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Pasqua

Pasqua a Massa Lubrense

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di Eleonora Aiello

Tra le varie tradizioni religiose radicate nel territorio di Massa Lubrense, ve ne sono sicuramente alcune che la contraddistinguono e la rendono unica. Ed è proprio il caso delle tradizioni durante il periodo di Pasqua. In questo articolo andremo ad analizzare le abitudini e le tradizioni che più rappresentano questo territorio durante la Settimana Santa.

La Quaresima

La Quaresima rappresenta per i cattolici un periodo di penitenza e di digiuno in preparazione della Pasqua. Questa fase di astinenza, nel rito romano, decorre dal mercoledì delle Ceneri fino al tramonto del Giovedì Santo.

Bambola di Quaresima, Pasqua
“Quarantana”, la bambola di Quaresima

In penisola vi è un’antica usanza di allestire “la vecchia”, un piccolo fantoccio nero che, nell’immaginazione popolare, impersona la Quarantana, una vecchietta magra e striminzita. Essa, abbigliata con gonna lunga, fazzoletto nero sul capo, conocchia e sarda in mano, viene appesa all’esterno delle case. Sotto i piedi ha una cipolla, o una patata, infilzata con sette penne di gallina che fungono da calendario rituale; ogni domenica se ne sfila una, mentre l’ultima si toglie a mezzogiorno del Sabato Santo.

La Domenica delle Palme

Come primo appuntamento dobbiamo citare quello della Domenica delle Palme, giorno in cui si ricorda il trionfale ingresso a Gerusalemme di Gesù, in sella a un asino e osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma.

A differenza di Gerusalemme, nel territorio di Massa Lubrense le palme sono spesso sostituite da ramoscelli di ulivo che ogni fedele provvede a decorare ed abbellire. Tradizionalmente, questi rami d’ulivo vengono adornati grazie all’aggiunta di piccoli caciocavalli, ovvero formaggi di produzione locale, piccoli salami e confetti colorati.

Vengono usati anche rami di palma con le foglie intrecciate. Il lavoro di intreccio deve essere eseguito nei giorni che precedono la benedizione, perché le foglie seccano in fretta, si assottigliano e facilmente si bucano. Prima di procedere all’intreccio, ogni foglia deve essere pulita, ovvero liberata dalla parte legnosa che la ricopre, e devono essere eliminate le foglie troppo pungenti.

Domenica delle palme
Palma abbellita con caciocavalli e fiori colorati fatti di carta velina.

La lavanda dei piedi

Ma i riti religiosi che più contraddistinguono questo territorio sono, senza alcun dubbio, quelli del Giovedì e del Venerdì Santo. Il primo ricorda l’istituzione dell’Eucaristia durante l’Ultima Cena dove Gesù lavò i piedi ai Dodici Apostoli. Per ricordare tale avvenimento si celebra la cerimonia della “Lavanda dei piedi” che avviene durante la celebrazione della Messa in Coena Domini, dove il sacerdote lava i piedi di dodici persone in rappresentanza dei dodici apostoli. Dal Giovedì sera, inoltre, le campane delle chiese resteranno “legate”, ovvero mute.

Le processioni

Durante la Settimana Santa, cortei di incappucciati percorrono in processione le strade del paese rappresentando simbolicamente la passione e morte di Gesù. Esse si distinguono tra loro per il colore delle vesti, gli orari di uscita e i cori che le accompagnano. Due sono le processioni che si svolgono a Massa Lubrense: una parte da Torca, l’altra da Massa centro.

Tutti gli itinerari delle processioni si trovano sul sito processioni.com. Oltre che a Massa Lubrense, le processioni si svolgono anche nei comuni di Sorrento, Sant’Agnello, Piano e Meta. 

Processione nera del Venerdì Santo

Pasqua e Pasquetta

La Domenica di Pasqua è annunciata dal suono sacro e solenne delle campane che, finalmente, possono essere sciolte per suonare in “gloria”.

Il lunedì che segue è chiamato il Lunedì dell’Angelo o Lunedì di Pasquetta che, pur essendo caratterizzato spesso dal mal tempo, è il giorno in cui famiglie e gruppi di amici organizzano una bella scampagnata con pic nic in natura.


