Massa Lubrense vanta un vasto repertorio di attività da svolgere, che spaziano dalla gastronomia all’attività fisica: esperienze imperdibili che renderanno il vostro soggiorno indimenticabile.
Tra le cose da fare a Massa Lubrense, c’è l’imbarazzo della scelta: le attività proposte sono numerose e si adattano a tutti i gusti e renderanno il vostro viaggio un’esperienza memorabile. In questo articolo vi proponiamo alcune delle attività di Massa Lubrense alle quali non potete assolutamente rinunciare!
1. Attività fisica: trekking e sport
Se le vostre passioni sono lo sport, l’attività fisica e il benessere, andare in vacanza a Massa Lubrense non vi fermerà dal mantenere una routine di esercizi regolari. Anche in viaggio è possibile cimentarsi in attività sportive, che giovano al corpo come alla mente: trekking, canoa, pilates e yoga sono le opzioni favorite. La nostra località promuove spesso eventi al fine di incentivare l’attività fisica e un corretto stile di vita, a beneficio di cittadini e turisti.
È quindi possibile tenersi in forma in vacanza? A Massa Lubrense non solo è possibile, ma è d’obbligo, soprattutto per avvicinarsi alla sua realtà naturale.
Per coloro che amano trascorrere il loro tempo a contatto con la natura, la nostra località mette a disposizione diverse possibilità escursionistiche. La rete sentieristica che attraversa tutto il territorio offre numerosi sentieri di trekking, in numerosi ambienti e con diverso grado di difficoltà. Il livello di preparazione e di equipaggiamento richiesto varia a seconda della difficoltà del percorso e del tempo che si prevede di trascorrere in natura. Si tratta di una profonda e rassicurante attività da svolgere in armonia col nostro territorio. Il “campo da gioco” del trekking non conosce confini, quindi approfittate di questo vantaggio, ma siate sicuri di rispettarlo allo stesso modo.
2. Esplorare i dintorni: tour in barca
Avventurarsi alla scoperta dei dintorni rientra assolutamente nelle esperienze da fare a Massa Lubrense. In posizione strategica tra il golfo di Napoli e quello di Sorrento, Massa Lubrense è un punto di partenza ideale per accedere alla penisola sorrentina, alla costiera amalfitana e alla zona vesuviana.
Non perdetevi l’occasione di esplorare la zona circostante! Come?A Massa Lubrense potete scegliere tra diversi itinerari in barca: una valida opzione per entrare in contatto con la nostra realtà marittima. Barche veloci, sicure e confortevoli vi condurranno alla scoperta delle località più suggestive della Costiera Amalfitana e del Golfo di Napoli, inclusa l’incantevole isola di Capri.
Le peculiarità del territorio lubrense non hanno eguali, ma vale la pena spingersi oltre i suoi confini.
3. Eventi e sagre: alla scoperta dei prodotti locali
Tra le attività da svolgere non può mancare la degustazione dei prodotti tipici. Il patrimonio naturale e culturale di Massa Lubrense si riflette soprattutto nella sua grande eredità culinaria. La località, che non rinuncia alla sua vocazione agricola, si distingue per il turismo gastronomico. Stiamo parlando di una vasta offerta culinaria, con pietanze di tutti i tipi e in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato. Qui di seguito vi indichiamo alcuni dei suoi prodotti:
limoni
limoncello
olio d’oliva
provolone del monaco
Quale modo migliore per assaporare i prodotti locali se non partecipare alle numerose sagre che si tengono abitualmente in paese? Massa Lubrense è infatti nota per lo svolgimento di sagre ed eventi caratteristici a cui si può facilmente accedere, scoprendo usi, costumi e tradizioni del nostro territorio. Per quanto le manifestazioni enogastronomiche abbiano un ruolo primario, non mancano eventi sportivi, religiosi e culturali. Partecipare attivamente agli eventi proposti contribuirà ad arricchire il vostro soggiorno, del quale conserverete un ricordo indelebile.
Abbiamo dunque motivo di affermare che il territorio lubrense offre a coloro che vivono o trascorrono qualche giorno di vacanza una serie di attività che ne valorizza la tradizione naturale come culturale. Dal momento che la natura di Massa Lubrense è variegata, è importante sottolineare quegli aspetti che, nel complesso, ne fanno una destinazione per esperienze indimenticabili.
Per chi ha bisogno di staccare dalla routine quotidiana, ma anche per coloro che cercano avventura e panorami mozzafiato, Massa Lubrense è il luogo ideale, grazie alle sue spiagge dall’acqua cristallina e i percorsi di trekking. Di seguito, un itinerario per trascorrere 5 giorni in questo piccolo angolo di paradiso e tranquillità.
Arrivati a Massa Lubrense, il modo migliore per poter iniziare la vacanza è partire con l’esplorare il centro. Si parte da Largo Vescovado, piazza principale della città e sede del Municipio. Al suo estremo è possibile affacciarsi da Belvedere del Pennino, che offre una suggestiva vista panoramica su Ischia e Capri. A pochi metri da qui troviamo “Il Cerriglio”, ex palazzo De Martino e antica casa gentilizia, che presenta un caratteristico viale di pilastri in tufo e busti marmorei, in fondo al quale c’è un bellissimo ninfeo. Proseguendo per via Palma incontriamo “Il Quartiere”, ex collegio gesuita del 1600, e accanto ad esso “Il Torrione”, architettura militare di inizio XVII secolo.
Dopo aver esplorato il centro della città, ci si può spostare a Marina della Lobra, antico borgo marinaro sovrastato dalla chiesa da cui prende il nome. È raggiungibile a piedi in 15 minuti, imboccando via Colombo. Il centro abitato è caratterizzato da case variopinte, ancora abitate perlopiù da pescatori, e si sviluppa intorno a una gradinata che porta fino al mare. In realtà non ci sono vere e proprie spiagge, ma è possibile bagnarsi dalla scogliera o usare il solarium di via Chiaia. Inoltre, sono presenti molti ristoranti e bar, con vista sul mare. Il porto è dominato da Torre Toledo, appartenente al gruppo delle torri di avvistamento saracene costruite dagli Aragonesi lungo la costa.
