Category Archives: Blog

  • -

Sapori da portare a casa: souvenir da gustare

Category:Blog,Gastronomia

di Angela della Ventura

Cosa c’è di meglio, dopo aver trascorso qualche giorno in questo luogo immerso nella natura, che portare via con sé i sapori tipici della sua terra? Dal limoncello artigianale ai prodotti caseari, vediamo le prelibatezze che, attraverso i cinque sensi, riescono a riportarci per qualche istante a Massa Lubrense, anche se solo con la mente.

Il Limoncello

Limoni per il limoncello sapori di Massa Lubrense

Quello di Massa Lubrense è uno dei più rinomati al mondo. I limoni per la sua produzione prendono il nome di ”femminiello” e sono differenti da quelli dell’intera costiera, per la loro particolare scorza, più sottile ed aromatica; a questi è, inoltre, dedicata una sagra che si svolge in paese nel mese di luglio. Il limoncello si ottiene dalla macerazione in alcol etilico, al circa 90% di gradazione, delle scorze di questi pregiati agrumi. Si serve, di solito, dopo i pasti, per le sue alte proprietà digestive e per il suo sapore dolce.
Insomma, un ottimo prodotto da regalare ai nostri cari, come souvenir, o da tenere per noi per ricordare il magnifico soggiorno.

Il provolone del Monaco DOP

Provolone del Monaco sapori di Massa Lubrense

Qui a Massa Lubrense è uno dei prodotti caseari più richiesti, per la particolarità della sua forma e dei sapori che sprigiona. È un formaggio a pasta filata, ricavato principalmente dal latte delle mucche di Agerola. Si ottiene riscaldando il latte, fino ad ottenere una cagliata che sia più cotta rispetto a quella del classico Caciocavallo. Il suo processo di stagionatura è lungo e lento, della durata di 6 mesi o più, e senza l’aggiunta di conservanti e fermenti. La forma, come detto, è particolare, di melone o pera con un gusto aromatico e piccante.
Il suo nome, inoltre, deriva dal mantello che i pastori indossavano per proteggersi dal freddo durante i viaggi di trasporto del prodotto da Vico Equense alla città metropolitana di Napoli.
Nel 2010 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta a livello europeo.

L’olio

Olio sapori di Massa Lubrense

Prodotto molto amato ed esclusivo nel suo sapore è l’olio di Massa Lubrense. Si ottiene dalla frangitura delle olive da olio coltivate qui, che prendono il nome di Minucciolo o Cecinella, la cui raccolta avviene tra ottobre e novembre. Si predilige questo tipo perché e molto resistente al freddo invernale e alla siccità. Queste vengono lavorate nel frantoio integrale a ciclo continuo ed il prodotto finale assume un colore verde con riflessi dorati. Il suo sapore è particolare perchè acerbo e con sentore e retrogusto di carciofi e ginestre.
Portando con voi questo prodotto potrete arricchire i vostri piatti con questi sapori unici.

Il vino

La vite per la sua produzione viene allevata ad un’altezza media di 4 metri, con sistema a pergola o spalliera alta. Le tipologie più conosciute sono quello bianco e rosso frizzante.
Quello bianco è caratterizzato da un colore paglierino più o meno intenso e da un profumo delicato e gradevole. I vitigni impiegati per la sua realizzazione sono: Falanghina al 40%, Biancolella o Greco al 20% e altre uve per il restante 20%.
Invece il rosso frizzante è di un rosso rubino, vivace ed evanescente e dal profumo intenso e fruttato. I vitigni impiegati sono: Piedirosso al 40%, Olivella o Agliani al 20% e altri vini per il restante 20%.
Sarano ottimi per arricchire pranzi e cene, che i piatti siano a base di mare o di terra.

Conserva di mele limoncelle

Mele limoncelle

È una marmellata che si ottiene dalle mele di Sant’Agata sui due Golfi, varietà ormai difficile da trovare, anche se nell’Ottocento era uno dei principali mezzi di sostentamento per il paese. Ha una caratteristica forma ellittica, con la buccia sottile e lentigginosa dal colore giallo e a volte rosso. La sua polpa è molto profumata, e dal sapore leggero ed un po’ aspro di limone: quando la mela è ben matura la polpa assume un colore bianco. Viene raccolta tra settembre ed ottobre e si conserva a lungo.
Una crostata di mele realizzata con questa confettura renderà questo dolce, comune e quasi banale, unico e dai sapori frizzanti.


  • -

Soggiornare a Massa Lubrense

Category:Blog,Viaggio Tags : 

Massa Lubrense è un vivace e soleggiato comune della penisola sorrentina. Conquista tutti i visitatori sin dal primo momento, grazie al suo scenario naturale davvero mozzafiato.
Si tratta, inoltre, di un luogo ricco di tradizioni: offre un patrimonio di storia, architettura e natura davvero vasto che permette di alternare le rilassanti giornate in spiaggia con giornate dedicate a passeggiate ed escursioni. Il suo clima mite la rende un luogo adatto per rilassarsi tutto l’anno.

Cosa fare durante il soggiorno a Massa Lubrense

I centri storici, i resti archeologici e le antiche torri saracene costruite lungo tutta la costa, danno vita a un museo a cielo aperto facilmente visitabile a piedi.

Le acque di Massa Lubrense sono l’ideale per gite in barca ed esplorazioni subacquee, ma anche per indimenticabili immersioni e snorkeling. Interessanti anche le grotte lungo la costa, molte delle quali possono essere raggiunte in canoa.

Soggiornare a Massa Lubrense

Le spiagge da vedere assolutamente

Massa Lubrense mantiene da molti anni il riconoscimento della Bandiera Blu per le sue acque sempre cristalline, tutelate dal parco marino protetto di Punta Campanella.

