Author Archives: Claudia Pia Palumbo

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Alla scoperta di Massa Lubrense in scooter

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Massa Lubrense è una destinazione meravigliosa situata sulla costa della penisola sorrentina, ed è un luogo ideale da esplorare in scooter.

Il mototurismo è un fenomeno in costante crescita. Visitare nuovi luoghi, dalle colline, ai borghi, alle spiagge, è la nuova forma di vivere il turismo in sella.

Questa opzione di trasporto vi permette di godere appieno delle bellezze naturali e dei panorami spettacolari che il territorio ha da offrire. Con un giro in scooter a Massa Lubrense, potrete percorrere strade panoramiche, costeggiare il mare e scoprire luoghi suggestivi come Marina del Cantone e Monte San Costanzo.

Le comodità di viaggiare sue due ruote

Sicuramente, tra le comodità di viaggiare in scooter c’è il diretto contatto con la natura e con i paesaggi che ci circondano. Un’avventura verso nuove mete che ti permette di evitare tratti di strada trafficati e vivere le vacanze in modo completamente diverso.

Un scooter offre infatti una maggiore libertà di movimento rispetto ai mezzi di trasporto pubblico o ai tour organizzati. Puoi decidere quando e dove fermarti e cosa visitare.

A Massa Lubrense, inoltre, il parcheggio per gli scooter è sempre gratuito in strada, all’interno di appositi spazi delimitati da strisce bianche.

Certamente, viaggiare in scooter comporta alcune sfide. In primo luogo, le condizioni meteorologiche possono influire notevolmente sul vostro itinerario e, talvolta, potrebbero rovinare il vostro viaggio. Quindi, la “flessibilità” diventa un elemento cruciale durante la vostra avventura.

Tuttavia, l’opportunità di viaggiare su due ruote consente di scoprire nuovi percorsi e luoghi nascosti dai soliti itinerari, che contribuiranno a rendere il viaggio indimenticabile.

Attraversare in scooter il territorio di Massa Lubrense permette infatti di immergersi in modo più autentico nella cultura locale e nell’ambiente circostante, respirando l’aria e sentendo i suoni del luogo.

Noleggiare lo scooter a Massa Lubrense

Massa Lubrense in scooter

Per noleggiare uno scooter a Massa Lubrense, potete seguire questi passi:

  1. Ricerca di noleggi scooter: Iniziate cercando agenzie di noleggio a Massa Lubrense. Potete farlo online utilizzando motori di ricerca o app di viaggio, oppure chiedere informazioni al vostro alloggio o alle agenzie locali.
  2. Scelta del noleggio: Valutate le opzioni disponibili in base alle tariffe, alla tipologia di veicolo (ad esempio, scooter o Vespa), alla durata del noleggio e ai servizi offerti.
  3. Verifica dei requisiti: Assicuratevi di avere i documenti necessari. In genere, avrete bisogno di una patente di guida valida, spesso anche una carta di credito per la cauzione.
  4. Prenotazione: Prenotate lo scooter presso il noleggio scelto. Assicuratevi di confermare i dettagli del noleggio, compresa la data e l’orario di ritiro e restituzione.
  5. Check-in e istruzioni: Al momento del ritiro, il noleggiatore vi fornirà lo scooter, vi spiegherà il suo funzionamento e potrebbe richiedere un deposito cauzionale tramite carta di credito.
  6. Assicurazione: Chiedete se è inclusa l’assicurazione nel noleggio. È importante essere coperti in caso di danni o incidenti.
  7. Seguire le norme stradali: Rispettate sempre le norme sulla sicurezza stradale, indossate il casco e guidate con cautela.
  8. Esplorazione: Ora siete pronti per esplorare Massa Lubrense e le sue bellezze naturali in scooter. Assicuratevi di pianificare il vostro itinerario e di fermarvi per ammirare i panorami spettacolari.
  9. Restituzione: Quando avrete finito il noleggio, restituite lo scooter secondo gli accordi previamente concordati.

Assicuratevi di leggere attentamente i termini e le condizioni del noleggio e di chiedere qualsiasi chiarimento in caso di dubbi. Noleggiare uno scooter è un modo fantastico per esplorare questa bellissima regione costiera, ma è importante farlo in modo sicuro e responsabile.