Altro luogo da visitare è Monte San Costanzo, la collina più alta di Massa Lubrense, raggiungibile facilmente dalla frazione di Termini. Le cime sono due: – a sinistra è possibile ammirare la chiesetta di San Costanzo, chiusa quasi sempre, tranne che il 14 maggio quando viene portata in processione la statua del santo dalla piazza di Termini alla chiesetta per la Santa Messa. – a destra, invece, è presente una stazione radio per il controllo del traffico aereo. Tra le due cime vi è una pineta, ottima zona d’ombra per chi giunge a piedi e parcheggio per chi, invece, arriva in auto o moto. Il panorama è sublime, e comprende tutto il golfo di Napoli.
Ancora, per le sue spiagge di ciottoli e l’acqua limpida, tappa fondamentale è Marina del Cantone. Qui è possibile godersi un bagno in tranquillità, sia in lidi privati che in spiagge libere. Sull’estremità orientale della spiaggia, da visitare è la chiesetta di S. Antonio da Padova, costruita nel 1646. Anche a Marina del Cantone ristoranti e bar non mancano e qui è possibile gustare i piatti tipici della cucina campana. Dalla spiaggia, percorrendo un sentiero panoramico di circa un chilometro, si arriva alla spiaggia di Recommone, un luogo paradisiaco.
Ultima sosta per il primo giorno di viaggio è la località di Sant’Agata sui Due Golfi, che prende il nome dalla sua posizione, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. La sua fama, come località turistica, è diffusa fin dall’Ottocento grazie soprattutto alla posizione panoramica, ma anche al clima mite e all’aria salubre. Da visitare qui è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1745, a croce latina e con un altare seicentesco. Oltre questo, custodisce la statua di Sant’Agata e molti dipinti del XVI secolo, anche recentemente restaurati. Altro edificio spettacolare è il Monastero del Deserto, il più panoramico della penisola sorrentina e costruito dai Carmelitani scalzi nel 1679.
Giorno 2: trekking lungo il sentiero di Athena
Un’attività perfetta per il territorio di Massa Lubrense è il trekking. Il sentiero di Athena attraversa un’area di grande importanza storica: dall’aspetto selvaggio, offre panorami mozzafiato. Da piazza Croce, a Termini, si prende via Campanella e dopo 200 metri, al bivio, si prosegue a destra per via Minerva, mulattiera greco-romana. Attraversando il versante nord, la vegetazione si dirada e si intravede Capri, che appare così vicina, che sembra di poterla toccare. Proseguendo si iniziano a vedere la torre e il faro di Punta Campanella. Giunti a Punta Campanella si va avanti verso Monte San Costanzo, seguendo il segnavia bianco-rosso del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che indica l’Alta Via dei Monti Lattari. Dopo aver attraversato il versante sud, la vista si apre sulla Baia di Ieranto e in seguito si giunge alla pineta di Monte San Costanzo. Per tornare indietro c’è un sentiero breve, ma ripido e sconnesso, è quindi consigliabile ritornare per la strada principale.
Giorno 3: giornata in spiaggia e visita in agriturismo
Una giornata in spiaggia per rilassarsi è l’ideale dopo una passata ad avventurarsi per i sentieri. Abbiamo visto che una delle spiagge più belle è quella di Recommone, piccola e riservata, ma altrettanto magica e tranquilla. Da raggiungere a piedi o in barca, è situata tra Marina del Cantone e il fiordo di Crapolla ed è lunga 65 metri. Le sue acque sono limpide e la spiaggia è perlopiù formata da ciottoli chiari e piccoli. Questa piccola insenatura, a livello del mare, presenta cavità di cui la più grande è la Grotta di Recommone, anche chiamata “dei Pescatori”, perché anticamente offriva una zona d’ombra in cui poter ancorare. Dopo la giornata in spiaggia è possibile cenare in uno degli agriturismi del luogo, con alcuni dei piatti tipici come gli spaghetti alla Nerano, i ravioli alla caprese e il pesce spada alla brace.
Giorno 4: giro in barca all’isola di Capri
Per rendere il soggiorno indimenticabile il consiglio è di trascorrere una giornata in barca. L’isola di Capri è protagonista nei panorami da Massa Lubrense ed è così vicina da poterci arrivare facilmente con un’escursione giornaliera. Lungo la prima parte del percorso in barca è possibile apprezzare la costa della Penisola Sorrentina, interamente tutelata dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Prima di fermarsi al porto e sbarcare sull’isola di Capri, è d’obbligo fare un giro della sua costa: si potranno ammirare i famosi Faraglioni, le affascinanti grotte, le spiagge nascoste. Giunti al porto, la funicolare conduce direttamente alla Piazzetta, cuore dell’isola da cui partire in esplorazione.
Giorno 5: visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano
Per concludere l’itinerario di 5 giorni, è possibile fare una visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, tra i loro edifici e ritrovamenti più rappresentativi. Partendo da Massa Lubrense, è possibile giungere a Pompei in auto, oppure con autobus e treno Circumvesuviana Sorrento-Napoli. Si consiglia di iniziare la visita al mattino presto, per evitare la calca e la calura. Ci sono diversi itinerari di diversa durata, dalle due fino alle sette ore. Dopo aver visitato Pompei, ci si può recare ad Ercolano, dove, oltre alle classiche visite degli scavi archeologici, è possibile visitare anche il MAV (Museo Archeologico Virtuale).
Questi sono soltanto alcuni dei luoghi da esplorare, ma perfetti per poter godere al meglio del nostro mare, della nostra terra e anche dei luoghi limitrofi. Se non dovessero bastare questi 5 giorni per visitare tutto ciò che è stato nominato, vi aspetteremo per una seconda visita, che sarà sempre unica e irripetibile.