  • Baia di Ieranto: una bellissima baia situata tra Punta Campanella e Punta Penna. La spiaggia, circondata da una vegetazione verde e rigogliosa, è costituita da ciottoli ed è bagnata da acque azzurre.
  • Marina del Cantone: ideale per chi cerca una spiaggia comoda dove prendere il sole; alterna zone di spiaggia libera a tratti di spiagge attrezzate con stabilimenti balneari e altri servizi.
  • Crapolla: una caletta che ospita una piccola ma meravigliosa spiaggia di ciottoli. Il percorso verso questo angolo di paradiso si snoda attraverso una natura rigogliosa e talvolta selvaggia, che nasconde reperti risalenti all’epoca romana.

Scegliere l’alloggio a Massa Lubrense

Le numerose frazioni vantano un’ampia gamma di opzioni per l’accoglienza degli ospiti: se vi trovate a Massa Lubrense per una vacanza al mare all’insegna del relax, valutate la possibilità di scegliere una delle strutture situate vicino al mare per un facile accesso alla spiaggia. Inoltre, Massa Lubrense dispone di ottime sistemazioni anche nelle zone collinari. Tra hotel di lusso, piccole pensioni e campeggi, il paese offre l’alloggio perfetto per una vasta gamma di viaggiatori.

Ci sono molte sistemazioni che offrono diversi livelli di servizio, con splendide piscine private e camere con vista panoramica. Il comune è molto frequentato in estate, quindi è una buona idea prenotare il vostro alloggio in anticipo in modo da trovare quello più adatto alle vostre esigenze.

Come arrivare a Massa

Massa Lubrense è facilmente raggiungibile in auto tramite l’autostrada A3 Napoli-Salerno.

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Sorrento, raggiungibile da Napoli con la Circumvesuviana.

Da Sorrento, è presente il servizio degli autobus SITA per arrivare a Massa Centro e a ogni frazione.


  • -

Esperienze a Massa Lubrense

Category:Attività all'aperto,Blog,Viaggio Tags : 

Massa Lubrense vanta un vasto repertorio di attività da svolgere, che spaziano dalla gastronomia all’attività fisica: esperienze imperdibili che renderanno il vostro soggiorno indimenticabile.

Tra le cose da fare a Massa Lubrense, c’è l’imbarazzo della scelta: le attività proposte sono numerose e si adattano a tutti i gusti e renderanno il vostro viaggio un’esperienza memorabile. In questo articolo vi proponiamo alcune delle attività di Massa Lubrense alle quali non potete assolutamente rinunciare!

1. Attività fisica: trekking e sport

Se le vostre passioni sono lo sport, l’attività fisica e il benessere, andare in vacanza a Massa Lubrense non vi fermerà dal mantenere una routine di esercizi regolari. Anche in viaggio è possibile cimentarsi in attività sportive, che giovano al corpo come alla mente: trekking, canoa, pilates e yoga sono le opzioni favorite. La nostra località promuove spesso eventi al fine di incentivare l’attività fisica e un corretto stile di vita, a beneficio di cittadini e turisti.

È quindi possibile tenersi in forma in vacanza? A Massa Lubrense non solo è possibile, ma è d’obbligo, soprattutto per avvicinarsi alla sua realtà naturale.

Per coloro che amano trascorrere il loro tempo a contatto con la natura, la nostra località mette a disposizione diverse possibilità escursionistiche. La rete sentieristica che attraversa tutto il territorio offre numerosi sentieri di trekking, in numerosi ambienti e con diverso grado di difficoltà. Il livello di preparazione e di equipaggiamento richiesto varia a seconda della difficoltà del percorso e del tempo che si prevede di trascorrere in natura. Si tratta di una profonda e rassicurante attività da svolgere in armonia col nostro territorio. Il “campo da gioco” del trekking non conosce confini, quindi approfittate di questo vantaggio, ma siate sicuri di rispettarlo allo stesso modo.

Esperienze a Massa Lubrense: trekking

2. Esplorare i dintorni: tour in barca

Avventurarsi alla scoperta dei dintorni rientra assolutamente nelle esperienze da fare a Massa Lubrense. In posizione strategica tra il golfo di Napoli e quello di Sorrento, Massa Lubrense è un punto di partenza ideale per accedere alla penisola sorrentina, alla costiera amalfitana e alla zona vesuviana.

Non perdetevi l’occasione di esplorare la zona circostante! Come? A Massa Lubrense potete scegliere tra diversi itinerari in barca: una valida opzione per entrare in contatto con la nostra realtà marittima. Barche veloci, sicure e confortevoli vi condurranno alla scoperta delle località più suggestive della Costiera Amalfitana e del Golfo di Napoli, inclusa l’incantevole isola di Capri.

Le peculiarità del territorio lubrense non hanno eguali, ma vale la pena spingersi oltre i suoi confini.

Esperienze a Massa Lubrense: tour in barca

3. Eventi e sagre: alla scoperta dei prodotti locali

Tra le attività da svolgere non può mancare la degustazione dei prodotti tipici. Il patrimonio naturale e culturale di Massa Lubrense si riflette soprattutto nella sua grande eredità culinaria. La località, che non rinuncia alla sua vocazione agricola, si distingue per il turismo gastronomico. Stiamo parlando di una vasta offerta culinaria, con pietanze di tutti i tipi e in grado di soddisfare qualsiasi tipo di palato. Qui di seguito vi indichiamo alcuni dei suoi prodotti:

  • limoni
  • limoncello
  • olio d’oliva
  • provolone del monaco

Quale modo migliore per assaporare i prodotti locali se non partecipare alle numerose sagre che si tengono abitualmente in paese? Massa Lubrense è infatti nota per lo svolgimento di sagre ed eventi caratteristici a cui si può facilmente accedere, scoprendo usi, costumi e tradizioni del nostro territorio. Per quanto le manifestazioni enogastronomiche abbiano un ruolo primario, non mancano eventi sportivi, religiosi e culturali. Partecipare attivamente agli eventi proposti contribuirà ad arricchire il vostro soggiorno, del quale conserverete un ricordo indelebile.

