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Lezioni di cucina a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Intervista a Fabio Colucci

La cucina italiana è sicuramente la più famosa e rinomata di tutto il mondo. Gente da tutto il pianeta viene qui in Italia per assaggiare i nostri piatti tipici. Ma molte persone non vengono solo ad assaggiare, bensì anche ad imparare partecipando a lezioni di cucina.

Indubbiamente la cucina italiana possiede un fascino e un livello di qualità senza pari, motivo per cui molti desiderano imparare direttamente dai nostri chef alcune ricette, ma esattamente dove si può andare per imparare le nostre arti culinarie?

Ebbene qui a Massa Lubrense abbiamo una scuola di cucina: la Chez Barone Cooking School, dove sarete in grado non solo di apprendere varie ricette tradizionali della cucina italiana ma anche di passare una bellissima e rilassante giornata presso il Palazzo del Barone, dove la scuola è situata.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il signor Fabio Colucci, che lavora presso la Chez Barone, così da dare a tutti voi delle informazioni sul tipo di esperienza che potrete avere presso la struttura.

Ci parli della Chez Barone Cooking School: Quali sono le sue origini? Cosa ha motivato la sua creazione?

Chez Barone è nata nel 2019 nel Palazzo del Barone, una villa storica, quasi da un’intuizione: avevamo notato che c’erano molte persone che volevano imparare a cucinare all’italiana, in particolare le specialità sorrentine. A settembre di quello stesso anno eravamo già ai primi posti tra le classifiche grazie alle numerose recensioni positive che ci venivano fatte.

lezioni di cucina

Quali persone tendono a partecipare alle vostre lezioni di cucina? Vengono anche stranieri? In tal caso riescono, nonostante le differenze culturali, ad appassionarsi alla cucina italiana?

Sicuramente chi sceglie le nostre lezioni ha già una certa passione per la cucina, dopotutto non molti frequenterebbero una scuola di cucina in caso contrario, ma i nostri insegnamenti permettono loro di tornare a casa fieri di poter finalmente preparare quelle ricette italiane che tanto amavano assaggiare. Circa l’80% dei nostri clienti sono americani, spesso italo-americani, ma ci sono anche inglesi, tedeschi e israeliani. In passato anche degli chef internazionali hanno partecipato ai nostri corsi.

In cosa consistono le vostre lezioni? Quali ricette vengono insegnate?

lezioni di cucina

Abbiamo 2 corsi di cucina:

Il primo è ogni mattina dalle 10:30 alle 16:30 e insegniamo ai partecipanti come preparare la pizza tradizionale con il forno a legna. Inoltre, insegniamo anche a preparare vari tipi di pasta come gli gnocchi e le tagliatelle. Una parte di questo corso consiste anche in un “Mozzarella Show”, dove viene insegnato come preparare la mozzarella. Infine viene insegnata ai partecipanti la preparazione di dolci come la caprese e il tiramisù, e anche di gelati.

Il secondo corso è ogni giorno dalle 16:00 alle 19:30, e insegniamo come preparare la pizza fritta, che risulta spesso molto interessante ai partecipanti non italiani in quanto non sono abituati a vedere questo tipo di pizza. Inoltre, insegniamo come cucinare le braciole, preparare i ravioli capresi e anche il limoncello.

Entrambi questi corsi avvengono in 2 luoghi diversi dello stesso Palazzo del Barone.

Una caratteristica che apparentemente vi distingue è la vostra filosofia “no-stress e senza fretta”. Le dispiacerebbe specificare?

Le persone che vengono da noi possono godere di un’atmosfera rilassante perché offriamo loro il massimo dell’ospitalità: i corsi non durano troppo tempo e le attività stesse sono molto piacevoli, e una volta terminati i corsi le persone possono tranquillamente restare per rilassarsi nel Palazzo, ad esempio facendo il bagno in piscina.

Nei vostri corsi insegnate anche come preparare il limoncello. Essendo i limoni di Massa Lubrense uno dei nostri prodotti tipici, potrebbe dirci come viene insegnato?

lezioni di cucina

Noi abbiamo un limoneto, insegniamo ai clienti come raccogliere i limoni giusti, poi li portiamo dentro e glieli facciamo pelare. Spieghiamo loro quali sono le giuste dosi di alcol da usare e come fare le infusioni con le bucce appena pelate. Una volta terminato il processo, potranno assaggiare il frutto del loro stesso lavoro.

Ringraziamo infinitamente il signor Colucci per le informazioni che ci ha dato. Speriamo profondamente che questo abbia motivato molti di voi a provare le lezioni di cucina della Chez Barone qui a Massa Lubrense!


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Campagna tesseramento 2023

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Cari amici,

Anche per l’anno 2023 la Pro Loco Massa Lubrense si propone l’obbiettivo di coinvolgere nelle proprie attività il maggior numero di persone, sia in ambito sociale che di promozione turistica.

Da sempre valorizziamo il turismo, internazionale e di prossimità: promuoviamo la bellezza dei borghi, dei sentieri, dei panorami, dell’ambiente, l’originalità e la bontà dei prodotti locali. E vogliamo continuare a farlo, grazie anche al vostro aiuto.

Anche quest’anno, quindi, vi invitiamo a entrare a far parte della A.T. Pro Loco Massa Lubrense o a rinnovare il vostro impegno con noi. Grazie al vostro contributo e al vostro sostegno potremo continuare a dar corpo concreto alle nostre attività e a proporre iniziative sempre più interessanti e coinvolgenti.

Per voi tutti l’essere soci rappresenta la possibilità di essere parte di un’associazione che vuole vivere sempre più consapevole dell’inestimabile patrimonio che Massa Lubrense rappresenta e che si impegna nella promozione e valorizzazione del suo territorio.

