Pompei è un interessante sito archeologico che riesce ad attrarre turisti provenienti da ogni parte del mondo. La sua storia è legata alla tragica eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C., che seppellì questa ricca città romana insieme ad altre come Ercolano, Oplontis e Stabiae. Gli scavi permettono di visitare alcuni edificipubblici, leantiche ville patrizie così come lebotteghe, leosterie, lecasepopolari, i lupanari e tanto altro. La città, inoltre, fonde tutto ciò che resta dell’antico mondo romano-pagano con la spiritualità cristiana, testimoniata dal Santuario dedicato alla Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Esistono diverse soluzioni per visitare il sito di Pompei da Massa Lubrense:
In treno
La linea ferroviaria inizia a Sorrento. Tutti gli autobus che da Massa Lubrense vanno a Sorrento raggiungono la fermata Stazione Circumvesuviana.
Da qui, basta prendere il treno della Circumvesuviana Sorrento-Napoli e in circa venti minuti si arriva alla fermata Pompei – Villa dei Misteri. L’ingresso “Porta Marina Superiore” si trova di fronte all’ingresso della Circumvesuviana ma se si prosegue ancora per qualche metro è possibile entrare anche dall’ingresso di “Porta Marina Inferiore” a Piazza Esedra.
In auto
Un altro modo per poter raggiungere facilmente gli scavi di Pompei da Massa Lubrense è in auto, prendendo l’autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei Ovest). Nei pressi delle entrate al sito archeologico ci sono molte possibilità di parcheggio in grandi aree appositamente attrezzate.
Con la comodità di un’auto a propria disposizione, si può godere di piena autonomia e scegliere come proseguire la giornata alla scoperta di nuove meraviglie. Dopo aver visitato gli scavi di Pompei, si ha l’opportunità di ampliare il viaggio con una visita all’imponente Vesuvio, il celebre vulcano che custodisce una storia millenaria, oppure a una delle tante cantine vinicole nelle vicinanze.
Con autisti privati
Il servizio di noleggio con conducente (NCC) offerto da diverse compagnie può rivelarsi un’altra soluzione valida per visitare Pompei da Massa Lubrense. Questa opzione è adatta soprattutto a coloro che scelgono di viaggiare con la propria famiglia o con un gruppo ristretto di amici. Basterà semplicemente contattare una delle compagnie locali e indicare il numero di passeggeri, la data e l’orario di partenza.
Solitamente, le compagnie propongono escursioni giornaliere di 7 o 8 ore, in cui è possibile visitare sia Pompei che il Monte Vesuvio, oppure Pompei e Ercolano.
Visitare Capri da Massa Lubrense è abbastanza semplice. Il territorio infatti offre a tutti la possibilità di prenotare gommoni e barche o di partecipare alle escursioni organizzate da alcune compagnie e cooperative.
Capri è un’isola del mar Tirreno ed è ubicata nel golfo di Napoli, proprio di fronte a Massa Lubrense. La bellezza delle vegetazioni unita al fascino della storia e della cultura la rendono senz’altro una delle mete più apprezzate dai turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Le escursioni in traghetto
Dal porticciolo di Marina Lobra, l’omonima cooperativa Marina della Lobra permette di prendere parte a dei tour organizzati con la possibilità di sostare sull’isola per circa 6 ore, per una visita alle sue bellezze o per concedersi un tuffo nelle sue splendide acque. I tour prevedono anche un giro in traghetto intorno all’isola azzurra, conducendovi verso le meraviglie di Capri come il faro, la Grotta Verde, Marina piccola, i tipici Faraglioni, villa Malaparte e la Grotta Bianca.
Da Marina del Cantone, la cooperativa S. Antonio offre più o meno la stessa possibilità. Anche qui, i tour condivisi includono una sosta di circa 6 ore e permettono di ammirare le varie bellezze naturali presenti sulla costa dell’isola come la Grotta Verde, il faro a Punta Carena, i Faraglioni, la Grotta Bianca e l’Arco naturale a picco sul mare.
Entrambe le cooperative offrono il servizio di navetta per raggiungere il punto di imbarco partendo dalle varie frazioni di Massa Lubrense, basta richiederlo al momento della prenotazione del tour.
Le compagnie di charter
Sul territorio sono poi disseminate anche diverse compagnie di charter che permettono di prendere parte a escursioni condivise o private.
