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Torre Punta Campanella Tower

Saracen towers in Massa Lubrense

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di Eleonora Aiello

Il territorio di Massa Lubrense è costellato di torri di guardia costiere, le cosiddette “torri saracene”. Sono la testimonianza di un sistema di avvistamento e difesa volto a proteggere la popolazione dalle incursioni dei corsari.

Storia

Le torri di guardia sul territorio di Massa Lubrense furono edificate in diversi periodi: durante il periodo Longobardo-Normanno (IX secolo), sotto gli Angioini (1266 -1442) che furono i primi a ideare un vero e proprio sistema difensivo, e con gli Aragonesi (1442 -1503) che continuarono l’opera.

I pirati saraceni cominciarono ad attaccare le nostre coste durante il IX secolo. Con ferocia inaudita, saccheggiavano e distruggevano i villaggi, rapivano uomini, donne e bambini per venderli come schiavi.

Nel 1500 le incursioni dei pirati saraceni, barbareschi e turchi si fecero più frequenti. Oltre ad attaccare le navi mercantili nel mar Mediterraneo, i corsari sbarcavano sulle spiagge e si spingevano verso l’interno per cercare villaggi da razziare e cristiani da catturare.

Tra le incursioni più cruente avvenute in Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana ricordiamo: l’attacco subito da Cetara (1534), la strage di Conca dei Marini (1543), l’invasione turca a Massa Lubrense e Sorrento (1558), l’invasione turca a Vietri (1587).

Fu così che le fortificazioni costiere si fecero sempre più necessarie. Infatti, è nel periodo del vicereame spagnolo che si edificò la maggior parte delle torri ancora oggi esistenti. Nel 1563 Don Parfan de Ribera Duca d’Alcalà emanò un editto che impose la costruzione di torri costiere presidiate da militari su tutte le coste del Regno di Napoli. 

Tuttavia, il grande progetto non fu mai completato, sia per mancanza di fondi che per il sopraggiungere della battaglia di Lepanto, che sottrasse numerose galee alla flotta turca. Le torri persero via via la loro importanza strategica e vennero utilizzate per altri scopi.

Torre di crapolla – Fotografia di Giovanni Gargiulo

Caratteristiche

Le torri di epoca angioina erano a pianta cilindrica, alte, dalla muratura non molto spessa e avevano principalmente una funzione di guardia. Servivano a segnalare l’arrivo dei pirati con fuochi o tramite segnali di fumo, in questo modo si avvertiva la popolazione di cercare riparo nei boschi, nelle grotte o nelle fortificazioni.

Con l’intensificarsi degli attacchi, si vide necessario rendere le torri più resistenti e massicce; si preferì la pianta quadrata, con uno spessore della muratura maggiore sul lato esterno. A una prima serie di torri di vedetta, si sostituirono a poco a poco torri di difesa, armate con cannoni e presidiate da un corpo di guardia comandato dal torriere.

Il sistema difensivo prevedeva che ogni torre fosse costruita in posizione tale da essere visibile da quella più vicina, in modo che le segnalazioni di pericolo potessero essere più efficaci e veloci.

A segnare il passaggio da una forma all’altra fu l’introduzione dell’artiglieria, che rese indispensabile il cambiamento di tali fortificazioni. L’artiglieria era posta sulla piazza e non all’interno della torre, poiché i gas e i fumi sprigionati dalle armi avrebbero danneggiato le stesse per la mancanza di saturazione. La torre quadrata risultava più funzionale rispetto a quella cilindrica anche perché consentiva di poter contenere più armi.

Torre Minerva – Fotografia di Giovanni Gargiulo

Cosa ne rimane?

Di queste antiche strutture difensive, in penisola sorrentina sopravvivono numerose testimonianze. Alcune non sono altro che ruderi, a causa della mancanza di manutenzione, mentre altre, sottoposte a interventi di recupero, sono state adattate agli usi più disparati.

