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Un giorno a Crapolla

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Crapolla è una località marina del paese di Torca, frazione di Massa Lubrense. Affaccia sul golfo di Salerno a poca distanza dalla rinomata Positano. Il fiordo si insinua nel Monte di Torca, dove sorgono una torre antisaracena e i resti dell’abbazia di San Pietro.

Il Fiordo di Crapolla a Massa Lubrense è certamente tra le più suggestive insenature della Penisola Sorrentina, un luogo che custodisce un ricco patrimonio storico e naturalistico.

Cosa fare in un giorno a Crapolla

Il fiordo di Crapolla è raggiungibile esclusivamente a piedi partendo dalla piazzetta di Torca. Gli autobus SITA che raggiungono questa frazione partono da Sorrento, alcuni passano da Massa Centro prima di raggiungere Sant’Agata sui due golfi, quindi Torca. Per chi arriva in auto, c’è possibilità di parcheggio nelle strisce blu, nella piazzetta accanto alla Chiesa di San Tommaso Apostolo.

Il sentiero può essere intrapreso anche da Sant’Agata sui due Golfi, che dista solo un chilometro da Torca. Il percorso è di difficoltà elevata, ma ben tracciato. Prima di intraprenderlo, assicuriamoci di avere con noi abbondante acqua, cibo, un cappellino e scarpe da trekking.

Dopo un primo tratto tra i vicoletti del centro abitato, il sentiero si innesta su una vecchia mulattiera circondata dalla flora mediterranea.

Sentiero di Crapolla

Arrivati sul belvedere noto come “La guardia”, vi è una diramazione (tracciata con la fascia bianco-rossa) che prevede un percorso di ben 700 gradini che conducono al fiordo.

Il panorama

Sul versante di Positano si avvista l’arcipelago de Li Galli, che si lega al mito di Ulisse e delle sirene.

C’è poi Vetara, isolotto disabitato. Dista poche centinaia di metri lo Scoglio Isca, in passato abitato da Eduardo de Filippo, scelto come location del film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, il quale mostra le meraviglie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana in scene solari, luminose e a tratti comiche.

Sul versante opposto si ammira il profilo di Punta Penna che delimita l’incantevole baia di Marina del Cantone.

La cappella e la spiaggia

Per fare una pausa dall’impegnativa passeggiata, lungo il sentiero che porta al fiordo si può visitare la Cappella di San Pietro, che si racconta sia stata edificata con le stesse pietre con cui era stata costruita la precedente Abbazia di San Pietro. Secondo la leggenda, quest’ultima sorgeva a sua volta sulle rovine di un antico tempio dedicato al dio Apollo e questo spiegherebbe il toponimo Crapolla.

Oltrepassata la cappella di San Pietro si giunge, finalmente, alla spiaggia. La spiaggia di Crapolla, in ciottoli, è anch’essa parte della Riserva Marina Protetta di Punta Campanella e solo in alcune ore del giorno è esposta al sole, mentre per gran parte della giornata resta in ombra.  

La spiaggia di Crapolla

La strada di ritorno è la stessa dell’andata, per cui consigliamo di evitare di percorrerla nelle ora più calde, soprattutto nei mesi estivi.


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Fiordo di Crapolla

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Partenza: ore 9:00 dalla piazza di Sant’Agata sui due golfi
Durata: 4 ore circa

Il Fiordo di Crapolla è tra le insenature più suggestive della costa di Massa Lubrense: oltre a essere di grande interesse naturalistico, conserva tracce visibili di un passato ricco di storia.


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Cappella di San Pietro a Crapolla, Torca

Località: Crapolla, Torca

La piccola Cappella di San Pietro, situata nella suggestiva località di Crapolla, è un gioiello intriso di storia e leggenda. Costruita con le pietre che un tempo facevano parte del Monastero dei Benedettini Neri, noto anche come Abbazia di San Pietro, la cappella è circondata da elementi che narrano le vicende di un passato antico e affascinante.

Accanto alla cappella si ergono maestose colonne e basi marmoree che risalgono all’epoca dell’antico monastero. La leggenda che avvolge questo luogo affascinante suggerisce che l’abbazia sia stata costruita sui resti di un tempio romano, a sua volta eretto sui resti di un antico tempio dedicato ad Apollo. Da qui deriverebbe il toponimo Crapolla, che porta con sé le tracce di una storia millenaria.