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Tra pedali e panorami: passeggiare a Massa Lubrense in bici

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La bicicletta ci offre la possibilità di esplorare il mondo circostante in maniera più intima. Grazie a essa possiamo immergerci nella bellezza della natura e cogliere dettagli spesso trascurati. Inoltre, il passeggiare in bici ci permette di esplorare la natura con maggiore attenzione e calma, permettendoci di apprezzare appieno la bellezza dei paesaggi circostanti senza danneggiarli.

A tal proposito, a Massa Lubrense è possibile partecipare a imperdibili tour guidati in bicicletta. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Fabio, fondatore e guida cicloturistica di Enjoy Bike Sorrento, che ha condiviso con noi interessanti informazioni a riguardo.

bici

Benvenuto Fabio! Ci parli di Enjoy Bike, quando nasce e perché?

Siamo nati nel 2018. Inizialmente era un’associazione sportiva agonistica di ciclismo. Nell’arco del tempo ho aggiunto questa tipologia di attività per fare in modo che anche persone che non praticano l’attività ciclistica a livello agonistico possano divertirsi in bici, con esperienze più brevi e poco faticose. 

Quali tipologie di servizi offrite?

Perlopiù offriamo dei tour guidati a Massa Lubrense, in Costiera Amalfitana e sul Vesuvio. Siamo guide cicloturistiche e organizziamo degli itinerari che possono durare ore o che investono l’intera giornata. Proponiamo sia tour con bicicletta a pedalata assistita che tour con biciclette da corsa, per le persone più allenate.

Perché scegliere la bici? Quali vantaggi o benefici offre? 

La bici può offrirti un’esperienza particolare per la scoperta del territorio: puoi fermarti in posti dove con l’autobus o l’auto non riusciresti. Inoltre, è un’attività sportiva non intensa che fa bene sia al corpo che alla mente. 

Perché fare un tour in bici a Massa Lubrense? Cosa la rende unica?

A Massa Lubrense organizziamo il 70% dei nostri tour perché rispetto alle altre zone è un luogo meno turistico e quindi offre un’esperienza più in tranquillità. È un’area molto affascinante che la maggior parte dei turisti non si aspetta di visitare, ma che lascia tutti sorpresi.

Cosa rende speciale i vostri tour? 

A renderli speciali è soprattutto il territorio in cui vengono svolti. Cerchiamo inoltre di renderli memorabili attraverso la scoperta di posti poco turistici e di realtà locali che solitamente sono poco visitate e conosciute. Per esempio, c’è un tour chiamato Al vivaio in E-bike che permette di visitare un agrumeto dove è coltivato il Limone di Sorrento. Questa è un’esperienza particolare in cui i nostri clienti, oltre all’esperienza in bici, hanno la possibilità di scoprire tutta la storia del limone tipico della zona, da quando viene piantato fino a quando nasce un albero di limoni. Inoltre, abbiniamo alcuni nostri tour con altre esperienze, come le degustazioni o i corsi di cucina.

Possono partecipare tutti o sono necessari dei requisiti specifici?

Possono partecipare tutte le persone, l’unico requisito è essere in buona salute. Trattandosi per la maggior parte di tour con la pedalata assistita, ci capita di portare in escursione anche persone non più giovanissime, ma che sono ancora abili nel pedalare. Su richiesta, organizziamo anche tour per famiglie con bambini, a patto che abbiano già un minimo di esperienza in bici.

È possibile personalizzare i tour?

Sì, facciamo anche tour privati e itinerari specifici in base alle esigenze del cliente. Per esempio, un fattore che viene preso in considerazione è il luogo in cui alloggiano i clienti. 

Che consiglio darebbe a chi desidera fare questa esperienza?

Spesso, quando le persone considerano l’esperienza di andare in bicicletta, si scoraggiano pensando alle zone trafficate. Consigliamo invece l’attività proprio perché ci impegniamo a esplorare aree tranquille del nostro territorio. Inoltre, selezioniamo con cura i momenti per i nostri tour, garantendo la massima sicurezza ai nostri clienti.

a massa lubrense in bici

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Ringraziamo Fabio per aver gentilmente condiviso il suo tempo con noi, fornendo queste preziose informazioni. Speriamo che questo articolo abbia suscitato la vostra curiosità e vi invitiamo a esplorare il nostro territorio su due ruote. Ogni pedalata è un’avventura che vi aspetta!