La Pro Loco Massa Lubrense è pertanto in primis un punto di riferimento per il turismo a Massa Lubrense, attraverso i progetti che realizza e il prezioso sostegno dei suoi soci.

I settori in cui l’Associazione si sta maggiormente concentrando testimoniano in modo concreto i progressi fatti, in particolare in quattro aree:
1) informazione turistica sul territorio di Massa Lubrense (front office, sito web, pubblicazioni editoriali);
2) organizzazione di eventi e attività sul territorio, a carattere culturale, turistico e di intrattenimento;
3) promozione del territorio (fiere del turismo, video promozionali, programmi televisivi, stampa, website e social network);
4) attività didattiche e tirocini formativi, volti alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.

Per poter permettere questi ambiti d’azione e creare confronti e sinergie tra i vari interlocutori del nostro territorio, sono indispensabili forme di collaborazione concrete ed allargate. Per questo sarebbe nostro desiderio potervi annoverare tra i soci di quest’anno.

Il 2022 è stato un anno di ripresa, nel quale abbiamo ridato vita a progetti e attività che avevano subito un rallentamento negli anni precedenti.

Questi i principali obiettivi raggiunti:

E per il 2023? Abbiamo già in cantiere eventi e progetti del tutto speciali di cui potete leggere, man mano in aggiornamento costante, nel blog del nostro sito web www.massalubrenseturismo.it. Vi aspettiamo dunque numerosi ed entusiasti come sempre ai prossimi appuntamenti!

Per i soci sono previste, a scelta, le seguenti categorie:

SOCIO ORDINARIO: usufruisce dei servizi base. Costo della tessera annuale individuale 30€.
SOCIO SOSTENITORE: usufruisce dei servizi base e ha diritto a una pagina di promozione per la propria attività all’interno del sito web dell’Associazione. Costo della tessera annuale individuale 100€.

Tutte le tessere, con validità annuale, offrono ai soci i seguenti servizi base:

  • partecipazione alle Assemblee e diritto di intervenire anche con impegno personale, alla stesura e alla implementazione dei programmi e delle attività dell’Associazione;
  • sconti e agevolazioni attraverso la Tessera del Socio Unpli;
  • tariffe scontate per le attività promosse dall’Associazione in cui sia previsto il pagamento di una quota.

Quale impegno di tempo o lavoro devi garantire alla Pro Loco?

Ciascun socio della Pro Loco è libero di decidere se e quando dedicare il proprio tempo e la propria esperienza alle attività dell’associazione. Ogni forma di collaborazione, attraverso le competenze e le idee di ciascun socio sono importanti e garantiscono la gestione e i risultati della Pro Loco.

Tesseramento aperto fino al 31 MARZO 2023.

Per sostenere l’associazione occorre l’iscrizione. Per compilare il modulo di adesione clicca qui.

Tesseramento 2023

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La cucina natalizia a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il Natale è da sempre una festività caratterizzata dalla consumazione di numerosi tipi di pasti prelibati, secondo la tradizione della cucina natalizia di ciascun territorio.

Non importa di quale villaggio, paese o città si parli: è un dato di fatto che le tradizioni culinarie natalizie della regione campana sono sempre squisite e quelle di Massa Lubrense non sono da meno.

Che si tratti di primi piatti, dolci o anche di frutta, qui a Massa Lubrense troverete sicuramente tutto ciò di cui avrete bisogno per trascorrere il Natale leccandovi i baffi. Se desiderate una panoramica generale di alcune delle prelibatezze che potrete provare qui, ecco a voi alcuni dei nostri “piatti forti”.

I primi piatti della nostra cucina natalizia

cucina natalizia
Spaghetti alle vongole

Ogni cittadino napoletano è a conoscenza dell’importanza dei primi piatti nei pasti natalizi, ma, per tutti coloro che non lo sapessero, la tradizione detta che in occasione della Vigilia di Natale si consumino principalmente primi piatti a base di mare, in particolare durante la cena.

Di questi, quello che di gran lunga è il più famoso e apprezzato sono gli spaghetti alle vongole, o in bianco o con un po’ di salsa, a seconda delle preferenze personali.

Il giorno stesso di Natale è invece usanza consumare pasti più semplici, come ad esempio la pasta al forno.

Potrete gustare queste pietanze e molte altre nei numerosi ristoranti presenti sul territorio di Massa Lubrense.

Antipasti, secondi e contorni natalizi

Frittura di pesce

Ci sono naturalmente molti altri tipi di piatti tipicamente consumati durante il periodo natalizio, in particolare il giorno della Vigilia, e qui di seguito ve ne indicheremo alcuni che vi incoraggiamo davvero a provare qui a Massa Lubrense:

Antipasti:

  • Affettati misti: Vari assortimenti di diversi affettati, dal salame al prosciutto a molti altri tipi di salumi.
  • Pizza alle scarole: Un tipo di pizza tipica della tradizione napoletana, ripiena di scarole, olive nere, capperi e acciughe.

Secondi:

Contorni:

  • Insalata di rinforzo: Un tipo di insalata tradizionale napoletana preparata con cavolfiore, peperoni, olive verdi, cipolline, cetriolini e acciughe.
  • Broccoli di Natale: Un particolare tipo di broccoli tipicamente serviti alla Vigilia conditi con olio, aglio, peperoncino e succo di limone.

Per essere completamente sazi e soddisfatti vi invitiamo fortemente ad accompagnare i primi piatti sopracitati con queste prelibatezze!

Squisiti dolci per un dolce Natale

cucina natalizia

Nessun pasto natalizio sarebbe del tutto completo senza un’ampia gamma di dolci da gustare. A Massa Lubrense ne troverete molti caratteristici della tradizione napoletana.

