Tag Archives: Storia

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Turismo Religioso | Progetto Scuola

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Continua la fortunata collaborazione tra la Pro Loco Massa Lubrense e la sede di Massa Lubrense dell’Istituto Polispecialistico San Paolo.

I ragazzi coinvolti nel progetto proseguiranno il percorso, iniziato tre anni fa, alla scoperta del proprio territorio.

Il progetto, quest’anno, ha come tema il turismo religioso e prevede incontri in aula e uscite sul territorio per conoscere meglio il nostro piccolo/grande patrimonio storico religioso.


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Riprendono a suonare le campane del Castello dell’Annunziata

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Recuperate, ripulite e riposizionate in cima alla torre, in occasione dell’incontro culturale “Rintocchi di Storia Lubrense”, le campane del Castello dell’Annunziata hanno ripreso a suonare.

“C’è qualcosa di delizioso nello scrivere le prime parole di una storia. Non sai mai dove ti porteranno”: mai come in questo caso le parole di Beatrix Potter calzano a pennello.
Nella scorsa primavera, grazie al Comune di Massa Lubrense, assieme all’Arciconfraternita del SS. Rosario, abbiamo avuto la possibilità di poter riaprire il Castello dell’Annunziata. È stata un’avventura ricca di emozioni e soddisfazioni. Vedere le tante persone “far rivivere” un pezzo di storia lubrense è stato il più bel modo di ripagare la fatica spesa per cercare di renderlo fruibile.
Ma, come tutte le storie che si rispettino, non ci saremmo mai aspettati un finale così bello. L’Archeoclub Lubrense ha deciso di regalare all’amministrazione comunale le campane che anticamente, dalla torre civica dell’Annunziata, scandivano il tempo della comunità.
Ringraziamo di vero cuore Rosario Acone per le foto e Fulvio Acone per lo straordinario video che ci permette di condividere con tutti le emozioni di quella giornata e la bellezza di quel sito.

Ringraziamo i videomaker Roberto Russo e Michele Celentano per aver creato questo video mozzafiato.


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Rintocchi di storia Lubrense: Gli Astarita e le campane del castello.

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RINTOCCHI DI STORIA LUBRENSE
Gli Astarita e le campane del castello.

Lunedì 29 ottobre 2018
454° anniversario della posa della prima pietra dalla costruzione del castello.

Ore 17:30, Chiesa dell’Annunziata.


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Riapre al pubblico il Castello dell’Annunziata

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Il 6 luglio 2018 riapre al pubblico il Castello Aragonese dell’Annunziata, uno dei gioielli del patrimonio comunale di Massa Lubrense.

A curare l’apertura la Pro Loco Massa Lubrense in collaborazione con l’Arciconfraternita SS. Rosario all’Annunziata e l’Istituto Polispecialistico San Paolo.

“Sono estremamente contenta e soddisfatta di poter aprire un tassello fondamentale della storia di Massa Lubrense – dichiara il presidente Teresa Pappalardo – Il mio personale ringraziamento va in primis all’Arciconfraternita che ha aderito con entusiasmo all’idea e con la quale si è instaurata una profonda e proficua collaborazione per cercare, seppur con i limitati mezzi dell’associazionismo, di rendere fruibile e accogliente il luogo; al Comune di Massa Lubrense, che ha prontamente risposto in maniera positiva alla nostra richiesta e all’Istituto Polispecialistico San Paolo con il quale abbiamo in essere un protocollo di alternanza scuola-lavoro che ha portato lo studente Francesco La Via a curare le aperture al pubblico. Con la collaborazione dello storico Gennaro Galano abbiamo predisposto una brochure inedita del luogo, che attualmente stiamo traducendo anche in inglese per consentire ai visitatori un maggior approfondimento del sito. Inoltre, stiamo stilando una serie di appuntamenti che andranno ad arricchire ulteriormente la stagione degli eventi estivi.”

Il Castello sarà visitabile dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

La frazione Annunziata e come arrivarci.


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I tesori archeologici di Massa Lubrense – Corso gratuito di archeologia

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I tesori archeologici di Massa Lubrense

Avrà inizio giovedì 22 febbraio 2018 alle ore 18:30, presso la sede della Pro Loco Massa Lubrense, l’interessante ciclo di lezioni “I tesori archeologici di Massa Lubrense”, incontri gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza.


