Author Archives: Rosario Sisto

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Il progetto M.A.R.E. a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il territorio di Massa Lubrense presenta innumerevoli bellezze naturali. Tra queste, di particolar importanza sono gli ambienti acquatici che circondano le sue coste, tutelati dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Col fine di salvaguardare l’ecosistema marino di questi territori, l’Area Marina ha dato inizio al progetto M.A.R.E.

Questo progetto mira a coinvolgere un numero di giovani volontari provenienti da tutto il mondo in attività studiate non solo per assistere al mantenimento degli ecosistemi marini locali, ma anche per aiutare a diffondere tra i giovani importanti conoscenze sulle bellezze marine e su come tenerle al sicuro.

Per questo articolo abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno dei volontari di quest’anno: Pedro Ribeiro.

Partiamo con una presentazione: come ti chiami? Quanti anni hai? Da quale paese vieni?

Mi chiamo Pedro Ribeiro, ho 26 anni e sono portoghese. Sono nato in una piccola città nell’entroterra del Portogallo e ho studiato biologia, inclusa biologia marina, all’Università di Aveiro.

Dicci: come mai hai deciso di partecipare al progetto M.A.R.E. ?

Dopo aver ottenuto la laurea magistrale l’anno scorso, ho cercato lavoro in Portogallo, ma non sono riuscito a trovare niente che facesse al caso mio.

Un giorno ho scoperto l’esistenza del progetto M.A.R.E. su Facebook e ho deciso di prenderne parte. In particolare, desidero portare in Portogallo le conoscenze che ho acquisito grazie al progetto.

Inoltre, durante i miei studi universitari non ho potuto prendere parte a un progetto Erasmus, quindi quest’esperienza mi ha permesso di “riempire quel vuoto”, in un certo senso.

Sono necessari studi o preparazioni specifiche per prendere parte al progetto M.A.R.E.?

In realtà, dei 10 volontari che attualmente prendono parte al progetto solo 7 possiedono conoscenze in biologia marina, mentre gli altri 3 hanno studiato materie completamente diverse.

Nonostante ciò, per quanto non sia strettamente necessario avere conoscenze specifiche per diventare volontario, è comunque importante che almeno una parte del gruppo abbia studiato biologia marina, così da supportare gli altri nelle attività più impegnative.

Quali sono le principali attività che voi volontari svolgete?

progetto M.A.R.E.

Durante il primo mese frequentiamo un corso d’italiano, così da rendere più facile la comunicazione.

Le attività vere e proprie iniziano d’estate, spesso con l’assistenza di altre associazioni.

Le principali attività si svolgono presso la Baia di Ieranto, con lo scopo di proteggere la biodiversità dell’area, ovvero le sue centinaia di specie marine, vegetali e animali. Quando capita che delle barche entrino nella baia – dove non è possibile navigare a motore né ancorare – noi le raggiungiamo in canoa per spiegare alle persone a bordo il regolamento del parco e i suoi scopi, e quindi li invitiamo a proseguire altrove.

Al tempo stesso ci impegniamo a insegnare alle persone l’importanza di proteggere questo ecosistema, e organizziamo spesso escursioni in kayak e snorkeling. Così facendo, le persone possono immergersi personalmente nelle bellezze acquatiche del territorio e conoscerlo meglio.

I volontari si occupano anche della salvaguardia delle tartarughe marine: seguiamo le loro impronte sulla sabbia lungo le spiagge, alla ricerca di eventuali nidi. Una volta trovato il nido, lo proteggiamo così da accertarci che le uova si schiudano in tutta sicurezza. Nel frattempo, ne approfittiamo per spiegare ai bagnanti presenti i dettagli dell’intero processo.

Ci sono state difficoltà nell’approcciarsi alla tutela di un territorio straniero?

Personalmente no. Adattarsi a questo contesto culturale è stato abbastanza facile per me dato che, secondo la mia esperienza, l’Italia e il Portogallo non sono paesi molto diversi dal punto di vista socio-culturale.

Come influisce nelle attività la collaborazione tra ragazzi provenienti da paesi e culture diversi?

Progetto M.A.R.E.

Alcune delle attività del progetto M.A.R.E. sono mirate anche a creare forti connessioni tra di noi, per sentirci uniti a discapito delle differenze culturali.