Tra questi alcuni che vi consigliamo in particolar modo sono:

  • Struffoli: Piccole palline di pasta dolce fritta cosparse di miele
  • Roccocò: Dolci simili a ciambelle il cui impasto è a base di mandorle con tanto di scorze di arancia
  • Mostaccioli: Un tipo di biscotti a forma di rombo ricoperti di cioccolato e contenenti una varietà di spezie diverse

Questa è solo una piccola anteprima dei tipi di dolci che potrete assaggiare a Massa Lubrense visitando le sue numerose pasticcerie locali.

Una specialità natalizia di Massa Lubrense

cucina natalizia

Qui a Massa Lubrense potrete trovare una varietà di mele caratteristica del territorio: le mele di Sant’Agata, uno dei nostri prodotti tipici.

Le mele di Sant’Agata sono un tipo di mele gialle esclusivamente coltivate in territorio sorrentino, in particolare a Sant’Agata sui due golfi, una delle frazioni di Massa Lubrense.

Fino all’ottocento, questo tipo di mele era il prodotto agricolo di gran lunga più coltivato dagli agricoltori locali, nonché la loro principale fonte di sostentamento economico. Tuttavia, a seguito di varie problematiche sorte nel corso dell’ottocento riguardo la loro coltivazione, il tasso di produzione di queste mele oggigiorno è molto inferiore a quello di un tempo, ma restano comunque uno dei prodotti più iconici di Massa Lubrense.

Sono solitamente utilizzate nella produzione di vari tipi di marmellate, ma durante il periodo natalizio è tradizione cuocerle in forno.

Un Natale indimenticabilmente delizioso

Da come avrete ormai notato qui a Massa Lubrense la cucina natalizia tradizionale presenta una gamma davvero ampia di cibi prelibati con cui potrete passare un Natale veramente delizioso.

Qui abbiamo potuto mostrarvi solo una piccola parte di ciò che potrete assaggiare nei nostri ristoranti, pasticcerie e altri locali: se volete vedere quante altre prelibatezze Massa Lubrense ha da offrirvi allora possiamo soltanto invitarvi a venire qui di persona, nel cui caso vi accoglieremo a braccia aperte e soprattutto a piatti pronti!


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Nerano in inverno

Inverno a Massa Lubrense

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Nonostante l’inverno sia la stagione meno ambita dai turisti per visitare località di mare, le basse temperature non vietano di godere delle bellezze del territorio.

Massa Lubrense è scelta come destinazione in tutti i periodi dell’anno, con temperature che raramente scendono di giorno sotti i 10°C (50°F). In inverno, le giornate di sole si alternano a giornate nuvolose, con possibili piogge e vento.

Con il giusto abbigliamento per far fronte alle basse temperature, evitando le giornate piovose, passeggiare tra i sentieri rimane una delle attività favorite.

Passeggiate in inverno

Per le vacanze a Massa Lubrense in inverno non c’è necessità di prenotare con largo anticipo, i prezzi sono decisamente più bassi e l’affluenza turistica è al minimo, per cui si può godere a pieno del territorio.

Durante il periodo invernale le attività legate al turismo marittimo chiudono, per riaprire poi in primavera. Le corse degli autobus diminuiscono, data la poca affluenza turistica, favorendo orari diurni anziché serali. Per maggiori informazioni è possibile consultare gli orari dei trasporti.

Terminate le festività natalizie, alcuni bar e ristoranti chiudono per ferie, di solito per circa un mese tra gennaio e febbraio.

Massa Lubrense a gennaio

Temperatura media: 10°C (50°F)

Temperatura media del mare: 15°C (59°F)

Le giornate di gennaio a Massa Lubrense sono molto brevi, con tramonti tra le 16:45 e le 17:15. La neve è un raro evento, molto apprezzato dagli abitanti per la sua eccezionalità. Le piogge sono più frequenti, ma non mancano giornate di sole.

Con il bel tempo è piacevole passeggiare tra le stradine e le piazze, dove si può fare sosta nelle pasticcerie o nei locali per gustare i piatti tipici. Massa Lubrense è famosa per la produzione di olio, formaggi, una grande varietà di prodotti a base dei limoni della zona, e tanto altro.

Agli inizi di gennaio l’atmosfera festiva delle vacanze di Natale è ancora nell’aria, si può quindi approfittare per assaggiare i dolci delle festività. È anche il periodo migliore per lo shopping, perché nella seconda settimana del mese cominciano i saldi.

Massa Lubrense a febbraio

Temperatura media: 11°C (52°F)

Temperatura media del mare: 14°C (57°F)

A febbraio il clima è ancora rigido, ma le giornate di sole non mancano. Si possono fare lunghe passeggiate in spiaggia, perdersi nel suggestivo scenario del mare in inverno, benefico per la mente e il corpo.

È possibile dedicarsi al turismo religioso, visitando le numerose chiese e cappelle, o semplicemente passeggiare nei borghi. Si può certamente godere dei paesaggi nella stagione più fredda dell’anno, in assenza di folla e traffico. In alternativa, si possono visitare musei e siti archeologici come Pompei o Ercolano, nei dintorni di Massa Lubrense.

Qualora il tempo non dovesse aiutare, si può optare per un pomeriggio di acquisti scegliendo le piccole realtà di artigianato locale.

Massa Lubrense a marzo

Temperatura media: 12°C (54°F)

Temperatura media del mare: 14°C (57°F)

A marzo le giornate si allungano, con tramonti tra le 17:50 e le 19:25, con il passaggio all’ora legale. Andando verso la fine del mese le temperature si alzeranno mediamente di un paio di gradi.

Beneficiando di un maggior numero di ore di sole, sarà sicuramente più piacevole svolgere attività all’aria aperta. Si possono visitare i parchi con i bambini, come il Parco delle Sirene a Massa Centro. Passeggiando, si può fare sosta nei punti panoramici più suggestivi, da cui osservare le bellezze del territorio dall’alto.

