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Como visitar Pompei desde Massa Lubrense

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Pompei es un interesante sitio arqueológico que logra atraer turistas de todo el mundo. Su historia está ligada a la trágica erupción del Vesuvio, en el 79 d.C., que enterró esta rica ciudad romana junto con otras como Ercolano, Oplontis e Stabiae. Las excavaciones permiten de visitar algunos edificios públicos, las antiguas villas patricias así como las tiendas, las tabernas, las viviendas sociales, los lupanares y mucho más. La ciudad, además, combina todo lo que queda del antiguo mundo romano-pagano con la espiritualidad cristiana atestiguada por el Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Pompei

Existen varias soluciones para visitar el sitio de Pompéi desde Massa Lubrense:

En tren

La línea ferroviaria empieza en Sorrento. Todos los autobuses que van a Sorrento desde Massa Lubrense llegan a la parada Stazione Circumvesuviana.

De aquí, es suficiente tomar el tren de la Circumvesuviana Sorrento-Napoli y en unos veinte minutos se llega a la parada Pompei – Villa dei Misteri. La entrada “Porta Marina Superiore” se encuentra frente a la entrada de la Circumvesuviana. Si continúa aún por unos metros se puede entrar también de la entrada de “Porta Marina Inferiore” en la Plaza Esedra.

En coche

Otra manera para llegar fácilmente a las excavaciones de Pompei desde Massa Lubrense es en coche, tomando la carretera A3 Napoli-Salerno (salida Pompei Ovest). Cerca de las entradas al sitio arqueológico hay muchas posibilidades de aparcamiento en grandes áreas especialmente equipadas.

Con un coche a su disposición, se puede disfrutar de plena autonomía y elegir como continuar el día al descubrimiento de nuevas maravillas. Después de visitar las excavaciones de Pompei, se tiene la oportunidad de ampliar el viaje con una visita al imponente Vesuvio, el famoso volcán que custodia una historia milenaria, o a una de las muchas bodegas en los alrededores.

Con conductor privado

El servicio de alquiler con conductor ofrecido por varias compañías puede ser otra solución válida para visitar Pompei desde Massa Lubrense. Esta opción es especialmente apropiada a los que optan por viajar con su familia o con un pequeño grupo de amigos. Solo tienes que contactar con una de las compañías locales e indicar el número de pasajeros, la fecha y el horario de salida.

Generalmente, las compañías proponen excursiones diarias de 7 u 8 horas, en las que es posible visitar Pompei y el Monte Vesuvio, o Pompei y Ercolano.


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Porto di Capri

Como visitar Capri desde Massa Lubrense

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Visitare Capri da Massa Lubrense è abbastanza semplice. Il territorio infatti offre a tutti la possibilità di prenotare gommoni e barche o di partecipare alle escursioni organizzate da alcune compagnie e cooperative.

Capri è un’isola del mar Tirreno ed è ubicata nel golfo di Napoli, proprio di fronte a Massa Lubrense. La bellezza delle vegetazioni unita al fascino della storia e della cultura la rendono senz’altro una delle mete più apprezzate dai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Le escursioni in traghetto

Dal porticciolo di Marina Lobra, l’omonima cooperativa Marina della Lobra permette di prendere parte a dei tour organizzati con la possibilità di sostare sull’isola per circa 6 ore, per una visita alle sue bellezze o per concedersi un tuffo nelle sue splendide acque. I tour prevedono anche un giro in traghetto intorno all’isola azzurra, conducendovi verso le meraviglie di Capri come il faro, la Grotta Verde, Marina piccola, i tipici Faraglioni, villa Malaparte e la Grotta Bianca.

Da Marina del Cantone, la cooperativa S. Antonio offre più o meno la stessa possibilità. Anche qui, i tour condivisi includono una sosta di circa 6 ore e permettono di ammirare le varie bellezze naturali presenti sulla costa dell’isola come la Grotta Verde, il faro a Punta Carena, i Faraglioni, la Grotta Bianca e l’Arco naturale a picco sul mare.

Entrambe le cooperative offrono il servizio di navetta per raggiungere il punto di imbarco partendo dalle varie frazioni di Massa Lubrense, basta richiederlo al momento della prenotazione del tour.

visitare Capri da Massa Lubrense

Le compagnie di charter

Sul territorio sono poi disseminate anche diverse compagnie di charter che permettono di prendere parte a escursioni condivise o private.