Esperienze a Massa Lubrense: prodotti locali

Abbiamo dunque motivo di affermare che il territorio lubrense offre a coloro che vivono o trascorrono qualche giorno di vacanza una serie di attività che ne valorizza la tradizione naturale come culturale. Dal momento che la natura di Massa Lubrense è variegata, è importante sottolineare quegli aspetti che, nel complesso, ne fanno una destinazione per esperienze indimenticabili.


  • -

I liquori di Massa Lubrense

Category:Blog,Gastronomia Tags : 

Le località della Penisola Sorrentina sono famose per la produzione di liquori. Usufruendo dei prodotti locali, si ottengo distillati dal gusto inconfondibile.

Il limoncello

Tra i liquori di Massa Lubrense è impossibile non citare il Limoncello. La spessa buccia dei limoni locali, ricca di oli essenziali e dall’aroma molto deciso, è l’ingrediente principale della produzione.
Si tratta del liquore simbolo della costiera sorrentina, nato agli inizi del 1900 e amato in tutto il mondo.

La preparazione secondo la tradizione inizia con il lavaggio del frutto. In una brocca vengono poi inserite le scorze insieme all’alcol alimentare e il tutto viene lasciato in macerazione per circa un mese. Successivamente, al composto viene aggiunta dell’acqua precedentemente portata a ebollizione con lo zucchero e poi fatta raffreddare, insieme a dell’altro alcol. Il tutto viene fatto riposare per altri 40 giorni. L’infuso viene poi filtrato e sistemato in delle bottiglie.

In Campania questo liquore è solitamente gustato come digestivo dopo pranzo o dopo cena. È utilizzato per la preparazione di dolci come il babà o la delizia al limone, un soffice pan di spagna bagnato al limoncello, farcito con crema pasticcera aromatizzata e decorato con ciuffetti di panna e scorza di limone. Un dessert dal sapore unico.
Nel periodo estivo viene utilizzato anche per arricchire gelati o granite.

Molto comune è anche la Crema di Limoncello. Differenza rispetto al classico liquore è l’uso del latte al posto dell’acqua. In questo modo il gusto sarà più dolce, dalla consistenza cremosa. Ottimo da gustare da solo, ancor di più da accompagnare ai dolci.

Liquore alle noci

Noci di Sorrento

Anche le noci di Sorrento sono tra i prodotti tipici della zona. Secondo la tradizione vanno raccolte il 24 giugno, nel giorno di San Giovanni, e ancora acerbe vanno utilizzate per la macerazione. Il liquore – chiamato nocillo o nocino – acquisisce un colore marrone scuro con riflessi tendenti al nero e un profumo intenso e persistente. L’invecchiamento ne esalta il gusto amaro, apprezzabile al meglio quando servito a temperatura ambiente.

Il mirto

Liquore al mirto

Il mirto è un pianta che cresce spontaneamente nell’area mediterranea. Il liquore è prodotto dalle sue bacche mature, in macerazione per circa 40 giorni. Appena preparato, in genere ha una colorazione molto scura, tendente al nero con riflessi violacei, e un gusto astringente. Dopo diversi mesi vira al rosso rubino, il gusto è più armonico e vellutato. Si tratta di un ottimo digestivo da gustare freddo.

Liquore di mela annurca

L’annurca è una varietà di mela con marchio I.G.P. che cresce su tutto il territorio campano. È un frutto molto amato, ricco di vitamine e minerali, dalle note proprietà benefiche. Raccolta ancora acerba, termina la sua maturazione al sole, assumendo il caratteristico colore rosso e un sapore che la rende unica. Utilizzando i semi se ne produce un liquore aromatizzato, dal gusto fruttato e molto delicato. Altre versioni della ricetta oltre i semi prevedono anche l’uso delle bucce. Il tutto viene lasciato macerare per circa un mese e mezzo. Il liquore assume poi un colore tenue, tendente al rosso. Solitamente è consumato a fine pasto, ma può essere utilizzato anche per la preparazione di dolci, ad esempio come bagna.

Liquori alle erbe

A Massa Lubrense viene prodotta una grande varietà di liquori alle erbe. Ne è un esempio il liquore al finocchietto, perfetto digestivo fresco. Per la produzione si utilizzano prevalentemente i semi della pianta, oltre che le foglie. Viene servito a temperatura ambiente.

Il liquore alla liquirizia, dal colore nero intenso, ha invece un gusto più deciso e una consistenza più densa e cremosa. L’ingrediente principale è la radice della pianta. Da non perdere se siete amanti del suo caratteristico sapore!

Il profumo delle erbe mediterranee è concentrato nel liquore alle dodici erbe. Tra queste menta, basilico, alloro, rosmarino, ginepro, camomilla, foglie di tè, chiodi di garofano. Liquore dal gusto aromatico, è indubbiamente un ottimo digestivo.

Liquore all’arancia e al mandarino

Oltre al classico limoncello, nella zona si produce anche un liquore a base di arancia. Quest’ultima, come il limone, ha una buccia spessa e molto profumata, in contrasto con la polpa leggermente acre. Ne viene fuori un prodotto dal sapore inconfondibile.
Il liquore al mandarino della penisola sorrentina, prodotto sempre per macerazione delle sue bucce, ha un gusto dolce e più delicato.