Tra le attività più memorabili e interessanti ci sono le “serate culturali”: a ognuno di noi è dedicata una serata durante la quale parliamo agli altri del nostro paese natale e della nostra cultura. Lo scopo di questi incontri è di farci sentire tutti più vicini. Abbiamo organizzato vari appuntamenti del genere: serate spagnole, greche, croate e tante altre ancora.


Ringraziamo profondamente Pedro Ribeiro per averci dedicato il suo tempo e dato tutte queste informazioni.

Speriamo vivamente che tutti coloro che abbiano letto questo articolo si siano incuriositi e che visitino un giorno i territori che costituiscono l’Area Marina Protetta Punta Campanella, così da poterne ammirare le bellezze di persona e apprendere a pieno l’importanza della loro salvaguardia!


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Gli Osci: l’antico popolo di Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Più di un antico popolo ha reso Massa Lubrense la propria dimora nel corso dei secoli, proprio come nel resto della penisola italiana: gli antichi Romani, i Greci, i Longobardi e molti altri. La storia del nostro territorio è sicuramente ricca.

Tuttavia, tra i tanti popoli che hanno messo piede in queste terre ce n’è uno che li precede tutti, e della cui passata presenza nel territorio abbiamo testimonianza grazie a un’iscrizione ritrovata a Punta Campanella: gli Osci.

L’antico popolo italico degli Osci

Gli Osci erano un’antica popolazione italica, ovvero, detto in poche parole, uno di quei popoli che si trovavano già stanziati nell’antica penisola italiana ben prima dell’arrivo dei Greci o delle conquiste romane. Le loro origini sono sfortunatamente incerte ancora oggi, data la relativa scarsità di reperti archeologici. Diversi autori hanno ognuno dato delle proprie ipotesi a riguardo.

Secondo alcuni storici, questo popolo risultò dall’assimilazione da parte di popoli sannitici degli Opici, un altro popolo italico, situato nell’Opicia, un antico territorio che apparentemente comprendeva gran parte dell’attuale Campania.

Secondo altri, il nome “Osci” non è altro che un secondo nome con cui gli Opici stessi finirono per essere conosciuti.

Ciò che sappiamo con abbastanza certezza è che questo popolo, in realtà suddiviso in varie tribù com’era spesso il caso di molti popoli italici, probabilmente entrò in contatto con gli antichi Greci e, ovviamente, i Romani. Questi ultimi finirono per “romanizzare” il popolo, com’era loro usanza, distruggendone le caratteristiche culturali e sostituendole con elementi della cultura romana.

L’osco: una lingua speciale

Osci, antico popolo di Massa Lubrense
Alfabeto osco con traslitterazione

Forse l’elemento più caratterizzante degli Osci era la loro lingua, l’osco.

Si tratta di una lingua di origine indoeuropea appartenente al ceppo osco-umbro la cui estensione geografica nella penisola fu particolarmente ampia, ricoprendo praticamente tutto il meridione.

La lingua si parlava dal VI-V secolo a.C. circa fino alla romanizzazione del popolo nel I secolo a.C., che vide come conseguenza la sostituzione dell’osco con il latino.

Ciò che rende l’osco una lingua alquanto speciale nel contesto delle lingue italiche antiche è che si scriveva in almeno 3 alfabeti diversi: possedeva naturalmente un alfabeto proprio, composto da un numero compreso tra 19 e 23 lettere, secondo gli studiosi, ma è stata anche trovata della documentazione osca scritta in alfabeto latino e greco.

La cultura e la società degli Osci

A giudicare da ciò che possiamo discernere dai pochi reperti che ci restano, gli Osci erano un popolo che basava la propria sussistenza prevalentemente sull’agricoltura e l’allevamento del bestiame, in particolare di bufali, da cui è possibile che derivi l’attuale usanza campana di allevare questi gli animali.

La famiglia era l’elemento cardine della loro struttura sociale, la quale era generalmente patriarcale. Per secoli la società osca non vide l’esistenza di schiavi, i quali però furono introdotti a seguito dell’entrata in contatto con i Greci.

Per quanto riguarda la loro religione, pare che gli Osci, come molti altri popoli preromani, venerassero divinità legate agli elementi naturali, come il Sole e la Terra, e che tra loro fosse diffuso il culto della Mater Matuta.