I giovedì dell’archeologia

Massa Lubrense è una terra ricca di storia, miti e cultura, che nasconde straordinari tesori archeologici molto spesso sconosciuti.
I volontari del Servizio Civile Nazionale, in collaborazione con l’Archeoclub locale, ed ospiti della Pro Loco Massa Lubrense, presenteranno un ciclo di incontri gratuiti alla scoperta dei siti di maggior interesse storico-archeologico del nostro paese: dall’Athenaion di Punta Campanella al ninfeo di Villa Cutolo, dalla Necropoli del Deserto alle Ville Romane disseminate sulle nostre coste. Questi e tanti altri i temi trattati.
L’iniziativa è rivolta all’intera cittadinanza con particolare riguardo ai più giovani. Infatti, è stata proposta alle scolaresche del Comprensivo “L. Bozzaotra” in occasione dell’Openday del 22 gennaio scorso. Oltre al commento degli operatori gli incontri saranno accompagnati dalla proiezione di diapositive e dalla distribuzione di brochure esplicative.

Fonte: Pagina Facebook Archeoclub Lubrense


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Interpretazione musico-teatrale itinerante “‘O Paese Mio”

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Comincia nello scenario incantevole della Baia di Puolo il racconto itinerante del libro “‘O paese mio” di Francesco Saverio Mollo eseguito dai New Wind Ensemble e targato Pro Loco Massa Lubrense, con il patrocinio e il contributo del comune di Massa Lubrense.

Il progetto, nato da un’idea della Pro Loco, in occasione dei sessanta anni di vita dell’associazione, prevede sei incontri nei posti più belli di Massa Lubrense per raccontare, tra musica, teatro e assaggi della tradizione, i 12 canti di cui è composto il libro.

Prenderà così vita la Storia di Massa Lubrense nel senso più pieno del termine.
Il libro, edito per la prima volta dalla Pro Loco nel 1969, e di cui a breve sarà pubblicata la terza riedizione, racconta in maniera egregia storia, leggende e tradizioni del nostro territorio; dall’incontro di Ulisse con le Sirene ai tempi della rotabilizzazione del territorio. Il tutto in dialetto napoletano.

“Il libro – ci dice il presidente Pro Loco Teresa Pappalardo – è quanto di più bello scritto sul nostro territorio. Leggerlo oppure viverlo a 360 gradi con un’esperienza del genere è cogliere appieno l’anima del nostro paese. I New Wind hanno costruito ogni appuntamento sin nei minimi particolari, dalla scelta dei luoghi, che ogni volta si incastrano ai canti di Don Saverio, ai tempi di alternanza tra i canti, eseguiti con metodo teatrale, e le canzoni che di volta in volta si alterneranno tra classica, folkloristica, e napoletana; hanno addirittura pensato ad una pausa tra il recitato ed il cantato dove interagire con il pubblico e offrire assaggi della nostra tradizione culinaria. Tranne a Puolo, dove i ristoratori del luogo: La Tavernetta, Capuozzo, San Rafhael, Don Vito e Kontatto, hanno risposto in maniera entusiasta al nostro appello, costruendo un menù specifico che rispecchi al meglio la cucina Massese.

Sarà senz’altro una serata ricca di sentimenti e di emozioni. Proprio stamattina, tra gli altri, ho contattato il pittore Vincenzo Stinga, autore dei disegni originali del libro, per invitarlo ad essere dei nostri. Sarà un modo per ringraziare Don Saverio Mollo e Teresa Morvillo di tutto ciò che di bello hanno fatto per la nostra “patria piccirella”.


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Fumetto “Massa Lubrense. Che storia è questa?!” – Secondo volume

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Presentazione del secondo volume del fumetto “Massa Lubrense. Che storia è questa?! – Dal Medioevo all’indipendenza massese”

Mercoledì 7 giugno2017 alle 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Massa Lubrense


“Massa Lubrense. Che storia è questa?!” nasce dall’idea della Pro Loco di Massa Lubrense, e che ha trovato la piena adesione da parte della locale sezione di Archeoclub d’Italia e dell’Associazione La Fenice, di dare un contributo divulgativo al territorio lubrense che fosse di facile lettura e di ampio respiro.