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Il liquore di mirto: tra storia e produzione

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Il liquore di mirto è un digestivo ottenuto dalla macerazione di bacche mature di mirto. È popolare in varie zone d’Italia, essendo la pianta del mirto (Myrtus communis) tipica della macchia mediterranea.

A Massa Lubrense, la pianta è diffusa lungo i versanti più esposti al sole, dove si sviluppa dal livello del mare fino a un’altitudine di 500 metri. È possibile trovarne, per esempio, ai lati del sentiero che porta alla Baia di Ieranto o lungo il Sentiero delle Sirenuse.

Il liquore di mirto è una tradizione radicata a Massa Lubrense ed è prodotto sia artigianalmente nelle case locali che in distillerie specializzate presenti nel territorio. Questo liquore è amato non solo per il suo sapore unico, ma anche per la sua connessione storica con la cultura e la tradizione della regione.

La produzione casalinga spesso coinvolge ricette tramandate di generazione in generazione, mentre le distillerie commerciali lo preparano su scala più ampia, contribuendo a diffondere il suo gusto caratteristico in tutto il territorio.

La pianta di mirto

La pianta di mirto, scientificamente denominata Myrtus communis, appartiene alla famiglia delle mirtacee e ha foglie di un verde intenso che emanano odori gradevoli. È un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, che predilige un clima mite. Ma può resistere anche alle gelate, se protetto e riparato dalle intemperie.

I fiori, semplici e di colore bianco sono solitari ed eleganti. Secondo la fenologia, la pianta di mirto fiorisce tra i mesi di maggio e giugno e fruttifica verso ottobre e novembre per la raccolta delle sue bacche.

liquore di mirto
Fiori di mirto

Origini del liquore di mirto

Le origini di questo liquore sono antichissime e avvolte nel mistero. Tracce delle piante di mirto compaiono già in documenti antichi scritti di egizi e arabi. Si dice che gli antichi Egizi decorassero le loro città con rami di mirto durante le feste, attribuendo alla pianta un potere divino in grado di allontanare gli spiriti maligni, le catastrofi e le malattie.

Inoltre, il mirto era anche la pianta sacra ad Afrodite. Nel mito, la pianta proteggeva le virtù di Afrodite dallo sguardo malizioso dei satiri. Pertanto, è considerata una pianta che rappresenta l’amore, la fertilità e l’eros e veniva utilizzata, appunto, come rimedio afrodisiaco o per adornare i banchetti nuziali.

La raccolta

Il periodo della raccolta del mirto inizia dal mese di novembre, quando le bacche stanno giungendo a maturazione, e si prolunga fino al mese di gennaio. Secondo gli artigiani produttori di mirto, però, il periodo migliore per la raccolta è il mese di dicembre, quando le bacche non sono troppo crude e nemmeno troppo cotte. Il segreto per capire se le bacche possono essere raccolte, ci viene svelato dalla presenza della pruina. Una sostanza prodotta dai frutti stessi sulla loro superficie che rende la bacca di mirto di un colore blu-opaco e che dona al frutto un gusto intenso e deciso.

La raccolta delle bacche di mirto avviene quasi esclusivamente a mano. Sebbene questo tipo di raccolta si ripercuote sulla velocità, è preferibile per il suo impatto minimo sulla pianta e la capacità di preservare intatte tutte le caratteristiche delle bacche.

Le bacche fresche, una volta raccolte, devono essere subito lavorate per la produzione del liquore di mirto.

Bacche di mirto appena raccolte

La ricetta

La preparazione del liquore di mirto è lunga ma semplice allo stesso tempo.

Ingredienti (per 2 litri):

  • 1 l acqua
  • 500 g bacche di mirto
  • 500 g zucchero semolato
  • 1 l alcol puro (90°)

Preparazione:

Prendere le bacche di mirto, lavarle sotto un getto d’acqua corrente e metterle in un colino per eliminare così le impurità. Lasciare eventualmente alcune foglioline in un numero limitato.

Una volta lavate, lasciare appassire per 2 o 3 giorni su alcuni canovacci puliti. A questo punto, riporre le bacche di mirto assieme all’alcool in un vaso a chiusura ermetica, essenziale per mantenere integri aromi e profumi. Riporre il recipiente in un posto buio e fresco per circa 40-50 giorni.

Trascorso il tempo di riposo, scolare le bacche. Utilizzando un canovaccio pulito, spremere le bacche delicatamente per estrarne il succo.