Il territorio di Massa Lubrense è caratterizzato da località uniche e imperdibili. La varietà di queste ultime, infatti, lo rendono originale e unico nel suo genere. In questo articolo, proponiamo per voi solo alcuni dei luoghi più instagrammabili a Massa Lubrense a cui non poter assolutamente rinunciare.
“Cuore” di Baia di Ieranto
Il primo dei nostri luoghi più instagrammabili a Massa Lubrense è il “cuore” di Baia di Ieranto. Un posto che sembra avvolto nella magia e nella leggenda, di fatti secondo la storia sarebbe la zona in cui Ulisse, di ritorno verso Itaca, incontrò le Sirene. In questo posto incantato godrete delle acque cristalline e delle magnifiche spiagge che il territorio offre.
https://www.instagram.com/p/CY_qgsRMmvK/
Faro di Punta Campanella
Situato nell’area marina protetta del promontorio di Punta Campanella, il faro crea senza dubbio uno scenario suggestivo e fatato. Un’atmosfera di fascinazione e mistero si profilerà davanti ai vostri occhi lasciandovi senza fiato. Imperdibile soprattutto di notte, quando il faro sembra illuminarsi insieme alle stelle.
Altro sorprendente luogo instagrammabile è il Fiordo di Crapolla. Si tratta di una delle insenature più particolari di Massa Lubrense e, oltre ad essere di grande interesse per il turismo balneare, è ricco di storia. La zona è facilmente raggiungibile anche a piedi partendo da Torca, permettendovi, così, di approfittare anche dei magnifici percorsi di trekking offerti dal posto.
https://www.instagram.com/p/COYSPhEMAAj/
Monte San Costanzo
È un monte a due cime, il più alto di Massa Lubrense, da cui è possibile avere una visuale a 360 gradi sul Golfo di Napoli e Salerno, fino alle isole di Ischia e Procida. Inoltre, sulla cima sinistra del monte, troverete anche la caratteristica chiesa bianca dedicata all’omonimo santo. Un luogo suggestivo da più punti di vista a cui consigliamo di non rinunciare.
Ultimo e magico luogo instagrammabile di Massa Lubrense è la Cala di Mitigliano, un posto ideale per godere del mare cristallino e di un sensazionale panorama. La Cala di Mitigliano è, infatti, una baia che dà sull’isola di Ischia e su Punta Campanella. Inoltre, quando il mare è calmo e vi è bassa marea, si può accedere alla suggestiva grotta che renderà quest’esperienza ancor più speciale.
https://www.instagram.com/p/COQAK81rXZW/
Scoprendo questi luoghi i vostri social saranno, senza dubbio, unici e voi soddisfatti di aver conosciuto e fatto esperienza di una piccola parte delle meraviglie di Massa Lubrense.
Una delle attività più suggestive da fare a Massa Lubrense è sicuramente il trekking. Spesso succede che, pur volendo cominciare a camminare, si rimandi di continuo perché non si sa da dove iniziare. È proprio per questo motivo che abbiamo intervistato un esperto del settore, Michele Palomba, che ci ha fornito 10 preziosi consigli per godere al meglio di questa meravigliosa esperienza.
1. Oggetti fondamentali da avere sempre con noi
Al contrario di ciò che potremmo pensare, non serve portarsi dietro un’infinità di oggetti, spesso anche ingombranti. Basta, infatti, lo stretto necessario da tenere in uno zainetto, poiché è importante avere le mani libere per un equilibrio migliore o per aiutarci a procedere su percorsi particolarmente difficili. Questi oggetti sono:
una borraccia;
degli snack;
degli occhiali da sole;
un cappellino:
un ricambio in caso di cattivo tempo o anche solo per potersi cambiare dopo aver sudato (importanti i calzini);
un capo caldo;
un capo impermeabile;
una torcia frontale, utile soprattutto in inverno, quando il sole tramonta abbastanza presto;
il cellulare sempre carico;
un piccolo kit di ponto soccorso;
i bastoncini.
2. Cosa mettere nel kit di pronto soccorso
In quanto a medicinali è opportuno portare con sé quelli assunti giornalmente, prescritti dal medico per eventuali patologie, o ad esempio antistaminici in caso di allergie. È molto importante non somministrare ad amici o addirittura sconosciuti i nostri farmaci personali (in particolare in questa circostanza, anche se è bene non farlo mai), soprattutto se non sono stati mai assunti prima. Nel vero e proprio kit, che è consigliabile tenere in un sacchetto a tenuta stagna (quelli per alimenti), vanno invece inserite poche cose, ma indispensabili per le piccole ferite che ci si può causare sul percorso:
cerotti di differenti misure, per piccole escoriazioni;
disinfettante, ponendo attenzione alla dicitura “per cute lesa”;
garze e nastri, per medicare le eventuali ferite;
pinzetta per la cura personale, utile a estrarre piccole schegge dalle ferite;
Sono, ovviamente, facoltativi altri presidi medici, che è però possibile portare con sé nel caso in cui si sia qualificati per utilizzarli.
3. Abbigliamento più indicato per questo tipo di attività
Uno dei consigli più scontati, ma anche il più utile, è quello di vestire a strati con capi che, indossati da soli, non risultino particolarmente caldi o pesanti, ma che, ben stratificati, possano dare il giusto comfort al corpo in ogni momento della camminata. Partendo dalla base, a seconda della stagione, metteremo una maglietta a manica corta o una termica a maniche lunghe; proseguendo è sempre utile, in ogni stagione, un pile, per la brezza e per le zone in ombra. Sempre in base alla stagione, uno strato ulteriore è quello composto dal piumino in inverno e dalla giacca a vento in primavera/estate , che può essere facilmente indossato o tolto a seconda della situazione esterna. Come tessuti, sono sconsigliati il denim e quelli felpati, poiché impiegano davvero molto tempo ad asciugarsi nel caso in cui ci si sia bagnati attraversando un ruscello o a causa della pioggia. Consigliati sono invece i tessuti traspiranti, freschi, più indicati per qualunque tipo di sport per l’asciugatura rapida e la resistenza.