La tradizione vuole che San Pietro abbia fatto tappa a Crapolla durante il suo viaggio verso Roma. Ogni anno, la mattina del 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro, i fedeli intraprendono un pellegrinaggio da Torca alla cappella. Qui, in una suggestiva celebrazione della Santa Messa, i devoti rendono omaggio al santo, dando inizio a festeggiamenti che si estendono fino alla spiaggia, dove cibo e divertimento si fondono in un’atmosfera di gioia e devozione.

Lo spazio antistante la cappella offre una vista privilegiata sull’isola d’Isca, regalando ai visitatori uno sguardo incantevole su questo angolo di paradiso. A sinistra, il Monte di Torca domina l’orizzonte, con la Torre di Crapolla che fa parte del sistema difensivo delle torri di avvistamento, testimonianza di un passato in cui la sicurezza delle coste era garantita da possenti strutture di avanguardia.

La Cappella di San Pietro a Crapolla, con la sua fusione di storia, leggenda e spiritualità, rappresenta un luogo unico che invita i visitatori a immergersi nell’atmosfera suggestiva di un passato ricco di fascino e mistero.


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Presentazione del volume su Crapolla “Landscape as Architecture” a cura di Valentina Russo

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Presentazione del volume: Landscape as Architecture. Identity and conservation of Crapolla cultural site (Nardini ed., 2014), frutto del Workshop svoltosi lo scorso anno al Fiordo di Crapolla.

Landscape as Architecture
La presentazione del ponderoso e prestigioso volume si terrà il prossimo mercoledì 25 marzo 2015 presso l’Aula Magna del Centro Congressi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Via Partenope, 36).

Apriranno i lavori il Rettore dell’Ateneo fridericiano, prof. Gaetano Manfredi, il Direttore del Dipartimento di Architettura prof. Mario Losasso e il Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio prof. Aldo Aveta.

Seguiranno le relazioni dei professori Giovanni Carbonara (Università di Roma La Sapienza) e Carlo Tosco (Politecnico di Torino), della soprintendente per i beni archeologici (già di Napoli e provincia) Teresa Elena Cinquantaquattro e del Direttore del Segretariato Regionale del MiBACT della Campania, architetto Luca Maggi.
Introdurrà e coordinerà l’incontro il professore Leonardo Di Mauro (Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Architettura).

Landscape as Architecture

Fonte: Archeoclub d’Italia – Sede di Massa Lubrense


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Festa di San Pietro a Crapolla – 29 giugno 2014

Category:Eventi

 

Il 29 giugno 2014, si rinnova il tradizionale appuntamento della Festa di San Pietro alla Cappella di Crapolla.

La partenza dalla piazzetta di Torca è prevista per le ore 6:00 e la Celebrazione Eucaristica inizierà alle ore 7:00.

Crapolla - Discesa


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Fiordo di Crapolla

Un luogo suggestivo e affascinante: natura, mare e un passato ricco di storia.

Puoi visualizzare questo sentiero nell’app AllTrails oppure puoi usare le tracce:

fiordo di Crapolla

Il Fiordo di Crapolla è tra le insenature più suggestive della costa di Massa Lubrense: oltre a essere di grande interesse naturalistico, conserva tracce visibili di un passato ricco di storia.

Come arrivare al fiordo di Crapolla

Il fiordo si raggiunge a piedi dalla frazione di Torca: da piazza San Tommaso Apostolo si imbocca via Nula e poi via Casalvecchio, da dove comincia il sentiero.

Ricalcando il percorso di un’antica mulattiera, la prima parte del sentiero si snoda tra il verde della macchia mediterranea. Costeggia poi il rivo Larito fino al belvedere naturale “La Guardia”. Qui, una panchina in pietra invita a fermarsi per ammirare l’incantevole panorama: di fronte, i tre isolotti Li Galli, l’isola d’Isca e la Vetara; a sinistra, la costa di Praiano e, in giornate particolarmente terse, tutto il Golfo di Salerno; a destra, l’inconfondibile sagoma di Punta Penna.