Solitamente, il tour in barca dura circa 8 ore e offre anche la possibilità di godersi il mare intorno all’isola. Durante l’escursione, ci sono diverse soste lungo la costa di Capri che consentono di fare delle pause per nuotare nelle sue acque cristalline. L’itinerario dell’escursione può variare a seconda del tour e dell’operatore turistico scelto, ma di solito include le principali attrazioni dell’isola come la Grotta Azzurra, le altre grotte di Capri, i Faraglioni e la Marina Piccola. È sempre prevista una sosta sull’isola, di circa 3 ore.

Le compagnie mettono a disposizione diversi servizi inclusi come ad esempio un equipaggiamento snorkeling, acqua e bibite e teli mare… insomma tutto ciò che serve per godersi una bella avventura!

Noleggiare una barca o un gommone

Sia a Marina Lobra che a Marina del Cantone è possibile noleggiare sia barche che gommoni con cui visitare in autonomia l’isola di Capri.

È importante notare che le opzioni di noleggio possono variare tra le diverse compagnie ed è sempre consigliabile contattarle direttamente per ottenere informazioni dettagliate sui costi, i requisiti di patente e le modalità di prenotazione.

In ogni caso, è fondamentale informarsi presso le autorità locali o le compagnie di noleggio sulle regole specifiche dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. In questo modo, ci si assicurerà di rispettare le leggi di navigazione e contribuire alla conservazione di questa preziosa area marina.

Traghetti e aliscafi da Sorrento

Un’altra possibilità per visitare Capri è quella di prendere un traghetto o un aliscafo dal porto di Sorrento, Marina Piccola. Gli autobus che da Massa Lubrense vanno a Sorrento raggiungono le fermate Piazza Tasso e Stazione Circumvesuviana. Da qui impiegherete giusto qualche minuto a piedi per raggiungere il porto da cui partono diversi traghetti e aliscafi che vi condurranno alla scoperta di questa fantastica isola.


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Un día en Crapolla

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Crapolla è una località marina del paese di Torca, frazione di Massa Lubrense. Affaccia sul golfo di Salerno a poca distanza dalla rinomata Positano. Il fiordo si insinua nel Monte di Torca, dove sorgono una torre antisaracena e i resti dell’abbazia di San Pietro.

Il Fiordo di Crapolla a Massa Lubrense è certamente tra le più suggestive insenature della Penisola Sorrentina, un luogo che custodisce un ricco patrimonio storico e naturalistico.

Cosa fare in un giorno a Crapolla

Il fiordo di Crapolla è raggiungibile esclusivamente a piedi partendo dalla piazzetta di Torca. Gli autobus SITA che raggiungono questa frazione partono da Sorrento, alcuni passano da Massa Centro prima di raggiungere Sant’Agata sui due golfi, quindi Torca. Per chi arriva in auto, c’è possibilità di parcheggio nelle strisce blu, nella piazzetta accanto alla Chiesa di San Tommaso Apostolo.

Il sentiero può essere intrapreso anche da Sant’Agata sui due Golfi, che dista solo un chilometro da Torca. Il percorso è di difficoltà elevata, ma ben tracciato. Prima di intraprenderlo, assicuriamoci di avere con noi abbondante acqua, cibo, un cappellino e scarpe da trekking.

Dopo un primo tratto tra i vicoletti del centro abitato, il sentiero si innesta su una vecchia mulattiera circondata dalla flora mediterranea.

Sentiero di Crapolla

Arrivati sul belvedere noto come “La guardia”, vi è una diramazione (tracciata con la fascia bianco-rossa) che prevede un percorso di ben 700 gradini che conducono al fiordo.

Il panorama

Sul versante di Positano si avvista l’arcipelago de Li Galli, che si lega al mito di Ulisse e delle sirene.

C’è poi Vetara, isolotto disabitato. Dista poche centinaia di metri lo Scoglio Isca, in passato abitato da Eduardo de Filippo, scelto come location del film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, il quale mostra le meraviglie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana in scene solari, luminose e a tratti comiche.

Sul versante opposto si ammira il profilo di Punta Penna che delimita l’incantevole baia di Marina del Cantone.

La cappella e la spiaggia

Per fare una pausa dall’impegnativa passeggiata, lungo il sentiero che porta al fiordo si può visitare la Cappella di San Pietro, che si racconta sia stata edificata con le stesse pietre con cui era stata costruita la precedente Abbazia di San Pietro. Secondo la leggenda, quest’ultima sorgeva a sua volta sulle rovine di un antico tempio dedicato al dio Apollo e questo spiegherebbe il toponimo Crapolla.