Torri saracene

Le torri principali

Sono nove le torri che ancora esistono lungo le coste di Massa Lubrense. Lungo il versante napoletano della costa massese ci sono quelle di Capo Massa, Capo Corbo, San Lorenzo, Fossa di Papa e Minerva. Le altre, Montalto, Nerano, Recommone e Crapolla, sono invece sul versante salernitano.

Massa Lubrense è ricca anche di strutture di difesa interne, costruite sulla fascia collinare. Ne sono un esempio il “Torrione”, struttura edificata per difendere l’ex collegio gesuitico, e le case-torri, erette prevalentemente da privati. La popolazione utilizzò le torri anche dopo le incursioni saracene: Torre Turbolo, al borgo dell’Annunziata, nel Seicento fu sede del Monte dei Pegni; la Torre Ghezi, presso Sant’Agata sui due Golfi, servì come rifugio durante la seconda guerra mondiale.

Mappa delle torri sulla costa di Massa Lubrense


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Studio photographs

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A photographic collection, the result of the anthropological research carried out by Deborah Di Bello with the families of Torca, a hamlet of Massa Lubrense.


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The Aragonese Castle of Annunziata reopens to the public

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On July 6th, 2018 the Aragonese Castle of Annunziata, one of the jewels of the municipal heritage of Massa Lubrense, reopens to the public.

The Pro Loco Massa Lubrense – in collaboration with the Arciconfraternita SS. Rosario dell’Annunziata and the I. P. San Paolo – takes care of the opening.

“I am extremely happy and satisfied to be able to open a fundamental piece of the history of Massa Lubrense – says President Teresa Pappalardo. – My personal thanks go first and foremost to the Arciconfraternita, which enthusiastically adhered to the idea and with which a deep and fruitful collaboration is born, to make the place usable and welcoming. I’m thankful to the City of Massa Lubrense, which promptly responded to our request, and to the High School San Paolo with whom we have a school-work protocol that has led the student Francesco La Via to take care of the openings to the public. With the collaboration of the historian Gennaro Galano we are preparing a new brochure about the place, which we are currently translating into English to allow visitors to deepen the site, and we are drafting a series of events that will enrich the summer events season of Massa Lubrense.”

The Castle will be open from Friday to Sunday from 9.30 to 13.00 and from 17.00 to 20.00.

The hamlet Annunziata and how to get there.


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The Comic Massa Lubrense… what’s the story?!

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Comic
Massa Lubrense… what’s the story?!

PREHISTORy, MYTHS AND GREEK-ROMAN PERIOD

Hot off the press the first issue of Massa Lubrense… what’s the story?!, a series of five volumes that leads his readers on a fascinating journey through the myths and history of our land, particularly rich in a past to discover and visit.

The book series is divided into the following periods:

  1. Prehistory, myths and Greek-Roman period
  2. Middle Ages and Christianization
  3. 1550/1600
  4. 1700/1800
  5. 1900 Contemporary Age

The volume Prehistory, myths and Greek-Roman period focuses on the arc of time that goes from prehistory – with the earliest human settlements in the peninsula – to the eruption of Vesuvius in 79 AD. C. – infamous for the destruction of the city of Pompeii.

Fumetto Massa Lubrense - Ulisse e le sireneProtagonists of the tale and cartoon characters are those – such as the Massa’s mule, winged sirens, Ulysses – that gradually have become part of the imaginary of Massa Lubrense. The story revolves around the events that have marked the evolution of the Sorrentine Peninsula, and highlights the archaeological finds that the time has preserved until today. Special attention is also paid to places visited along our territory, shown in the map of Sorrento at the end of the work.

Fumetto-Massa-Lubrense-CopertinaThe comic Massa Lubrense… what’s the story?! is available at Pro Loco Massa Lubrense.
To support the project, we require a small contribution from € 3.00.

 

The project was designed by Pro Loco Massa Lubrense and built – in collaboration with the Cultural Association La Fenice and Archeoclub of Massa Lubrense, and with the assistance of the City of Massa Lubrense – on texts by Dominic Palumbo and drawings and graphics by Bemarking.