Da questo punto si dirama anche l’impegnativo sentiero che conduce alla Spiaggia di Recommone. I gradini in pietra, quasi 700, conducono invece al Fiordo di Crapolla. Ogni 50 gradini, una piastrella in ceramica indica la numerazione progressiva.

Tradizioni storico/culturali

Prima di arrivare in fondo all’insenatura, ci si può fermare a visitare la piccola Cappella di San Pietro. Fu costruita con le stesse pietre che un tempo appartennero al Monastero dei Benedettini Neri, più comunemente noto come Abbazia di San Pietro. Accanto alla cappella sono tutt’ora visibili alcune colonne e basi marmoree risalenti all’antico edificio. La leggenda vuole che l’abbazia fosse stata edificata sui resti di un tempio romano. Questo si ergeva a sua volta sui resti di un tempio dedicato ad Apollo, da cui deriverebbe il toponimo Crapolla.

Secondo la tradizione, San Pietro sbarcò a Crapolla nel suo viaggio verso Roma. Il 29 giugno di ogni anno, in occasione della festa di San Pietro, i fedeli partono di buon mattino in pellegrinaggio da Torca verso la Cappella di San Pietro, dove viene celebrata la Santa Messa. I festeggiamenti continuano poi sulla spiaggia tra cibo e divertimento.

Lo spazio antistante la cappella offre un privilegiato punto panoramico sull’isola d’Isca. A sinistra, invece, il Monte di Torca con la Torre di Crapolla. Quest’ultima fa parte del sistema difensivo delle torri di avvistamento presenti su tutta la costa e l’interno del territorio di Massa Lubrense.

Riprendendo il sentiero si giunge finalmente al Fiordo di Crapolla: una stretta e profonda spaccatura nella roccia, che si insinua tra l’alta scogliera per una lunghezza di circa 160 metri, allargandosi progressivamente e terminando con una spiaggetta tanto piccola quanto bella. Nella parte occidentale dell’insenatura sono ancora visibili i resti di una villa romana, con parti murarie in opus reticulatum. Prima della spiaggia, l’antico borgo conserva i resti di alcune cisterne romane e di costruzioni scavate nella roccia. Sono i monazeni, strutture risalenti anch’esse all’epoca romana e ancora oggi usate dai pescatori del luogo per mettere a riparo le proprie barche e gli attrezzi per la pesca.

La piccola spiaggia è tutta in ciottoli e, fatta eccezione per le ore in cui il sole è più alto, per buona parte della giornata rimane in ombra. Si consiglia, data la quasi totale assenza di zone d’ombra lungo il sentiero, di preferire un orario in cui il sole sia meno forte per accingersi a risalire.


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Trekking a Massa Lubrense

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Nel silenzio del mare: alla scoperta dell’apnea subacquea

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L’apnea subacquea è una straordinaria esperienza di simbiosi intima con il mare. Trattenere il respiro diventa qui un’abilità che permette di aprire le porte a un regno di silenziosa bellezza.

Proprio a Massa Lubrense c’è un centro di apnea nel quale potrai trovare il supporto e la guida per esplorare l’arte dell’apnea subacquea. Potrai abbandonarti al mare, immergendoti in un mondo di calma, serenità, ma anche avventura. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Antonio Mironi, fondatore del centro di apnea Capri Freediving e istruttore certificato dall’Associazione Sportiva Apnea Academy, che ha condiviso con noi interessanti informazioni a riguardo.

apnea

Ciao Antonio! Quando nasce il Capri Freediving e perché?

Il Capri Freediving è un centro di apnea che nasce nel 2023 a Massa Lubrense. Nasce da un progetto che sin da piccolo è sempre stato nella mia testa. Vengo da una storia lontana dal mare, sono originario di Capri ma sono cresciuto a Milano; nonostante ciò, sono stato da sempre appassionato di mare, seppur da lontano. Il mio sogno era quello di tornare un giorno e avvicinarmi alla disciplina dell’apnea, che ho da sempre praticato da piccolo quando venivo in vacanza a trovare i miei parenti. Dopo essermi laureato in economia e dopo aver lavorato in azienda, mi sono licenziato e mi sono dedicato totalmente all’allenamento e alla preparazione per diventare istruttore di apnea. Il mio obiettivo era quello di aprire un un centro dove poter condividere e insegnare l’apnea alle persone, principalmente in mare dato che abbiamo posti meravigliosi. Il centro nasce quindi dalla realizzazione di un sogno che ho sempre avuto. Dietro c’è tutto un percorso motivazionale, di allenamento e di preparazione.