Oltrepassata la cappella di San Pietro si giunge, finalmente, alla spiaggia. La spiaggia di Crapolla, in ciottoli, è anch’essa parte della Riserva Marina Protetta di Punta Campanella e solo in alcune ore del giorno è esposta al sole, mentre per gran parte della giornata resta in ombra.  

La spiaggia di Crapolla

La strata di ritorno è la stessa dell’andata, per cui consigliamo di evitare di percorrerla nelle ora più calde, soprattutto nei mesi estivi.


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Cos

Como visitar la Costa de Amalfi desde Massa Lubrense

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Visitar la Costa de Amalfi desde Massa Lubrense es simple. De hecho, el territorio ofrece la posibilidad de reservar balsas y barcos o de participar a las excursiones organizadas por algunas compañías y cooperativas.

La Costa de Amalfi, patrimonio de la UNESCO, es una verdadera terraza suspendida entre el mar Tirreno y los montes con vistas al golfo de Salerno. Las aguas cristalinas, las playas, las terrazas de cítricos, de tornillos y de olivos, así como las tiendas de los artesanos y las tiendas de lujo la convierten en una de los destinos más apreciados por los turistas de todo el mundo. Este tramo de costa incluye 16 municipios: Positano, Ravello, Maiori, Minori, Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Raito, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.

Las compañías de chárter

En el territorio están presentes varias compañías de chárter para participar en excursiones compartidas o privadas.

Generalmente, el tour en barco dura unas 8 horas y permite de disfrutar del mar de la costa divina. Durante la excursión, hay varias paradas que permiten de tomar descansos para nadar en sus aguas cristalinas o para tomar unas fotos.

El itinerario puede variar en fonction del tour y del operator turístico elegido. Generalmente incluye las ciudades de Positano y Amalfi, el Fiordo di Furore, la Baia di Nerano, el Fiordo di Crapolla y los islotes de li Galli (muy conocidos por el mito de Ulises y de las sirenas) y la Grotta dello Smeraldo. Generalmente están previstas dos paradas con desembarque, una en Positano y otra en Amalfi.

Las compañías ofrecen diferentes servicios incluidos como por ejemplo un equipamiento snorkeling, agua y bebidas y toallas de playa para disfrutar de una gran aventura!

visitar la Costiera Amalfitana desde Massa Lubrense

Las excursiones en ferry

Desde el pequeño puerto de Marina Lobra, la Coop. Marina della Lobra organiza tours compartidos, con la posibilidad de permanecer en Amalfi y Positano por unas horas para admirar las ciudades de la Costa de Amalfi.

Desde Marina del Cantone, en cambio, la coop. Sant’Antonio ofrece casi la misma oportunidad. Aquí también, las excursiones compartidas incluyen una parada en Positano y otra en Amalfi y permiten de descubrir las bellezas de la costa.

Las dichas cooperativas, además, ofrecen también un servicio de traslado (baso petición en el momento de la reservación del tour) para alcanzar el punto de embarque del hotel o de todas las fracciones den Massa Lubrense.

Alquiler de un barco o de un bote

Tanto en Marina Lobra como en Marina del Cantone es possibile, además, alquilar barcos y botes con los que visitar por su cuenta la costa.

Las modalidades de alquiler varían según la compañía. Por lo que se recomienda contactarlas para obtener información detallada en los costes, el carnet de conducir y las modalidades de reserva.

Es importante informarse en la autoridad local o las compañías de alquiler sobre las reglas específicas de la Area Marina Protetta di Punta Campanella. Así, usted está seguro de respectar las leyes de navegación contribuyendo a la conservación de esta zona marina preciosa.

Transbordadores y ferries de Sorrento

Otra manera de visitar la Costa de Amalfi consiste en domar un transbordador o un ferry desde el puerto de Sorrento, Marina Piccola. Los autobuses que desde Massa Lubrense van a Sorrento alcanzan las paradas Piazza Tasso y Stazione Circumvesuviana. De aquí tardaréis pocos minutos a pie para alcazar el puerto del que parten diferentes transbordadores y ferries que os llevarán al descubrimiento de la costa.


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Quiénes eran los sarracenos

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di Silvia Cossu

Il termine Saraceni” nacque nell’Antichità per indicare gli Arabi del deserto. Più precisamente tra il IX e il X secolo, periodo in cui l’Europa subì incursioni da parte di vari popoli provenienti dalle coste del Mediterraneo. Chi erano i Saraceni dunque?