La scelta di legare un argomento ostico, come può essere la storia, alla presenza di disegni, lo rende facilmente avvicinabile sia dai ragazzi che da chi è attratto dalla capacità di sintesi espresse dalle rappresentazioni grafiche.

Spesso e volentieri i libri storici, soprattutto quelli inerenti la storia locale, sono privi, del tutto o quasi, di immagini che possano rendere l’idea dell’ atmosfera dell’epoca. Succede così che gli eventi, passando sotto forma di parole, non si inculchino nella mente, come invece accade con l’ausilio delle immagini. Come in quest’opera!

Gli episodi che compongono la nostra storia patria sono, grazie alla “penna” magistrale del Prof. Domenico Palumbo e alla bravura grafica di Bemarking, stralciati e lanciati come pezzi di un puzzle che, magicamente, compongono le personalità, le motivazioni, le contaminazioni  e le forze che muovono l’ intera evoluzione. Una vicenda, un personaggio fissano alla perfezione un periodo con gli usi me costumi di quell’epoca specifica.

Stà al lettore recuperare dalla memoria quei passaggi chiave che hanno determinato l’unicità del luogo in cui viviamo. Ed è proprio questo lo spirito principe di tutta l’opera: far fiorire in noi tutti la “curiosità” che è il vero motore della conoscenza.

A condurci “per mano” attraverso le mille peripezie che hanno connotato il nostro territorio sono sempre il mulo Faticò, che incarna alla perfezione vizi e virtù di una visione “materiale” sulla vita e il merlo “Merlounpò” che cerca in ogni modo di ricordare all’amico che la vita è fatta anche e soprattutto di ricerca e conoscenza che sono alla base di una vita non ricca ma “piena”.

A. Teresa Pappalardo – Pro Loco Massa Lubrense

Stefano Ruocco – Archeoclub D’Italia

Domenico Palumbo e Franco Simioli – Ass. Massa Lubrense La Fenice


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A Napoli sulle tracce dei Massesi – Passeggiate di primavera

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Si conclude a Napoli il ciclo delle “Passeggiate di primavera” organizzate dalla Pro Loco Massa Lubrense con il patrocinio e il contributo del Comune di Massa Lubrense – Assessorato al Turismo.

L’appuntamento è per domenica 28 maggio per una gita tanto bella quanto inusuale: andremo alla ricerca dei luoghi e e delle persone massesi che hanno dato lustro alla città partenopea.

Per scoprire i luoghi massesi a Napoli si partirà proprio da Massa centro; è infatti nell’ex Cattedrale Santa Maria delle Grazie che si trova la testimonianza più bella e più significativa del legame tra Massa e Napoli: il pavimento del Chiaiese che raffigura, già secoli addietro, sia il porto di Massa Lubrense che calata Porta di Massa a Napoli; questa testimonianza sembra far da suggello all’importanza che il commercio massese rivestiva nella città partenopea.

Dopo la breve visita alla Chiesa partiremo alla volta di Napoli: alla Porta di Massa, e da quì andremo sulle tracce dei massesi.

Il primo luogo che visiteremo è la Chiesa di San Pietro in Vinculis, oggi abbastanza malridotta. Fu fondata nel XV sec. e, nel 1500, restaurata ad opera di Lucio Giovanni Scoppa, oriundo massese e celebre matematico. Questa istituzione divenne anche luogo di riunione del Pio Monte dei Poveri di Massa ed ebbe, tra l’altro, l’ importante compito di finanziare il riscatto dei massesi che furono deportati dai Turchi nel 1558; in quell’ occasione aitò anche il Comune( che allora si chiamava Università) a rinforzare le difese murarie.

Proseguiremo poi lungo via Bartolomeo Capasso dove sorgeva uno dei monasteri più grandi del Mezzogiorno: quello dei Santi Severino e Sossio. Fù costruito nel X sec. Una parte dell’edificio è adibito, dal 1835, all’Archivio di Stato, diretto a lungo da Riccardo Filangieri, ma la nostra attenzione si focalizzerà sulla Chiesa, costruita sulla fine del 400, ed eccezionalmente aperta dal Touring Club, dove troveremo tracce dei massesi sia nelle opere che nelle lastre funerarie.