Fu proprio la cultura osca a creare un importante genere di rappresentazione teatrale: la commedia Atellana. Questo genere teatrale deve il proprio nome alla città campana di Atella, una delle antiche città degli Osci. Consisteva principalmente nella rappresentazione, solitamente improvvisata, di scene dal tono popolare e farsesco, stravagante, dove si vedevano interagire personaggi tipici, come ad esempio il servo, il padrone, il vecchio stolto, il mangione e molti altri ancora. Ciascuno di questi tipi era caratterizzato da una specifica maschera dall’aspetto grottesco. Questo genere fu molto popolare nell’antichità, anche tra i Romani, ed è ancora oggi la principale, nonché più grande, testimonianza della cultura osca di cui siamo a conoscenza.

Ammirare la storia dell’antico popolo di Massa Lubrense

Sfortunatamente sappiamo ancora relativamente poco sugli Osci in quanto possiamo basarci solo sui pochi ritrovamenti archeologici cosparsi per il territorio campano. Massa Lubrense, con i propri reperti appartenenti a questa antica popolazione, potrà quindi risultare una meta alquanto interessante per chiunque desideri sapere di più riguardo la storia degli Osci, nonché quella di altri popoli italici le cui tracce sono ancora presenti sul territorio. Pertanto incoraggiamo tutti voi, che siate veri e propri studiosi di storia antica o semplicemente curiosi di conoscere il passato delle nostre terre, a venire qui da noi ad ammirare con i vostri stessi occhi ciò che rimane delle nostre antiche origini!


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Lezioni di cucina a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Intervista a Fabio Colucci

La cucina italiana è sicuramente la più famosa e rinomata di tutto il mondo. Gente da tutto il pianeta viene qui in Italia per assaggiare i nostri piatti tipici. Ma molte persone non vengono solo ad assaggiare, bensì anche ad imparare partecipando a lezioni di cucina.

Indubbiamente la cucina italiana possiede un fascino e un livello di qualità senza pari, motivo per cui molti desiderano imparare direttamente dai nostri chef alcune ricette, ma esattamente dove si può andare per imparare le nostre arti culinarie?

Ebbene qui a Massa Lubrense abbiamo una scuola di cucina: la Chez Barone Cooking School, dove sarete in grado non solo di apprendere varie ricette tradizionali della cucina italiana ma anche di passare una bellissima e rilassante giornata presso il Palazzo del Barone, dove la scuola è situata.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il signor Fabio Colucci, che lavora presso la Chez Barone, così da dare a tutti voi delle informazioni sul tipo di esperienza che potrete avere presso la struttura.

Ci parli della Chez Barone Cooking School: Quali sono le sue origini? Cosa ha motivato la sua creazione?

Chez Barone è nata nel 2019 nel Palazzo del Barone, una villa storica, quasi da un’intuizione: avevamo notato che c’erano molte persone che volevano imparare a cucinare all’italiana, in particolare le specialità sorrentine. A settembre di quello stesso anno eravamo già ai primi posti tra le classifiche grazie alle numerose recensioni positive che ci venivano fatte.

lezioni di cucina

Quali persone tendono a partecipare alle vostre lezioni di cucina? Vengono anche stranieri? In tal caso riescono, nonostante le differenze culturali, ad appassionarsi alla cucina italiana?

Sicuramente chi sceglie le nostre lezioni ha già una certa passione per la cucina, dopotutto non molti frequenterebbero una scuola di cucina in caso contrario, ma i nostri insegnamenti permettono loro di tornare a casa fieri di poter finalmente preparare quelle ricette italiane che tanto amavano assaggiare. Circa l’80% dei nostri clienti sono americani, spesso italo-americani, ma ci sono anche inglesi, tedeschi e israeliani. In passato anche degli chef internazionali hanno partecipato ai nostri corsi.

In cosa consistono le vostre lezioni? Quali ricette vengono insegnate?

lezioni di cucina

Abbiamo 2 corsi di cucina:

Il primo è ogni mattina dalle 10:30 alle 16:30 e insegniamo ai partecipanti come preparare la pizza tradizionale con il forno a legna. Inoltre, insegniamo anche a preparare vari tipi di pasta come gli gnocchi e le tagliatelle. Una parte di questo corso consiste anche in un “Mozzarella Show”, dove viene insegnato come preparare la mozzarella. Infine viene insegnata ai partecipanti la preparazione di dolci come la caprese e il tiramisù, e anche di gelati.