4. Che tipo di scarpe indossare
Le scarpe sono l’elemento fondamentale dell’equipaggiamento di un escursionista, anche se spesso vengono bistrattate perché il loro reale valore viene sottovalutato. Infatti è importante utilizzare sempre delle scarpe apposite per questo tipo di attività, anche su percorsi che all’apparenza risultano facili, proprio perché il loro scopo è quello di aiutarci a camminare. All’inizio possono risultare dure, ma questa loro durezza è studiata appositamente per dare sostegno a tutto il corpo. Al contrario le sneakers, o le scarpe da passeggio, con la loro cedevolezza non ci garantiscono sostegno ed equilibrio, anche se di primo impatto ci risultano più comode. Hanno, ancora, una suola scolpita per permettere un’ottima presa su qualsiasi tipo di terreno. Infine un consiglio, soprattutto per coloro che sono alle prime armi, è quello di acquistare scarponi alti, anche se ci sembrano inutili e troppo costosi; sono infatti studiati appositamente per attutire qualsiasi tipo di infortunio, poiché sorreggono molto meglio la caviglia rispetto a quelli bassi, avvolgendola completamente.
5. Consigli per scegliere il percorso più adatto ad ogni esigenza
Ci sono diversi modi per poter capire come soddisfare al meglio ogni nostra esigenza: ci si può, infatti, affidare sia a guide cartacee che a guide online. C’è anche la possibilità di rivolgersi a chi è più esperto, come per esempio un amico, una guida o una pro loco. Tra i consigli c’è quello di non affidarsi mai a siti dove chiunque può caricare le tracce dei percorsi, poiché non potremmo mai sapere in che condizioni è la strada da percorrere, quale sia il livello di esperienza necessario per poterlo affrontare. Altro suggerimento è quello di non affidarsi alla massa, quindi non scegliere un determinato percorso perché è, a detta d’altri, più semplice o solo perché viene scelto da molte persone.
6. Consigli su come prepararsi al meglio
Potrebbe essere molto utile seguire un corso base di escursionismo per avere familiarità con il gergo tecnico, per la valutazione tecnica del fondo che ci si troverà davanti, del dislivello in salita che si dovrà affrontare; questo ci aiuterà, quindi, a scegliere un percorso soddisfacente sia a livello paesaggistico, ma che soddisfi soprattutto le nostre capacità fisiche, per non trasformare questa esperienza meravigliosa in qualcosa di sgradevole. Per quanto riguarda la preparazione fisica, chi è alle prime armi può fare passeggiate per allenare il corpo a quella che sarà la salita, ma anche semplicemente, per chi non ha la possibilità di dedicarsi giornalmente all’attività fisica, prediligere le scale all’ascensore.
7. Come controllare le previsioni meteo
Quello delle previsioni meteo è un argomento molto discusso e delicato da affrontare. Le varie applicazioni per smartphone sono un ottimo mezzo a cui affidarsi per avere un quadro generale della situazione. Però bisogna sempre ricordare che in aperta natura, e specialmente in montagna, le condizioni meteo variano repentinamente e in modo imprevisto. È infatti molto probabile che sulle vette delle montagne si verifichino temporali isolati, che sono impossibili da prevedere. Non bisogna però demonizzare le escursioni sotto la pioggia, cosa che a volte spaventa; con le dovute precauzioni, infatti, è un’esperienza unica e molto suggestiva.
8. Come affrontare un’escursione con dei bambini
Anche per i bambini è molto bello il contatto con la natura grazie alle passeggiate in montagna. Bisogna, ovviamente, avere un occhio di riguardo in queste specifiche situazioni, soprattutto con bambini particolarmente vispi e curiosi. Alcuni dei consigli sono quelli di prediligere il periodo primaverile ed estivo, quando il meteo è generalmente più clemente, ma anche di scegliere percorsi semplici e ben ombreggiati per evitare affaticamento, infortuni e colpi di calore. Per invogliarli lo si può trasformare in un gioco, durante il quale si sentiranno piccoli esploratori, e ciò li spingerà sicuramente a voler ripetere con piacere questa esperienza e, perché no, ad amare la natura e le escursioni.
9. A chi è possibile rivolgersi per trovare compagni di avventura
Le escursioni organizzate da guide ambientali escursionistiche professioniste sono il modo migliore per iniziare, se si è da soli, anche per ricevere consigli utili sull’equipaggiamento o sulla difficoltà dei percorsi. Anche quelle organizzate da enti di promozione del territorio sono utili per fare conoscenza con altri appassionati del settore. Queste sono vere e proprie escursioni di conoscenza, volte alla scoperta del territorio e, per questo quasi sempre, molto semplici, ma altrettanto interessanti.
10. Consigli su blog o pagine escursionistiche da seguire
La pagina di Michele, “hikeandseek“, è sicuramente tra quelle fondamentali da seguire per poter immergersi completamente nel mondo dell’escursionismo. È molto utile seguire anche le varie pagine escursionistiche della regione, del comune e delle pro loco. Spesso ce ne sono anche di specifiche in base alla catena montuosa o alla zona e sono sicuramente le migliori da seguire per trovare informazioni sullo stato dei sentieri e dove vengono segnalate frane o la vegetazione particolarmente alta in un dato punto di un sentiero.
Quindi, come si è potuto constatare, l’escursionismo è un’attività adatta a tutti, grandi e piccini, esperti o meno esperti, divertente e, soprattutto, salutare per tutto il corpo.
Sono ormai all’ordine del giorno le questioni “ecologia” e “tutela del territorio”. Già da qualche anno, anche grazie alle mobilitazioni giovanili a difesa dell’ambiente, ognuno di noi è spinto sempre più a chiedersi cosa si possa fare nella vita di tutti i giorni per contribuire alla riuscita di questa buona causa.