Quali tipologie di servizi offrite?

Offriamo principalmente corsi. Essendo un centro di apnea si fanno dei mini corsi che possono durare sia un giorno che una settimana, all’interno dei quali ci sono diverse metodologie. In seguito alla frequentazione di questi corsi possono essere rilasciati anche dei brevetti. Il titolo che mi qualifica come istruttore è un titolo rilasciato da Apnea Academy, la scuola di apnea più grande al mondo fondata da Umberto Pelizzari, storico campione del mondo di apnea e detentore di diversi record. Ci sono anche servizi per turisti come escursioni di apnea ricreativa e snorkeling, più orientati al settore turistico. Infine, abbiamo anche tutta una logistica mirata alle persone che hanno già frequentato i corsi e che hanno esperienza di apnea e che vogliono fare degli allenamenti in mare.

Che tipo di disciplina è l’apnea?

L’apnea è una disciplina che si sta ingrandendo sempre di più proprio perché aperta a tutti. Molto spesso le persone hanno paura di trattenere il fiato, il che fa in realtà parte del nostro codice genetico, dobbiamo solo rimparare a farlo. Ci sono degli step da seguire per insegnare a chiunque a godere di queste sensazioni. La definirei come una disciplina proiettata al benessere e al rilassamento della persona.

Come ci si allena e ci si prepara all’apnea?

Innanzitutto sono necessari degli esercizi dal punto di vista della respirazione: per imparare a non respirare bisogna prima imparare a respirare. Ci sono degli esercizi che vengono dall’antica arte del pranayama, un filone dello yoga che riguarda la respirazione. L’apnea prende in prestito questi esercizi per allenare la capacità inspiratoria, espiratoria, per allenare l’estensione del diaframma e della gabbia toracica. Poi ci sono gli allenamenti in acqua che si possono dividere in allenamenti fatti in piscina (conosciuta come apnea dinamica) che prevedono ripetute, allenamenti che allenano la mancanza di ossigeno, e allenamenti che allenano l’aumento di anidride carbonica. Poi ci sono gli allenamenti fatti in acqua ma in profondità che si chiamano allenamenti in assetto costante – che sono quelli che facciamo noi principalmente dato che operiamo in mare – e in questo caso si allena la profondità, la pressione, la compensazione e tutta una serie di varianti che sono incluse nell’andare profondi. 

Sono necessari dei requisiti specifici?

È uno sport aperto a tutti. L’unico requisito è saper nuotare e stare bene in acqua. Quest’anno nel nostro centro è venuta una signora di 52 anni che non aveva mai fatto apnea in vita sua ed è scesa a 18 metri sott’acqua.

apnea

Quali sono i benefici delle immersioni in apnea?

Sicuramente l’apnea aiuta il rilassamento, è uno sport di benessere. Quello che succede a livello fisiologico, soprattutto in mare, è un abbassamento del battito cardiaco grazie al contatto con l’acqua e l’andare leggermente in profondità. Questo abbassamento del battito cardiaco genera tutta una serie di benefici di rilassamento muscolare, nervoso e mentale; nel momento in cui si esce da una sessione di apnea si ha come la sensazione di aver dormito, come quando ci si sveglia al mattino ben rilassati. Tra gli altri benefici troviamo lo stare in acqua, quindi si scarica tutta la gravità, tutto quel peso che si ha addosso. Spesso alle persone che hanno problemi articolari pesa anche stare in piedi; stare in acqua, invece, con attività proiettate al rilassamento, aiuta proprio il fisico a mollare tutte queste tensioni.

Sul sito c’è una sezione chiamata “emozioni in apnea”, a tal proposito, quali emozioni si possono provare con quest’esperienza?