Sito web: www.enjoybikesorrento.com/it/


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Pastiera artigianale - Piatti Pasqua

I piatti tipici della tradizione pasquale

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di Eleonora Aiello

Massa Lubrense è conosciuta non solo per le sue risorse culturali, storiche e paesaggistiche, ma anche per la sua gastronomia. In particolare, dato l’imminente arrivo della Pasqua, andremo a vedere quali solo i principali piatti tipici del periodo pasquale in questo territorio.

Casatiello salato

Il casatiello, nome che deriva dal latino caseu(m) ovvero formaggio, è uno dei piatti tipici salati per eccellenza delle festività pasquali. Al suo interno possiamo trovare vari formaggi, strutto, ciccioli e salumi vari. Il tutto poi guarnito da uova sode non sgusciate che vengono intrecciate nell’impasto come decorazione.

Casatiello guarnito con cubetti di salame, prosciutto, mozzarella e uova sode.

Casatiello dolce

E’ una ricetta che si tramanda di famiglia in famiglia, ognuna con i propri segreti e procedimenti.
Rispetto al casatiello salato ha una preparazione molto più lunga ed elaborata. Ha una lievitazione che può durare giorni, grazie all’utilizzo del “criscito” che in dialetto napoletano non è altro che il lievito madre, che gli permette di essere conservato per tanti giorni senza perdere la sua soffice consistenza.

Pastiera

È uno dei più antichi dolci pasquali della penisola. Le sue origini risalgono ai culti pagani, preparata per celebrare l’arrivo della primavera. È una torta di pasta frolla ripiena di un impasto fatto da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi. La frolla della pastiera è croccante, in contrasto con il suo morbido ripieno color oro che presenta un sapore e un profumo che variano a seconda degli aromi utilizzati. La versione classica prevede l’utilizzo di cannella e acqua di fiori d’arancio come aromi, ma questo non vieta che si possano tentare accostamenti diversi.

Carciofi arrostiti

Sono considerati da sempre il contorno classico del pranzo pasquale. Per preparare i carciofi arrostiti c’è bisogno di carciofi grandi, senza peli, senza spine, con un gambo lungo e diritto. Essi vanno insaporiti con olio, aglio e prezzemolo, e poi cotti direttamente sui carboni.

Carciofi arrostiti Piatti Pasqua

L’uovo di pasqua artigianale

La scelta dell’uovo di Pasqua come simbolo di tale festività è legata al fatto che l’uovo è visto come simbolo di vita. Tutti i bambini aspettano con ansia l’arrivo di questo giorno per poter finalmente rompere le uova di cioccolata e scartarne la sorpresa. Le uova vengono realizzate per festeggiare la Pasqua sin dal 1850 e vengono usate solo in Italia o in paesi dove sono presenti ampie comunità italiane.

Oggi, le pasticcerie di Massa Lubrense preparano uova di cioccolato artigianali di tutte le dimensioni e per tutti i gusti. Un regalo apprezzato non solo dai bambini!

Colomba pasquale artigianale

Fu Dino Villani, direttore per la pubblicità della ditta milanese Motta, che, negli anni trenta del ‘900, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle festività pasquali. Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell’Italia. L’impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto diverse forme e varianti.

Piatti del menù di Pasqua

Menù di Pasqua con i piatti tipici

Per chi non ha idea di cosa cucinare per il pranzo della domenica di Pasqua, ecco a voi un menù da cui prendere spunto.

  • Antipasto: casatiello, salumi vari, formaggi e verdure;
  • Primi piatti: lasagne / pasta al forno;
  • Secondi piatti: agnello al forno / grigliata di carni varie con contorno di patate o verdure;
  • Dolci: pastiera e uova di cioccolato.

Questi sono i piatti tipici di un pranzo pasquale a Massa Lubrense, ma nulla vieta di poter creare un menù personalizzato in base alle vostre preferenze.

Buon appetito!