E se vi dicessi che è possibile salvaguardare il territorio anche quando si va in vacanza? Ebbene sì, sto parlando dell’ecoturismo, la nuova frontiera dell’ecologia. Si tratta di un modo di viaggiare rispettando l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura di un determinato luogo, e sostenendone la crescita economica. L’obiettivo è quello di rendere la vacanza un piacere non solo per chi viaggia, ma anche per il territorio che si visita.
A proposito di questo, oggi voglio parlarvi dell’ecoturismo a Massa Lubrense: un posto suggestivo, ricco di risorse, da scoprire nel relax assoluto e nel rispetto dell’ambiente!
Sostenere l’economia e il territorio di Massa Lubrense: cosa si può fare
ASSAPORARE LA CUCINA LOCALE. Si sa che il modo migliore per conoscere un territorio è attraverso la sua cucina. Qui puoi lasciarti trasportare da antichi sapori e tradizioni culinarie: dall’olio d’oliva al Provolone del Monaco (e non solo), tieniti pronto a vivere un’esperienza gastronomica unica grazie ai nostri prodotti!
IMMERGERSI NELLA NATURA INCONTAMINATA. Uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio è sicuramente il paesaggio naturale. Grazie all’individuazione di percorsi facilmente percorribili a piedi, durante il soggiorno sarà possibile riscoprire la bellezza della natura, con passeggiate rigeneranti, tra verde e blu.
PARTECIPARE A EVENTI E SAGRE. Entra a stretto contatto con gli abitanti del posto e con le loro tradizioni! Sarà anche un’occasione per creare nuovi legami e far nascere nuove amicizie. Vacanza vuol dire anche questo, no? Dai un’occhiata al calendario dei prossimi eventi e delle sagre di paese!
TENERSI IN FORMA DIVERTENDOSI. Oltre all’attività di trekking, nel nostro territorio è disponibile anche un servizio di visite guidate in canoa, puoi fare meravigliose immersioni oppure un giro in snorkeling alla Baia di Ieranto e a Marina del Cantone. Sono tutti modi divertenti e salutari per scoprire e vivere uno dei posti più suggestivi del mondo.
Solo tante le opzioni per poter vivere una vacanza indimenticabile, rispettando l’ecosistema e le tradizioni di un determinato ambiente!
In ogni caso, il suggerimento migliore che posso darvi è quello di rivolgervi sempre a realtà locali per i servizi sul territorio: dalle guide, ai transfer, ai tour in barca, eccetera. Questo è sicuramente il modo più diretto per sostenere l’economia locale di un territorio.
Con i consigli di questo articolo spero di esservi stata utile: tutti possiamo sostenere l’economia locale di un territorio anche quando viaggiamo, contribuendo così allo sviluppo di un mondo migliore per noi e per le generazioni future!
Tra le splendide acque dei golfi di Napoli e Salerno, il Parco Marino di Punta Campanella è guidato da un consorzio di sei comuni: Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Positano, Sant’Agnello, Sorrento e Vico Equense. Abbraccia il promontorio che divide il golfo di Napoli da quello di Salerno, classificato come “area specialmente protetta di interesse mediterraneo”. Le Aree Marine Protette sono costituite da ambienti marini dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa che presentano un interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo a flora e fauna marine.
Biodiversità
L’area marina di Punta Campanella si trova in un paesaggio dalla elevata biodiversità, favorita da particolari microclimi e oggetto di studi scientifici di tutto il mondo. Nelle acque della “Terra delle Sirene” grazie a indimenticabili immersioni è possibile incontrare una notevole varietà di organismi animali e vegetali, con predominanza di alghe verdi, brune e rosse, e la presenza di ricci, stelle di mare, molluschi, crostacei e anemoni di mare.
Zonazione
Il territorio dell’Area Marina Protetta presenta una suddivisione in aree denominate “Zona A”, “Zona B” e “Zona C”. In ciascuna zona diversi gradi di tutela, nell’intento di coniugare la conservazione dei valori ambientali con l’uso sostenibile dell’ambiente marino. Più nello specifico:
Protezione integrale della natura
La zona A è di riserva integrale, interdetta a tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all’ambiente marino.E’ il vero cuore della riserva. In tale zona, individuata in ambiti ridotti, sono consentite unicamente le attività di ricerca scientifica, le attività di servizio e le visite guidate subacquee.
Corretta gestione del territorio per il turismo ecocompatibile
Nella zona B, zona di riserva generale, sono consentite, previa autorizzazione dell’Ente Gestore, una serie di attività che, pur concedendo una fruizione ed un uso sostenibile dell’ambiente, influiscono con il minor impatto possibile. Anche le Zone B di solito non sono molto estese.
Sviluppo delle realtà economiche locali
La zona C è di riserva parziale e rappresenta la fascia tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all’Area Marina Protetta. Sono consentite le attività di uso sostenibile del mare di modesto impatto ambientale. La maggior estensione di un’Area Marina Protetta in genere ricade in Zona C.
Ma come si fa a preservare questa meraviglia della natura?
Ecco alcune regole fondamentali per proteggere il mare di Punta Campanella:
Preferire l’utilizzo di mezzi pubblici o delle biciclette, in quanto i nostri mari assorbono circa il 25% delle emissioni di anidride carbonica emessa dai trasporti. Rendendo l’acqua più acida, la CO2 danneggia molte specie marine.
Fare attenzione ai cosmetici e ai prodotti beauty. Evitare inoltre di lavarsi con shampoo e bagnoschiuma in spiaggia, soprattutto se non sono biodegradabili.
Non raccogliere conchiglie, sabbia e altri elementi naturali.
Non ancorare in zonaB: ultimamente sono state installate delle boe di delimitazione contro l’ancoraggio sotto costa.
Non gettare l’ancora sullepraterie di Posidonia, pianta che cresce solo nel Mediterraneo e ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema. Offre un contributo importantissimo nella lotta ai cambiamenti climatici, oltre che mitigare l’erosione costiera.
Pronto a goderti una giornata indimenticabile in questo angolo di paradiso, rispettando la natura? Ti aspettiamo!