Solitamente, il tour in barca dura circa 8 ore e offre anche la possibilità di godersi il mare intorno all’isola. Durante l’escursione, ci sono diverse soste lungo la costa di Capri che consentono di fare delle pause per nuotare nelle sue acque cristalline. L’itinerario dell’escursione può variare a seconda del tour e dell’operatore turistico scelto, ma di solito include le principali attrazioni dell’isola come la Grotta Azzurra, le altre grotte di Capri, i Faraglioni e la Marina Piccola. È sempre prevista una sosta sull’isola, di circa 3 ore.
Le compagnie mettono a disposizione diversi servizi inclusi come ad esempio un equipaggiamento snorkeling, acqua e bibite e teli mare… insomma tutto ciò che serve per godersi una bella avventura!
Noleggiare una barca o un gommone
Sia a Marina Lobra che a Marina del Cantone è possibile noleggiare sia barche che gommoni con cui visitare in autonomia l’isola di Capri.
È importante notare che le opzioni di noleggio possono variare tra le diverse compagnie ed è sempre consigliabile contattarle direttamente per ottenere informazioni dettagliate sui costi, i requisiti di patente e le modalità di prenotazione.
In ogni caso, è fondamentale informarsi presso le autorità locali o le compagnie di noleggio sulle regole specifiche dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. In questo modo, ci si assicurerà di rispettare le leggi di navigazione e contribuire alla conservazione di questa preziosa area marina.
Traghetti e aliscafi da Sorrento
Un’altra possibilità per visitare Capri è quella di prendere un traghetto o un aliscafo dal porto di Sorrento, Marina Piccola. Gli autobus che da Massa Lubrense vanno a Sorrento raggiungono le fermate Piazza Tasso e Stazione Circumvesuviana. Da qui impiegherete giusto qualche minuto a piedi per raggiungere il porto da cui partono diversi traghetti e aliscafi che vi condurranno alla scoperta di questa fantastica isola.
Venez vivre une explosion de goût et de tradition à la Fête des citrons de Massa Lubrense! Cet événement unique en son genre vous attend pour une fête inoubliable, dédiée au roi des agrumes: le citron.
Les 8 et 9 juillet, les routes du pittoresque commune de Massa Lubrense se rempliront de couleurs vives et de parfums enivrants. Les citrons locaux, célèbres pour leur qualité exceptionnelle, seront les protagonistes absolus de cette fête.
Comme chaque année, ce sera un vrai paradis pour les amateurs de cuisine et des produits artisanaux. Vous pourrez goûter des délices à base de citron, à partir des entrées fraîches aux desserts succulents jusqu’aux boissons rafraîchissantes. Les spécialités locales qui chatouilleront le palais ne manqueront pas, enrichies par la fraîcheur et par l’acidité du citron.
En plus de l’aspect gastronomique, la Fête des citrons offrira un spectacle pour les yeux. Il sera possible d’admirer des installations merveilleuses à thème avec le marché artisanal et de produits typiques qui transformera les routes dans un monde magique et parfumé.
L’ambiance sera animée par la musique et le divertissement pour tous les âges. Les Foja est un groupe musical napolitain qui chantera dans le concert “Miracoli e Rivoluzioni” dans la première soirée de la fête, samedi 8 juillet. Le groupe est connu pour son style unique qui fusionne les sonorités traditionnelles napolitaines avec des influences contemporaines.
Dimanche 9 juillet, ce sera le tour de Paolo Caiazzo, un comédien italien qui se produira dans le spectacle “Eppure sorrido”. L’acteur est connu pour son style de comédie ironique et satirique, qui traite des sujets d’actualité, de politique et de la vie quotidienne avec sarcasme et humour.
La fête des citrons de Massa Lubrense est un événement à ne pas rater si vous aimez l’authenticité, la culture locale et le goût intense des citrons: c’est une expérience passionante qui stimulera tous les sens.
On vous attend à Massa Lubrense pour célébrer la grande beauté de ce fruit extraordinaire!
Le Programme – La fête des citrons 2023
Samedi 08 Juillet
De 18:30h à 23h L’ouverture du stand de produits typiques et de l’artisanat local
De 19h à 23:00h Le parcours de dégustation: un menu au citron à goûter entre les bars et les restaurants de Massa Centro.