Se amate i prodotti gastronomici della zona, potrete fare visita a una delle tante aziende agricole, per scoprire i segreti della produzione.

Nonostante il clima, quindi, le attività da svolgere non mancano!

Fonti dati metereologici:

Che tempo faceva a Massa Lubrense – Archivio Meteo Massa Lubrense » ILMETEO.it

Temperatura dell’acqua del mare a Massa Lubrense oggi | Italia (seatemperature.info)


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Miti e leggende su Massa Lubrense

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di Miriam Russo

Il territorio di Massa Lubrense, oltre che denso di bellezze naturali, è avvolto nella magia e nel mistero, avendo fatto da sfondo a numerosi miti e leggende. Si tratta di episodi di portata storica che hanno segnato la cultura europea. In pochi, però, sanno che tali storie mitiche si sono svolte proprio in questo territorio. Per questo motivo, abbiamo selezionato per voi alcuni dei più famosi e curiosi miti e leggende su Massa Lubrense.

Il mito delle sirene

Tra i miti più celebri ritroviamo quello delle sirene. Sono figure molto particolari, ampiamente presenti nell’immaginario collettivo e culturale della Grecia, come dimostra la stessa Odissea di Omero. Proprio in questa narrazione, infatti, ritroviamo queste creature dall’aspetto mitico – metà donna e metà uccello o pesce – dal carattere ammaliatore e ingannatore.
Secondo il mito, le sirene omeriche vivevano in corrispondenza degli attuali isolotti Li Galli, che gli antichi chiamavano Sirenuse – toponimo derivante proprio da esse. Da qui le sirene tentavano i marinai con i loro canti: ammaliati dalle loro voci, questi uomini si avvicinavano pericolosamente alle coste rocciose infrangendosi contro queste ultime con le proprie navi. Una volta annegati, le sirene ne divoravano i corpi.
Anche Ulisse era un marinaio che, di ritorno a Itaca, si trovò ad attraversare questa zona. Egli, però, conosceva bene le doti ammaliatrici di queste creature, quindi ordinò ai suoi uomini di legarlo e di tapparsi le orecchie con della cera. La leggenda narra che le sirene, frustrate e deluse dal proprio fallimento, si siano gettate in mare lasciandosi morire e trasportare dalle onde.

Miti e leggende su Massa Lubrense: le sirene omeriche
Isolotti Li Galli
Isolotti Li Galli, ambientazione del mito delle sirene

Il Vervece

“O’ Revece”, ovvero il Vervece, è un piccolo e caratteristico scoglio di Massa Lubrense che sorge tra le acque di Marina della Lobra. Esso fa da sfondo alla storia di due pittori: Carlo Amalfi e il suo falso amico, Luigi Blower. Quest’ultimo arrecò al povero Carlo una serie di infinite cattiverie, tra cui addirittura un’ingiusta condanna a un anno di carcerazione. Carlo decise, dunque, di vendicarsi: un giorno, sapendo che ci sarebbe stata una burrasca, invitò l’amico Luigi a fare un giro in barca, ben consapevole della sua incapacità di nuotare. La tempesta arrivò e Luigi, in preda al panico e alle lacrime, chiese a Carlo di farlo sbarcare dovunque fosse possibile. Fu allora che Carlo accostò al Vervece, fece salire l’amico sullo scoglio e lo abbandonò lì, urlandogli che fosse tempo per lui di riflettere su tutto il male che gli aveva causato. Tornato al Vervece il mattino seguente, però, si accorse che di Luigi non ci fosse più traccia, quindi si ritrovò con il rimorso di averne causato la morte. Visse con questa colpa fino a quando, sentendo che fosse giunta la sua ora, chiamò un frate del convento dei Cappuccini per confessarsi. Rivelato il delitto che per tutta la vita l’aveva tormentato, Carlo scoprì che il frate era proprio il suo amico Luigi Blower, il quale, il giorno dell’accaduto, era stato salvato da una barca di procidani. Egli aveva imparato la lezione, avendo deciso di ritirarsi in convento per espiare i suoi peccati. A questo punto Carlo poté morire sollevato dalla pena che lo aveva finora angustiato.

Il Vervece
Il Vervece

Le Janare di “Prete Janche”

Un’altra misteriosa leggenda riguardante Massa Lubrense, e in particolare la località di Prete Janche, è quella delle janare. Secondo l’immaginario popolare, la janara è un mostro femminile, capace di volare, che agisce di notte ed è presente soprattutto nella zona di Nerano.
Anticamente, nel periodo che va da settembre a novembre, i cacciatori di quaglie si recavano a Prete Janche, una località del territorio molto favorevole per la caccia di questi volatili, soprattutto durante la notte. La leggenda narra che proprio questo luogo fosse, però, anche il raduno delle janare. Di fatti, i cacciatori si trovavano ad assistere a strani fenomeni: nella notte, anche quando c’era bel tempo, si creavano dei vortici d’aria seguiti da fischi. Secondo alcune testimonianze, in alcune occasioni apparivano anche dei grossi e imprendibili volatili e si udivano strani canti e urla. Tutti questi eventi facevano fuggire a gambe levate – e mai più ritornare – chiunque avesse soltanto provato ad avvicinarsi a quella zona.