La nostra visita terminerà poi al Duomo di Napoli dove, nella Cappella del Tesoro di San Gennaro spicca l’ opera di un grande artista massese: Gian Domenico Vinaccia, autore del paliotto argenteo dell’ altare della cappella. Il paliotto raffigura, in argento puro, tre scene del Santo Patrono di Napoli: la decollazione, la traslazione delle ossa del Santo da Monte Vergine a Napoli, la raccolta, ad opera di una donna, del sangue miracoloso. Pare che lo stesso Vinaccia si sia autoritratto in una delle scene.

Questa volta ad affiancare Romina Amitrano e Amalia Guarracino in quest’avvincente viaggio, che tocca solo alcuni dei luoghi massesi, in quanto l’intera città è ricca di testimonianze, un “Cicerone” d’eccezione, un vero innamorato e cultore dei luoghi e della storia lubrense: Gennaro Galano, laureato in storia e dirigente Archeoclub.


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Alternanza scuola-lavoro A.S. 2016

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Dopo la collaborazione dello scorso anno, che ha portato alla realizzazione della brochure “Massa Lubrense-Il paradiso e’ qui”, anche quest’ anno, con Prot n 2124 del 25/05/2016, torna la convenzione di alternanza scuola-lavoro tra l’ Istituto Polispecialistico S. Paolo e la Pro Loco Massa Lubrense.
Dodici stagisti della classe III della succursale di Massa si alterneranno,nel mese di Giugno, al desk a loro dedicato nella sede di Viale Filangieri per cimentarsi nell’ attivita‘ di front-office e partecipare fattivamente alle attivita’ dell’ Associazione.

MASSA LUBRENSE PRO LOCO SCUOLA
Quest’ anno,oltre alle consuete attivita’, verranno attivati,grazie alla sinergia con Enti, Istituzioni e Associazioni presenti sul territorio, due nuovi percorsi.
Il primo iniziera’ quest’ estate e ci auguriamo possa proseguire all’ interno del prossimo a/s, e consentira’ agli alunni di analizzare al meglio la sentieristica massese, con approfondimenti di esperti su individuazione,mappatura ed orientamento di numerosi tracciati.
Il secondo percorso,che ha avuto inizio oggi pomeriggio, consentira’ ai ragazzi, grazie alle consorelle del SS. Rosario, al consigliere Pietro di Prisco e alle magistrali spiegazioni del Prof Domenico Palumbo,vice Presidente Archeoclub, di sviluppare le nozioni ricevute sul Conservatorio e su Ignazio Chiaiese per la produzione di una brochure in lingua italiana ed inglese. Questo lavoro vedra’ poi i tirocinanti impegnati durante i giorni della festivita’ dei SS. Pietro e Paolo nell’ attivita’ di “guide” all’ interno degli spazi messi a disposizione dal Conservatorio.
La realizzazione del tirocinio non comporta obblighi finanziari, ma consente ai ragazzi una formazione professionale e culturale e,nello specifico, consentira’ loro di essere parte integrante nell’ accoglienza turistica, consolidando cosi le conoscenze teoriche con la pratica utile ad una comunicazione di successo delle tematiche turistiche e culturali.
O,per meglio dire, prendendo in prestito le parole del Prof Palumbo:” Siate i custodi del territorio e delle bellezze in esso racchiuso, affinche’ un domani possiate tramandare ad altri cio’ che oggi apprendete”.

CHIAJESE - Maioliche SS Rosario Monticchio Massa Lubrense

 


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Visita guidata alla mostra “Mito e Natura”

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Il Ninfeo di Pipiano arriva al Museo Archeologico Nazionale di Napoli con la mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”.

La mostra, che si svolge tra il Museo Archeologico di Napoli e gli Scavi di Pompei, racconta la natura nei suoi vari aspetti, in stretto rapporto con l’intervento dell’uomo: comporre giardini era una vera arte, in stretto dialogo con le pareti affrescate e gli oggetti che arredavano gli ambienti.

Domenica 1° maggio 2016 si parte alle ore 7:00 da Largo Vescovado a Massa centro per la visita guidata all’intera mostra. Ci accompagna il Dott. Lucio Esposito, studioso di beni culturali e grande conoscitore della storia e dell’archeologia locale.