21h Piazza Vescovado Le spectacle musical: Foja dans “Miracoli e Rivoluzioni”
Dimanche 09 Juillet
De 10:30h à 23h L’ouverture du stand de produits typiques et de l’artisanat local
De 19h à 23h Le parcours de dégustation: un menu au citron à gouter parmi les bars et les restaurants de Massa Centro.
21h Piazza Vescovado Le spectacle: Paolo Caiazzo in “Eppure sorrido”
écrit par Angela della Ventura, traduit par Francesca Amatruda
Entretien avec Michele Palomba
Sans aucun doute, le trekking fait partie des activités les plus suggestives à faire à Massa Lubrense. Il est très fréquent de repousser cette activité constamment, tout en voulant commencer avec la randonnée, parce qu’on ne sait pas bien d’où commencer. C’est exactement pour cette raison que nous avons interviewé un expert de ce domaine, Michele Palomba. Il nous a donné 10 précieux conseils pour profiter au maximum de cette fantastique expérience.
1. Objets essentiels à avoir toujours avec soi
Contrairement à ce que l’on pourrait penser, il n’est pas nécessaire de trimbaler une infinité d’objets – souvent encombrants aussi. Effectivement, il faut seulement le strict nécessaire, à tenir dans un petit sac, puisqu’il est important d’avoir les mains libres. Ainsi on aura un meilleur équilibre et cela nous aidera à avancer au cours de chemins particulièrement difficiles. Ces objets sont:
une gourde;
des casse-croûte;
des lunettes de soleil;
une casquette;
des vêtements de rechange en cas de mauvaise météo, ou simplement pour pouvoir se changer après avoir sué (importantes les chaussettes);
un vêtement chaud;
un vêtement imperméable;
une lampe frontale, utile surtout en hiver quand le soleil se couche assez tôt;
votre portable toujours chargé;
une petite trousse de premiers soins;
des bâtons de marche dynamiques.
2. Les objets à mettre dans notre trousse de secours
Quant aux médicaments, il est convenable d’emporter ceux que l’on prend quotidiennement. Par exemple, ceux-là prescrits par le médecin (pour des pathologies), mais aussi des antihistaminiques si vous souffrez d’allergie. N’administrez pas vos médicaments personnels à vos amis, voire aux étrangers, surtout si vous ne les avez jamais pris auparavant. Cela vaut particulièrement lors de cette circonstance, mais il est bon coutume de ne le jamais faire en général.
Dans le véritable kit – qu’on conseille de tenir dans un petit sac étanche (ceux pour les aliments) – on mettra peu de choses. Elles sont toutefois indispensables pour les petites blessures que l’on peut se provoquer pendant le chemin:
Pansements de différentes mesures, pour petites écorchures;
Désinfectant portant la mention “pour peau entaillée”;
Gazes et bandes pour soigner des blessures éventuelles;
Pince à épiler, très utile pour extraire de petites échardes de vos blessures;
Bien sûr d’autres dispositifs médicaux sont facultatifs mais vous pouvez les emporter dans le cas où vous êtes qualifiés pour les employer.
3. Les vêtements les plus indiqués pour ce type d’activité
S’habiller en couches fait partie des conseils les plus banals mais est aussi le plus utile. On vous conseille de porter des vêtements qui, endossés singulièrement, ne résultent pas trop chauds ou lourds mais qui, si superposés soigneusement, peuvent assurer le confort nécessaire au cours de la randonnée. Partant de la base, on choisira selon la saison un t-shirt ou un maillot thermique à manches longues. Ensuite, pendant chaque saison il est toujours utile d’avoir un polaire, pour la brise et les zones sombres. Toujours selon la saison, une couche supplémentaire se compose de la doudoune en hiver et du anorak au printemps/en été. On peut facilement mettre ou enlever ce dernier sur la base de la situation météorologique. Le denim et les tissus molletonnés sont déconseillés, car ils ont besoin de trop de temps pour se sécher au cas où ils se baignent traversant un ruisseau ou à cause de la pluie. Au contraire, on conseille vivement les tissus respirants, frais, les plus adaptés pour chaque typologie de sport grâce à leur séchage rapide et leur résistance.