La campana di Punta Campanella

Durante la devastante invasione turca del 1558 a Massa Lubrense e Sorrento, i saraceni saccheggiarono la chiesa di Sant’Antonino Abate, protettore di Sorrento. Tra i vari oggetti preziosi rubati al suo interno, c’era anche la campana in bronzo. Quando la flotta lasciò Sorrento, però, nei pressi di Punta Campanella, una forza misteriosa bloccò la nave che trasportava la campana, impedendogli di proseguire. I pirati turchi cominciarono a gettare in mare alcuni dei beni saccheggiati nel tentativo di ripartire, ma solo quando si liberarono della campana riuscirono nel proprio intento. Da allora, secondo la leggenda, il 14 febbraio di ogni anno – giorno in cui si festeggia il Santo Patrono – si sente il suono della campana di Punta Campanella provenire dal fondo del mare.

Punta Campanella
Punta Campanella

Queste sono solo alcune delle fantastiche storie e leggende che riguardano Massa Lubrense. Un’occasione in più per lasciarsi guidare e trasportare alla scoperta delle mille sfaccettature che compongono questo magico territorio.


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Olive da olio Massa Lubrense

5 giorni a Massa Lubrense: tra relax e avventura

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di Angela della Ventura

Per chi ha bisogno di staccare dalla routine quotidiana, ma anche per coloro che cercano avventura e panorami mozzafiato, Massa Lubrense è il luogo ideale, grazie alle sue spiagge dall’acqua cristallina e i percorsi di trekking. Di seguito, un itinerario per trascorrere 5 giorni in questo piccolo angolo di paradiso e tranquillità.

Giorno 1: Massa centro e dintorni

5 giorni a Massa Lubrense - Giorno 1

Massa Lubrense centro

Arrivati a Massa Lubrense, il modo migliore per poter iniziare la vacanza è partire con l’esplorare il centro. Si parte da Largo Vescovado, piazza principale della città e sede del Municipio. Al suo estremo è possibile affacciarsi da Belvedere del Pennino, che offre una suggestiva vista panoramica su Ischia e Capri. A pochi metri da qui troviamo “Il Cerriglio”, ex palazzo De Martino e antica casa gentilizia, che presenta un caratteristico viale di pilastri in tufo e busti marmorei, in fondo al quale c’è un bellissimo ninfeo. Proseguendo per via Palma incontriamo “Il Quartiere”, ex collegio gesuita del 1600, e accanto ad esso “Il Torrione”, architettura militare di inizio XVII secolo.

Marina della Lobra

Dopo aver esplorato il centro della città, ci si può spostare a Marina della Lobra, antico borgo marinaro sovrastato dalla chiesa da cui prende il nome. È raggiungibile a piedi in 15 minuti, imboccando via Colombo. Il centro abitato è caratterizzato da case variopinte, ancora abitate perlopiù da pescatori, e si sviluppa intorno a una gradinata che porta fino al mare. In realtà non ci sono vere e proprie spiagge, ma è possibile bagnarsi dalla scogliera o usare il solarium di via Chiaia. Inoltre, sono presenti molti ristoranti e bar, con vista sul mare. Il porto è dominato da Torre Toledo, appartenente al gruppo delle torri di avvistamento saracene costruite dagli Aragonesi lungo la costa.

Monte San Costanzo

Altro luogo da visitare è Monte San Costanzo, la collina più alta di Massa Lubrense, raggiungibile facilmente dalla frazione di Termini. Le cime sono due:
– a sinistra è possibile ammirare la chiesetta di San Costanzo, chiusa quasi sempre, tranne che il 14 maggio quando viene portata in processione la statua del santo dalla piazza di Termini alla chiesetta per la Santa Messa.
– a destra, invece, è presente una stazione radio per il controllo del traffico aereo.
Tra le due cime vi è una pineta, ottima zona d’ombra per chi giunge a piedi e parcheggio per chi, invece, arriva in auto o moto. Il panorama è sublime, e comprende tutto il golfo di Napoli.

Marina del Cantone

Ancora, per le sue spiagge di ciottoli e l’acqua limpida, tappa fondamentale è Marina del Cantone. Qui è possibile godersi un bagno in tranquillità, sia in lidi privati che in spiagge libere. Sull’estremità orientale della spiaggia, da visitare è la chiesetta di S. Antonio da Padova, costruita nel 1646. Anche a Marina del Cantone ristoranti e bar non mancano e qui è possibile gustare i piatti tipici della cucina campana. Dalla spiaggia, percorrendo un sentiero panoramico di circa un chilometro, si arriva alla spiaggia di Recommone, un luogo paradisiaco.

Sant’Agata sui Due Golfi

Ultima sosta per il primo giorno di viaggio è la località di Sant’Agata sui Due Golfi, che prende il nome dalla sua posizione, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno. La sua fama, come località turistica, è diffusa fin dall’Ottocento grazie soprattutto alla posizione panoramica, ma anche al clima mite e all’aria salubre. Da visitare qui è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1745, a croce latina e con un altare seicentesco. Oltre questo, custodisce la statua di Sant’Agata e molti dipinti del XVI secolo, anche recentemente restaurati. Altro edificio spettacolare è il Monastero del Deserto, il più panoramico della penisola sorrentina e costruito dai Carmelitani scalzi nel 1679.

Giorno 2: trekking lungo il sentiero di Athena

5 giorni a Massa Lubrense - Giorno 2

Un’attività perfetta per il territorio di Massa Lubrense è il trekking.
Il sentiero di Athena attraversa un’area di grande importanza storica: dall’aspetto selvaggio, offre panorami mozzafiato. Da piazza Croce, a Termini, si prende via Campanella e dopo 200 metri, al bivio, si prosegue a destra per via Minerva, mulattiera greco-romana. Attraversando il versante nord, la vegetazione si dirada e si intravede Capri, che appare così vicina, che sembra di poterla toccare. Proseguendo si iniziano a vedere la torre e il faro di Punta Campanella. Giunti a Punta Campanella si va avanti verso Monte San Costanzo, seguendo il segnavia bianco-rosso del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che indica l’Alta Via dei Monti Lattari. Dopo aver attraversato il versante sud, la vista si apre sulla Baia di Ieranto e in seguito si giunge alla pineta di Monte San Costanzo.
Per tornare indietro c’è un sentiero breve, ma ripido e sconnesso, è quindi consigliabile ritornare per la strada principale.

