costanzo

Il Monte San Costanzo è la collina più alta di Massa Lubrense e si può facilmente raggiungere da Termini a piedi, in auto o in moto. L’escursione a piedi rientra anche nel Sentiero di Athena, circuito ad anello che collega Punta Campanella al Monte San Costanzo.

Per raggiungerne la cima direttamente da Termini, si imbocca via Campanella da piazza Santa Croce; al bivio si prosegue a sinistra in via del Monte, una strada a tornanti che risale la collina. Dalla prima curva di questa, inizia l’antico sentiero che interseca i tornanti fino in cima al Monte San Costanzo.

Due sono le cime del monte: a sinistra, quella con la caratteristica chiesetta bianca dedicata a San Costanzo; a destra, un’altra cima ospita una stazione radio per il controllo del traffico aereo. Tra le due cime, una piccola pineta offre una piacevole zona d’ombra e, per chi è giunto fino a questo punto a motore, la possibilità di parcheggiare.

Da qui, una scalea di pietra calcarea conduce in breve tempo alla chiesetta di San Costanzo. A destra, una veduta dall’alto della Baia di Ieranto; di fronte, i tre isolotti de Li Galli.

Storia e particolarità della cima

Dalla sommità della cima di San Costanzo il panorama si apre a 360 gradi su tutto il territorio di Massa Lubrense, il paesaggio si estende dal golfo di Napoli a quello di Salerno, con l’imponente Vesuvio, le isole di Ischia e di Procida. Facendo un giro attorno alla chiesetta, lo si può ammirare tutto.

La chiesetta di San Costanzo risale alla seconda metà del Cinquecento e fu fondata da alcune famiglie locali. Purtroppo, la chiesetta è quasi sempre chiusa al pubblico, fatta eccezione per la processione del 14 maggio, quando dalla piazzetta di Termini centinaia di fedeli risalgono il Monte San Costanzo per la Santa Messa. Nel mese di luglio, invece, la statua dorata del Santo viene riportata alla sua primitiva sede, la chiesa di Termini, tra le note della banda musicale e l’accensione di spettacolari fuochi pirotecnici.

Tornando indietro per la scalea e riattraversando la pineta, si raggiunge l’altra cima, detta anche Monte Croce, più alta della prima e anch’essa privilegiato punto panoramico, questa volta sul promontorio di Punta Campanella e, sulla destra, sull’incantevole isola di Capri.

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