4. La typologie des chaussures à porter
Les chaussures représentent l’élément fondamental dans l’équipement d’un randonneur, même si souvent on les maltraite en sous-évaluant leur valeur réelle. En effet, il est important d’utiliser toujours des chaussures pensées pour ce type d’activité, même au cours de sentiers qui peuvent sembler simples, car leur but est de nous aider à marcher.
Au début elle peuvent être perçues comme dures, mais cette solidité est conçue spécifiquement pour donner soutien au corps entier. Au contraire, les sneakers, ou les chaussures de marche, étant souples, ne nous assurent aucun soutien ou équilibre, tout en semblant plus confortables au premier abord. Elles ont, de plus, une semelle sculptée pour permettre une bonne adhérence sur chaque typologie de terrain. Enfin, un conseil pour les randonneurs en herbe est celui d’acheter des brodequins hauts, bien qu’ils nous semblent inutiles et trop coûteux. En effet, ils sont conçus spécifiquement pour amortir tout accident, puisqu’ils soutiennent mieux la cheville par rapport à ceux bas, l’entourant complètement.
5. Quelques conseils pour choisir le chemin le plus adapté à chaque exigence
Il y a plusieurs façons pour comprendre comment satisfaire au mieux nos exigences: vous pouvez faire confiance aussi bien à des guides papier qu’en ligne. Vous pouvez aussi vous adresser à une personne plus experte, comme un ami, une guide ou une association Pro Loco. On vous déconseille de vous appuyer sur des sites où n’importe qui peut mettre en ligne les pistes des sentiers: on ne peut jamais savoir quelles sont les conditions de la rue à parcourir, ni le niveau d’expérience nécessaire. Un autre recommandation: ne pas faire confiance à la foule. Donc, ne pas choisir un sentier parce que, selon certains, il est plus facile, ou parce que beaucoup de personnes le choisissent.
6. Des conseils sur comment se préparer au mieux
Suivre un cours de base d’excursionnisme vous sera très utile afin de familiariser avec le langage technique, de faire une évaluation technique du sol que l’on trouvera là, du dénivelé en montée à affronter. Cela nous aidera, donc, à choisir un parcours qui va nous satisfaire aussi bien nos capacités physiques que du point de vue du paysage; on ne veut pas transformer cette belle expérience en quelque chose de désagréable.
En ce qui concerne la préparation physique, les débutants peuvent entraîner leur corps en se promenant en montée, mais aussi, simplement, montant les escaliers au lieu de l’ascenseur.
7. Comment vérifier la météo
Les prévisions de la météo sont un sujet très débattu et délicat à aborder. Les différentes applications pour smartphones sont un très bon moyen pour avoir un cadre général de la situation. Toutefois, il faut rappeler qu’en pleine nature, notamment en montagne, la météo peut changer rapidement te de façon imprévue. En effet, il est très probable que sur les sommets des montagnes aient lieu des orages, qui sont impossibles à voir. Néanmoins, on ne doit pas diaboliser les randonnées sous la pluie, qui peut parfois effrayer. En effet, avec les précautions nécessaires, ce sera une expérience unique et très suggestive.
8. Comment gérer une randonnée avec les enfants
Pour les enfants aussi, le contact avec la nature est super grâce aux randonnées en montagne. Naturellement, il faut avoir une attention particulière pour ces situations, surtout avec des enfants très vifs et curieux. Parmi nos conseils il y a bien sûr celui de privilégier des périodes comme le printemps et l’été, quand la météo est généralement plus agréable. Aussi celui de choisir des chemins simples et bien ombragés pour ne pas fatiguer les enfants et pour éviter les accidents ou les coups de chaleur. Pour les inciter, on peut transformer cette activité dans un jeu pendant lequel ils se sentiront des petits explorateurs. Cela les poussera à répéter cette expérience avec plaisir et, pourquoi pas, à aimer la nature et les excursions.
9. A qui peut-on s’adresser pour trouver des compagnons d’aventure
Les excursions organisées par des guides d’excursion professionnels de l’environnement sont la meilleure façon pour commencer. Tout d’abord si vous êtes tous seuls, et aussi pour recevoir des conseils très utiles concernant l’équipement ou la difficulté des sentiers. Un autre bon moyen pour connaître d’autres passionnés du secteur est à travers les excursions organisées par des collectivités qui promeuvent le territoire. Dans ce cas, il s’agit spécifiquement de randonnées de connaissances, ayant le but de faire découvrir le territoire. Pour cette raison, elles sont souvent très simples, mais également intéressantes.