Il secondo corso è ogni giorno dalle 16:00 alle 19:30, e insegniamo come preparare la pizza fritta, che risulta spesso molto interessante ai partecipanti non italiani in quanto non sono abituati a vedere questo tipo di pizza. Inoltre, insegniamo come cucinare le braciole, preparare i ravioli capresi e anche il limoncello.

Entrambi questi corsi avvengono in 2 luoghi diversi dello stesso Palazzo del Barone.

Una caratteristica che apparentemente vi distingue è la vostra filosofia “no-stress e senza fretta”. Le dispiacerebbe specificare?

Le persone che vengono da noi possono godere di un’atmosfera rilassante perché offriamo loro il massimo dell’ospitalità: i corsi non durano troppo tempo e le attività stesse sono molto piacevoli, e una volta terminati i corsi le persone possono tranquillamente restare per rilassarsi nel Palazzo, ad esempio facendo il bagno in piscina.

Nei vostri corsi insegnate anche come preparare il limoncello. Essendo i limoni di Massa Lubrense uno dei nostri prodotti tipici, potrebbe dirci come viene insegnato?

lezioni di cucina

Noi abbiamo un limoneto, insegniamo ai clienti come raccogliere i limoni giusti, poi li portiamo dentro e glieli facciamo pelare. Spieghiamo loro quali sono le giuste dosi di alcol da usare e come fare le infusioni con le bucce appena pelate. Una volta terminato il processo, potranno assaggiare il frutto del loro stesso lavoro.

Ringraziamo infinitamente il signor Colucci per le informazioni che ci ha dato. Speriamo profondamente che questo abbia motivato molti di voi a provare le lezioni di cucina della Chez Barone qui a Massa Lubrense!


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La cucina natalizia a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il Natale è da sempre una festività caratterizzata dalla consumazione di numerosi tipi di pasti prelibati, secondo la tradizione della cucina natalizia di ciascun territorio.

Non importa di quale villaggio, paese o città si parli: è un dato di fatto che le tradizioni culinarie natalizie della regione campana sono sempre squisite e quelle di Massa Lubrense non sono da meno.

Che si tratti di primi piatti, dolci o anche di frutta, qui a Massa Lubrense troverete sicuramente tutto ciò di cui avrete bisogno per trascorrere il Natale leccandovi i baffi. Se desiderate una panoramica generale di alcune delle prelibatezze che potrete provare qui, ecco a voi alcuni dei nostri “piatti forti”.

I primi piatti della nostra cucina natalizia

cucina natalizia
Spaghetti alle vongole

Ogni cittadino napoletano è a conoscenza dell’importanza dei primi piatti nei pasti natalizi, ma, per tutti coloro che non lo sapessero, la tradizione detta che in occasione della Vigilia di Natale si consumino principalmente primi piatti a base di mare, in particolare durante la cena.

Di questi, quello che di gran lunga è il più famoso e apprezzato sono gli spaghetti alle vongole, o in bianco o con un po’ di salsa, a seconda delle preferenze personali.

Il giorno stesso di Natale è invece usanza consumare pasti più semplici, come ad esempio la pasta al forno.

Potrete gustare queste pietanze e molte altre nei numerosi ristoranti presenti sul territorio di Massa Lubrense.

Antipasti, secondi e contorni natalizi

Frittura di pesce

Ci sono naturalmente molti altri tipi di piatti tipicamente consumati durante il periodo natalizio, in particolare il giorno della Vigilia, e qui di seguito ve ne indicheremo alcuni che vi incoraggiamo davvero a provare qui a Massa Lubrense:

Antipasti:

  • Affettati misti: Vari assortimenti di diversi affettati, dal salame al prosciutto a molti altri tipi di salumi.
  • Pizza alle scarole: Un tipo di pizza tipica della tradizione napoletana, ripiena di scarole, olive nere, capperi e acciughe.

Secondi:

Contorni:

  • Insalata di rinforzo: Un tipo di insalata tradizionale napoletana preparata con cavolfiore, peperoni, olive verdi, cipolline, cetriolini e acciughe.
  • Broccoli di Natale: Un particolare tipo di broccoli tipicamente serviti alla Vigilia conditi con olio, aglio, peperoncino e succo di limone.

Per essere completamente sazi e soddisfatti vi invitiamo fortemente ad accompagnare i primi piatti sopracitati con queste prelibatezze!