Massa Lubrense è un territorio situato sulla penisola sorrentina che ogni anno accoglie migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Grazie alle sue bellezze e i suoi elementi distintivi, riesce a soddisfare molte richieste e, soprattutto, riesce ad accontentare le diverse esigenze dei vari tipi di viaggiatori che decidono di visitarla. Vediamo come soddisfare 5 tipi di viaggiatori a Massa Lubrense.
Gli sportivi
Per gli amanti dello sport, il territorio offre delle soluzioni davvero interessanti. Gli appassionati della camminata possono passare dall’hiking se desiderano trascorrere una sola giornata tra la natura, fino al trekking se desiderano fare una gita di più giorni. Chi invece ama il mare può effettuare gite in kayak, in canoa e può praticare lo snorkeling o lo scuba-diving.
Gliappassionatidell’architettura e luoghi di cultura
Per le persone che sono interessate ai beni culturali del territorio che visitano, Massa Lubrense è il posto perfetto! È possibile ammirare degli esempi di architettura religiosa nell’Ex Cattedrale di Santa Maria delle Grazie a Massa Centro, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sant’Agata sui Due Golfi, o la Chiesa del Gesù Salvatore a Nerano. Sono presenti numerose torri di guardia costiere costruite dagli Angioini e dagli Aragonesi, ed è anche possibile incontrare resti archeologici seguendo i percorsi del Museo Diffuso.
Gli amanti degli eventi
Massa Lubrense sa accontentare anche chi vuole divertirsi! Innumerevoli sono le sagre, accompagnate spesso da musica, attività divertenti per i più giovani e processioni. Quelle che ci teniamo a segnalare sono la sagra zucchina che si celebra la seconda domenica di luglio nel borgo di Acquara, la sagra della lumaca che si celebra il 29 giugno a Monticchio, la sagra della melanzana che ha luogo il 15 agosto nel borgo di Marina della Lobra e la sagra del limone che si tiene nel secondo weekend di luglio a Massa centro. Molto affascinante è anche un’importante celebrazione in ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in mare che si svolge la prima o la seconda domenica di settembre, ai piedi del Vervece.
Una delle bancarelle della Sagra del Limone di Massa Lubrense
Gli appassionati delle spiagge
Massa Lubrense è amata per le sue attrazioni, ma molti turisti sanno di trovarvi principalmente delle magnifiche spiagge, sia sul Golfo di Napoli che sul Golfo di Salerno. Ce ne sono per tutti i gusti: se si vuole partire per fare gite organizzate, Marina della Lobra è perfetta. Per chi cerca spiagge comode e attrezzate consigliamo Marina del Cantone e Marina di Puolo, mentre per chi cerca posti meno noti e meno affollati, Baia di Ieranto e Fiordo di Crapolla.
I buongustai
L’ennesimo punto di forza di Massa Lubrense è la gastronomia. I buongustai ne sanno qualcosa! Basta pensare ai piatti preparati con pomodori e noci di Sorrento, conditi con olio extravergine d’oliva DOP. Noto anche a livello internazionale è il Provolone del Monaco, e per concludere in bellezza i famosi limoni con cui si produce del buon limoncello.
Insomma, siamo riusciti a soddisfare ben 5 tipi di viaggiatori a Massa Lubrense. Non vi resta che scegliere le attività da fare e venire presto a visitarla!
L’hiking è un’attività molto praticata oggigiorno. Si basa sulla camminata lungo percorsi immersi nella natura, solitamente in montagna, con lo scopo di esplorare e scoprire il territorio, vivendolo, così, ancor più da vicino. Non solo questo tipo di escursioni è largamente diffuso nelle zone di Massa Lubrense, ma è ulteriormente ampliato grazie a proposte ed eventi per grandi e piccini. In particolare, questi ultimi possono avvicinarsi a questa avvincente attività e, allo stesso tempo, conoscere il territorio. A tal proposito, uno dei progetti più fortunati è “Merende Itineranti”, curato da Lucia Sessa per la Pro Loco Massa Lubrense, alla quale abbiamo rivolto alcune domande per sapere qualcosa in più riguardo l’hiking per bambini.
Cos’è l’hiking e perché è un’attività ideale per tutte le età
L’hiking è, in generale, l’attività del camminare, che si differenzia dal trekking in termini di durata: mentre il trekking (anch’esso molto praticato a Massa Lubrense) prevede percorsi ed escursioni distribuiti in più giorni, l’hiking si svolge nell’arco di una giornata. Quella dell’hiking, inoltre, è un’attività che si concentra maggiormente sull’aspetto motorio ed è, quindi, vissuta soprattutto come attività sportiva. Estendendola ai bambini, essa fa sì che anche loro si mettano in moto e, contemporaneamente, siano curiosi di scoprire il territorio. È l’ideale per tutti perché, grazie alla sua breve durata, permette anche ai più piccoli di mettersi in movimento senza troppa fatica. Inoltre, come Lucia Sessa ha tenuto a sottolineare, aiuta a ritrovare il buon respiro, cosa che ha grandi e positivi riscontri sia sulla condizione fisica che psicologica dei camminatori.
Regole dell’hiking riproposte ai bambini
Pur essendo un’attività libera, anche l’hiking ha le sue regole, fondate soprattutto sul rispetto della natura circostante e degli altri. Per questo motivo, durante i percorsi si invitano i bambini al silenzio e/o a soffermarsi in alcuni punti, così da rispettare l’andatura comune e a prendersi del tempo per respirare e osservare ciò che gli sta attorno. Altra indicazione fondamentale è, poi, quella di seguire e ascoltare con attenzione la guida che, oltre a descrivere particolari interessanti lungo il percorso, ne indica gli eventuali pericoli.