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Ecoturismo a Massa Lubrense

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di Eleonora Cannone

Sono ormai all’ordine del giorno le questioni “ecologia” e “tutela del territorio”. Già da qualche anno, anche grazie alle mobilitazioni giovanili a difesa dell’ambiente, ognuno di noi è spinto sempre più a chiedersi cosa si possa fare nella vita di tutti i giorni per contribuire alla riuscita di questa buona causa.

E se vi dicessi che è possibile salvaguardare il territorio anche quando si va in vacanza? Ebbene sì, sto parlando dell’ecoturismo, la nuova frontiera dell’ecologia. Si tratta di un modo di viaggiare rispettando l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura di un determinato luogo, e sostenendone la crescita economica. L’obiettivo è quello di rendere la vacanza un piacere non solo per chi viaggia, ma anche per il territorio che si visita.

A proposito di questo, oggi voglio parlarvi dell’ecoturismo a Massa Lubrense: un posto suggestivo, ricco di risorse, da scoprire nel relax assoluto e nel rispetto dell’ambiente!

ecoturismo a Massa Lubrense

Sostenere l’economia e il territorio di Massa Lubrense: cosa si può fare

  • ASSAPORARE LA CUCINA LOCALE. Si sa che il modo migliore per conoscere un territorio è attraverso la sua cucina. Qui puoi lasciarti trasportare da antichi sapori e tradizioni culinarie: dall’olio d’oliva al Provolone del Monaco (e non solo), tieniti pronto a vivere un’esperienza gastronomica unica grazie ai nostri prodotti!
  • IMMERGERSI NELLA NATURA INCONTAMINATA. Uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio è sicuramente il paesaggio naturale. Grazie all’individuazione di percorsi facilmente percorribili a piedi, durante il soggiorno sarà possibile riscoprire la bellezza della natura, con passeggiate rigeneranti, tra verde e blu.
  • PARTECIPARE A EVENTI E SAGRE. Entra a stretto contatto con gli abitanti del posto e con le loro tradizioni! Sarà anche un’occasione per creare nuovi legami e far nascere nuove amicizie. Vacanza vuol dire anche questo, no? Dai un’occhiata al calendario dei prossimi eventi e delle sagre di paese!
  • TENERSI IN FORMA DIVERTENDOSI. Oltre all’attività di trekking, nel nostro territorio è disponibile anche un servizio di visite guidate in canoa, puoi fare meravigliose immersioni oppure un giro in snorkeling alla Baia di Ieranto e a Marina del Cantone. Sono tutti modi divertenti e salutari per scoprire e vivere uno dei posti più suggestivi del mondo.

Solo tante le opzioni per poter vivere una vacanza indimenticabile, rispettando l’ecosistema e le tradizioni di un determinato ambiente!

In ogni caso, il suggerimento migliore che posso darvi è quello di rivolgervi sempre a realtà locali per i servizi sul territorio: dalle guide, ai transfer, ai tour in barca, eccetera. Questo è sicuramente il modo più diretto per sostenere l’economia locale di un territorio.

Con i consigli di questo articolo spero di esservi stata utile: tutti possiamo sostenere l’economia locale di un territorio anche quando viaggiamo, contribuendo così allo sviluppo di un mondo migliore per noi e per le generazioni future!


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Invasione turca a Massa Lubrense

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di Miriam Russo

Siamo nel 1558 quando i turchi si muovono nelle acque del mar Mediterraneo alla ricerca di conquiste territoriali e beni da saccheggiare. Uno di questi assedi è l’invasione turca a Massa Lubrense e Sorrento.

L’invasione

Il 13 giugno del 1558, l’ammiraglio ottomano Pialì Pascià e la sua flotta attaccarono e invasero la Penisola Sorrentina, provocando un migliaio di morti e facendo almeno 4.000 prigionieri. Sbarcando durante la notte sulla spiaggia di Marina del Cantone, infatti, circa 2.000 corsari scalarono rapidamente i pendii del promontorio alla ricerca di casali e altri luoghi da razziare e saccheggiare. La flotta si divise in tre gruppi, quaranta navi approdarono all’alba ai piedi di Massa Lubrense e altre quaranta sulla spiaggia di Sorrento. Così, i Saraceni sorpresero gli abitanti di Massa nel sonno, facendo prigionieri i pochi che riuscirono a salvarsi.
Nonostante il violento arrivo e i primi attacchi, Massesi e Sorrentini si batterono per difendere la propria patria, ma dopo 10 giorni di scontri si arresero davanti alla potenza dell’esercito turco.
Resta “sorprendente” il fatto che nessuno degli abitanti della Penisola, tra sentinelle e soldati, si fosse accorto dell’invasione. Ricordiamo, infatti, che ai tempi era ben noto che i turchi stessero navigando nelle acque del Mediterraneo già da diversi giorni. Per questo motivo, si dice che fu un traditore turco, schiavo di una famiglia nobile di Sorrento, ad aprire le porte della città agli invasori. L’esito fu la distruzione e il saccheggio della città e la cattura di circa 4.000 abitanti che, rinchiusi e addossati nelle stive delle galere, furono condotti a Costantinopoli per essere venduti al mercato.