Squisiti dolci per un dolce Natale

cucina natalizia

Nessun pasto natalizio sarebbe del tutto completo senza un’ampia gamma di dolci da gustare. A Massa Lubrense ne troverete molti caratteristici della tradizione napoletana.

Tra questi alcuni che vi consigliamo in particolar modo sono:

  • Struffoli: Piccole palline di pasta dolce fritta cosparse di miele
  • Roccocò: Dolci simili a ciambelle il cui impasto è a base di mandorle con tanto di scorze di arancia
  • Mostaccioli: Un tipo di biscotti a forma di rombo ricoperti di cioccolato e contenenti una varietà di spezie diverse

Questa è solo una piccola anteprima dei tipi di dolci che potrete assaggiare a Massa Lubrense visitando le sue numerose pasticcerie locali.

Una specialità natalizia di Massa Lubrense

cucina natalizia

Qui a Massa Lubrense potrete trovare una varietà di mele caratteristica del territorio: le mele di Sant’Agata, uno dei nostri prodotti tipici.

Le mele di Sant’Agata sono un tipo di mele gialle esclusivamente coltivate in territorio sorrentino, in particolare a Sant’Agata sui due golfi, una delle frazioni di Massa Lubrense.

Fino all’ottocento, questo tipo di mele era il prodotto agricolo di gran lunga più coltivato dagli agricoltori locali, nonché la loro principale fonte di sostentamento economico. Tuttavia, a seguito di varie problematiche sorte nel corso dell’ottocento riguardo la loro coltivazione, il tasso di produzione di queste mele oggigiorno è molto inferiore a quello di un tempo, ma restano comunque uno dei prodotti più iconici di Massa Lubrense.

Sono solitamente utilizzate nella produzione di vari tipi di marmellate, ma durante il periodo natalizio è tradizione cuocerle in forno.

Un Natale indimenticabilmente delizioso

Da come avrete ormai notato qui a Massa Lubrense la cucina natalizia tradizionale presenta una gamma davvero ampia di cibi prelibati con cui potrete passare un Natale veramente delizioso.

Qui abbiamo potuto mostrarvi solo una piccola parte di ciò che potrete assaggiare nei nostri ristoranti, pasticcerie e altri locali: se volete vedere quante altre prelibatezze Massa Lubrense ha da offrirvi allora possiamo soltanto invitarvi a venire qui di persona, nel cui caso vi accoglieremo a braccia aperte e soprattutto a piatti pronti!


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Attività non turistiche da fare a Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Siete per caso stanchi delle solite attività turistiche?

Quante volte è possibile ripetere le stesse attività in luoghi diversi prima che diventino monotone? Visitare musei, centri archeologici, chiese, andare a mangiare nei ristoranti della zona per provare la cucina locale e così via.

Ovviamente non c’è nulla di male con nessuna di queste attività, ma è naturale che si voglia provare qualcosa di diverso di tanto in tanto. Magari molti di voi saranno interessati a fare cose che solitamente non rientrano nel tipico itinerario turistico, ed è precisamente a voi che offriamo una serie di attività non turistiche che potrete godere qui a Massa Lubrense!

Da vari tipi di attività sportive a esperienze agricole ravvicinate, scoprirete che qui da noi c’è sempre qualcosa capace di catturare il vostro interesse!

Attività non turistiche per il corpo e la mente

Qui a Massa Lubrense potrete trovare numerose occasioni per cimentarvi in vari tipi di sport, di cui alcuni sono mirati a giovare al corpo, altri allo spirito.

Ecco a voi alcune attività che vi consigliamo in particolar modo:

  • Yoga: Lo Yoga ha origini antichissime risalenti a migliaia di anni fa in India e si trova a metà strada tra una pura attività fisica e una vera e propria filosofia. Si tratta di un insieme di attività che non solo giovano alla salute fisica ma che mirano anche al raggiungimento di un miglior stato spirituale. Sin dall’antichità molti individui ritengono che sia possibile raggiungere un livello di illuminazione e salvezza spirituale tramite queste pratiche. Esistono vari tipi di Yoga, ognuno con le proprie caratteristiche, come ad esempio lo Sri Sri Yoga.
  • Pilates: Un metodo di allenamento fisico, ideato da Joseph Pilates agli inizi del 900, che prende vari spunti dallo Yoga. Pilates mira ad allenare i muscoli in maniera precisa, così da migliorare la propria postura, nonché la fluidità e precisione dei movimenti, senza aumentare la massa muscolare in modo eccessivo.
  • Canoa: Qui a Massa Lubrense vi sarà possibile partecipare a delle visite guidate in canoa lungo le acque che bagnano il territorio. Se siete interessati ad esercitare il vostro fisico e ammirare le bellezze delle nostre coste allo stesso tempo vi invitiamo a non lasciarvi sfuggire l’occasione!