Storia

I Saraceni erano un popolo di religione musulmana proveniente dalla penisola Arabica, vivevano sulle coste meridionali e lungo le isole del Mediterraneo. A differenza di altri popoli, le loro incursioni avvenivano soprattutto via mare e proprio per questo motivo venivano definiti “pirati barbareschi”. Il loro obiettivo principale erano le navi, militari o civili, che solcavano il Mediterraneo provenienti da paesi europei, che attaccavano e derubavano a proprio esclusivo beneficio.

In particolare, gli abitanti di questo popolo erano stanziati nell’Africa del Nord e nella Spagna meridionale e fu proprio partendo da queste sedi che, tra il X e l’XI secolo, iniziarono a compiere varie incursioni verso le coste italiane e francesi.

Solitamente arrivavano sulle coste con le loro navi e devastavano interamente i villaggi e le campagne che incontravano, con il solo scopo di fare bottino. Una volta messo insieme ciò di cui erano alla ricerca tornavano indietro verso l’Africa e la Spagna. Proprio in questo periodo, per far fronte alle incursioni saracene, le coste italiane e francesi si dotarono di punti di vedetta da cui gli uomini osservavano il mare, per cercare di individuare possibili attacchi da parte dei saraceni e prendere le adeguate misure di difesa.

Le torri anticorsare

Chi erano i Saraceni

Quando gli attacchi sulle coste cominciarono a farsi sempre più intensi, nacquero le cosiddette torri di guardia, edificate per metter in guardia le popolazioni. Da ogni torre era possibile scrutare il mare e inviare segnali luminosi e di fumo per trasmettere un messaggio o richiedere soccorso. 

Nella costiera amalfitana e nella penisola sorrentina le torri sono innumerevoli, in particolare nel tratto di costa di circa 27 miglia compreso tra Vietri sul Mare e il Capo di Massa Lubrense.

I pirati saraceni infatti cominciarono ad attaccare le coste di quest’area durante il IX secolo e ancora con più ferocia nel 1500. L’invasione turca a Massa Lubrense e Sorrento del 1558 rimane tra le più cruente in tutta la storia di questa violenta popolazione.

Le sorti dei prigionieri

I corsari sbarcavano sulle spiagge e si spingevano verso l’interno per cercare villaggi da razziare e cristiani da catturare. La sorte dei cristiani caduti nelle mani dei saraceni era spaventosa. I prigionieri vivevano situazioni di completo avvilimento e frustrazione che spesso li conducevano a uno stato di follia. La cattura degli schiavi in Europa era molto selettiva: gli uomini catturati dovevano essere robusti e venivano utilizzati come rematori sulle navi, le donne e i bambini erano venduti come schiavi, mentre le ragazze più belle andavano ad aumentare gli harem dei principi arabi. Spesso la liberazione degli schiavi cristiani avveniva dietro il pagamento di un riscatto.


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¡Falta poco para la Limoni in festa 2023!

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¡Ven a vivir una explosión de sabor y tradición a la Limoni in Festa de Massa Lubrense! Este evento único te espera para un festival inolvidable dedicado al rey de los cítricos: el limón.

Los días 8 y 9 de julio, las calles de la pintoresca ciudad de Massa Lubrense las calles se llenarán de colores brillantes y aromas embriagadores. Los limones locales, famosos por su calidad excepcional, serán los protagonistas absolutos de ese festival.

Como cada año, será un verdadero paraíso para los amantes de la comida y de los productos artesanales. Con la ruta degustativa se podrán degustar delicias a base de limón, de entrantes frescos a suculentos postres, hasta bebidas refrescantes. No faltarán las especialidades locales, enriquecidas por la frescura y acidez del limón, que harán cosquillas en cada paladar.

Las fechas del festival Limoni in Festa 2023

Los espectáculos

Más allá de su vertiente gastronómica, la Limoni in Festa también ofrecerá un espectáculo para los ojos.  Será posible admirar maravillosas instalaciones temáticas, con el mercado de artesanías y productos típicos que transformará las calles en un mundo mágico.

El ambiente estará animado por música y entretenimiento para todas las edades. Los Foja son un grupo musical napolitano que actuará en el concierto “Miracoli e Rivoluzioni” la primera noche del festival, el sábado 8 de julio. La banda es conocida por su estilo único, que combina sonidos tradicionales napolitanos con con influencias contemporáneas.

El domingo 9 de julio será el turno de Paolo Caiazzo, un comediante italiano que actuará en el espectáculo “Eppure sorrido”. Ese actor es conocido por su estilo cómico irónico y satírico que trata con sarcasmo y humor temas de actualidad, política y vida cotidiana.