Le “Merende Itineranti”
Si tratta di un progetto nato con lo scopo di creare attività appositamente per i ragazzi nel periodo estivo. Sin dal principio, l’intento è stato duplice: attività fisica da una parte e conoscenza del territorio dall’altra. Nel corso del tempo, poi, grazie ai riscontri positivi ottenuti, Lucia Sessa e il suo team hanno potuto diversificare la loro proposta. Hanno scelto tratti anche più lunghi che li hanno condotti in aziende agrituristiche dove i bambini hanno potuto stare a contatto con gli animali o anche conoscere la produzione casearia del posto. Alla base, c’è sempre una volontà di coinvolgimento verso i ragazzi a cui vengono affidate delle vere e proprie attività pratiche. In alcune esperienze, ad esempio, hanno potuto scoprire località particolari e vedere da vicino lo svolgimento dei vecchi mestieri. In più, al momento della merenda, ai bambini vengono offerti prodotti biologici locali, con l’intento di curare anche l’alimentazione, altra regola fondamentale dell’hiking.
Prime reazioni e approcci
La prima risposta al progetto è stata senz’altro positiva e propositiva: i bambini hanno visto nelle Merende un’occasione di condivisione e un modo per stare insieme al termine della scuola. Allo stesso tempo, anche i genitori hanno trovato piacere a scoprire caratteristiche del luogo di cui, nell’abitudine frenetica della vita quotidiana, neanche si accorgevano. Nel corso del tempo, ovviamente, ciò ha maturato una sempre maggiore volontà di partecipazione che ha reso il progetto affermato e fondamentale per il territorio.
Fasce d’età per l’hiking
L’hiking è realmente un’attività alla portata di tutti: i bambini che partecipano ai sentieri delle Merende Itineranti, infatti, hanno dai 5 anni in su. In casi di itinerari più difficoltosi, la fascia d’età può salire, ma di base resta un’attività indicata per tutte le età. C’è, infatti, una selezione accurata dei percorsi, con l’ideale fondante della massima inclusività. Per questo si propongono sentieri accessibili anche a partecipanti con disabilità, dando loro la possibilità di aderire alle Merende e beneficiare sia dell’hiking in quanto tale sia della scoperta del territorio. L’hiking sul territorio, infatti, è praticato coinvolgendo e andando a ricoprire tutte le frazioni di Massa. Pertanto, si organizzano itinerari e sentieri che vanno a toccare varie zone del posto così da creare ancor più collettività e conoscenza.
Tutte queste caratteristiche – e il modo in cui Lucia Sessa e il progetto delle Merende Itineranti se ne sono fatti portavoce – rendono l’hiking un’attività unica nel suo genere che tutti, adulti e bambini, dovremmo provare. L’invito è quello di sperimentare cosa significhi realmente immergersi nella natura, alla scoperta del territorio di Massa Lubrense e di se stessi.
Pianificare un itinerario di 3 giorni a Massa Lubrense è semplice se ci si può avvalere di indicazioni o idee dalle quali partire. Questo articolo vuole essere una guida alla scoperta di Massa Lubrense. Verranno illustrati 3 giorni di viaggio in cui consigliamo: luoghi da visitare, attività e prodotti gastronomici; i quali sono la chiave per un’esperienza memorabile.
1° GIORNO
ANTICA CATTEDRALE DI MASSA LUBRENSE PARROCCHIA “SANTA MARIA DELLE GRAZIE” Il primo step del viaggio è nel cuore di Massa Lubrense, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria delle Grazie. Le opere d’arte che custodisce al suo interno evocano una fiorente cultura estetica. Tra queste, vi è la tavoletta raffigurante la “Madonna delle Grazie” e la tavola del “Battesimo di Cristo”.
IL BELVEDERE DETTO “IL PENNINO” A pochi passi da Santa Maria delle Grazie, rimanendo in piazza Largo Vescovado, si può ammirare un panorama suggestivo sull’isola di Capri e l’isola d’Ischia.
BORGO DELL’ANNUNZIATA È un piccolo borgo testimone del primo insediamento normanno della città di Massa Lubrense. La storia non è l’unico fattore d’attrazione di Annunziata, poiché oltre ai resti della cinta muraria che circondava il Castello Aragonese, raggiungendo il belvedere vicino all’antica torre di difesa, si può ammirare il panorama che offre la penisola sorrentina.
VIA NASTRO D’ORO A MARCIANO Percorrendo la strada che passa per Marciano, non a caso denominata “Nastro d’Oro”, si potrà ammirare dall’alto l’antica torre saracena di San Lorenzo e un panorama costiero mozzafiato, con affaccio diretto sull’Isola di Capri.
LA CHIESETTA DI SAN COSTANZO DI TERMINI Da Marciano si raggiunge la frazione di Termini. Da qui, si può risalire il monte di San Costanzo in auto o anche a piedi, tramite un sentiero. Raggiunta la chiesetta, non sempre aperta al pubblico, ci si imbatte in una vista a 360 gradi da cui si ammirano i golfi di Napoli e di Salerno.
MARINA DEL CANTONE Marina del Cantone affaccia sul golfo di Salerno, le sue spiagge immacolate e il mare cristallino rendono l’atmosfera paradisiaca. Ci sono numerosi ristoranti situati sulla spiaggia dove poter provare gli Spaghetti alla Nerano e varie altre specialità locali.
SANT’AGATA SUI DUE GOLFI Sant’Agata è la frazione più grande di Massa Lubrense, si colloca tra il golfo di Napoli e il golfo di Salerno. Il suo nome deriva, appunto, alla sua ubicazione. In questa zona si possono visitare: – Chiesa di Santa Maria delle Grazie, fondata nella metà del ‘700, al proprio interno preserva la statua di Sant’Agata e alcuni dipinti del XVI secolo; – Monastero di San Paolo al Deserto, una struttura abitata da un gruppo di suore di clausura. È il punto più alto di Sant’Agata, per tanto, se si sale sulla torretta si ammira l’incontro dei due golfi, racchiuso in una vista sorprendente e indimenticabile. Al tramonto, il panorama assume una connotazione romantica, semplicemente unica.
Chiesa di San Costanzo
2° GIORNO
Durante il secondo giorno di viaggio, potreste intraprendere un’escursione e fare trekking tra i sentieri. Consulta questa pagina per le indicazioni più dettagliate delle escursioni.