Grappe

Nel territorio si trovano anche le classiche grappe, come la barricata, dal colore ambrato, o la grappa di Barbera. Le bacche utilizzate per le produzioni provengono dai vitigni del Piemonte.

Questi distillati, oltre a essere gustabili sul luogo, sono un perfetto souvenir da portare a casa o regalare!


  • -

Luoghi nascosti di Massa Lubrense

Category:Attività all'aperto,Blog,Luoghi Tags : 

di Ilaria Panaro

Massa Lubrense è un territorio ricco di sorprese, luoghi e attività per tutti i gusti. Ci sono sicuramente dei posti che sono all’ordine del giorno nelle tappe dei turisti, ma adesso vogliamo mostrarvi alcuni luoghi nascosti di Massa Lubrense, per chi non si accontenta delle bellezze più note ed è in cerca di un’idea originale.

Monte San Costanzo

Il Monte San Costanzo è una zona poco frequentata dai turisti e la consigliamo per la sua suggestività. In questo punto si fondono insieme mare e cielo, qui potrete ammirare sia il golfo di Napoli che il golfo di Salerno e l’isola di Capri. C’è inoltre una scalinata che porta alla chiesetta di San Costanzo, lì resterete sbalorditi dal panorama e dal paesaggio. Vi consigliamo di andarci al tramonto, l’effetto sarà così bello da farvi credere di essere in Paradiso!

Monte San Costanzo tra i luoghi nascosti di Massa Lubrense
Monte San Costanzo

Cappella di San Pietro a Crapolla

Prima di arrivare alla famosa insenatura del Fiordo di Crapolla, c’è una scalinata di 700 gradini, numerati con mattonelle in ceramica dipinta. Sul lato sinistro di questa scalinata si trova la Cappella di San Pietro, costruita sui resti dell’antica Abbazia di San Pietro. Il 29 giugno di ogni anno, alla festa di San Pietro, un gran numero di fedeli vengono qui in pellegrinaggio. Vale la pena fare questo itinerario perché offre una vista meravigliosa sugli isolotti Li Galli, L’Isola D’Isca e la Vetara; la costa di Praiano e il profilo di Punta Penna.

Cappella di San Pietro a Crapolla
Cappella di San Pietro a Crapolla

Belvedere del Deserto a Sant’Agata

Tra i luoghi nascosti, ne proponiamo anche uno situato al centro tra il golfo di Napoli e di Salerno. Forse in molti conoscono Sant’Agata sui Due Golfi, ma in pochi sanno che esiste un belvedere sul tetto del Monastero di San Paolo al Deserto che offre un panorama mozzafiato sui golfi di Napoli e Salerno. Molti viaggiatori hanno decantato le bellezze della collina del Deserto, tra i tanti Friedrich Nietzsche.

Belvedere del Deserto a Sant'Agata
Monastero del Deserto

Grotta di Mitigliano

Agli amanti delle immersioni subacquee, suggeriamo di visitare questa particolare grotta, detta “della Corvina”, a pochi passi dalla Cala di Mitigliano. Appoggiata su un fondale di 15 m, dal diametro di circa 6 m, costituisce un rifugio per piccole aragoste e corvine che incantano i visitatori con i loro movimenti. La grotta è composta da tre camere, ma la particolarità faunistica è presente nella terza, dove possiamo trovare esemplari di Brotula.

cala di mitigliano, uno dei luoghi nascosti di massa lubrense

Le torri saracene

Questo tratto di costa fu soggetta alle incursioni dei pirati saraceni fra il IX e il XVI secolo. Questa situazione ha lasciato una traccia ancora oggi visibile: Massa Lubrense è ricca di torri di difesa e di avvistamento; alcune non sono altro che ruderi, mentre altre sono state adattate agli usi più disparati. Ne sono un esempio il “Torrione”, struttura edificata per difendere l’ex collegio gesuitico, e le case-torri, erette prevalentemente da privati.

torri saracene, luoghi nascosti di Massa Lubrense
Torre saracena

Le aziende agricole La Masseria e Il Turuziello

Per concludere questa breve guida ai luoghi nascosti di Massa Lubrense, proponiamo due aziende agricole molto note sul territorio: La Masseria e Il Turuziello. Esse, oltre alla produzione di prodotti tipici (Provolone del Monaco DOP, limoncello, arance, olio…), propongono ai visitatori anche dei tour enogastronomici, con delle golose degustazioni incluse.

Il Turuziello
Il Turuziello


  • -
Provolone del Monaco

I formaggi di Massa Lubrense

Category:Blog,Evidenza,Gastronomia Tags : 

di Alessandra Gioielli

I caseifici di Massa Lubrense offrono alcune tra le migliori produzioni di formaggi della penisola sorrentina, dati dall’unione di materie prime di alta qualità e tradizione.

Il Provolone del Monaco

Tra i formaggi di Massa Lubrense è impossibile non citare il Provolone del Monaco. La produzione di questo formaggio si concentra in origine sul territorio dei Monti Lattari. I primi abitanti di questi monti trasformarono lo spazio sottratto ai boschi in terreno coltivabile e iniziarono l’attività di allevamento di animali, specialmente bovini. Le produzioni ottenute sono entrate nella tradizione, nella cultura e nell’economia di questa zona, consolidandosi nei secoli. La razza dei bovini da latte sarà poi conosciuta con il nome di “agerolese”. Il pascolo libero, fatto di erbe aromatiche presenti gran parte dell’anno, caratterizza sicuramente il sapore di questo formaggio: dolce, con un leggero gusto piccante.