El festival Limoni in Festa de Massa Lubrense es un evento que no debe perderse si ama la autenticidad, la cultura local y el sabor intenso de los limones: una experiencia emocionante que estimulará todos los sentidos.

¡Os esperamos en Massa Lubrense para celebrar la gran belleza de esta fruta extraordinaria!

Plan – Limoni in Festa 2023

Sábado 08 Julio

De 18:30 a 23:00 Apertura Stand de productos típicos y artesanía

De 19:00 a 23:00 Ruta degustativa: un menú de limón para degustar entre los bares

A las 21:00 Piazza Vescovado Espectáculo musical: Foja – “Miracoli e Rivoluzioni”

Domingo 9 Julio

De 10:30 a 23:00 Apertura Stand de productos típicos y artesanía

De 19:00 a 23:00 Ruta degustativa: un menú de limón para degustar entre los bares

A las 21:00 Piazza Vescovado Espectáculo: Paolo Caiazzo – “Eppure sorrido”

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Playas para las familias en Massa Lubrense

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Massa Lubrense es también un lugar famoso por sus hermosas playas. En particular, las dos principales son Marina del Cantone y Marina di Puolo, ambas de fácil acceso en coche y con aparcamiento. Estas playas para las familias son las más populares, el destino perfecto para los que viajan con niños.

Marina del Cantone

Marina del Cantone es una de las playas más extensas de la península y tiene vistas al golfo de Salerno. Se caracteriza por su agua clara y sus guijarros blancos, que atraen a los niños y encienden sus ganas de jugar.

Es ideal para familias que quieren disfrutar de un día de relax y un buen baño junto al mar con sus pequeños, ya que el agua es poco profunda si no se aleja demasiado de la orilla del mar. Los niños pueden bucear entre las rocas, donde se puede admirar la mayor cantidad de peces.

En Marina del Cantone, además, es posible alquilar botes de pedales y canoas, para ser utilizados en autonomía para explorar la bahía. Se puede también elegir entre las diferentes excursiones en kayak propuestas.

La playa es en algunos tramos de acceso libre con la posibilidad de alquilar sombrillas y tumbonas o se puede optar por uno de los diferentes establecimientos balnearios presentes.

También se puede llegar a Marina del Cantone en autobús, desde Sorrento, Massa o Sant’Agata sui due golfi.

Spiagge per famiglie a Massa Lubrense

Marina di Puolo

El pueblo costero de Puolo se encuentra a medio camino entre Sorrento y Massa Lubrense y marca el comienzo de la costa de Lubrense.

También aquí encontramos una playa de guijarros con varios balnearios y, además, una playa libre con arena volcánica, conocida como “spiaggia del fico”. También en Puolo es posible alquilar pedales y canoas.

Marina di Puolo es en muchos aspectos similar a Marina del Cantone, pero se distingue por la vista sugestiva del Vesuvio.

Los autobuses no llegan a la playa, pero hay una parada en Via Capo en correspondencia con el inicio de la bajada hacia Marina di Puolo. El tramo a recorrer a pie es de unos 800 metros, bastante fatigoso en subida.

Spiagge per famiglie a Massa Lubrense

Ambas playas son perfectas tanto para niños como para adultos, gracias a la presencia de bares y restaurantes típicos donde degustar las delicias de la cocina local, especialmente la de mar.

La belleza de estas playas familiares hace que la aglomeración sea muy alta en los meses de julio y agosto y los fines de semana de verano. Si es posible, recomendamos visitarlas a principios de semana o en los meses de junio y septiembre, cuando están menos concurridas.


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Las playas ocultas de Massa Lubrense

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La costa de Sorrento con sus hermosas playas y mares cristalinos es uno de los destinos más deseados por los turistas en Italia. Sin embargo, algunas de estas playas, especialmente en el territorio de Massa Lubrense, siguen siendo una joya admirada por pocos. Se trata de playas aisladas, poco conocidas o de difícil acceso, pero capaces de ofrecer una experiencia de ensueño. Vamos a descubrir tres de estas playas secretas y vírgenes.

Fiordo de Crapolla

Las playas escondidas de Massa Lubrense

A Crapolla se puede llegar a pie desde la aldea de Torca, a través de un fascinante pero desafiante camino en el que 700 escalones de piedra conducen a la pequeña playa. Cada 50 pasos hay una baldosa cerámica que indica la numeración progresiva.