Nel frattempo, far bollire l’acqua sul fuoco e quando avrà quasi raggiunto la temperatura d’ebollizione iniziare a sciogliere lentamente lo zucchero. Una volta che lo sciroppo composto da acqua e zucchero si sarà raffreddato completamente, aggiungere l’alcool aromatizzato con le bacche di mirto e mescolare il liquore ottenuto con un cucchiaio di legno. Con un colino, filtrare il liquore e poi, con un imbuto, trasferirlo nelle bottiglie di vetro.

Prima di degustare il liquore al mirto, bisogna farlo riposare in un luogo fresco per almeno un mese. Dopodiché non resta che sorseggiare a temperatura ambiente l’ottimo digestivo dall’aroma tipicamente mediterraneo.


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5 app utili per viaggiare in serenità

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Per programmare e godersi al meglio un viaggio, ecco le 5 migliori app utili per viaggiare in serenità. Lo smartphone ai nostri tempi è sicuramente divenuto parte indispensabile nella vita quotidiana, sia che si tratti di lavoro, sia che si tratti di una vacanza. Dunque, provvedere a scaricare le app che rendano l’esperienza di viaggio più semplice e piacevole è necessario per ridurre il rischio di brutte sorprese. Non importa che tu sia un turista esperto o un viaggiatore occasionale. Le app qui proposte sono state progettate in maniera semplice e facile da utilizzare.

Google Maps

Scaricabile sia su iPhone che su Android, Google Maps è un’app gratuita di mappatura online sviluppata da Google. Consente la visualizzazione di carte geografiche di buona parte della Terra, rendendo semplice la scoperta di nuovi luoghi. L’app suggerisce i percorsi ottimali per raggiungere qualsiasi destinazione. Grazie alla funzione “traffico”, l’app è in grado di rilevare problemi di traffico stradale e indicare percorsi secondari. È inoltre possibile navigare offline, garantendo la massima efficienza anche senza connessione internet.

I servizi offerti da Google maps sono rivolti a tutti coloro che guidano, camminano, vanno in bicicletta o che prendono mezzi di trasporto. Particolarmente utile per chi viaggia, per conoscere alloggi, attrazioni locali, punti di ristoro e altre attività nelle vicinanze. Utile infine la visualizzazione delle mappe in modalità Street View per identificare punti d’interesse, recensioni e immagini di luoghi, musei e tanto altro ancora.

Google Translate

Google Translate disponibile sia per iPhone che per Android, è un’app gratuita di traduzione automatica multilingue sviluppato da Google. Si tratta di un servizio di supporto per evitare che le barriere linguistiche possano ostacolare il viaggio. Può anche essere utilizzata quando si è offline.

Grazie all’intelligenza artificiale, l’app in modalità traduzione istantanea permette di tradurre in tempo reale menù di ristoranti, cartelli stradali e tanto altro. Si può digitare il contenuto di un testo scritto a mano, oppure è possibile scattare una foto per una traduzione in tempo reale. L’app scansionerà il testo e rileverà la traduzione più appropriata, proponendo anche traduzioni alternative.

Inoltre, con Google Translate è anche possibile impostare la modalità “Conversazione”. Cliccando sull’icone del microfono, l’app rileva e traduce a turno le conversazioni che sta ascolta. Dunque, questa app è un potente alleato per le vacanze all’estero.

App di prenotazione di sistemazione

Tra le app utili, sicuramente un’applicazione per prenotazione la sistemazione del tuo viaggio non può mancare. Trivago, Tripadvisor, Airbnb e Hotel.com sono solo alcune delle piattaforme a cui ti puoi affidare per prenotare il tuo soggiorno. Sono tutte app gratuite che ti consentono di prenotare la tua sistemazione in base alle tue esigenze attraverso i numerosi filtri proposti. In funzione della destinazione scelta, propongono hotel, appartamenti, ville e tanto altro per rendere la tua esperienza di viaggio indimenticabile.

Oltre alla sistemazione, propongono servizi complementari quali servizi transfer, noleggio auto e parcheggi in loco che possono soddisfare tutte le tue esigenze di viaggio.

App utili per viaggiare

The Fork

The fork è un’app gratuita disponibile sia per iOS che Android utile per prenotare in maniera facile e veloce nei migliori ristoranti della città. È possibile prenotare 24 ore su 24 tra una selezione di ristoranti perfetti per ogni occasione.