Si tratta di un prodotto semiduro e stagionato, dalla riconoscibile forma allungata, realizzato con latte a crudo. Il processo di produzione segue tutt’oggi la tradizione artigianale, sfruttando il particolare microclima del territorio per la stagionatura, mai inferiore a 6 mesi. Tempi prolungati saranno indice di un sapore più intenso e aromatizzato.

Il fior di latte e la treccia

formaggi di Massa Lubrense

Questo stesso latte di alta qualità è poi utilizzato anche per la produzione di altri prodotti gastronomici.
Tra i formaggi tipici di Massa Lubrense, infatti, c’è anche il fior di latte, prodotto caseario fresco a pasta filata riproposto in varie forme. Il sapore è leggermente acidulo, ottimo da accompagnare con i pomodori.
Il latte crudo subisce una precisa lavorazione: viene portato ad una temperatura di oltre 35°, a esso viene aggiunto del caglio e si passa poi ad un processo di coagulazione di massimo 20 minuti. Dopo di che, rotta la cagliata, questa deve fermentare naturalmente per circa 4 ore. In seguito il composto può essere tagliato in porzioni più piccole e lavorato in acqua bollente. Qui i mastri casari ne iniziano la filatura fino a ottenere la forma desiderata, tra cui anche la tipica treccia sorrentina, prodotta con latte di vacca e più compatta rispetto al fior di latte. Molto comune è anche la treccia dalla forma arrotondata.

Il caciocavallo

Tra gli altri formaggi troviamo il caciocavallo, caratteristico della zona, ma anche più generalmente dell’Italia meridionale. È uno tra i più antichi formaggi a pasta filata, dalla classica forma tondeggiante, prodotto con latte vaccino e stagionato per un minimo di 4 mesi. Il suo nome si pensa derivi dall’antica usanza di conservarlo a cavallo di un’asta orizzontale.

Le caciottine

Nel territorio di Massa Lubrense vengono prodotte anche delle caciottine, semplici o arricchite con varie spezie tra cui peperoncino o erba cipollina. Si tratta di un formaggio fresco e molto morbido tanto da essere quasi spalmabile. Il suo processo di realizzazione è simile a quello per il fior di latte, ma non prevede fermentazione.

Le provole

Provola, formaggio fresco a pasta filata dal sapore leggermente affumicato, e provoloncino, stagionato a doppia cottura, sono tra le altre produzioni locali. Si producono lungo l’intero territorio tutto l’anno, con punte nel periodo estivo, in coincidenza con i maggiori flussi turistici.

Formaggi farciti

É possibile trovare anche formaggi farciti, come le scamorze con il classico ripieno di olive e peperoncino. Spesso durante la cottura vengono poggiate su foglie di limoni, prodotto locale, per acquisirne l’aroma. O ancora rollè di formaggio farciti con prosciutto.

Mucche di caseificio locale

Numerosi sono i caseifici a gestione familiare che si occupano della produzione di questi formaggi secondo la tradizione. Infatti, gran parte della lavorazione, seppur affiancata da macchinari di ultima generazione, rimane prettamente manuale. Questi prodotti sono gustabili a Massa Lubrense ma non solo, poiché proprio per la loro qualità sono spesso richiesti in tutta italia!




  • -
Noleggio auto Massa Lubrense

Noleggiare un’auto a Massa Lubrense

Category:Blog,Viaggio Tags : 

Se avete in programma un viaggio a Massa Lubrense e siete indecisi se noleggiare o meno un’auto, oppure desiderate semplicemente informazioni a riguardo, questo articolo fa al caso vostro.

Massa Lubrense può essere raggiunta con i mezzi pubblici, arrivando alla vicina Sorrento tramite treno, aliscafo/traghetto e autobus, a seconda delle esigenze. Una volta arrivati a destinazione sono due le alternative: usufruire dei trasporti locali come la linea autobus, attiva fino alle ore 22 (con prolungamenti di orari nei periodi estivi), oppure noleggiare un mezzo e avere così totale libertà negli spostamenti, specialmente nelle ore serali e notturne. Qualora optaste per la seconda alternativa, è importante avere alcuni accorgimenti.

Prenotare il noleggio con largo anticipo

Se siete sicuri che in quel determinato periodo vi recherete a Massa Lubrense e vorrete noleggiare un’auto, è fondamentale confermare la vostra prenotazione con anticipo. In questo modo sarete certi della disponibilità del mezzo che più si addice alle vostre esigenze, potrete visionare e confrontare con calma le offerte proposte dai vari autonoleggi della zona. Prima di procedere alla prenotazione online è consigliabile contattare telefonicamente o per email il responsabile al noleggio, in modo da garantire maggiore chiarezza nelle informazioni.
Spesso noleggiare last minute non è affatto conveniente, specialmente in alta stagione. Per risparmiare, quindi, assicuratevi di procedere per tempo!

Scegliere un’auto appropriata

Le strade di Massa Lubrense, così come dei suoi dintorni, sono spesso strette e a volte non di facile percorrenza. Il territorio è composto da ben 17 frazioni, borghi dall’antico fascino, da non perdere. È quindi bene scegliere l’auto con consapevolezza, meglio se di piccole dimensioni. In questo modo gli spostamenti saranno facilitati e si eviteranno ingorghi nel traffico. È possibile noleggiare anche scooter o motorini a seconda delle esigenze, ovviamente questi sono da preferire nel periodo estivo.

Dove posso parcheggiare?

Nella città di Massa Lubrense sono presenti zone di sosta gratuite e a pagamento, contrassegnate rispettivamente da strisce bianche e blu. Le strisce a pagamento in strada e nei parcheggi comunali rispettano i seguenti orari: dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00; sono gratuite nell’intervallo pomeridiano e di notte. Durante le ore a pagamento è possibile parcheggiare utilizzando il parcometro oppure esponendo le apposite parkcard o l’abbonamento. Per maggiori informazioni su come attivarli, sulle diverse tipologie e sui costi consultare questa pagina nella sezione “Parcheggio a Massa Lubrense”. Si può usufruire di questi parcheggi anche per accedere alle spiagge o in prossimità dei sentieri.