Ci sono ancora altri tipi di attività sportive che potrete praticare qui da noi. Spesso organizziamo eventi che vi permetteranno di praticarle guidati da esperti, per questo vi consigliamo di tener sempre d’occhio il nostro calendario.

Esperienze religiose uniche

attività non turistiche

Se siete interessati a conoscere la vita religiosa qui a Massa Lubrense allora vi invitiamo ad assistere alle processioni del Venerdì Santo che avvengono ogni anno.

Si tratta di due processioni eseguite da due organizzazioni:

  • La processione del Cristo morto, eseguita dall’Arciconfraternita della Morte, volta a rappresentare la passione e morte di Cristo. L’Arciconfraternita nacque nel 1613 con il fine di voler garantire una degna sepoltura a tutti coloro che non potessero permettersela a causa della loro povertà.
  • Una processione organizzata dalla Confraternita di San Filippo Neri, anch’essa rappresentante la morte di Cristo. La Confraternita fu ufficialmente fondata nel 1575 da Filippo Neri ed è dedita all’utilizzo dell’istruzione e della predicazione per la santificazione delle anime.

Intrattenimento per bambini a Massa Lubrense

Se avete con voi dei bambini e volete che anche loro trovino attività divertenti tutte per loro a cui partecipare allora non temete! Qui a Massa Lubrense troverete vari parchi giochi dove i vostri bambini potranno divertirsi immersi nella natura!

A Sant’Agata sui Due Golfi, una delle nostre frazioni, troverete un parco di recente apertura situato lungo via Reola, aperto dal Lunedì al Venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, e il Sabato e la Domenica dalle 9:00 alle 18:00, sia agli adulti che ai bambini, dove i primi potranno rilassarsi a contatto con la natura mentre gli ultimi si divertono.

Di recente riapertura è il Parco delle Sirene, che adesso presenta una nuova area giochi per i bambini con tanto di nuove misure di sicurezza. Inoltre è stata migliorata l’accessibilità ai disabili per tutte le aree del parco. Il parco è situato a Massa Centro, lungo via Rotabile Massa Turro.

Immergersi nella produzione agricola

attività non turistiche

Se avete mai desiderato osservare con i vostri occhi come avviene la produzione agricola e la raccolta delle olive, qui a Massa Lubrense potrete averne l’occasione!

Abbiamo molte aziende agricole nel territorio che si occupano della produzione di una miriade di prodotti diversi. Molte di esse tendono a produrre olio tramite la coltivazione di olive.

Generalmente la raccolta delle olive avviene tra i mesi di Ottobre e Dicembre, ed è proprio intorno a questo periodo che ogni anno viene organizzata una “camminata tra gli olivi” da parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che comprende centinaia di città in tutta Italia. Tra queste città è spesso inclusa Massa Lubrense, pertanto vi invitiamo a prenderne parte nell’occasione se desiderate vivere un’esperienza unica a stretto contatto con la realtà agricola locale!

Attività non turistiche per un’esperienza diversa

Ci sono ovviamente molte altre attività non turistiche che potrete provare qui a Massa Lubrense, in quest’articolo vi abbiamo indicato solo alcuni di quelle che, secondo noi, potreste apprezzare di più.

Se quindi desiderate passare un’esperienza turistica un po’ diversa dal solito vi invitiamo calorosamente a visitarci il prima possibile. Vi assicuriamo che la vostra permanenza qui da noi sarà indimenticabile!


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Gite scolastiche per le strade di Massa Lubrense

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di Rosario Sisto

Il 24 e il 25 ottobre la Pro Loco Massa Lubrense ha organizzato due gite scolastiche al borgo e al Castello dell’Annunziata, fortemente volute dall’assessore al turismo Giovanna Staiano. Le gite si inseriscono nel progetto “A piedi lungo le strade di Massa”, svolto grazie al contributo concesso dalla Città Metropolitana di Napoli.

