Salerno

Salerno è una piacevole scoperta,
c’è fermento, cultura, una cultura che viene da lontano,
che si respira nel paesaggio, nei monumenti, tra la gente.

Franco Zeffirelli


La città di Salerno è la seconda per numero di abitanti della regione Campania e, come altri grandi centri della zona, ha da offrire una lunga storia ricca di monumenti e luoghi interessanti; merita senza ombra di dubbio di essere visitata, ecco i nostri suggerimenti su cosa vedere a Salerno:

Centro storico

“Gioiello medievale”, chiamava il poeta Alfonso Gatto il centro storico di Salerno, per la sua ricchezza di palazzi e chiese dell’epoca longobarda e normanna. Il centro storico di Salerno è uno dei meglio conservati e ristrutturati della penisola italiana.

Strada principale del centro è Via dei Mercanti,  uno dei fulcri del commercio e dello “shopping” per i salernitani. Negozi a parte, nei Mercanti l’atmosfera è ancor più particolare nel periodo natalizio, con la manifestazione Luci d’Artista, o nel giorno di San Matteo, il 21 settembre, visto che il Duomo intitolato al San Patrono sorge a pochi passi. Lungo questa via troviamo il Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana e la Pinacoteca Provinciale, mentre il Museo Diocesano si raggiunge in Largo Plebiscito.

“Nascosto” nel centro storico di Salerno, Largo Campo è una piazza dalla doppia vita. Di giorno, come pure tutte le stradine che la circondano, ospita botteghe artigiane, negozianti al dettaglio ed è un posto unico per respirare l’atmosfera salernitana. Di sera, quando i negozi chiudono, aprono i ristoranti, i bar, le paninoteche e la piazza si riempie soprattutto di giovani. Nella sua versione serale, la si può considerare la piazza “alternativa” di Salerno, a differenza della Rotonda che rappresenta invece la versione “fighetta” della città. Da vedere, in particolare, la Fontana dei Pesci, progettata dal Vanvitelli e situata nell’angolo alto di Largo Campo.

Sempre all’interno del centro storico troviamo il Museo Archeologico Provinciale e il Duomo, in cui sono conservate le reliquie di San Matteo, il patrono della città.

Duomo

Uno dei complessi più belli e meno conosciuti del sud: il Duomo di Salerno, sede della cattedra vescovile cittadina, è una chiesa in stile romanico risalente alla fine dell’XI secolo.

L’edificio, dedicato all’apostolo Matteo, ha subito una ristrutturazione in stile baroccoverso la fine del XVII secolo.

Da vedere il quadriportico interno e le opere d’arte contenute all’interno della chiesa, risalenti principalmente ai periodi medievale e barocco.

Lungomare

Si affaccia sul golfo di Salerno ed è un luogo di ritrovo dei cittadini e dei numerosi visitatori. Unisce il porto con la parte nuova, da esso si raggiungono le vari parti della città.

Il Lungomare è forse la zona più romantica di Salerno: la sua lunga passeggiata in quella silenziosa parte di mare arginata dagli scogli, in cui la vista si perderà verso l’emozionante Costiera Amalfitana. Uno spettacolo unico, un’emozione di luci che non riuscirete facilmente a eguagliare con quello delle altre costiere italiane.

Castello di Arechi

Il Castello medievale di Arechi domina dall’alto di Colle Bonadies tutta la città diS alerno.

Il castello fu costruito verso la metà dell’VIII secolo per volere del principe longobard oArechi II quando Salerno divenne capitale del ducato di Benevento.

Il nome del castello è legato a numerose leggende e le storie e lo stesso Ugo Foscolovi ambientò una sua tragedia la “Ricciarda”.

Corso Vittorio Emanuele

Corso Vittorio Emanuele rappresenta il cuore del centro della città di Salerno. Lungo più di 800 metri, collega il centro storico, iniziando da piazza Portanova, con piazza Vittorio Veneto, che è la piazza dove si trova la Stazione ferroviaria.

Resa area pedonale dalla fine degli anni ‘80, costituisce uno dei principali spazi e punti di aggregazione della vita sociale. Questo è il motivo per il quale si trovano sempre qui una serie di luoghi di ritrovo come bar e caffè.

Lungo il corso, inoltre, si trovano sia le principali istituzioni di Salerno, come il Tribunale e la Banca d’Italia, che la maggior parte degli esercizi commerciali. Esso è peraltro sede delle principali festività della città campana e delle varie attività ricreative che vengono proposte.

La Villa Comunale

Rivela un ricco ambiente botanico, con raccolta e classificazione delle piante, fontane e comodi punti di sosta. Progettata nel 1874 dall’architetto Casalbore, la Villa Comunale di Salerno, storicamente costituiva una delle principali aree di collegamento della città antica. Una delle attrazioni migliori della città.

Giardini della Minerva

Il Giardino della Minerva, sito nel centro storico di Salerno, è stato creato nel XIII secolo da un importantissimo medico della Scuola Medica Salernitana: Matteo Silvatico. Egli realizzò in questo giardino il primo esempio di orto botanico: uno spazio didattico dove i medici insegnavano agli allievi a riconoscere i “semplici”, le piante utilizzate per curare le malattie. Un giardino che Silvatico arricchì di specie rare ed esotiche scoperte nel corso dei suoi innumerevoli viaggi.

Oggi, lo storico Giardino della Minerva rappresenta uno dei tasselli più importanti e significativi della rinascita del Centro Storico di Salerno sviluppata nel corso degli anni Novanta ed è tappa fondamentale di tutti gli itinerari turistici più importanti della città. Il Giardino, in sinergia con la “Fondazione Scuola Medica Salernitana” e con alcune associazioni locali, offre visite guidate animate, servizi di accoglienza culturale e di ristoro coerenti con la storia dei luoghi e la memoria della Scuola Medica Salernitana. Qui si svolgono anche attività didattiche e scientifiche.

Al Giardino della Minerva è possibile ammirare anche alcune tegole medievali dipinte, rinvenute nel corso del restauro del prospiciente Palazzo Capasso. Il giardino ospita mostre ed eventi particolarmente interessanti in tutti i periodi dell’anno.