Author Archives: Claudia Pia Palumbo

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Mangiare vegano a Massa Lubrense

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Mangiare vegano a Massa Lubrense è possibile dall’antipasto al dolce gustando le deliziose specialità locali, senza dover rinunciare al proprio regime alimentare. Vediamo, dunque, consigli utili per viaggiare in tranquillità e degustare i piatti tipici di Massa Lubrense.

Munirsi del passaporto vegano

Poco diffuso, ma fondamentale per un viaggiatore vegano. Si tratta di un libro-guida, in vendita sia in forma cartacea che sotto forma di app scaricabile sia su IOS che Android. Tradotto in 78 lingue, contiene tutte le informazioni necessarie per mangiare vegano.

Essere creativi e modificare il menù

A Massa Lubrense non ci sono ristoranti prettamente vegani, ma gli chef saranno sicuramente lieti di proporre soluzioni originali che soddisfino la richiesta del cliente.

Mangiare vegano, d’altronde, non significa precludersi la possibilità di gustare piatti tipici riproposti in versione vegana: è possibile degustare la pasta alla Nerano o il risotto al limone, ad esempio, chiedendo alla cucina la non aggiunta di latticini e il gioco è fatto.

Puntare su contorni e ricche e originali insalate è certamente un’opzione che tutti i ristoranti offrono. Tra le altre proposte vegane dei piatti tipici si annoverano: burger di verdure, zeppoline salate, bruschette e panzerotti. Anche la classica pizza è un’altra ottima alternativa, purché il lievito sia certificato vegan.

Il limone è un ingrediente base della gastronomia di Massa Lubrense per cui che si tratti di bicchiere di limoncello, di una granita fresca, un gelato o di una crostata vegana, l’importante è che sia al limone!

I limoni di Massa Lubrense

Fare la spesa e cucinare

Soggiornare in un appartamento o una casa vacanza con cucina annessa può essere la scelta più adatta per coloro che hanno difficoltà a seguire un’alimentazione vegana durante il viaggio. Sarà possibile creare i propri menù con i prodotti freschi trovati nei negozi di frutta e verdura e nelle salumerie locali.

Mangiare vegano a Massa Lubrense, dunque non sarà di certo un problema!


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Massa Lubrense: protagonista del cinema dagli anni ’50

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Sono numerose le produzioni cinematografiche che hanno che hanno come sfondo i paesaggi mozzafiato e le straordinarie bellezze di Massa Lubrense. Da Eduardo De Filippo a Paolo Sorrentino, Massa Lubrense compare nei capolavori sia del cinema nazionale che internazionale.

In questo articolo, i film più belli girati a Massa Lubrense.

È stata la mano di Dio (2021)

Scritto e diretto dal regista Paolo Sorrentino, candidato al premio Oscar 2022 nella sezione del miglior film internazionale, e al Golden Globe 2022 come miglior film straniero. A fare da sfondo alle vacanze della famiglia Schisa è proprio la costa di Massa Lubrense. Nella scena iniziale, non manca un omaggio a Eduardo De Filippo, con l’inquadratura dell’isolotto Isca che, per decenni, è stato la dimora del noto attore e drammaturgo italiano. Lo stesso sindaco del comune di Massa Lubrense ha invitato il regista Paolo Sorrentino ad apprezzare di persona le bellezze naturali che questo posto ha da offrire.

Love is all you need (2012)

Film diretto dalla regista danese Susanne Brier. Tra Sorrento e Massa Lubrense si svolge la storia d’amore tra Philip (Priece Brosnan), cittadino inglese che vive in Danimarca e Ida, una parrucchiera danese. A unire i due protagonisti, è l’imminente matrimonio dei rispettivi figli che li costringe a partire per l’Italia. Proprio la penisola sorrentina farà da sfondo all’inizio del loro amore, luogo perfetto per il romanticismo.

Ex: amici come prima (2011)

Un film diretto e co-sceneggiato da Carlo Vanzina. Sequel di “Ex” (2009) di Fausto Brizzi. Anche in questo film compaiono scene girate a Massa Lubrense, in particolare al borgo dell’Annunziata e nella storica Villa Murat. Vincenzo Salemme, nei panni di Antonio, è un ex farmacista che invita un gruppo di ex amici nella sua villa nella penisola sorrentina. Durante la festa si riallacciano dei legami che, ormai, erano creduti persi. Alcune scene sono girate proprio nella piazzetta del borgo dell’Annunziata, con Capri sullo sfondo.

Neapel sehen und erben: Vedi Napoli e poi muori (1988)

Con la regia di Marco Serafini, è un film in lingua tedesca che ha come ambientazione Massa Lubrense. La storia ha inizio in Germania, per poi proseguire durante le vacanze in Italia: si alternano paesaggi della costiera amalfitana a quelli del borgo marinaro di Marina della Lobra. Il film non ha ottenuto una vasta diffusione nel cinema italiano per cui oggi, oltre alle testimonianze dei residenti, è possibile trovare solo qualche spezzone della pellicola che mostra chiaramente scorci del borgo marinano di Marina della Lobra.

