Il progetto M.A.R.E. a Massa Lubrense

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Il progetto M.A.R.E. a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il territorio di Massa Lubrense presenta innumerevoli bellezze naturali. Tra queste, di particolar importanza sono gli ambienti acquatici che circondano le sue coste, tutelati dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Col fine di salvaguardare l’ecosistema marino di questi territori, l’Area Marina ha dato inizio al progetto M.A.R.E.

Questo progetto mira a coinvolgere un numero di giovani volontari provenienti da tutto il mondo in attività studiate non solo per assistere al mantenimento degli ecosistemi marini locali, ma anche per aiutare a diffondere tra i giovani importanti conoscenze sulle bellezze marine e su come tenerle al sicuro.

Per questo articolo abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno dei volontari di quest’anno: Pedro Ribeiro.

Partiamo con una presentazione: come ti chiami? Quanti anni hai? Da quale paese vieni?

Mi chiamo Pedro Ribeiro, ho 26 anni e sono portoghese. Sono nato in una piccola città nell’entroterra del Portogallo e ho studiato biologia, inclusa biologia marina, all’Università di Aveiro.

Dicci: come mai hai deciso di partecipare al progetto M.A.R.E. ?

Dopo aver ottenuto la laurea magistrale l’anno scorso, ho cercato lavoro in Portogallo, ma non sono riuscito a trovare niente che facesse al caso mio.

Un giorno ho scoperto l’esistenza del progetto M.A.R.E. su Facebook e ho deciso di prenderne parte. In particolare, desidero portare in Portogallo le conoscenze che ho acquisito grazie al progetto.

Inoltre, durante i miei studi universitari non ho potuto prendere parte a un progetto Erasmus, quindi quest’esperienza mi ha permesso di “riempire quel vuoto”, in un certo senso.

Sono necessari studi o preparazioni specifiche per prendere parte al progetto M.A.R.E.?

In realtà, dei 10 volontari che attualmente prendono parte al progetto solo 7 possiedono conoscenze in biologia marina, mentre gli altri 3 hanno studiato materie completamente diverse.

Nonostante ciò, per quanto non sia strettamente necessario avere conoscenze specifiche per diventare volontario, è comunque importante che almeno una parte del gruppo abbia studiato biologia marina, così da supportare gli altri nelle attività più impegnative.

Quali sono le principali attività che voi volontari svolgete?

progetto M.A.R.E.

Durante il primo mese frequentiamo un corso d’italiano, così da rendere più facile la comunicazione.

Le attività vere e proprie iniziano d’estate, spesso con l’assistenza di altre associazioni.

Le principali attività si svolgono presso la Baia di Ieranto, con lo scopo di proteggere la biodiversità dell’area, ovvero le sue centinaia di specie marine, vegetali e animali. Quando capita che delle barche entrino nella baia – dove non è possibile navigare a motore né ancorare – noi le raggiungiamo in canoa per spiegare alle persone a bordo il regolamento del parco e i suoi scopi, e quindi li invitiamo a proseguire altrove.

Al tempo stesso ci impegniamo a insegnare alle persone l’importanza di proteggere questo ecosistema, e organizziamo spesso escursioni in kayak e snorkeling. Così facendo, le persone possono immergersi personalmente nelle bellezze acquatiche del territorio e conoscerlo meglio.

I volontari si occupano anche della salvaguardia delle tartarughe marine: seguiamo le loro impronte sulla sabbia lungo le spiagge, alla ricerca di eventuali nidi. Una volta trovato il nido, lo proteggiamo così da accertarci che le uova si schiudano in tutta sicurezza. Nel frattempo, ne approfittiamo per spiegare ai bagnanti presenti i dettagli dell’intero processo.

Ci sono state difficoltà nell’approcciarsi alla tutela di un territorio straniero?

Personalmente no. Adattarsi a questo contesto culturale è stato abbastanza facile per me dato che, secondo la mia esperienza, l’Italia e il Portogallo non sono paesi molto diversi dal punto di vista socio-culturale.

Come influisce nelle attività la collaborazione tra ragazzi provenienti da paesi e culture diversi?

Progetto M.A.R.E.

Alcune delle attività del progetto M.A.R.E. sono mirate anche a creare forti connessioni tra di noi, per sentirci uniti a discapito delle differenze culturali.

Tra le attività più memorabili e interessanti ci sono le “serate culturali”: a ognuno di noi è dedicata una serata durante la quale parliamo agli altri del nostro paese natale e della nostra cultura. Lo scopo di questi incontri è di farci sentire tutti più vicini. Abbiamo organizzato vari appuntamenti del genere: serate spagnole, greche, croate e tante altre ancora.


Ringraziamo profondamente Pedro Ribeiro per averci dedicato il suo tempo e dato tutte queste informazioni.

Speriamo vivamente che tutti coloro che abbiano letto questo articolo si siano incuriositi e che visitino un giorno i territori che costituiscono l’Area Marina Protetta Punta Campanella, così da poterne ammirare le bellezze di persona e apprendere a pieno l’importanza della loro salvaguardia!