Giorno 3: giornata in spiaggia e visita in agriturismo

5 giorni a Massa Lubrense - Giorno 3

Una giornata in spiaggia per rilassarsi è l’ideale dopo una passata ad avventurarsi per i sentieri. Abbiamo visto che una delle spiagge più belle è quella di Recommone, piccola e riservata, ma altrettanto magica e tranquilla. Da raggiungere a piedi o in barca, è situata tra Marina del Cantone e il fiordo di Crapolla ed è lunga 65 metri. Le sue acque sono limpide e la spiaggia è perlopiù formata da ciottoli chiari e piccoli. Questa piccola insenatura, a livello del mare, presenta cavità di cui la più grande è la Grotta di Recommone, anche chiamata “dei Pescatori”, perché anticamente offriva una zona d’ombra in cui poter ancorare.
Dopo la giornata in spiaggia è possibile cenare in uno degli agriturismi del luogo, con alcuni dei piatti tipici come gli spaghetti alla Nerano, i ravioli alla caprese e il pesce spada alla brace.

Giorno 4: giro in barca all’isola di Capri

5 giorni a Massa Lubrense - Giorno 4

Per rendere il soggiorno indimenticabile il consiglio è di trascorrere una giornata in barca. L’isola di Capri è protagonista nei panorami da Massa Lubrense ed è così vicina da poterci arrivare facilmente con un’escursione giornaliera.
Lungo la prima parte del percorso in barca è possibile apprezzare la costa della Penisola Sorrentina, interamente tutelata dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Prima di fermarsi al porto e sbarcare sull’isola di Capri, è d’obbligo fare un giro della sua costa: si potranno ammirare i famosi Faraglioni, le affascinanti grotte, le spiagge nascoste. Giunti al porto, la funicolare conduce direttamente alla Piazzetta, cuore dell’isola da cui partire in esplorazione.

Giorno 5: visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano

5 giorni a Massa Lubrense - Giorno 5

Per concludere l’itinerario di 5 giorni, è possibile fare una visita agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, tra i loro edifici e ritrovamenti più rappresentativi. Partendo da Massa Lubrense, è possibile giungere a Pompei in auto, oppure con autobus e treno Circumvesuviana Sorrento-Napoli. Si consiglia di iniziare la visita al mattino presto, per evitare la calca e la calura. Ci sono diversi itinerari di diversa durata, dalle due fino alle sette ore. Dopo aver visitato Pompei, ci si può recare ad Ercolano, dove, oltre alle classiche visite degli scavi archeologici, è possibile visitare anche il MAV (Museo Archeologico Virtuale).

Questi sono soltanto alcuni dei luoghi da esplorare, ma perfetti per poter godere al meglio del nostro mare, della nostra terra e anche dei luoghi limitrofi. Se non dovessero bastare questi 5 giorni per visitare tutto ciò che è stato nominato, vi aspetteremo per una seconda visita, che sarà sempre unica e irripetibile.


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Mangiare vegano a Massa Lubrense

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Mangiare vegano a Massa Lubrense è possibile dall’antipasto al dolce gustando le deliziose specialità locali, senza dover rinunciare al proprio regime alimentare. Vediamo, dunque, consigli utili per viaggiare in tranquillità e degustare i piatti tipici di Massa Lubrense.

Munirsi del passaporto vegano

Poco diffuso, ma fondamentale per un viaggiatore vegano. Si tratta di un libro-guida, in vendita sia in forma cartacea che sotto forma di app scaricabile sia su IOS che Android. Tradotto in 78 lingue, contiene tutte le informazioni necessarie per mangiare vegano.

Essere creativi e modificare il menù

A Massa Lubrense non ci sono ristoranti prettamente vegani, ma gli chef saranno sicuramente lieti di proporre soluzioni originali che soddisfino la richiesta del cliente.

Mangiare vegano, d’altronde, non significa precludersi la possibilità di gustare piatti tipici riproposti in versione vegana: è possibile degustare la pasta alla Nerano o il risotto al limone, ad esempio, chiedendo alla cucina la non aggiunta di latticini e il gioco è fatto.

Puntare su contorni e ricche e originali insalate è certamente un’opzione che tutti i ristoranti offrono. Tra le altre proposte vegane dei piatti tipici si annoverano: burger di verdure, zeppoline salate, bruschette e panzerotti. Anche la classica pizza è un’altra ottima alternativa, purché il lievito sia certificato vegan.

Il limone è un ingrediente base della gastronomia di Massa Lubrense per cui che si tratti di bicchiere di limoncello, di una granita fresca, un gelato o di una crostata vegana, l’importante è che sia al limone!

I limoni di Massa Lubrense

Fare la spesa e cucinare

Soggiornare in un appartamento o una casa vacanza con cucina annessa può essere la scelta più adatta per coloro che hanno difficoltà a seguire un’alimentazione vegana durante il viaggio. Sarà possibile creare i propri menù con i prodotti freschi trovati nei negozi di frutta e verdura e nelle salumerie locali.

Mangiare vegano a Massa Lubrense, dunque non sarà di certo un problema!


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delfini

I delfini a Massa Lubrense

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di Ilaria Panaro

Massa Lubrense offre degli spettacoli naturali da lasciare senza fiato, ma uno degli incontri faunistici più particolari è sicuramente quello che, in condizioni fortunate, si può fare con i delfini. Il delfino è un mammifero acquatico che appartiene all’ordine dei cetacei. Ad oggi si tratta di una presenza quasi quotidiana lungo le coste della penisola sorrentina.