10. Des blogs ou pages de randonnée auxquelles s’abonner sur les réseaux sociaux
Le compte de Michele, “hikeandseek” fait absolument partie des pages auxquelles s’abonner sur les réseaux sociaux ainsi de se plonger complètement dans le monde du trekking. Il est très utile de s’abonner aussi aux différentes pages de randonnée de votre région, votre commune, et des associations Pro Loco. Souvent il y en a de spécifiques selon la chaîne de montagnes ou la zone: ce sont les meilleures à consulter pour obtenir des informations sur les conditions des sentiers, des rapports d’éboulements où de la végétation particulièrement haute dans certains points du chemin.
Comme vous pouvez le constater, la randonnée est une activité pour tout le monde: adultes, enfants, experts, débutants. C’est une activité amusante et, surtout, qui fait du bien au corps entier.
écrit par Claudia Pia Palumbo, traduit par Francesca Amatruda
Le tourisme durable représente désormais le choix que font de plus en plus de personnes, dans le but de rester en contact direct avec la nature, de la respecter et de la sauvegarder.
Voici donc 5 petites règles pour être un vrai touriste “green”.
Marcher à pied
Randonnée (hiking) parmi les sentiers de Massa Lubrense
Choisir un tourisme durable signifie aussi privilégier les longues promenades au lieu de prendre les moyens de transport. En effet, une bonne façon pour apprécier et admirer Massa Lubrense est à travers ses sentiers. Ils se développent pour environ 110 km, sont nombreux et offrent des incontournables et inoubliables panoramas sur les Golfes de Naples et de Salerno.
Acheter des produits d’artisanat local
Acheter des produits d’artisanat local contribue à préserver des réalités locales qui transmettent de génération en génération les ficelles du métier. Parmi les produits artisanaux à trouver à Massa Lubrense il y a, par exemple, des oeuvres en bois ou en céramique fabriquées à la main. Elles représentent une grande source de richesse culturelle pour le pays.
Respecter l’environnement
Massa Lubrense obtient le Drapeau bleu de Legambiente depuis 2008
Ne pas polluer, chercher à réduire sa consommation, respecter la faune et la flore locale sont certains conseils précieux à suivre pour devenir un vrai touriste durable.
La nécessité de promouvoir le tourisme durable est un thème central pour la commune de Massa Lubrense. Depuis 2008, elle vante sans interruption la distinction de Drapeau Bleu, conférée par la FEE (Foundation for Environmental Education): il s’agit d’une fondation internationale qui promeut et soutient les communes qui se démarquent pour leurs bonnes pratiques en matière d’environnement.
Respecter les espaces protégés
Un bon point de départ vers un tourisme plus durable prévoit, par exemple: respecter les interdictions de pêche à l’intérieur des espaces protégés afin de ne pas endommager les fonds marins, ne pas jeter des déchets dans la mer et éviter les échappements des moteurs des bateaux, qui représentent une source massive de pollution de l’air.
L’espace marin protégé de Punta Campanella est engagé depuis des années à sauvegarder le territoire de Massa Lubrense. En 2014 on a bâti un champ des bouées écoresponsable dans la zone “Le Mortelle”, permettant aux bateaux d’amarrer en toute sécurité sans utiliser des ancres. De cette façon, on garantit la préservation des fonds marins. De plus, avec l’interdiction de pêche on a fait lentement peupler la mer de dorades, sargues et oblades au fil des années.
Réduire notre consommation
Chercher à réduire les déchets et les consommations, évitant ainsi des dommages à l’environnement, est à la base de chaque pratique durable. Par exemple: éteindre la lumière, contrôler que l’eau soit bien fermée et trier ses déchets représentent de bonnes pratiques à suivre pas seulement en vacances mais dans la vie de tous les jours.
Mais le thème de la durabilité est bien connu par le secteur gastronomique aussi. C’est le cas du restaurant étoilé “Don Alfonso 1980” qui a obtenu l’étoile verte après avoir lancé la politique “Zéro consommations”. Il s’agit d’une politique portant sue la gestion durable des déchets et qui encourage la politique du recyclage et d’une production biologique des matières premières.
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