Grazie ai filtri di ricerca troverai il ristorante che più si addice alle tue esigenze, spesso con sconti fino al 50%. È inoltre possibile accumulare punti fedeltà e ottenere sconti nei ristoranti aderenti al programma fedeltà. In pochi clic potrai prenotare il tuo tavolo e ottenere la conferma immediata dal ristoratore.

Social media

I social media, come Instagram e Tik Tok, offrono piattaforme gratuite che ti permettono di vivere le tue vacanze in modo social, ma anche di scoprire i più bei luoghi e le attività più amate in ciascuna località. Gli utenti dei social media, grazie a foto, recensioni, e racconti di viaggio condivisi dai propri amici e da influencer, possono esplorare virtualmente i luoghi e ottenere una panoramica immediata delle destinazioni turistiche. Inoltre, sono sempre di più gli operatori del turismo che scelgono i social per promuovere le destinazioni di città, mare o montagna. Questo impatto dei social media ha reso il processo di scelta della destinazione più visuale e coinvolgente.


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Athena, la dea di Punta Campanella: tra mito e legenda

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Atena, conosciuta anche come Athena nella mitologia greca, era una delle principali divinità dell’Olimpo. Proprio alla dea Athena era dedicato il Santuario situato sulla cima del promontorio di Punta Campanella, spartiacque tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno.

Chi era la dea Athena

Athena era considerata la dea della saggezza, delle arti, delle scienze, della giustizia, della strategia militare e della civiltà. Viene spesso raffigurata con un elmo, uno scudo e una lancia, simboli del suo ruolo protettivo nei confronti degli eroi e delle città greche.

La dea Athena era associata sia alla guerra che alla pace. Sebbene avesse un lato guerriero e fosse considerata una protettrice dei combattenti, aveva anche un approccio strategico e tattico alla guerra, in contrasto con Ares, il dio della guerra brutale. Era conosciuta per la sua razionalità, il suo amore per la conoscenza e la sua capacità di risolvere conflitti in modo pacifico.

Athena era la dea patrona di molte città greche, tra cui Atene, che prende il nome da lei. Era una figura iconica nella mitologia greca e un personaggio ricorrente nelle opere letterarie e artistiche dell’antica Grecia. La sua influenza si estendeva anche alla cultura e alla filosofia, contribuendo alla formazione delle idee e dei valori dell’antica civiltà greca.

Nel culto romano, Minerva era la divinità corrispondente a Atena. Il suo culto giocava un ruolo significativo nella vita religiosa e culturale dell’antica Roma. Infatti, la sua figura rappresentava importanti virtù e ideali romani come la saggezza, la strategia e la giustizia.

Storia del Santuario di Athena

Sulla cima del promontorio Ateneo, attuale promontorio di Punta Campanella, sorgeva il santuario di Athena. Edificato dai greci, fu un tempio prima greco e poi romano dedicato alla divinità, protettrice di naviganti e commercianti. La presenza del Santuario di Athena è testimoniata da fonti letterarie di carattere storico, da Strabone a Tito Livio. Un riferimento compare anche nell’antica carta romana “Tavola Peutingeriana“.

La conferma definitiva della posizione del Santuario di Athena sulla punta estrema del promontorio di Punta Campanella è giunta da un eccezionale ritrovamento avvenuto nel 1985. Si trattava di un’antica epigrafe incisa nella roccia e scritta in lingua osca, databile alla prima metà del II secolo a.C. Questa epigrafe era di natura pubblica e menzionava tre Magistrati di Minerva, noti come Meddices Minervii, che supervisionarono e verificarono la realizzazione dei lavori relativi all’approdo e alla scalinata orientale che conduceva al Santuario.

Alcuni resti del santuario dedicato ad Atena possono ancora essere scorti alla fine di un emozionante percorso di trekking. È molto probabile, infatti, che i ruderi ancora visibili nelle vicinanze della torre saracena di Punta Campanella siano ciò che rimane della fondazione del tempio, situato a sud della torre.

Mito del tempio di Athena

La fondazione leggendaria del tempio di Athena a Punta Campanella è attribuita a Ulisse. Il promontorio era la dimora delle sirene Leucosia, Parthenope e Ligeia, note per il loro canto ammaliante che ingannava tutti i naviganti, facendoli perdere il controllo delle loro navi. Il sagace Ulisse, per proteggere i suoi compagni, fece loro indossare tappi per le orecchie, consentendo così alla nave e ai suoi amici di giungere incolumi all’attracco sul promontorio di Punta Campanella. Riconoscente per la guida e la protezione di Athena, in segno di devozione, Ulisse costruì il tempio in onore della dea.