Emozioni in apnea riguarda principalmente i servizi ricreativi che si fanno nel Capri Freediving, ossia lo snorkeling e l’apnea ricreativa. L’emozione è quella di stare rilassanti in una ambiente marino, un ambiente protetto come il Parco Marino Punta Campanella, che include la Baia di Ieranto, il Fiordo di Crapolla o gli isolotti Li Galli. L’emozione è quella di godere del fondale marino e della fauna, della trasparenza dell’acqua, grazie alla presenza di una guida esperta, che ti può assistere e che garantisce la sicurezza alle persone che si immergono. Senza una guida tutto questo non sarebbe fattibile, soprattutto nelle nostre zone nelle quali, soprattutto in estate, c’è un buona presenza di barche.

Cosa rende unica Massa Lubrense come luogo in cui praticare l’apnea?

Proprio il Parco Marino, l’A.M.P. Punta Campanella. Generalmente nelle zone turistiche è comune trovare numerose imbarcazioni e praticare l’apnea in sicurezza vuol dire anche avere l’aiuto di un’organizzazione che si occupa di regolamentare il transito delle barche. Oltre a questo, fornisce supporto nell’organizzazione di eventi. Per esempio, quest’anno organizzeremo uno stage con Pelizzari e grazie alla collaborazione dell’A.M.P. Punta Campanella avremo a disposizione una logistica ben definita che contribuirà a garantire la sicurezza. Siamo particolarmente cauti in questo aspetto e richiediamo un’attenzione costante. L’alleanza con il Parco Marino rappresenta un elemento fondamentale, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile.

Perché una persona dovrebbe avvicinarsi a questo mondo? E che consiglio darebbe?

Oggigiorno, ci troviamo immersi in un contesto in cui siamo costantemente esposti a numerosi fattori stressanti, tra cui le pressioni legate al lavoro e agli impegni familiari. Spesso siamo bombardati dalle incessanti notifiche provenienti dai nostri dispositivi telefonici e computer. L’apnea aiuta a staccare mentalmente da questi input continui. Il cervello funziona in maniera accelerata e noi non siamo predisposti per funzionare in maniera così veloce. L’apnea rallenta tutto e ci aiuta a pensare in maniera più tranquilla. Le persone si dovrebbero avvicinare all’apnea perché ci riporta alle nostre funzioni base, quelle semplici che ci appartengono, come lo stare bene e lo stare tranquilli. L’apnea aiuta a rallentare e a stare bene. Il consiglio, quindi, è quello di provare per credere. Infatti, quasi sempre le persone percepiscono il beneficio. 

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Ringraziamo l’istruttore Antonio Mironi per aver gentilmente condiviso il suo tempo e preziose informazioni con noi. Speriamo che questo articolo abbia suscitato la vostra curiosità, indipendentemente dal vostro livello di esperienza. Il mare attende solo voi, che siate principianti o esperti!


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Il fascino di Torca e i suoi tesori nascosti

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Torca è una frazione del comune di Massa Lubrense, ed è collocata sul versante meridionale della penisola Sorrentina.

Probabilmente la marina di Torca, Crapolla, ospitava in antichità un tempio greco dedicato ad Apollo. L’origine etimologica del nome “Torca” potrebbe quindi derivare dalla “Theorica” via, frequentata da lunghe processioni chiamate “Theoriae” dirette verso il suddetto tempio.

Secondo la tradizione, si ritiene che San Pietro abbia fatto sbarco a Crapolla durante il suo viaggio verso Roma. Nel luogo presunto del tempio di Apollo, successivamente, venne eretta l’abbazia di San Pietro, un monastero affiliato all’ordine dei frati Benedettini Neri. La struttura originale dell’abbazia comprendeva tre navate con colonne realizzate in marmo e granito, affreschi che narravano le Storie delle Sacre Scritture e pavimenti decorati con mosaici.

Sull’area dei suoi resti sorge ora la Cappella di San Pietro, che può essere raggiunta tramite il sentiero che dalla piazzetta di Torca conduce al fiordo. Realizzata con le stesse pietre utilizzate per la costruzione dell’abbazia originaria, la cappella rappresenta un legame tangibile con il passato.

Sentieri

A Torca la strada rotabile finisce, lasciando spazio a una rete di sentieri che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato per la loro bellezza naturale e selvaggia.