Struttura fisica e vita sociale

Per essere in grado di nuotare senza difficoltà, i delfini hanno un corpo affusolato. Il loro movimento è consentito grazie alla pinna caudale, che è in grado di dare una forte spinta verticale. La particolarità della loro coda è la potenza: essa è dieci volte più forte rispetto agli altri mammiferi. Inoltre, la caratteristica che rende i delfini così simpatici agli occhi umani è la forma della loro bocca (rostro) che assume una curva che li fa sembrare sempre sorridenti.

I delfini vivono in gruppi che si formano in base all’età e al sesso. In ogni gruppo gli animali comunicano attraverso vocalizzazioni e con il linguaggio del corpo. I ricercatori hanno fatto una scoperta sensazionale: ogni esemplare emette un suono unico (“signature whistle”) che è in grado di identificarlo in modo univoco tra i membri del suo gruppo.

Gruppo di delfini

I delfini a Punta Campanella

Numerosissimi sono stati negli ultimi anni gli avvistamenti di delfini nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Per i turisti, l’avvistamento o l’incontro con questi animali rappresenta un momento unico di immersione nella natura e nella meraviglia della fauna locale. L’avvistamento non è garantito, ma a Massa Lubrense è possibile ammirare questi animali sia grazie alle gite in barca, sia tramite immersioni subacquee o lo snorkeling. Se gli sarete simpatici, si avvicineranno per nuotare vicino a voi, magari emettendo suoni. Un’esperienza che resta nel cuore.

Tuttavia, il contatto con l’uomo può provocare molti infortuni, tra cui infezioni. Inoltre, i delfini di passaggio in questa zona rischiano di rimanere gravemente feriti dalle imbarcazioni, o di essere accidentalmente catturati a causa della loro interferenza con le attività di pesca. Infatti, essi seguono spesso i pescherecci per reperire il cibo e a causa di ciò possono essere visti negativamente dai pescatori, che lamentano danni come la riduzione del pescato o reti messe fuori uso.

Il progetto “Life DELFI”

Per questi motivi, l’Area Marina Protetta Punta Campanella ha messo in atto il progetto “Life DELFI”, cofinanziato dalla Comunità europea, con lo scopo di gestire le interazioni fra delfini e pesca. Vediamo quali sono le principali azioni che sono messe in campo.

  • La distribuzione ai pescherecci locali di particolari nasse, “trapule” pieghevoli, meno pericolose delle reti passive, che spesso causano la pesca accidentale dei cetacei.
  • L’installazione di dissuasori sonori sulle reti da pesca: i cosiddetti “pinger”. Questi strumenti interagiscono con il comportamento acustico dei delfini e dovrebbero alterare il loro orientamento, tenendoli lontani dalle reti.
  • Il montaggio di dissuasori visivi sulle reti da pesca, tra cui lampade a LED.
  • Il “Dolphin watching”: l’attività di osservazione dei delfini servirà ai pescatori a integrare il loro reddito e orientarli verso attività alternative.

I delfini sono un fiore all’occhiello della biodiversità di Massa Lubrense, ma tutti dobbiamo ricordare che si tratta di una specie a rischio di estinzione che va tutelata e protetta. Limitiamoci a osservarli e ammirarli in tutto il loro splendore, rispettando i loro spazi.


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Gite scolastiche per le strade di Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il 24 e il 25 ottobre la Pro Loco Massa Lubrense ha organizzato due gite scolastiche al borgo e al Castello dell’Annunziata, fortemente volute dall’assessore al turismo Giovanna Staiano. Le gite si inseriscono nel progetto “A piedi lungo le strade di Massa”, svolto grazie al contributo concesso dalla Città Metropolitana di Napoli.

Alle gite scolastiche hanno partecipato le classi terze medie delle due scuole di Massa Lubrense: l’Istituto Comprensivo Bozzaotra durante la prima giornata e l’Istituto Comprensivo Pulcarelli Pastena durante la seconda.

In queste due giornate gli alunni hanno raggiunto a piedi, ciascuno dalla propria scuola, il borgo dell’Annunziata, una delle frazioni di Massa Lubrense. Seguendo le nostre esperte guide escursionistiche, le scolaresche hanno attraversato sentieri e stradine interne. All’arrivo al borgo, gli alunni sono stati accolti con una graditissima merenda biologica offerta dal Ristorante La Torre e dall’azienda agricola Palazzo Raja.

È stata per i ragazzi un’occasione per approfondire la conoscenza del proprio territorio, cimentandosi anche in attività divertenti!

L’antico borgo dell’Annunziata

Gite scolastiche all'Annunziata

Un gran numero di strade, vicoli e scalinate formano una fitta rete che mette a contatto le abitazioni del borgo, ognuna costruita tra il XIV e il XVI secolo. Ed è per queste vie che durante le loro escursioni gli alunni hanno camminato mentre veniva loro spiegato come in tempi antichi i vecchi abitanti del borgo si spostassero da un punto all’altro della zona, che fosse semplicemente a piedi o con dei muli.

Quella dell’Annunziata è una delle frazioni più antiche della storia di Massa Lubrense: fu infatti proprio qui che i Normanni fondarono il loro primo insediamento nel territorio. Per questa ragione, l’Annunziata è uno dei luoghi più ricchi di storia qui a Massa e ciò la rende, in un certo senso, il suo nucleo storico.

L’Annunziata fu fondata su una zona collinare, originariamente per questioni di difesa strategica, motivo per cui è tutt’ora conosciuta per il suo fenomenale belvedere, da cui è possibile ammirare un panorama assolutamente mozzafiato, che permette addirittura di vedere Capri e parte della costa di Massa Lubrense!