Marito e moglie (1952)

Film diviso in due episodi, entrambi diretti e interpretati da Eduardo de Filippo. Buona parte del suo film è girata proprio nel borgo dell’Annunziata. Lo stesso De Filippo volle che, a figurare nelle sue riprese, fossero gli stessi abitanti di Massa Lubrense. Tratta di due episodi sulla vita coniugale: nel primo episodio è protagonista un pover uomo reso immobile da una paralisi; nel secondo episodio Gennarino, stanco della moglie, della sorella zitella e di un figlio problematico, si inventa una storia d’amore con una sua vicina di casa.

A partire dagli anni ’50 con Eduardo de Filippo, il rapporto tra Massa Lubrense e il cinema viene tutt’ora mantenuto grazie a numerosi registi, nazionali e internazionali, che scelgono le bellezze di Massa Lubrense come set cinematografici dei loro film.


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Un’esperienza di Sri Sri yoga a Massa Lubrense

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di Claudia Pia Palumbo

Intervista a Gelsomina Di Maio

C’è chi lo definisce sport, chi una religione e chi una filosofia di vita: stiamo parlando dello yoga. Una pratica nata più di 2000 anni fa in India per stabilire un equilibrio fra il corpo e la mente e che, durante tutti questi anni, non è mai passata di moda ma, anzi, ha conosciuto sempre più nuove forme, come lo Sri Sri Yoga. In vista del ciclo di lezioni di Sri Sri Yoga che si terranno quest’estate presso il Castello dell’Annunziata abbiamo chiesto all’istruttrice Gelsomina di Maio alcune informazioni sullo Sri Sri Yoga.

Può brevemente descriverci in cosa consiste lo Sri Sri Yoga? E soprattutto in cosa differisce dallo yoga tradizionale?

In realtà lo Sri Sri Yoga non differisce affatto dalla tradizione yogica ma ne è fedele espressione, infatti lo SSY integra i vari percorsi tradizionali quali l’Hatha Yoga (sforzo), lo Jnana Yoga (saggezza), il Karma Yoga (servizio e azione) ed il Bakti Yoga (devozione). Il fondatore dello SSY è Gurudev Sri Sri Ravi Shankar, maestro vivente, realizzato nello yoga e nella meditazione, ambasciatore di pace e leader umanitario conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. L’obbiettivo è quello di portare nel mondo un’autentica educazione allo yoga accessibile a tutti. Il suo messaggio è che la pace interiore ed esteriore sono possibili attraverso il servizio e il risveglio dei valori umani. La parola yoga significa “unione”, quella tra il corpo, la mente e il respiro.

Perché lo yoga è definito una disciplina “completa”, che procura notevoli benefici sia per il corpo che per la mente?

Lo yoga è indubbiamente una disciplina molto completa. Numerosi studi scientifici dimostrano il potere terapeutico delle pratiche yogiche. Con lo yoga lavoriamo sul corpo attraverso posture o posizioni dette “ASANA“. Attraverso determinate pratiche di respirazione “PRANAYAMA” e meditazione “DHYANA“, lavoriamo sulla nostra energia vitale fino a giungere a uno stato meditavo profondo detto “SAMADHI“.

I benefici dello yoga sono immensi: A livello fisico si nota un miglioramento dell’elasticità e del tono muscolare e di tutte le articolazioni del corpo. Migliora la circolazione sanguigna e linfatica, migliora l’equilibrio e la coordinazione, aumenta la capacità respiratoria e aiuta a ridurre il peso corporeo. A livello mentale riduce lo stress, migliora la concentrazione e la memoria, calma l’ansia e l’agitazione mentale. Non meno importante, aiuta a migliorare la qualità del sonno e la qualità della vita.

 Perché proprio il castello dell’Annunziata? L’ambiente è un fattore determinante quando si pratica lo Sri Sri Yoga?

Avere la possibilità di usufruire di un luogo di tale bellezza paesaggistica arricchisce sicuramente l’esperienza dello yoga. Questo luogo magnifico e armonioso, lontano dal caos cittadino, dove si può respirare aria salubre a pieni polmoni, è sicuramente una cornice ideale per una esperienza positiva e rigenerante. L’ambiente in cui si pratica lo Yoga deve essere pulito, ordinato, curato, possibilmente silenzioso e ben ventilato.

Lei crede che lo SSY sia per tutti? E soprattutto, c’è un’età ben precisa per iniziare a praticare lo SSY? Lo Yoga è consigliato anche per le donne in attesa?