Crapolla

Il fiordo di Crapolla è tra le insenature naturali più suggestive della Penisola Sorrentina. Accessibile esclusivamente a piedi tramite un sentiero ben segnalato, il percorso da Torca è caratterizzato da un notevole dislivello di circa 350 metri e una lunga scalinata di circa 700 gradini. Questo rende la passeggiata lungo il versante del monte una sfida impegnativa ma gratificante. L’esperienza diventa immersiva mentre ci si addentra in ambienti contraddistinti da una natura ancora incontaminata, arricchiti da un patrimonio archeologico significativo e da panorami che rimangono indelebili nella memoria.

Sirenuse

Immerso tra cielo e mare, il Sentiero delle Sirenuse si lega al mito greco delle sirene. Il suo nome è un omaggio ai tre isolotti oggi conosciuti come Li Galli. Da questi, secondo la leggenda, le sirene tentarono di ammaliare Ulisse con il loro canto seducente. Estendendosi per circa 9 km, il sentiero attraversa il pittoresco borgo di Torca. L’atmosfera suggestiva è arricchita dalla lussureggiante vegetazione e dai panorami mozzafiato che si aprono sul mare della Costiera Amalfitana, sugli isolotti di Li Galli, i faraglioni di Capri e lo scoglio di Vetara, rendendo l’intera esperienza indimenticabile.


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5 profili Instagram da seguire su Massa Lubrense

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In questo articolo suggeriamo alcuni tra i profili Instagram più interessanti da seguire relativi a Massa Lubrense, nota per i luoghi meravigliosi e imperdibili che la contraddistinguono.

Il primo profilo è quello di AmpPuntaCampanella, in quanto presenta una gallery molto vasta di scenari suggestivi relativi alla mitica “terra delle sirene”, con alcuni tra i paesaggi subacquei tra i più belli del Mediterraneo.

All’interno del profilo viene evidenziata l’assoluta necessità di tutelare quest’Area Marina così ricca di biodiversità, infatti l’Amp porta avanti una serie di progetti mirati alla salvaguardia del mare, alla tutela delle specie protette come i delfini, alla sensibilizzazione dei pescatori, al monitoraggio delle tartarughe, dei cavallucci marini e della qualità delle acque.

AboutSorrento

Un altro profilo da tenere d’occhio è AboutSorrento, nel quale sono raccolte splendide immagini relative a Sorrento, Vico Equense e dintorni, con una cartella in evidenza dedicata a Massa Lubrense e molti post con i suoi scorci più belli, i cibi e le bevande più stuzzicanti, le spiagge più suggestive. Costituisce uno degli account più accattivanti anche per l’eccezionale qualità delle immagini e dei video proposti.

EnjoyBikeSorrento

Per gli amanti delle passeggiate in bicicletta che desiderano condividere il proprio percorso con qualcuno, il profilo Instagram EnjoyBikeSorrento risulta molto utile da seguire. Si tratta di ciclisti esperti che si occupano di organizzare tour in bici da Sorrento a Massa Lubrense in modo da raggiungere, pedalando, gli angoli più incontaminati del territorio, lontani dal turismo di massa, vivendo un’esperienza unica circondati dai profumi e dai colori della natura.

Biagio | Sorrento

Il creator digitale Biagio, su Instagram nse_bg, raccoglie sul suo profilo molteplici reel e immagini delle meraviglie campane viste dall’alto. Sono particolarmente belli gli scorci della costiera Amalfitana, Capri, Punta Campanella, Positano, Sorrento e moltissimi altri luoghi catturati via drone all’alba, a notte fonda o durante il tramonto. Anche le musiche selezionate per accompagnare i video sono particolarmente piacevoli e sembrano caricare di poesia e romanticismo queste località da sogno.

Campania da vivere

L’ultimo profilo che vi proponiamo è CampaniaDaVivere, progetto di marketing turistico in Campania, una sorta di vetrina per dare visibilità alla regione Campania con i suoi luoghi, eventi, locali e gastronomia.

Nel profilo è presente un’intera cartella in evidenza su Massa Lubrense in cui vengono mostrati scorci di Torca, l’isolotto Isca, l’Abbazia di San Pietro, il Fiordo di Crapolla, l’arcipelago Li Galli, Marina del Cantone ed il borgo marinaro di Marina della Lobra. Anche la gallery è piena di tramonti meravigliosi, mare turchese e luoghi da sogno che meritano di essere visti da vicino.