Le torri costiere

A seguito di questo terribile avvenimento, il vicerè del Regno di Napoli Don Parafan de Ribera fece costruire delle nuove e fortificate torri di avvistamento. In quel periodo furono anche ricostruite e migliorate la Torre trecentesca dei Galli e quella coeva di Punta Campanella. Furono disposte così che ognuna fosse ben visibile dalle due vicine. In questo modo, si potevano effettuare segnalazioni con il fuoco e con il fumo ripetute a catena di torre in torre in caso di pericolo. Al contempo, da altre torri dette “cavallare” partiva un guardiano a cavallo per mettere in allarme gli abitanti dei Casali.

Una delle torri costruite dopo l'invasione turca a Massa Lubrense del 1558

La leggenda

C’è anche una nota leggenda legata all’invasione turca del 1558 che riguarda la campana di Punta Campanella. Visti e vissuti gli avvenimenti del terribile attacco, il 14 febbraio, giorno di Sant’Antonino patrono di Sorrento, i devoti di Massa Lubrense vi si recavano in processione. Da lì pare che si udissero i rintocchi di una campana provenienti dalle profondità del mare. Quanto più erano forti, tanto più il mare era agitato: segnalavano, dunque, un pericolo imminente.

Invasione turca a Massa Lubrense: Torre saracena di Punta Campanella


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Nel silenzio del mare: alla scoperta dell’apnea subacquea

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L’apnea subacquea è una straordinaria esperienza di simbiosi intima con il mare. Trattenere il respiro diventa qui un’abilità che permette di aprire le porte a un regno di silenziosa bellezza.

Proprio a Massa Lubrense c’è un centro di apnea nel quale potrai trovare il supporto e la guida per esplorare l’arte dell’apnea subacquea. Potrai abbandonarti al mare, immergendoti in un mondo di calma, serenità, ma anche avventura. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Antonio Mironi, fondatore del centro di apnea Capri Freediving e istruttore certificato dall’Associazione Sportiva Apnea Academy, che ha condiviso con noi interessanti informazioni a riguardo.

apnea

Ciao Antonio! Quando nasce il Capri Freediving e perché?

Il Capri Freediving è un centro di apnea che nasce nel 2023 a Massa Lubrense. Nasce da un progetto che sin da piccolo è sempre stato nella mia testa. Vengo da una storia lontana dal mare, sono originario di Capri ma sono cresciuto a Milano; nonostante ciò, sono stato da sempre appassionato di mare, seppur da lontano. Il mio sogno era quello di tornare un giorno e avvicinarmi alla disciplina dell’apnea, che ho da sempre praticato da piccolo quando venivo in vacanza a trovare i miei parenti. Dopo essermi laureato in economia e dopo aver lavorato in azienda, mi sono licenziato e mi sono dedicato totalmente all’allenamento e alla preparazione per diventare istruttore di apnea. Il mio obiettivo era quello di aprire un un centro dove poter condividere e insegnare l’apnea alle persone, principalmente in mare dato che abbiamo posti meravigliosi. Il centro nasce quindi dalla realizzazione di un sogno che ho sempre avuto. Dietro c’è tutto un percorso motivazionale, di allenamento e di preparazione.

Quali tipologie di servizi offrite?

