Chiesa di San Paolo di Pastena

Località: Pastena

chiesa di San Paolo(Pastena)

La Chiesa di San Pietro e Paolo ha subito diversi rifacimenti nel tempo: fondata nel 1613, era inizialmente intitolata a San Michele Arcangelo; nel XV secolo prese poi il titolo di San Paolo Apostolo. Sono settecenteschi l’altare maggiore, il pavimento e la sacrestia; nel 1747, infatti, la chiesa e la sagrestia furono ingrandite.

Una lapide marmorea tramanda la data della consacrazione fatta dall’Arcivescovo di Sorrento, mons. Saverio Apuzzo il 27 settembre 1847. Un’altra lapide, sulla facciata esterna, ricorda la visita a Pastena della Prima Regina d’Italia, Margherita di Savoia, a cui è intitolata la piazzetta antistante.

Composizione della chiesa di San Paolo

La chiesa a una navata con abside; l’Altare Maggiore, eretto nel 1710, è in marmi policromi. Una pregevole tela raffigura i Prìncipi degli Apostoli. Dal lato sinistro, all’ingresso della chiesa, vi è l’altare eretto nel 1847, sul posto ove prima era il fonte battesimale.

Di notevole interesse artistico il quadro di S. Francesco di Paola, della scuola di Guido Reni. Nell’edicola vi è la statua lignea dell’Addolorata. Un secondo altare, risalente all’epoca della fondazione della chiesa, è dedicato a S.M. di Costantinopoli. Un antico quadro raffigurante la Madonna e i SS. Domenico e Agnello reca lo stemma gentilizio del fondatore: Gennaro Vicedomini. Il terzo altare sacro al SS. Nome di Gesù, prima era dedicato a S. Antonio di Padova. Una tela della Madonna del Carmine, con i SS. Sebastiano e Antonio da Padova, da quest’altare è stata trasferita nell’abside, anch’essa reca lo stemma araldico dei Cacace, fondatori dell’altare prima del 1657.

Dal lato destro, il primo altare è del 1847 e fu sostituito nel 1862, da un altro di marmo del Gualdieri. Lo sovrasta una statua della Madonna, che sostituì una tela, ora custodita in sacrestia, della Vergine del Carmine.

Il secondo altare è della Madonna delle Grazie, prima recava il titolo di S. Antonio. Un quadro del 1685 con la Vergine delle Grazie, S. Rocco e S. Antonio e con lo stemma degli Scoppa di S. Agata fu tolto e sostituito con una statua della Madonna delle Grazie, recata dalla chiesa del Deserto, prima della soppressione del Convento, nel 1810. L’ultimo altare, prima fu dedicato al SS. Crocifisso, del quale vi era una statua in legno, nel 1685. Successivamente fu dedicata all’Immacolata, nel sec. XVIII. Un quadro dell’Immacolata con S. Nicola da Tolentino e il B. Scota, ai piedi, e lo stemma gentilizio della famiglia.