Informazioni generali sul noleggio

È bene ricordare che per noleggiare un’auto bisogna essere in possesso di una patente di tipo B in corso di validità. Inoltre a seconda dell’autonoleggio può essere o meno necessario avere un minimo di 21 e un massimo di 80 anni di età. Può accadere che ai ragazzi più giovani di 21 anni venga fatto pagare un supplemento. Se invece si vuole noleggiare un motorino o uno scooter, la tipologia di patente richiesta varia a seconda della cilindrata.
I prezzi, a seconda della tipologia di auto, possono mediamente variare tra gli 80 e i 120 euro al giorno, compresi di benzina. Ovviamente in caso di motocicli il prezzo è più conveniente.
Per maggiori informazioni, anche riguardo la garanzia assicurativa, è bene consultare il sito web dell’autonoleggio scelto.
Se viaggiate in gruppo, optare per un mezzo unico vi permetterà di risparmiare sulle spese!

Cittadini non italiani

Se siete cittadini non italiani, solitamente sono richiesti i seguenti documenti: patente del proprio paese di origine, permesso internazionale di guida se non si è cittadini dell’UE, documento di identità e se necessario una carta di credito per i pagamenti. Questi possono variare a seconda dei casi.

Vantaggi del noleggiare un’auto

  • Esplorare luoghi nuovi

Noleggiare un’auto a Massa Lubrense non solo permette di essere completamente liberi negli spostamenti, ma dà la possibilità di vedere il territorio da una prospettiva diversa.
A differenza dei mezzi locali che percorrono sempre il medesimo itinerario, viaggiando in macchina si possono esplorare zone nuove, anche distanti dai classici luoghi turistici. Si può arrivare in destinazioni altrimenti irraggiungibili e godere a pieno delle bellezze del luogo. Quindi perché limitarsi?
Viste panoramiche di spiagge al tramonto, natura incontaminata, sono solo alcuni degli scenari che la zona ha da offrire!

Questi meravigliosi scatti raffigurano il panorama dal borgo dell’Annunziata; un suggestivo tramonto su Capri e Marina della Lobra.

  • Comodità e migliore gestione del tempo a disposizione

Spostarsi in auto offre innumerevoli comodità anche qualora si necessiti di viaggiare portando con sé bagagli ingombranti, attrezzature da trekking o da spiaggia, senza doversi recare necessariamente presso le varie fermate della linea autobus. Questo permette di avere una piena gestione del tempo in vacanza, che si sa, è prezioso!

  • Raggiungere i dintorni di Massa Lubrense

Perché limitarsi a Massa Lubrense? Noleggiando un’auto è possibile raggiungerne i dintorni con grande facilità. Sorrento, le località della costiera Amalfitana e anche i siti archeologici come Pompei o Ercolano sono tappe inevitabili nella vostra vacanza. In questo modo potrete godere delle bellezze della Penisola Sorrentina nella loro totalità. Scenari da cartolina che vi ruberanno il cuore!


  • -
Ciclista in corsa

Il Giro d’Italia passa per Massa Lubrense

Category:Blog,Eventi Tags : 

Nella primavera del 2023 il Giro d’Italia, percorrendo la Penisola Sorrentina, passerà per Massa Lubrense.

La 106ma edizione del Giro d’Italia, 2023

Quest’anno il Giro d’Italia inizierà il 6 Maggio 2023, partendo dalla Marina di Fossacesia, in Abruzzo, per concludersi il 28 Maggio a Roma. I ciclisti percorreranno un totale di 3448.6 km con un massimo di 51.300 m di dislivello. Le tappe totali, con differenti livelli di difficoltà, saranno 21.

Sesta tappa: Napoli-Napoli

Il giro arriverà nella penisola sorrentina durante la sesta tappa, che prevede partenza e arrivo entrambi a Napoli, in data 11 Maggio 2023. Si tratterà di una fase breve e intensa tra il capoluogo campano e la penisola Amalfitana. Da Napoli si costeggerà il Vesuvio dal lato nord per scalare il Valico di Chiunzi ed entrare ad Amalfi in un circuito che percorre tutta la costiera Amalfitana. È proprio dopo questa fase che il Giro d’Italia passerà anche a Massa Lubrense. Si affronterà una serie di curve e di saliscendi che termineranno nella zona di Pompei da dove la corsa proseguirà sostanzialmente rettilinea fino a Napoli. La volata finale si disputerà sul lungomare di via Caracciolo, dove si presenterà probabilmente un gruppo non completo. I ciclisti percorreranno un totale di 156 km.

L’ultima volta che i corridori percorsero questi territori risale a ben 10 anni fa, nel Maggio 2013. In quell’anno una delle tappe della gara partì da Sorrento, attraversando i Monti Lattari, la costa d’Amalfi, per proseguire verso Paestum e il Cilento. Il sindaco di Sorrento vorrebbe far si che la sua città diventi nuovamente città tappa della prossima edizione del Giro d’Italia, nel 2024.

Percorso del Giro di Italia 2023
Il percorso del Giro d’Italia 2023,
da Instagram @giroditalia

Questo evento sportivo è da sempre uno dei più seguiti dagli italiani. Ogni anno sono tantissimi i cittadini che scendono in strada per assistere al passaggio dei corridori e fare il tifo. Le vie si colorano di rosa e bandiere sventolano tra la folla. Non solo dal vivo, ma come sempre l’evento è seguibile anche in diretta televisiva.