In molte occasioni, soprattutto in tempi moderni, lo yoga viene snaturato e praticato in maniera inappropriata, trascurando gli aspetti più sacri e profondi di questa pratica millenaria. Nello SSY la saggezza e le tecniche sono proposte in modo facile e gioioso, in modo semplice ma efficace. Può dunque essere alla portata di tutti, e praticato in tutte le età. I princìpi dello Yoga possono essere impartiti fin dalla più tenera età, ovviamente la metodologia di insegnamento e il tipo di pratiche cambiano se abbiamo a che fare con dei bambini. Allo stesso modo nel caso delle donne in gravidanza: lo Yoga è molto consigliato ma bisogna fare molta attenzione soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza durante i quali spesso è sconsigliata qualsiasi attività troppo stimolante. In gravidanza ci sono determinate posture che sono estremamente benefiche. Una respirazione corretta insieme al benessere e al rilassamento profondo sperimentato dalla madre giova enormemente anche al bambino nel suo grembo.

 Quale consiglio darebbe ad una persona che fino ad ora non ha mai provato a fare yoga ma che vorrebbe tanto farlo?

Consiglierei di non esitare ulteriormente e cogliere al volo questa opportunità. Consiglierei di darsi questa possibilità senza giudicarsi, senza pensare a priori di essere più o meno portato o capace, gli direi di sperimentare, di mettersi in gioco. Non è mai troppo tardi per portare un cambiamento nella propria vita e non è mai troppo tardi per vivere pienamente. 

Ringraziamo dunque l’istruttrice Gelsomina di Maio per aver risposto ad alcune domande, e adesso non resta che provare le lezioni gratuite organizzate dalla Pro loco di Massa Lubrense per godere degli innumerevoli vantaggi che lo Sri Sri Yoga procura.


sri sri yoga

Gelsomina di Maio

Istruttrice di yoga



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Turismo sostenibile: a Massa Lubrense si può

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Il turismo sostenibile è ormai la scelta che sempre più viaggiatori decidono di adottare, per essere in diretto contatto con la natura, rispettandola e tutelandola. Massa Lubrense è la meta ideale per chi vuole esplorare il territorio e conoscerne l’essenza, ma in maniera responsabile.

Ecco, dunque, 5 brevi regole per essere un vero turista green.

Camminare a piedi

Hiking tra i sentieri di Massa Lubrense

Scegliere un turismo sostenibile significa preferire lunghe passeggiate a piedi piuttosto che prendere mezzi. Un ottimo modo per ammirare e apprezzare Massa Lubrense è proprio attraverso la sentieristica. Con uno sviluppo complessivo di circa 110 km, sono davvero tanti i sentieri proposti che godono di imperdibili e indimenticabili panorami sui due golfi di Napoli e Salerno.

Acquistare prodotti di artigianato locale

Acquistare prodotti di artigianato locale contribuisce a tener vive realtà locali che da generazioni tramandano i segreti del mestiere. Tipici prodotti di artigianato che è possibile trovare a Massa Lubrense sono opere realizzate a mano in legno e in ceramica, che rappresentano una fonte di ricchezza culturale per il paese.

Rispettare l’ambiente

Massa Lubrense: Bandiera blu dal 2008

Non inquinare, cercare di ridurre i consumi e rispettare la flora e la fauna locale sono alcuni preziosi consigli da seguire per diventare un vero turista sostenibile.

La necessità di promuovere un turismo sostenibile è un tema centrale per il comune di Massa Lubrense che dal 2008 vanta ininterrottamente il riconoscimento di bandiera blu, assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education), una fondazione internazionale che promuove e sostiene i comuni che si distinguono per le buone pratiche ambientali.

Rispettare le aree protette

Rispettare i divieti di pesca istituiti nelle aree protette per non danneggiare i fondali marini, non gettare rifiuti in mare ed evitare scarichi di motori di barche che rappresentano una considerevole fonte di inquinamento dell’aria è sicuramente un buon punto di partenza per un turismo sostenibile.

L’Area Marina Protetta Punta Campanella da anni s’impegna nella tutela del territorio di Massa Lubrense. Nel 2014 è stato edificato un campo boe ecosostenibile in zona Le Mortelle che consente alle barche di ormeggiare in totale sicurezza senza utilizzare le ancore, garantendo così la preservazione dei fondali marini. Inoltre, l’istituzione del divieto di pesca ha permesso che, nel corso degli anni, quel tratto di mare si arricchisse di orate, saraghi e occhiate.

Ridurre i consumi

Cercare di ridurre la spazzatura e i consumi evitando danni all’ambiente è alla base di ogni pratica sostenibile. Ad esempio: spegnere la luce, controllare che l’acqua sia ben chiusa e fare la raccolta differenziata possono essere delle buone pratiche da seguire non solo in vacanza, ma anche durante la vita di tutti i giorni.

Il tema della sostenibilità non è certo sfuggito al settore gastronomico. E’ il caso del ristorante stellato “Don Alfonso 1980” che si è guadagnato l’assegnazione della stella verde, dopo aver lanciato la politica “Zero consumi”. Si tratta di una politica che guarda alla gestione sostenibile dei rifiuti, favorisce la politica del riciclo e di una produzione biologica delle materie prime.