Ci sono numerosi edifici storici cosparsi per il territorio dell’Annunziata. Uno dei più importanti è la Chiesa dell’Annunziata, tra gli edifici religiosi più antichi e caratteristici di Massa Lubrense. Un altro edificio storico della zona è Torre Turbolo (ex “Torre dei Pegni”), una torre di avvistamento situata nel centro della frazione.

Tuttavia, tra i tanti edifici storici dell’Annunziata nessuno è più importante o iconico del Castello dell’Annunziata.

Il Castello dell’Annunziata: un luogo perfetto per gite scolastiche

Il 24 e il 25 ottobre la Pro Loco Massa Lubrense ha organizzato due gite scolastiche al borgo e al Castello dell'Annunziata.

Punto d’arrivo delle due passeggiate è stato il Castello dell’Annunziata: l’edificio storico più caratteristico della frazione, nonché sicuramente il luogo più interessante da visitare per osservare tracce dell’antica storia di Massa Lubrense.

Le origini del Castello risalgono ai tempi del Ducato Sorrentino, con la costruzione di una cittadella fortificata che gli Angioini distrussero a seguito della loro presa al potere di Napoli. Nel 1389 il re Ladislao di Durazzo ne ordinò la ristrutturazione, la quale tuttavia durò solo fino al 1465, a seguito degli assedi aragonesi contro il territorio.

L’Annunziata restò quindi priva di difese concrete contro gli assedi, e fu per questo che nel 1558, dopo l’invasione turca, l’Università di Massa prese l’iniziativa di riedificare il castello. Tuttavia i lavori subirono una serie di complicazioni e si interruppero nel 1636.

Ai giorni nostri del Castello dell’Annunziata restano una torre cilindrica e parte delle mura di cinta. Dalla cima della struttura è possibile ammirare quasi tutto il territorio di Massa.

Durante le loro gite, gli alunni hanno visitato la torre cilindrica e hanno disegnato il bellissimo panorama di Massa Lubrense.

Gite scolastiche al borgo e al Castello dell'Annunziata

Ammirare la storia di Massa Lubrense

Il territorio di Massa Lubrense è ricco di bellezze di ogni tipo: naturali, archeologiche, artistiche e storiche.

In queste due giornate gli alunni hanno potuto ammirare il nostro territorio e apprendere molto della sua storia, hanno amato quest’esperienza e acquisito conoscenze preziose.


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Conosciamo ed esploriamo il nostro territorio

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“Conosciamo ed esploriamo il nostro territorio” è un progetto ideato dalla Pro Loco Massa Lubrense e realizzato presso l’I.C. Bozzaotra da Michele Palomba e Romina Amitrano. Prevede incontri in aula e uscite sul territorio.

Giovedì 27 ottobre, nell’ambito del progetto “Conosciamo ed esploriamo il nostro territorio”, i 68 ragazzi frequentanti le classi medie a tempo pieno, hanno raggiunto il Museo Georges Vallet di Piano di Sorrento per essere catapultati in un avvincente viaggio nel tempo.

All’ingresso del museo, il fondatore di Syrrenton Liparos, sua figlia Ciane, la dea Hera e il bellicoso Ares hanno scortato i ragazzi alla scoperta delle origini della penisola sorrentina.

La civiltà del Gaudo, la necropoli del Deserto, gli Osci e gli Ausoni, i magistrati del tempio di Minerva, i Sanniti, i coloni Greci e Romani, sono tornati “in vita” e hanno incantato i ragazzi, grazie alle spiegazioni e alla sensibilità del racconto dell’associazione “Barattoli Cosmici“.

Entusiasta la Presidente Teresa Pappalardo

“Innanzitutto voglio ringraziare il Dott. Franzese, direttore del Museo Georges Vallet, per la grande disponibilità e per aver permesso un’apertura straordinaria per questo evento. Ringrazio anche il Vice Sindaco di Piano di Sorrento Gianni Iaccarino e l’assessore all’istruzione Antonella Arnese che ci hanno accolti e introdotti in uno dei gioielli più belli della penisola sorrentina.

Inoltre, ringrazio il Comune di Massa Lubrense nella persona del delegato alla scuola Antonella Caputo, che ha lavorato con sincera gioia per far sì che questo progetto fosse possibile. Grazie anche alla dirigente Prof. Angelina Aversa per averci dato fiducia e a tutti i docenti.

Conosciamo ed esploriamo il nostro territorio

E un grazie particolare a Rossella, mente e cuore dei Barattoli Cosmici. Anche se da tempo collaboriamo con l’associazione, è riuscita ancora una volta a spiazzarmi. Mantenere per due ore di fila l’attenzione di un gruppo di ragazzi in età adolescenziale ha realmente dell’incredibile. Così come ha dell’incredibile vedere e leggere l’emozione nei loro occhi nonostante si parlasse di storia.

Eppure, grazie all’immane bravura dei Barattoli Cosmici, ai giusti tempi e al giusto modo di comunicare, questo miracolo si è reso possibile. Così, gli studenti si sono aggirati tra i nostri reperti archeologici con curiosità e attenzione. Hanno improvvisato un laboratorio teatrale sui miti romani, con il ninfeo come proscenio. Alla fine della ricostruzione in 3D del nostro ninfeo, i ragazzi hanno applaudito entusiasti.

Un’emozione incredibile che ripaga ampiamente del lavoro svolto e stimola in chi guarda la voglia di fare sempre di meglio per il nostro paese. Tant’è che, assieme al Vice Sindaco Gianni Iaccarino, abbiamo iniziato a tessere nuove strategie per canalizzare e implementare un comparto turistico, quello culturale, che ultimamente ha un trend positivo. Un settore che porta con sé diversi benefici: la destagionalizzazione dell’offerta turistica, un impatto ambientale minimo e una grande attenzione al territorio.”