A lo largo del camino que conduce a la cala se encuentra la pequeña Capilla de San Pedro, abierta a las visitas de todos. Aquí cada 29 de junio los fieles peregrinan desde Torca para celebrar la Santa Misa. Según la tradición, San Pedro desembarcó en Crapolla en su viaje a Roma para cristianizar la península de Sorrento.

La pequeña playa, toda adoquinada, se encuentra en una cala estrecha y está protegida por un alto acantilado que la mantiene a la sombra durante la mayor parte del día.

Bahía de Ieranto

La Bahía de Ieranto se encuentra en la punta de la península de Sorrento, justo delante de los farallones de Capri. Para llegar a ella se parte de Nerano, un antiguo pueblo de pescadores. El sendero está bien señalizado y comienza cerca de la plaza del pueblo. La parte final del sendero es la “escalera de los mineros”, utilizada para llegar a la pequeña playa con vistas a Capri.

La ruta es bastante agotadora, pero la impresionante vista y la tranquilidad del paisaje, situado en plena zona protegida, vale la pena el esfuerzo. Durante las horas del día, la playa está expuesta al sol sin ningún tipo de refugioes entonces es aconsejable salir equipados. Es ideal para aquellos que les gusta aventurarse y disfrutar de un día en la playa, buceando en una de las aguas más limpias de la península.

Cala de Mitigliano

Otra playas más de Massa Lubrense es la Cala de Mitigliano, lugar de paz y tranquilidad caracterizado por sus aguas cristalinas. La playa, predominantemente en roca, está rodeada por altas paredes con vistas al mar. El camino se bifurca de la de Punta Campanella. Es un poco incómodo pero no tan agotador cuando se enfrenta con el equipo adecuado.

La playa es soleada y el sonido de las olas que se lanzan contra la roca hace que el ambiente sea agradable y relajante.

No solo la playa sino también la increíble vista de la isla de Capri son una de las razones por las que todos deberían visitar la fantástica Cala de Mitigliano cuyo mar, cuando está tranquilo, permite practicar snorkel y admirar su belleza submarina. El paisaje en el que se encuentra la cala la convierte en una de las playas más bellas del territorio de Massa Lubrense junto con la Bahía de Ieranto.

Área marina protegida Punta Campanella

Entre los municipios italianos a los que se ha confirmado la Bandera Azul, el reconocimiento de la FEE para el 2022, está Massa Lubrense, que lo ha obtenido durante 15 años consecutivos (2008-2022). Este reconocimiento también se debe a las maravillosas playas ocultas de Massa Lubrense y a la calidad de sus aguas de baño. Además, también se premia el cumplimiento de los criterios relativos a la gestión sostenible del territorio, el mantenimiento de la franja costera y la eficiencia de los servicios.


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Los Oscos: el antiguo pueblo de Massa Lubrense

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por Rosario Sisto

traducción Siria Cardacino

Más de un pueblo antiguo ha hecho de Massa Lubrense su hogar a lo largo de los siglos, al igual que en el resto de la península italiana: los antiguos Romanos, los Griegos, los Longobardos y muchos otros. La historia de nuestro territorio es ciertamente rica.

Sin embargo, entre los muchos pueblos que han pisado estas tierras hay uno que les precede a todos, y de cuya presencia pasada en el territorio tenemos testimonio gracias a una inscripción encontrada en Punta Campanella: los Oscos.

El antiguo pueblo itálico de los Oscos

Los Oscos eran una antigua población itálica, o, en pocas palabras, uno de esos pueblos que ya estaban asentados en la antigua península italiana mucho antes de la llegada de los griegos o las conquistas romanas. Desafortunadamente, sus orígenes son inciertos incluso hoy en día, dada la relativa escasez de hallazgos arqueológicos. Varios autores han dado sus propias hipótesis.

Según algunos historiadores, este pueblo resultó de la asimilación por parte de los pueblos samnitas de los Opici, otro pueblo itálico, ubicado en Opicia, un antiguo territorio que aparentemente incluía gran parte de la actual Campania.

Según otros, el nombre “Osci” no es más que un segundo nombre con el cual los Opici llegaron a ser conocidos.

Lo que sabemos con bastante certeza es que este pueblo, en realidad dividido en varias tribus como a menudo era el caso de muchos pueblos itálicos, probablemente entró en contacto con los antiguos griegos y, por supuesto, con los romanos. Estos últimos terminaron “romanizando” al pueblo, como era su costumbre, destruyendo sus características culturales y sustituyéndolas con elementos de la cultura romana.