Dunque, il santuario di Athena rappresenta il punto di incontro tra storia, mito e legenda di questo territorio. Un patrimonio che arricchisse non solo la bellezza naturalistica, ma anche quella storica e archeologica di Massa Lubrense.


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La serie “One Piece” approda a Massa Lubrense

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La nuova serie televisiva in onda su Netflix “One Piece” approda tra i suggestivi scenari di Massa Lubrense e Sorrento.

La serie su Netflix

La serie Netflix “One Piece”, presente nella classifica dei Top 10 di Netflix, è in onda dal 31 agosto. Sin dal suo esordio, “One piece” è stata un vero e proprio successo, accolta con giudizi positivi sia dagli spettatori che dai critici. La serie è un adattamento in live-action di un popolare manga e anime scritto e disegnato da Eiichiro Oda, ambientato in un mondo di pirati e avventure.

“One Piece” racconta la leggendaria avventura del pirata Monkey D. Luffy e della sua stranissima ciurma, alla ricerca del tesoro perduto. Sullo sfondo delle peripezie affrontate dai pirati, non manca la ricerca di un valore inestimabile e assoluto: la libertà. È solo vivendo su navi, tra isole immaginarie e villaggi multietnici che i pirati potranno realizzare i propri sogni e trovare la loro libertà.

Visto il grande successo riscosso dalla serie, il produttore Marty Adelstein ha confermato la seconda stagione del live-action di “One Piece” che dovrebbe già essere sugli schermi di Netflix nel 2024.

I luoghi di One Piece

A fare da sfondo alle imprese della ciurma condotta dall’avventuriero pirata Luffy Cappello di Paglia, compare proprio la penisola sorrentina, con meravigliosi scorci di Massa Lubrense.

Le primissime immagini della serie inquadrano il mare di Rogue Town, città fantastica ricostruita al computer: si riconosce subito la costa tufacea di Sorrento. In episodi successivi, è possibile scorgere anche la Baia di Ieranto e Punta Campanella, tesori dell’area marina protetta di Massa Lubrense.

Sorrento nella serie One Piece di Netflix

Per tutti coloro che si sono appassionati alle avventure della ciurma dei pirati, non resta altro che venire a visitare lo splendore del territorio e dei paesaggi che Massa Lubrense ha da offrire.


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Mangiare vegano a Massa Lubrense

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Mangiare vegano a Massa Lubrense è possibile dall’antipasto al dolce gustando le deliziose specialità locali, senza dover rinunciare al proprio regime alimentare. Vediamo, dunque, consigli utili per viaggiare in tranquillità e degustare i piatti tipici di Massa Lubrense.

Munirsi del passaporto vegano

Poco diffuso, ma fondamentale per un viaggiatore vegano. Si tratta di un libro-guida, in vendita sia in forma cartacea che sotto forma di app scaricabile sia su IOS che Android. Tradotto in 78 lingue, contiene tutte le informazioni necessarie per mangiare vegano.

Essere creativi e modificare il menù

A Massa Lubrense non ci sono ristoranti prettamente vegani, ma gli chef saranno sicuramente lieti di proporre soluzioni originali che soddisfino la richiesta del cliente.

Mangiare vegano, d’altronde, non significa precludersi la possibilità di gustare piatti tipici riproposti in versione vegana: è possibile degustare la pasta alla Nerano o il risotto al limone, ad esempio, chiedendo alla cucina la non aggiunta di latticini e il gioco è fatto.

Puntare su contorni e ricche e originali insalate è certamente un’opzione che tutti i ristoranti offrono. Tra le altre proposte vegane dei piatti tipici si annoverano: burger di verdure, zeppoline salate, bruschette e panzerotti. Anche la classica pizza è un’altra ottima alternativa, purché il lievito sia certificato vegan.

Il limone è un ingrediente base della gastronomia di Massa Lubrense per cui che si tratti di bicchiere di limoncello, di una granita fresca, un gelato o di una crostata vegana, l’importante è che sia al limone!