Offriamo principalmente corsi. Essendo un centro di apnea si fanno dei mini corsi che possono durare sia un giorno che una settimana, all’interno dei quali ci sono diverse metodologie. In seguito alla frequentazione di questi corsi possono essere rilasciati anche dei brevetti. Il titolo che mi qualifica come istruttore è un titolo rilasciato da Apnea Academy, la scuola di apnea più grande al mondo fondata da Umberto Pelizzari, storico campione del mondo di apnea e detentore di diversi record. Ci sono anche servizi per turisti come escursioni di apnea ricreativa e snorkeling, più orientati al settore turistico. Infine, abbiamo anche tutta una logistica mirata alle persone che hanno già frequentato i corsi e che hanno esperienza di apnea e che vogliono fare degli allenamenti in mare.

Che tipo di disciplina è l’apnea?

L’apnea è una disciplina che si sta ingrandendo sempre di più proprio perché aperta a tutti. Molto spesso le persone hanno paura di trattenere il fiato, il che fa in realtà parte del nostro codice genetico, dobbiamo solo rimparare a farlo. Ci sono degli step da seguire per insegnare a chiunque a godere di queste sensazioni. La definirei come una disciplina proiettata al benessere e al rilassamento della persona.

Come ci si allena e ci si prepara all’apnea?

Innanzitutto sono necessari degli esercizi dal punto di vista della respirazione: per imparare a non respirare bisogna prima imparare a respirare. Ci sono degli esercizi che vengono dall’antica arte del pranayama, un filone dello yoga che riguarda la respirazione. L’apnea prende in prestito questi esercizi per allenare la capacità inspiratoria, espiratoria, per allenare l’estensione del diaframma e della gabbia toracica. Poi ci sono gli allenamenti in acqua che si possono dividere in allenamenti fatti in piscina (conosciuta come apnea dinamica) che prevedono ripetute, allenamenti che allenano la mancanza di ossigeno, e allenamenti che allenano l’aumento di anidride carbonica. Poi ci sono gli allenamenti fatti in acqua ma in profondità che si chiamano allenamenti in assetto costante – che sono quelli che facciamo noi principalmente dato che operiamo in mare – e in questo caso si allena la profondità, la pressione, la compensazione e tutta una serie di varianti che sono incluse nell’andare profondi. 

Sono necessari dei requisiti specifici?

È uno sport aperto a tutti. L’unico requisito è saper nuotare e stare bene in acqua. Quest’anno nel nostro centro è venuta una signora di 52 anni che non aveva mai fatto apnea in vita sua ed è scesa a 18 metri sott’acqua.

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Quali sono i benefici delle immersioni in apnea?

Sicuramente l’apnea aiuta il rilassamento, è uno sport di benessere. Quello che succede a livello fisiologico, soprattutto in mare, è un abbassamento del battito cardiaco grazie al contatto con l’acqua e l’andare leggermente in profondità. Questo abbassamento del battito cardiaco genera tutta una serie di benefici di rilassamento muscolare, nervoso e mentale; nel momento in cui si esce da una sessione di apnea si ha come la sensazione di aver dormito, come quando ci si sveglia al mattino ben rilassati. Tra gli altri benefici troviamo lo stare in acqua, quindi si scarica tutta la gravità, tutto quel peso che si ha addosso. Spesso alle persone che hanno problemi articolari pesa anche stare in piedi; stare in acqua, invece, con attività proiettate al rilassamento, aiuta proprio il fisico a mollare tutte queste tensioni.

Sul sito c’è una sezione chiamata “emozioni in apnea”, a tal proposito, quali emozioni si possono provare con quest’esperienza?

Emozioni in apnea riguarda principalmente i servizi ricreativi che si fanno nel Capri Freediving, ossia lo snorkeling e l’apnea ricreativa. L’emozione è quella di stare rilassanti in una ambiente marino, un ambiente protetto come il Parco Marino Punta Campanella, che include la Baia di Ieranto, il Fiordo di Crapolla o gli isolotti Li Galli. L’emozione è quella di godere del fondale marino e della fauna, della trasparenza dell’acqua, grazie alla presenza di una guida esperta, che ti può assistere e che garantisce la sicurezza alle persone che si immergono. Senza una guida tutto questo non sarebbe fattibile, soprattutto nelle nostre zone nelle quali, soprattutto in estate, c’è un buona presenza di barche.

Cosa rende unica Massa Lubrense come luogo in cui praticare l’apnea?