Cenni storici e curiosità

Il Giro d’Italia è una gara ciclistica maschile la cui prima edizione si tenne ben 114 anni fa, nel Maggio del 1909. All’epoca il ciclismo era considerato tra gli sport più seguiti in Italia, ancor più del calcio. Il percorso contava 2448 km ed era organizzato in 8 tappe comprendendo, come oggi, tratti in salita e pianeggianti. Da quel momento in poi la corsa si svolse ogni anno, ad eccezione del periodo delle guerre mondiali, coinvolgendo atleti provenienti da tutto il mondo. Questa competizione ciclistica rientra tra le tre più grandi d’Europa.

Da sempre il simbolo del Giro d’Italia è l’iconica maglia rosa, indossata ogni anno dal vincitore.
Perché il rosa? Questo colore fu scelto per omaggiare la Gazzetta dello Sport, organizzatore e ideatore dell’evento, le cui pagine del giornale sono proprio del medesimo colore. Gli atleti, però, possono aggiudicarsi anche altre tipologie di maglie in base alle loro prestazioni, come l’azzurra, la bianca o la ciclamino.


  • -

Il progetto M.A.R.E. a Massa Lubrense

Category:Blog,Luoghi Tags : 

di Rosario Sisto

Il territorio di Massa Lubrense presenta innumerevoli bellezze naturali. Tra queste, di particolar importanza sono gli ambienti acquatici che circondano le sue coste, tutelati dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Col fine di salvaguardare l’ecosistema marino di questi territori, l’Area Marina ha dato inizio al progetto M.A.R.E.

Questo progetto mira a coinvolgere un numero di giovani volontari provenienti da tutto il mondo in attività studiate non solo per assistere al mantenimento degli ecosistemi marini locali, ma anche per aiutare a diffondere tra i giovani importanti conoscenze sulle bellezze marine e su come tenerle al sicuro.

Per questo articolo abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno dei volontari di quest’anno: Pedro Ribeiro.

Partiamo con una presentazione: come ti chiami? Quanti anni hai? Da quale paese vieni?

Mi chiamo Pedro Ribeiro, ho 26 anni e sono portoghese. Sono nato in una piccola città nell’entroterra del Portogallo e ho studiato biologia, inclusa biologia marina, all’Università di Aveiro.

Dicci: come mai hai deciso di partecipare al progetto M.A.R.E. ?

Dopo aver ottenuto la laurea magistrale l’anno scorso, ho cercato lavoro in Portogallo, ma non sono riuscito a trovare niente che facesse al caso mio.

Un giorno ho scoperto l’esistenza del progetto M.A.R.E. su Facebook e ho deciso di prenderne parte. In particolare, desidero portare in Portogallo le conoscenze che ho acquisito grazie al progetto.

Inoltre, durante i miei studi universitari non ho potuto prendere parte a un progetto Erasmus, quindi quest’esperienza mi ha permesso di “riempire quel vuoto”, in un certo senso.

Sono necessari studi o preparazioni specifiche per prendere parte al progetto M.A.R.E.?

In realtà, dei 10 volontari che attualmente prendono parte al progetto solo 7 possiedono conoscenze in biologia marina, mentre gli altri 3 hanno studiato materie completamente diverse.

Nonostante ciò, per quanto non sia strettamente necessario avere conoscenze specifiche per diventare volontario, è comunque importante che almeno una parte del gruppo abbia studiato biologia marina, così da supportare gli altri nelle attività più impegnative.

Quali sono le principali attività che voi volontari svolgete?

progetto M.A.R.E.

Durante il primo mese frequentiamo un corso d’italiano, così da rendere più facile la comunicazione.

Le attività vere e proprie iniziano d’estate, spesso con l’assistenza di altre associazioni.

Le principali attività si svolgono presso la Baia di Ieranto, con lo scopo di proteggere la biodiversità dell’area, ovvero le sue centinaia di specie marine, vegetali e animali. Quando capita che delle barche entrino nella baia – dove non è possibile navigare a motore né ancorare – noi le raggiungiamo in canoa per spiegare alle persone a bordo il regolamento del parco e i suoi scopi, e quindi li invitiamo a proseguire altrove.

Al tempo stesso ci impegniamo a insegnare alle persone l’importanza di proteggere questo ecosistema, e organizziamo spesso escursioni in kayak e snorkeling. Così facendo, le persone possono immergersi personalmente nelle bellezze acquatiche del territorio e conoscerlo meglio.

I volontari si occupano anche della salvaguardia delle tartarughe marine: seguiamo le loro impronte sulla sabbia lungo le spiagge, alla ricerca di eventuali nidi. Una volta trovato il nido, lo proteggiamo così da accertarci che le uova si schiudano in tutta sicurezza. Nel frattempo, ne approfittiamo per spiegare ai bagnanti presenti i dettagli dell’intero processo.

Ci sono state difficoltà nell’approcciarsi alla tutela di un territorio straniero?

Personalmente no. Adattarsi a questo contesto culturale è stato abbastanza facile per me dato che, secondo la mia esperienza, l’Italia e il Portogallo non sono paesi molto diversi dal punto di vista socio-culturale.

Come influisce nelle attività la collaborazione tra ragazzi provenienti da paesi e culture diversi?

Progetto M.A.R.E.

Alcune delle attività del progetto M.A.R.E. sono mirate anche a creare forti connessioni tra di noi, per sentirci uniti a discapito delle differenze culturali.

Tra le attività più memorabili e interessanti ci sono le “serate culturali”: a ognuno di noi è dedicata una serata durante la quale parliamo agli altri del nostro paese natale e della nostra cultura. Lo scopo di questi incontri è di farci sentire tutti più vicini. Abbiamo organizzato vari appuntamenti del genere: serate spagnole, greche, croate e tante altre ancora.