I limoni di Massa Lubrense

Fare la spesa e cucinare

Soggiornare in un appartamento o una casa vacanza con cucina annessa può essere la scelta più adatta per coloro che hanno difficoltà a seguire un’alimentazione vegana durante il viaggio. Sarà possibile creare i propri menù con i prodotti freschi trovati nei negozi di frutta e verdura e nelle salumerie locali.

Mangiare vegano a Massa Lubrense, dunque non sarà di certo un problema!


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Massa Lubrense: protagonista del cinema dagli anni ’50

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Sono numerose le produzioni cinematografiche che hanno che hanno come sfondo i paesaggi mozzafiato e le straordinarie bellezze di Massa Lubrense. Da Eduardo De Filippo a Paolo Sorrentino, Massa Lubrense compare nei capolavori sia del cinema nazionale che internazionale.

In questo articolo, i film più belli girati a Massa Lubrense.

È stata la mano di Dio (2021)

Scritto e diretto dal regista Paolo Sorrentino, candidato al premio Oscar 2022 nella sezione del miglior film internazionale, e al Golden Globe 2022 come miglior film straniero. A fare da sfondo alle vacanze della famiglia Schisa è proprio la costa di Massa Lubrense. Nella scena iniziale, non manca un omaggio a Eduardo De Filippo, con l’inquadratura dell’isolotto Isca che, per decenni, è stato la dimora del noto attore e drammaturgo italiano. Lo stesso sindaco del comune di Massa Lubrense ha invitato il regista Paolo Sorrentino ad apprezzare di persona le bellezze naturali che questo posto ha da offrire.

Love is all you need (2012)

Film diretto dalla regista danese Susanne Brier. Tra Sorrento e Massa Lubrense si svolge la storia d’amore tra Philip (Priece Brosnan), cittadino inglese che vive in Danimarca e Ida, una parrucchiera danese. A unire i due protagonisti, è l’imminente matrimonio dei rispettivi figli che li costringe a partire per l’Italia. Proprio la penisola sorrentina farà da sfondo all’inizio del loro amore, luogo perfetto per il romanticismo.

Ex: amici come prima (2011)

Un film diretto e co-sceneggiato da Carlo Vanzina. Sequel di “Ex” (2009) di Fausto Brizzi. Anche in questo film compaiono scene girate a Massa Lubrense, in particolare al borgo dell’Annunziata e nella storica Villa Murat. Vincenzo Salemme, nei panni di Antonio, è un ex farmacista che invita un gruppo di ex amici nella sua villa nella penisola sorrentina. Durante la festa si riallacciano dei legami che, ormai, erano creduti persi. Alcune scene sono girate proprio nella piazzetta del borgo dell’Annunziata, con Capri sullo sfondo.

Neapel sehen und erben: Vedi Napoli e poi muori (1988)

Con la regia di Marco Serafini, è un film in lingua tedesca che ha come ambientazione Massa Lubrense. La storia ha inizio in Germania, per poi proseguire durante le vacanze in Italia: si alternano paesaggi della costiera amalfitana a quelli del borgo marinaro di Marina della Lobra. Il film non ha ottenuto una vasta diffusione nel cinema italiano per cui oggi, oltre alle testimonianze dei residenti, è possibile trovare solo qualche spezzone della pellicola che mostra chiaramente scorci del borgo marinano di Marina della Lobra.

Marito e moglie (1952)

Film diviso in due episodi, entrambi diretti e interpretati da Eduardo de Filippo. Buona parte del suo film è girata proprio nel borgo dell’Annunziata. Lo stesso De Filippo volle che, a figurare nelle sue riprese, fossero gli stessi abitanti di Massa Lubrense. Tratta di due episodi sulla vita coniugale: nel primo episodio è protagonista un pover uomo reso immobile da una paralisi; nel secondo episodio Gennarino, stanco della moglie, della sorella zitella e di un figlio problematico, si inventa una storia d’amore con una sua vicina di casa.

A partire dagli anni ’50 con Eduardo de Filippo, il rapporto tra Massa Lubrense e il cinema viene tutt’ora mantenuto grazie a numerosi registi, nazionali e internazionali, che scelgono le bellezze di Massa Lubrense come set cinematografici dei loro film.