La prima tappa è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove i cortili interni tornano a fiorire ispirandosi al mondo romano. A impreziosire la mostra è proprio il nostro “Ninfeo di Pipiano“: fa parte dell’esposizione il segmento di sinistra del ninfeo a mosaico, appartenente a una villa marittima di età giulio-claudia (50-55 d.C.) e rinvenuto a Marina della Lobra.

La pausa pranzo è al Ristorante Tiberius di Pompei: pizza a scelta tra margherita, capricciosa, marinara, bianca con mozzarella e prosciutto cotto; acqua minerale e una bibita o birra inclusi.

La visita continua agli Scavi di Pompei, attraverso il nuovo itinerario con tappa in sei domus in cui sono stati ripristinati gli antichi giardini.

Il Ninfeo di Pipiano

Dal catalogo “Mito e Natura”

Il ninfeo a mosaico, scoperto tra il 1980 e il 2001 nella località Marina della Lobra di Massa Lubrense, rappresenta uno degli esempi meglio conservati in Campania di tipo “a facciata”, che faceva parte di una villa a terrazze gardante sul mare, abbellita nel I secolo d.C., con giardini e fontane, come le vicine ville di Agrippa Postumo, di Pollio Felice e quella di Capo di Massa. La metà destra del monumento è ricostruita nel Parco del Museo Archeologico Territoriale della penisola sorrentina Georges Vallet a Piano di Sorrento, mentre qui si prestano le sei nicchie del lato nord-ovest. Le murature in opera reticolata, le pomici e le ceneri del 79 d.C. che avevano ricolmato parte degli elementi dell’alzato e quello che resta della vasca (natatoio) lunga 25.50 e profonda m.1.20 forniscono dati significativi per la datazione della struttura e del suo definitivo abbandono.
Il prospetto architettonico di fondo si articola in 12 nicchie disposte 6 per parte, ai lati della cascata centrale che scivolando su 5 gradini , alimentava la piscina, al centro della quale si conservava la base rivestita di lastre di marmo di una fontana. Le nicchie misuravano in altezza circa 2.70 per cui la superficie complessiva rivestita a mosaico è di circa mq 100.8. Il fronte mistilineo delle nicchie si sviluppa per la lunghezza di circa 25 m, alternando grandi esedre sulle pareti di fondo dalle quali si aprono altrettante absidi e nicchie minori rettangolari, un cornicione aggettante coronava superiormente la struttura in modo da proteggere le parti musive.
Il mosaico è realizzato con tessere di pasta vitrea di blu egizio e di calcari policromi;le partizioni dei campi decorati sono ottenute da gusci di cardium eduli e di murex brandans .
Nelle lunette si alternano rappresentazioni di tortore o colombe davanti a coppe e ciste e animali accosciati, mentre i soffitti ospitano tondi con busti di divinità. Ai lati della cascata si trova la rappresentazione di fondali marini, con aragoste, cernie,scorfani , seppie e altri pesci tipici del Mediterraneo.
La decorazione è inquadrabile nella fase iniziale del quarto stile, tra la fine dell’età claudia e l’inizio dell’età neroniana; accanto a elementi del terzo stile, riconoscibili nelle vedute di giardino, sono presenti i bordi di tappeto, il medaglione con cigni, pinakes con mostri marini, i tripodi sormontati da cigni e candelabri dorati propri delle esperienze formali del IV stile.
Confronti puntuali si ritrovano nella rappresentazione del giardino popolato di uccelli del ninfeo a mosaico del triclinio della casa del Bracciale d’Oro a Pompei, che risponde ad analoghi modelli per resa degli alberi dietro la transenna a incannucciata e l’uso delle medesime sfumature di colore per le foglie.
Per lo stato di conservazione della decorazione musiva e per l’unicità dell’articolazione architettonica, questo ninfeo aggiunge un dato importante allo studio di tali strutture presenti nelle ville marittime della Campania di età imperiale, inoltre per l’ampia estensione della superficie a mosaico, il ninfeo di massa Lubrense rappresenta un documento unico. Le grandi ville campane, comprese quelle dell’area vesuviana e con l’eccezione della Villa di Lauro di Nola, non hanno restituito esempi di ninfeo “a Facciata”, i cui modelli sono da ricercare in Oriente e in Grecia, nell’architettura ellenistica delle grandi facciate scenografiche alle quali si è ispirata anche l’architettura degli edifici teatrali e quella dei grandi monumenti funerari.