El osco: una lengua especial

Osci, antico popolo di Massa Lubrense
Alfabeto osco con transliteración

Quizás el elemento más característico de los Oscos era su idioma, el osco.

Es una lengua de origen indoeuropeo perteneciente a la estirpe osco-umbra cuya extensión geográfica en la península era particularmente amplia, cubriendo prácticamente todo el sur.

La lengua se habló desde el siglo VI-V a.C. hasta la romanización del pueblo en el siglo I a.C., que vio como consecuencia la sustitución del osco por el latín.

Lo que hace que el osco sea una lengua bastante especial en el contexto de las lenguas itálicas antiguas es que fue escrito en al menos 3 alfabetos diferentes. Naturalmente tenía su propio alfabeto, que consistía en un número entre 19 y 23 letras, según los estudiosos, pero también se ha encontrado documentación osca escrita en los alfabetos latino y griego.

La cultura y la sociedad de los Oscos

A juzgar por lo que podemos discernir de los pocos hallazgos que nos quedan, los Oscos eran un pueblo que basaba su subsistencia principalmente en la agricultura y la ganadería, en particular búfalos, de los cuales es posible que derive la costumbre actual de Campania de criar estos animales.

La familia era el elemento clave de su estructura social, que generalmente era patriarcal. Durante siglos, la sociedad osca no vio la existencia de esclavos, pero se introdujeron después de entrar en contacto con los griegos.

En cuanto a su religión, parece que los Oscos, como muchos otros pueblos prerromanos, veneraban divinidades vinculadas a elementos naturales, como el Sol y la Tierra, y que entre ellos estaba muy extendido el culto a la Mater Matuta.

Fue precisamente la cultura osca la que creó un importante género de representación teatral: la comedia Atellana. Este género teatral debe su nombre a la ciudad de Atella, en Campania, una de las antiguas ciudades de los Oscos. Consistía principalmente en la representación, generalmente improvisada, de escenas con un tono popular y absurdo, extravagantes, donde se veían personajes típicos, como el sirviente, el amo, el viejo tonto, el comedor y muchos otros. Cada uno de estos tipos presentaba una máscara específica de aspecto grotesco. Este género fue muy popular en la antigüedad, incluso entre los romanos. Y sigue siendo el principal, así como el más grande, testimonio de la cultura osca de la que tenemos noticia.

Admirar la historia del antiguo pueblo de Massa Lubrense

Desafortunadamente, todavía sabemos relativamente poco sobre los Oscos, ya que solo podemos confiar en los pocos hallazgos arqueológicos dispersos por toda la región de Campania. Massa Lubrense, con sus hallazgos pertenecientes a esta antigua población, puede ser un destino bastante interesante para cualquiera que desee saber más sobre la historia de los Oscos. Así como la de otros pueblos itálicos cuyas huellas aún están presentes en el territorio. Por lo tanto, los animamos a todos, ¡ya sean verdaderos estudiosos de la historia antigua o simplemente curiosos por conocer el pasado de nuestras tierras, a venir aquí a admirar con sus propios ojos lo que queda de nuestros orígenes antiguos!.


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Mitos y leyendas sobre Massa Lubrense

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di Miriam Russo

Il territorio di Massa Lubrense, oltre che denso di bellezze naturali, è avvolto nella magia e nel mistero, avendo fatto da sfondo a numerosi miti e leggende. Si tratta di episodi di portata storica che hanno segnato la cultura europea. In pochi, però, sanno che tali storie mitiche si sono svolte proprio in questo territorio. Per questo motivo, abbiamo selezionato per voi alcuni dei più famosi e curiosi miti e leggende su Massa Lubrense.

Il mito delle sirene

Tra i miti più celebri ritroviamo quello delle sirene. Sono figure molto particolari, ampiamente presenti nell’immaginario collettivo e culturale della Grecia, come dimostra la stessa Odissea di Omero. Proprio in questa narrazione, infatti, ritroviamo queste creature dall’aspetto mitico – metà donna e metà uccello o pesce – dal carattere ammaliatore e ingannatore.
Secondo il mito, le sirene omeriche vivevano in corrispondenza degli attuali isolotti Li Galli, che gli antichi chiamavano Sirenuse – toponimo derivante proprio da esse. Da qui le sirene tentavano i marinai con i loro canti: ammaliati dalle loro voci, questi uomini si avvicinavano pericolosamente alle coste rocciose infrangendosi contro queste ultime con le proprie navi. Una volta annegati, le sirene ne divoravano i corpi.
Anche Ulisse era un marinaio che, di ritorno a Itaca, si trovò ad attraversare questa zona. Egli, però, conosceva bene le doti ammaliatrici di queste creature, quindi ordinò ai suoi uomini di legarlo e di tapparsi le orecchie con della cera. La leggenda narra che le sirene, frustrate e deluse dal proprio fallimento, si siano gettate in mare lasciandosi morire e trasportare dalle onde.