Alle gite scolastiche hanno partecipato le classi terze medie delle due scuole di Massa Lubrense: l’Istituto Comprensivo Bozzaotra durante la prima giornata e l’Istituto Comprensivo Pulcarelli Pastena durante la seconda.

In queste due giornate gli alunni hanno raggiunto a piedi, ciascuno dalla propria scuola, il borgo dell’Annunziata, una delle frazioni di Massa Lubrense. Seguendo le nostre esperte guide escursionistiche, le scolaresche hanno attraversato sentieri e stradine interne. All’arrivo al borgo, gli alunni sono stati accolti con una graditissima merenda biologica offerta dal Ristorante La Torre e dall’azienda agricola Palazzo Raja.

È stata per i ragazzi un’occasione per approfondire la conoscenza del proprio territorio, cimentandosi anche in attività divertenti!

L’antico borgo dell’Annunziata

Gite scolastiche all'Annunziata

Un gran numero di strade, vicoli e scalinate formano una fitta rete che mette a contatto le abitazioni del borgo, ognuna costruita tra il XIV e il XVI secolo. Ed è per queste vie che durante le loro escursioni gli alunni hanno camminato mentre veniva loro spiegato come in tempi antichi i vecchi abitanti del borgo si spostassero da un punto all’altro della zona, che fosse semplicemente a piedi o con dei muli.

Quella dell’Annunziata è una delle frazioni più antiche della storia di Massa Lubrense: fu infatti proprio qui che i Normanni fondarono il loro primo insediamento nel territorio. Per questa ragione, l’Annunziata è uno dei luoghi più ricchi di storia qui a Massa e ciò la rende, in un certo senso, il suo nucleo storico.

L’Annunziata fu fondata su una zona collinare, originariamente per questioni di difesa strategica, motivo per cui è tutt’ora conosciuta per il suo fenomenale belvedere, da cui è possibile ammirare un panorama assolutamente mozzafiato, che permette addirittura di vedere Capri e parte della costa di Massa Lubrense!

Ci sono numerosi edifici storici cosparsi per il territorio dell’Annunziata. Uno dei più importanti è la Chiesa dell’Annunziata, tra gli edifici religiosi più antichi e caratteristici di Massa Lubrense. Un altro edificio storico della zona è Torre Turbolo (ex “Torre dei Pegni”), una torre di avvistamento situata nel centro della frazione.

Tuttavia, tra i tanti edifici storici dell’Annunziata nessuno è più importante o iconico del Castello dell’Annunziata.

Il Castello dell’Annunziata: un luogo perfetto per gite scolastiche

Il 24 e il 25 ottobre la Pro Loco Massa Lubrense ha organizzato due gite scolastiche al borgo e al Castello dell'Annunziata.

Punto d’arrivo delle due passeggiate è stato il Castello dell’Annunziata: l’edificio storico più caratteristico della frazione, nonché sicuramente il luogo più interessante da visitare per osservare tracce dell’antica storia di Massa Lubrense.

Le origini del Castello risalgono ai tempi del Ducato Sorrentino, con la costruzione di una cittadella fortificata che gli Angioini distrussero a seguito della loro presa al potere di Napoli. Nel 1389 il re Ladislao di Durazzo ne ordinò la ristrutturazione, la quale tuttavia durò solo fino al 1465, a seguito degli assedi aragonesi contro il territorio.

L’Annunziata restò quindi priva di difese concrete contro gli assedi, e fu per questo che nel 1558, dopo l’invasione turca, l’Università di Massa prese l’iniziativa di riedificare il castello. Tuttavia i lavori subirono una serie di complicazioni e si interruppero nel 1636.

Ai giorni nostri del Castello dell’Annunziata restano una torre cilindrica e parte delle mura di cinta. Dalla cima della struttura è possibile ammirare quasi tutto il territorio di Massa.

Durante le loro gite, gli alunni hanno visitato la torre cilindrica e hanno disegnato il bellissimo panorama di Massa Lubrense.

Gite scolastiche al borgo e al Castello dell'Annunziata

Ammirare la storia di Massa Lubrense

Il territorio di Massa Lubrense è ricco di bellezze di ogni tipo: naturali, archeologiche, artistiche e storiche.

In queste due giornate gli alunni hanno potuto ammirare il nostro territorio e apprendere molto della sua storia, hanno amato quest’esperienza e acquisito conoscenze preziose.