PUNTA CAMPANELLA Il percorso parte da piazza Santa Croce a Termini e si conclude con l’arrivo alla torre di Punta Campanella da cui si può ammirare l’isola di Capri.
BAIA DI IERANTO Partendo da Nerano si arriva alla meravigliosa Baia di Ieranto. Il sentiero è un’immersione tra terra e mare: si passa tra la vegetazione fino ad arrivare alla baia e ammirare il mare cristallino.
FIORDO DI CRAPOLLA È il percorso più impegnativo dei tre ma lo sforzo verrà ripagato dagli indimendicabili panorami. Dall’inizio del sentiero si possono scorgere i tre isolotti Li Galli, l’isoletta Vetara e l’isoletta Isca, e anche la torre di Crapolla. Per arrivare alla fine del cammino bisogna scendere tramite una scalinata di circa 700 gradini fino ad arrivare al mare.
Punta Campanella
3° GIORNO
L’ultimo dei 3 giorni può essere dedicato dedicato all’esperienza gastronomica negli agriturismi e al relax in spiaggia. Massa Lubrense ha un’ampia offerta di strutture agrituristiche e aziende agricole visitabili. L’ospitalità non è l’unica attrattiva del luogo, infatti, ogni azienda è unica nel suo genere e coinvolge il cliente proponendo attività diverse. Non per ultimo, ciascuna struttura propone una gran varietà di specialità culinarie locali che non troverai altrove, come, per citarne alcuni, il Provolone del Monaco o l’olio d’oliva.
Dopo aver impiegato metà giornata nel verde, l’altra metà la si può trascorrere sulle spiagge di Massa Lubrense. Marina di Puolo si trova all’inizio della costa lubrense e continuando avremo Marina della Lobra, Cala di Mitigliano, Marina del Cantone, Baia di Recommone. Eventualmente, si può optare per un’attività sportiva come un giro in canoa oppure fare immersioni subacquee. E se 3 giorni a Massa Lubrense non dovessero bastarti, puoi sempre tornare!
Limoneto
Viaggiare, per tanti, significa indossare le vesti del turista e impugnare la macchina fotografica ma se l’obiettivo è quello di esplorare una meta in prima persona, bisogna calarsi nell’ottica dell’esploratore.
Diventa un viaggiatore curioso e cogli il massimo che questo luogo ha da offrirti.
Il territorio di Massa Lubrense è tutto da scoprire: scorci, panorami, storia e bellezza si uniscono creando uno spettacolo mozzafiato. In questo articolo proponiamo per voi un itinerario di viaggio da svolgere nell’arco di una giornata, più agevolmente se in auto, alla scoperta delle meraviglie della zona.
Massa Centro Il nostro viaggio parte dal capoluogo del Comune di Massa Lubrense, Massa Centro. Non solo l’ufficio d’informazione vi darà tutte le indicazioni utili per visitare la zona, ma già qui sarà possibile iniziare ad ammirare parte di ciò che il territorio ha da offrire. Nella piazza principale, ovvero Largo Vescovado, infatti, ha sede una delle molteplici chiese e cappelle di Massa: la Ex Cattedrale di Santa Maria delle Grazie. A ciò si aggiunge l’irrinunciabile punto panoramico della medesima zona, “il Pennino”, che offre una vista suggestiva sulle isole di Capri e Ischia.
Marina della Lobra A poco più di un chilometro dal nostro punto di partenza, si trova il caratteristico e suggestivo borgo marinaro di Marina della Lobra. Si tratta di un villaggio di pescatori che deve il suo nome alla Chiesa della Madonna della Lobra che lo sormonta. Ciò che salterà immediatamente all’occhio sono senza dubbio le variopinte abitazioni che lo caratterizzano e la gradinata che conduce direttamente al mare. Il luogo ideale per una prima pausa nel corso del nostro itinerario, per godere di una sensazionale vista sul Mediterraneo.
Termini Dopo essere risaliti a Massa Centro, il nostro itinerario di viaggio a Massa Lubrense ci conduce verso Termini. Passando per Marciano, sarà già possibile godere dei punti panoramici che si trovano lungo la strada. Le apposite aree di sosta, infatti, consentono di lanciare uno sguardo sull’isola di Capri, che risulta via via più vicina. Ma le meraviglie non finiscono qui: giunti a Termini, raggiungendo il Monte di San Costanzo, sarà possibile bearsi del panorama che il punto più alto della penisola sorrentina offre. Lasciata l’auto nella pineta poco più giù della cima del monte, una breve passeggiata porta alla Cappella di San Costanzo dove ad attendervi ci sarà un panorama a 360 gradi sui golfi di Napoli e Salerno.
Marina del Cantone Scesi da Termini, la tappa che consigliamo a seguire è Marina del Cantone, con le sue spiagge e la sua tradizione gastronomica. Al termine di questa prima fase mattutina del nostro viaggio, infatti, questo è il punto ideale per trovare ristoro. Sarà senz’altro piacevole concedersi un bagno tra le sue acque cristalline o un gustoso pranzo a base delle specialità del luogo, tra cui gli irrinunciabili spaghetti alla Nerano.
Sant’Agata sui Due Golfi Ultima tappa, ma non per importanza, del nostro suggestivo itinerario è Sant’Agata sui Due Golfi. Il suo nome ci suggerisce qualcosa sulla sua posizione: è localizzata, infatti, proprio sulla collina al centro tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. Da lì, un altro impressionante panorama, in località Deserto, vi lascerà a bocca aperta: il meraviglioso tramonto visibile dal Monastero di San Paolo al Deserto chiuderà questo viaggio al limite tra esperienza fisica e sensoriale.
Così si conclude il nostro itinerario di viaggio di un giorno a Massa Lubrense. Vi consigliamo, inoltre, di lasciarvi guidare e aiutare dalla nostra mappa interattiva per scoprire sempre di più sulle meraviglie di questo luogo.