Ringraziamo profondamente Pedro Ribeiro per averci dedicato il suo tempo e dato tutte queste informazioni.

Speriamo vivamente che tutti coloro che abbiano letto questo articolo si siano incuriositi e che visitino un giorno i territori che costituiscono l’Area Marina Protetta Punta Campanella, così da poterne ammirare le bellezze di persona e apprendere a pieno l’importanza della loro salvaguardia!


  • -

Gli Osci: l’antico popolo di Massa Lubrense

Category:Blog,Cultura Tags : 

di Rosario Sisto

Più di un antico popolo ha reso Massa Lubrense la propria dimora nel corso dei secoli, proprio come nel resto della penisola italiana: gli antichi Romani, i Greci, i Longobardi e molti altri. La storia del nostro territorio è sicuramente ricca.

Tuttavia, tra i tanti popoli che hanno messo piede in queste terre ce n’è uno che li precede tutti, e della cui passata presenza nel territorio abbiamo testimonianza grazie a un’iscrizione ritrovata a Punta Campanella: gli Osci.

L’antico popolo italico degli Osci

Gli Osci erano un’antica popolazione italica, ovvero, detto in poche parole, uno di quei popoli che si trovavano già stanziati nell’antica penisola italiana ben prima dell’arrivo dei Greci o delle conquiste romane. Le loro origini sono sfortunatamente incerte ancora oggi, data la relativa scarsità di reperti archeologici. Diversi autori hanno ognuno dato delle proprie ipotesi a riguardo.

Secondo alcuni storici, questo popolo risultò dall’assimilazione da parte di popoli sannitici degli Opici, un altro popolo italico, situato nell’Opicia, un antico territorio che apparentemente comprendeva gran parte dell’attuale Campania.

Secondo altri, il nome “Osci” non è altro che un secondo nome con cui gli Opici stessi finirono per essere conosciuti.

Ciò che sappiamo con abbastanza certezza è che questo popolo, in realtà suddiviso in varie tribù com’era spesso il caso di molti popoli italici, probabilmente entrò in contatto con gli antichi Greci e, ovviamente, i Romani. Questi ultimi finirono per “romanizzare” il popolo, com’era loro usanza, distruggendone le caratteristiche culturali e sostituendole con elementi della cultura romana.

L’osco: una lingua speciale

Osci, antico popolo di Massa Lubrense
Alfabeto osco con traslitterazione

Forse l’elemento più caratterizzante degli Osci era la loro lingua, l’osco.

Si tratta di una lingua di origine indoeuropea appartenente al ceppo osco-umbro la cui estensione geografica nella penisola fu particolarmente ampia, ricoprendo praticamente tutto il meridione.

La lingua si parlava dal VI-V secolo a.C. circa fino alla romanizzazione del popolo nel I secolo a.C., che vide come conseguenza la sostituzione dell’osco con il latino.

Ciò che rende l’osco una lingua alquanto speciale nel contesto delle lingue italiche antiche è che si scriveva in almeno 3 alfabeti diversi: possedeva naturalmente un alfabeto proprio, composto da un numero compreso tra 19 e 23 lettere, secondo gli studiosi, ma è stata anche trovata della documentazione osca scritta in alfabeto latino e greco.

La cultura e la società degli Osci

A giudicare da ciò che possiamo discernere dai pochi reperti che ci restano, gli Osci erano un popolo che basava la propria sussistenza prevalentemente sull’agricoltura e l’allevamento del bestiame, in particolare di bufali, da cui è possibile che derivi l’attuale usanza campana di allevare questi gli animali.

La famiglia era l’elemento cardine della loro struttura sociale, la quale era generalmente patriarcale. Per secoli la società osca non vide l’esistenza di schiavi, i quali però furono introdotti a seguito dell’entrata in contatto con i Greci.

Per quanto riguarda la loro religione, pare che gli Osci, come molti altri popoli preromani, venerassero divinità legate agli elementi naturali, come il Sole e la Terra, e che tra loro fosse diffuso il culto della Mater Matuta.

Fu proprio la cultura osca a creare un importante genere di rappresentazione teatrale: la commedia Atellana. Questo genere teatrale deve il proprio nome alla città campana di Atella, una delle antiche città degli Osci. Consisteva principalmente nella rappresentazione, solitamente improvvisata, di scene dal tono popolare e farsesco, stravagante, dove si vedevano interagire personaggi tipici, come ad esempio il servo, il padrone, il vecchio stolto, il mangione e molti altri ancora. Ciascuno di questi tipi era caratterizzato da una specifica maschera dall’aspetto grottesco. Questo genere fu molto popolare nell’antichità, anche tra i Romani, ed è ancora oggi la principale, nonché più grande, testimonianza della cultura osca di cui siamo a conoscenza.

Ammirare la storia dell’antico popolo di Massa Lubrense

Sfortunatamente sappiamo ancora relativamente poco sugli Osci in quanto possiamo basarci solo sui pochi ritrovamenti archeologici cosparsi per il territorio campano. Massa Lubrense, con i propri reperti appartenenti a questa antica popolazione, potrà quindi risultare una meta alquanto interessante per chiunque desideri sapere di più riguardo la storia degli Osci, nonché quella di altri popoli italici le cui tracce sono ancora presenti sul territorio. Pertanto incoraggiamo tutti voi, che siate veri e propri studiosi di storia antica o semplicemente curiosi di conoscere il passato delle nostre terre, a venire qui da noi ad ammirare con i vostri stessi occhi ciò che rimane delle nostre antiche origini!