Se avete in programma di farlo e necessitate di più informazioni su iniziative, feste, escursioni e moltissimo altro ancora, anche l’account della Pro Loco di Massa Lubrense vi sarà utilissimo.


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Costiera Amalfitana

Come visitare la Costiera Amalfitana da Massa Lubrense

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Visitare la Costiera Amalfitana da Massa Lubrense è semplice. Il territorio infatti offre la possibilità di noleggiare gommoni e barche o di partecipare alle escursioni organizzate da alcune compagnie e cooperative.

La Costiera Amalfitana, patrimonio dell’UNESCO, è una vera e propria terrazza sospesa tra il mar Tirreno e i monti Lattari che si affaccia sul golfo di Salerno. Le acque cristalline, le spiagge, le terrazze di agrumi, viti e olivi, così come le botteghe degli artigiani e i numerosi negozi di lusso, la rendono senz’altro una delle mete più apprezzate dai turisti provenienti da ogni parte del mondo. Questo tratto di costa ha un’estensione tale da includere 16 comuni meravigliosi: Positano, Ravello, Maiori, Minori, Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Raito, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.

Le compagnie di charter

Sul territorio sono presenti diverse compagnie di charter per poter partecipare a escursioni condivise o private.

In genere, il tour in barca dura circa 8 ore e permette di godersi il mare della divina costa. Durante l’escursione, ci sono diverse soste che consentono di fare delle pause per nuotare nelle acque cristalline o per scattare qualche foto.

L’itinerario dell’escursione può variare a seconda del tour e dell’operatore turistico scelto, ma di solito include le principali attrazioni della costiera come le indimenticabili città di Positano ed Amalfi, il Fiordo di Furore, la Baia di Nerano, il fiordo di Crapolla e l’isola de li Galli, divenuta celebre per il mito di Ulisse e delle sirene, che sorge proprio tra i comuni di Praiano e Conca dei Marini, e la famosissima Grotta dello Smeraldo. Sono solitamente previste due soste con sbarco, una a Positano e una a Amalfi.

Le compagnie mettono a disposizione diversi servizi inclusi come ad esempio un equipaggiamento snorkeling, acqua e bibite e teli mare… insomma tutto ciò che serve per godersi una bella avventura!

Le escursioni in traghetto

Nel porticciolo di Marina Lobra, la cooperativa Marina della Lobra organizza dei tour condivisi, con la possibilità di sostare per qualche ora a Amalfi e Positano, per ammirare le principali cittadine della Costiera Amalfitana.

Partendo da Marina del Cantone, invece, la coop. Sant’Antonio offre quasi una possibilità simile. Anche in questo caso le escursioni condivise includono una sosta a Positano e una a Amalfi e permettono di partire alla scoperta delle tipiche bellezze della costa.

Le suddette cooperative, inoltre, offrono anche un servizio navetta (su richiesta al momento della prenotazione del tour) per poter raggiungere il punto di imbarco partendo dal proprio hotel o da tutte le frazioni di Massa Lubrense.

Noleggio di una barca o di un gommone

Sia a Marina Lobra che a Marina del Cantone è possibile, inoltre, noleggiare barche e gommoni con cui visitare in autonomia la Costiera.

Le modalità di noleggio possono variare in base alla compagnia scelta per cui si consiglia di contattarle direttamente per ottenere informazioni dettagliate sui costi, i requisiti di patente e le modalità di prenotazione.

Ad ogni modo, è importante informarsi presso le autorità locali o le compagnie di noleggio sulle regole specifiche dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. In questo modo, saranno tutelate le leggi di navigazione contribuendo alla conservazione di questa preziosa area marina.

Traghetti e aliscafi da Sorrento

Un’altro modo per visitare la Costiera amalfitana consiste nel prendere un traghetto o un aliscafo dal porto di Sorrento, Marina Piccola. Gli autobus che da Massa Lubrense vanno a Sorrento raggiungono le fermate Piazza Tasso e Stazione Circumvesuviana. Da qui ci vorrà giusto qualche minuto a piedi per poter raggiungere il porto da cui partono i diversi traghetti e aliscafi che vi condurranno alla scoperta della costiera.