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Un’esperienza di Sri Sri yoga a Massa Lubrense

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di Claudia Pia Palumbo

Intervista a Gelsomina Di Maio

C’è chi lo definisce sport, chi una religione e chi una filosofia di vita: stiamo parlando dello yoga. Una pratica nata più di 2000 anni fa in India per stabilire un equilibrio fra il corpo e la mente e che, durante tutti questi anni, non è mai passata di moda ma, anzi, ha conosciuto sempre più nuove forme, come lo Sri Sri Yoga. In vista del ciclo di lezioni di Sri Sri Yoga che si terranno quest’estate presso il Castello dell’Annunziata abbiamo chiesto all’istruttrice Gelsomina di Maio alcune informazioni sullo Sri Sri Yoga.

Può brevemente descriverci in cosa consiste lo Sri Sri Yoga? E soprattutto in cosa differisce dallo yoga tradizionale?

In realtà lo Sri Sri Yoga non differisce affatto dalla tradizione yogica ma ne è fedele espressione, infatti lo SSY integra i vari percorsi tradizionali quali l’Hatha Yoga (sforzo), lo Jnana Yoga (saggezza), il Karma Yoga (servizio e azione) ed il Bakti Yoga (devozione). Il fondatore dello SSY è Gurudev Sri Sri Ravi Shankar, maestro vivente, realizzato nello yoga e nella meditazione, ambasciatore di pace e leader umanitario conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. L’obbiettivo è quello di portare nel mondo un’autentica educazione allo yoga accessibile a tutti. Il suo messaggio è che la pace interiore ed esteriore sono possibili attraverso il servizio e il risveglio dei valori umani. La parola yoga significa “unione”, quella tra il corpo, la mente e il respiro.

Perché lo yoga è definito una disciplina “completa”, che procura notevoli benefici sia per il corpo che per la mente?

Lo yoga è indubbiamente una disciplina molto completa. Numerosi studi scientifici dimostrano il potere terapeutico delle pratiche yogiche. Con lo yoga lavoriamo sul corpo attraverso posture o posizioni dette “ASANA“. Attraverso determinate pratiche di respirazione “PRANAYAMA” e meditazione “DHYANA“, lavoriamo sulla nostra energia vitale fino a giungere a uno stato meditavo profondo detto “SAMADHI“.

I benefici dello yoga sono immensi: A livello fisico si nota un miglioramento dell’elasticità e del tono muscolare e di tutte le articolazioni del corpo. Migliora la circolazione sanguigna e linfatica, migliora l’equilibrio e la coordinazione, aumenta la capacità respiratoria e aiuta a ridurre il peso corporeo. A livello mentale riduce lo stress, migliora la concentrazione e la memoria, calma l’ansia e l’agitazione mentale. Non meno importante, aiuta a migliorare la qualità del sonno e la qualità della vita.

 Perché proprio il castello dell’Annunziata? L’ambiente è un fattore determinante quando si pratica lo Sri Sri Yoga?

Avere la possibilità di usufruire di un luogo di tale bellezza paesaggistica arricchisce sicuramente l’esperienza dello yoga. Questo luogo magnifico e armonioso, lontano dal caos cittadino, dove si può respirare aria salubre a pieni polmoni, è sicuramente una cornice ideale per una esperienza positiva e rigenerante. L’ambiente in cui si pratica lo Yoga deve essere pulito, ordinato, curato, possibilmente silenzioso e ben ventilato.

Lei crede che lo SSY sia per tutti? E soprattutto, c’è un’età ben precisa per iniziare a praticare lo SSY? Lo Yoga è consigliato anche per le donne in attesa?

In molte occasioni, soprattutto in tempi moderni, lo yoga viene snaturato e praticato in maniera inappropriata, trascurando gli aspetti più sacri e profondi di questa pratica millenaria. Nello SSY la saggezza e le tecniche sono proposte in modo facile e gioioso, in modo semplice ma efficace. Può dunque essere alla portata di tutti, e praticato in tutte le età. I princìpi dello Yoga possono essere impartiti fin dalla più tenera età, ovviamente la metodologia di insegnamento e il tipo di pratiche cambiano se abbiamo a che fare con dei bambini. Allo stesso modo nel caso delle donne in gravidanza: lo Yoga è molto consigliato ma bisogna fare molta attenzione soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza durante i quali spesso è sconsigliata qualsiasi attività troppo stimolante. In gravidanza ci sono determinate posture che sono estremamente benefiche. Una respirazione corretta insieme al benessere e al rilassamento profondo sperimentato dalla madre giova enormemente anche al bambino nel suo grembo.

