Il liquore di mirto: tra storia e produzione

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Il liquore di mirto: tra storia e produzione

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Il liquore di mirto è un digestivo ottenuto dalla macerazione di bacche mature di mirto. È popolare in varie zone d’Italia, essendo la pianta del mirto (Myrtus communis) tipica della macchia mediterranea.

A Massa Lubrense, la pianta è diffusa lungo i versanti più esposti al sole, dove si sviluppa dal livello del mare fino a un’altitudine di 500 metri. È possibile trovarne, per esempio, ai lati del sentiero che porta alla Baia di Ieranto o lungo il Sentiero delle Sirenuse.

Il liquore di mirto è una tradizione radicata a Massa Lubrense ed è prodotto sia artigianalmente nelle case locali che in distillerie specializzate presenti nel territorio. Questo liquore è amato non solo per il suo sapore unico, ma anche per la sua connessione storica con la cultura e la tradizione della regione.

La produzione casalinga spesso coinvolge ricette tramandate di generazione in generazione, mentre le distillerie commerciali lo preparano su scala più ampia, contribuendo a diffondere il suo gusto caratteristico in tutto il territorio.

La pianta di mirto

La pianta di mirto, scientificamente denominata Myrtus communis, appartiene alla famiglia delle mirtacee e ha foglie di un verde intenso che emanano odori gradevoli. È un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, che predilige un clima mite. Ma può resistere anche alle gelate, se protetto e riparato dalle intemperie.

I fiori, semplici e di colore bianco sono solitari ed eleganti. Secondo la fenologia, la pianta di mirto fiorisce tra i mesi di maggio e giugno e fruttifica verso ottobre e novembre per la raccolta delle sue bacche.

liquore di mirto
Fiori di mirto

Origini del liquore di mirto

Le origini di questo liquore sono antichissime e avvolte nel mistero. Tracce delle piante di mirto compaiono già in documenti antichi scritti di egizi e arabi. Si dice che gli antichi Egizi decorassero le loro città con rami di mirto durante le feste, attribuendo alla pianta un potere divino in grado di allontanare gli spiriti maligni, le catastrofi e le malattie.

Inoltre, il mirto era anche la pianta sacra ad Afrodite. Nel mito, la pianta proteggeva le virtù di Afrodite dallo sguardo malizioso dei satiri. Pertanto, è considerata una pianta che rappresenta l’amore, la fertilità e l’eros e veniva utilizzata, appunto, come rimedio afrodisiaco o per adornare i banchetti nuziali.

La raccolta

Il periodo della raccolta del mirto inizia dal mese di novembre, quando le bacche stanno giungendo a maturazione, e si prolunga fino al mese di gennaio. Secondo gli artigiani produttori di mirto, però, il periodo migliore per la raccolta è il mese di dicembre, quando le bacche non sono troppo crude e nemmeno troppo cotte. Il segreto per capire se le bacche possono essere raccolte, ci viene svelato dalla presenza della pruina. Una sostanza prodotta dai frutti stessi sulla loro superficie che rende la bacca di mirto di un colore blu-opaco e che dona al frutto un gusto intenso e deciso.

La raccolta delle bacche di mirto avviene quasi esclusivamente a mano. Sebbene questo tipo di raccolta si ripercuote sulla velocità, è preferibile per il suo impatto minimo sulla pianta e la capacità di preservare intatte tutte le caratteristiche delle bacche.

Le bacche fresche, una volta raccolte, devono essere subito lavorate per la produzione del liquore di mirto.

Bacche di mirto appena raccolte

La ricetta

La preparazione del liquore di mirto è lunga ma semplice allo stesso tempo.

Ingredienti (per 2 litri):

  • 1 l acqua
  • 500 g bacche di mirto
  • 500 g zucchero semolato
  • 1 l alcol puro (90°)

Preparazione:

Prendere le bacche di mirto, lavarle sotto un getto d’acqua corrente e metterle in un colino per eliminare così le impurità. Lasciare eventualmente alcune foglioline in un numero limitato.

Una volta lavate, lasciare appassire per 2 o 3 giorni su alcuni canovacci puliti. A questo punto, riporre le bacche di mirto assieme all’alcool in un vaso a chiusura ermetica, essenziale per mantenere integri aromi e profumi. Riporre il recipiente in un posto buio e fresco per circa 40-50 giorni.

Trascorso il tempo di riposo, scolare le bacche. Utilizzando un canovaccio pulito, spremere le bacche delicatamente per estrarne il succo.

Nel frattempo, far bollire l’acqua sul fuoco e quando avrà quasi raggiunto la temperatura d’ebollizione iniziare a sciogliere lentamente lo zucchero. Una volta che lo sciroppo composto da acqua e zucchero si sarà raffreddato completamente, aggiungere l’alcool aromatizzato con le bacche di mirto e mescolare il liquore ottenuto con un cucchiaio di legno. Con un colino, filtrare il liquore e poi, con un imbuto, trasferirlo nelle bottiglie di vetro.

Prima di degustare il liquore al mirto, bisogna farlo riposare in un luogo fresco per almeno un mese. Dopodiché non resta che sorseggiare a temperatura ambiente l’ottimo digestivo dall’aroma tipicamente mediterraneo.