Miti e leggende su Massa Lubrense: le sirene omeriche
Isolotti Li Galli
Isolotti Li Galli, ambientazione del mito delle sirene

Il Vervece

“O’ Revece”, ovvero il Vervece, è un piccolo e caratteristico scoglio di Massa Lubrense che sorge tra le acque di Marina della Lobra. Esso fa da sfondo alla storia di due pittori: Carlo Amalfi e il suo falso amico, Luigi Blower. Quest’ultimo arrecò al povero Carlo una serie di infinite cattiverie, tra cui addirittura un’ingiusta condanna a un anno di carcerazione. Carlo decise, dunque, di vendicarsi: un giorno, sapendo che ci sarebbe stata una burrasca, invitò l’amico Luigi a fare un giro in barca, ben consapevole della sua incapacità di nuotare. La tempesta arrivò e Luigi, in preda al panico e alle lacrime, chiese a Carlo di farlo sbarcare dovunque fosse possibile. Fu allora che Carlo accostò al Vervece, fece salire l’amico sullo scoglio e lo abbandonò lì, urlandogli che fosse tempo per lui di riflettere su tutto il male che gli aveva causato. Tornato al Vervece il mattino seguente, però, si accorse che di Luigi non ci fosse più traccia, quindi si ritrovò con il rimorso di averne causato la morte. Visse con questa colpa fino a quando, sentendo che fosse giunta la sua ora, chiamò un frate del convento dei Cappuccini per confessarsi. Rivelato il delitto che per tutta la vita l’aveva tormentato, Carlo scoprì che il frate era proprio il suo amico Luigi Blower, il quale, il giorno dell’accaduto, era stato salvato da una barca di procidani. Egli aveva imparato la lezione, avendo deciso di ritirarsi in convento per espiare i suoi peccati. A questo punto Carlo poté morire sollevato dalla pena che lo aveva finora angustiato.

Il Vervece
Il Vervece

Le Janare di “Prete Janche”

Un’altra misteriosa leggenda riguardante Massa Lubrense, e in particolare la località di Prete Janche, è quella delle janare. Secondo l’immaginario popolare, la janara è un mostro femminile, capace di volare, che agisce di notte ed è presente soprattutto nella zona di Nerano.
Anticamente, nel periodo che va da settembre a novembre, i cacciatori di quaglie si recavano a Prete Janche, una località del territorio molto favorevole per la caccia di questi volatili, soprattutto durante la notte. La leggenda narra che proprio questo luogo fosse, però, anche il raduno delle janare. Di fatti, i cacciatori si trovavano ad assistere a strani fenomeni: nella notte, anche quando c’era bel tempo, si creavano dei vortici d’aria seguiti da fischi. Secondo alcune testimonianze, in alcune occasioni apparivano anche dei grossi e imprendibili volatili e si udivano strani canti e urla. Tutti questi eventi facevano fuggire a gambe levate – e mai più ritornare – chiunque avesse soltanto provato ad avvicinarsi a quella zona.

La campana di Punta Campanella

Durante la devastante invasione turca del 1558 a Massa Lubrense e Sorrento, i saraceni saccheggiarono la chiesa di Sant’Antonino Abate, protettore di Sorrento. Tra i vari oggetti preziosi rubati al suo interno, c’era anche la campana in bronzo. Quando la flotta lasciò Sorrento, però, nei pressi di Punta Campanella, una forza misteriosa bloccò la nave che trasportava la campana, impedendogli di proseguire. I pirati turchi cominciarono a gettare in mare alcuni dei beni saccheggiati nel tentativo di ripartire, ma solo quando si liberarono della campana riuscirono nel proprio intento. Da allora, secondo la leggenda, il 14 febbraio di ogni anno – giorno in cui si festeggia il Santo Patrono – si sente il suono della campana di Punta Campanella provenire dal fondo del mare.

Punta Campanella
Punta Campanella

Queste sono solo alcune delle fantastiche storie e leggende che riguardano Massa Lubrense. Un’occasione in più per lasciarsi guidare e trasportare alla scoperta delle mille sfaccettature che compongono questo magico territorio.