 Quale consiglio darebbe ad una persona che fino ad ora non ha mai provato a fare yoga ma che vorrebbe tanto farlo?

Consiglierei di non esitare ulteriormente e cogliere al volo questa opportunità. Consiglierei di darsi questa possibilità senza giudicarsi, senza pensare a priori di essere più o meno portato o capace, gli direi di sperimentare, di mettersi in gioco. Non è mai troppo tardi per portare un cambiamento nella propria vita e non è mai troppo tardi per vivere pienamente. 

Ringraziamo dunque l’istruttrice Gelsomina di Maio per aver risposto ad alcune domande, e adesso non resta che provare le lezioni gratuite organizzate dalla Pro loco di Massa Lubrense per godere degli innumerevoli vantaggi che lo Sri Sri Yoga procura.


sri sri yoga

Gelsomina di Maio

Istruttrice di yoga



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Turismo sostenibile: a Massa Lubrense si può

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Il turismo sostenibile è ormai la scelta che sempre più viaggiatori decidono di adottare, per essere in diretto contatto con la natura, rispettandola e tutelandola. Massa Lubrense è la meta ideale per chi vuole esplorare il territorio e conoscerne l’essenza, ma in maniera responsabile.

Ecco, dunque, 5 brevi regole per essere un vero turista green.

Camminare a piedi

Hiking tra i sentieri di Massa Lubrense

Scegliere un turismo sostenibile significa preferire lunghe passeggiate a piedi piuttosto che prendere mezzi. Un ottimo modo per ammirare e apprezzare Massa Lubrense è proprio attraverso la sentieristica. Con uno sviluppo complessivo di circa 110 km, sono davvero tanti i sentieri proposti che godono di imperdibili e indimenticabili panorami sui due golfi di Napoli e Salerno.

Acquistare prodotti di artigianato locale

Acquistare prodotti di artigianato locale contribuisce a tener vive realtà locali che da generazioni tramandano i segreti del mestiere. Tipici prodotti di artigianato che è possibile trovare a Massa Lubrense sono opere realizzate a mano in legno e in ceramica, che rappresentano una fonte di ricchezza culturale per il paese.

Rispettare l’ambiente

Massa Lubrense: Bandiera blu dal 2008

Non inquinare, cercare di ridurre i consumi e rispettare la flora e la fauna locale sono alcuni preziosi consigli da seguire per diventare un vero turista sostenibile.

La necessità di promuovere un turismo sostenibile è un tema centrale per il comune di Massa Lubrense che dal 2008 vanta ininterrottamente il riconoscimento di bandiera blu, assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education), una fondazione internazionale che promuove e sostiene i comuni che si distinguono per le buone pratiche ambientali.

Rispettare le aree protette

Rispettare i divieti di pesca istituiti nelle aree protette per non danneggiare i fondali marini, non gettare rifiuti in mare ed evitare scarichi di motori di barche che rappresentano una considerevole fonte di inquinamento dell’aria è sicuramente un buon punto di partenza per un turismo sostenibile.

L’Area Marina Protetta Punta Campanella da anni s’impegna nella tutela del territorio di Massa Lubrense. Nel 2014 è stato edificato un campo boe ecosostenibile in zona Le Mortelle che consente alle barche di ormeggiare in totale sicurezza senza utilizzare le ancore, garantendo così la preservazione dei fondali marini. Inoltre, l’istituzione del divieto di pesca ha permesso che, nel corso degli anni, quel tratto di mare si arricchisse di orate, saraghi e occhiate.

Ridurre i consumi

Cercare di ridurre la spazzatura e i consumi evitando danni all’ambiente è alla base di ogni pratica sostenibile. Ad esempio: spegnere la luce, controllare che l’acqua sia ben chiusa e fare la raccolta differenziata possono essere delle buone pratiche da seguire non solo in vacanza, ma anche durante la vita di tutti i giorni.

Il tema della sostenibilità non è certo sfuggito al settore gastronomico. E’ il caso del ristorante stellato “Don Alfonso 1980” che si è guadagnato l’assegnazione della stella verde, dopo aver lanciato la politica “Zero consumi”. Si tratta di una politica che guarda alla gestione sostenibile dei rifiuti, favorisce la politica del riciclo e di una produzione biologica delle materie prime.