Proprio il Parco Marino, l’A.M.P. Punta Campanella. Generalmente nelle zone turistiche è comune trovare numerose imbarcazioni e praticare l’apnea in sicurezza vuol dire anche avere l’aiuto di un’organizzazione che si occupa di regolamentare il transito delle barche. Oltre a questo, fornisce supporto nell’organizzazione di eventi. Per esempio, quest’anno organizzeremo uno stage con Pelizzari e grazie alla collaborazione dell’A.M.P. Punta Campanella avremo a disposizione una logistica ben definita che contribuirà a garantire la sicurezza. Siamo particolarmente cauti in questo aspetto e richiediamo un’attenzione costante. L’alleanza con il Parco Marino rappresenta un elemento fondamentale, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile.

Perché una persona dovrebbe avvicinarsi a questo mondo? E che consiglio darebbe?

Oggigiorno, ci troviamo immersi in un contesto in cui siamo costantemente esposti a numerosi fattori stressanti, tra cui le pressioni legate al lavoro e agli impegni familiari. Spesso siamo bombardati dalle incessanti notifiche provenienti dai nostri dispositivi telefonici e computer. L’apnea aiuta a staccare mentalmente da questi input continui. Il cervello funziona in maniera accelerata e noi non siamo predisposti per funzionare in maniera così veloce. L’apnea rallenta tutto e ci aiuta a pensare in maniera più tranquilla. Le persone si dovrebbero avvicinare all’apnea perché ci riporta alle nostre funzioni base, quelle semplici che ci appartengono, come lo stare bene e lo stare tranquilli. L’apnea aiuta a rallentare e a stare bene. Il consiglio, quindi, è quello di provare per credere. Infatti, quasi sempre le persone percepiscono il beneficio. 

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Ringraziamo l’istruttore Antonio Mironi per aver gentilmente condiviso il suo tempo e preziose informazioni con noi. Speriamo che questo articolo abbia suscitato la vostra curiosità, indipendentemente dal vostro livello di esperienza. Il mare attende solo voi, che siate principianti o esperti!


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Il fascino di Torca e i suoi tesori nascosti

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Torca è una frazione del comune di Massa Lubrense, ed è collocata sul versante meridionale della penisola Sorrentina.

Probabilmente la marina di Torca, Crapolla, ospitava in antichità un tempio greco dedicato ad Apollo. L’origine etimologica del nome “Torca” potrebbe quindi derivare dalla “Theorica” via, frequentata da lunghe processioni chiamate “Theoriae” dirette verso il suddetto tempio.

Secondo la tradizione, si ritiene che San Pietro abbia fatto sbarco a Crapolla durante il suo viaggio verso Roma. Nel luogo presunto del tempio di Apollo, successivamente, venne eretta l’abbazia di San Pietro, un monastero affiliato all’ordine dei frati Benedettini Neri. La struttura originale dell’abbazia comprendeva tre navate con colonne realizzate in marmo e granito, affreschi che narravano le Storie delle Sacre Scritture e pavimenti decorati con mosaici.

Sull’area dei suoi resti sorge ora la Cappella di San Pietro, che può essere raggiunta tramite il sentiero che dalla piazzetta di Torca conduce al fiordo. Realizzata con le stesse pietre utilizzate per la costruzione dell’abbazia originaria, la cappella rappresenta un legame tangibile con il passato.

Sentieri

A Torca la strada rotabile finisce, lasciando spazio a una rete di sentieri che si snodano attraverso paesaggi mozzafiato per la loro bellezza naturale e selvaggia.

Crapolla

Il fiordo di Crapolla è tra le insenature naturali più suggestive della Penisola Sorrentina. Accessibile esclusivamente a piedi tramite un sentiero ben segnalato, il percorso da Torca è caratterizzato da un notevole dislivello di circa 350 metri e una lunga scalinata di circa 700 gradini. Questo rende la passeggiata lungo il versante del monte una sfida impegnativa ma gratificante. L’esperienza diventa immersiva mentre ci si addentra in ambienti contraddistinti da una natura ancora incontaminata, arricchiti da un patrimonio archeologico significativo e da panorami che rimangono indelebili nella memoria.

Sirenuse

Immerso tra cielo e mare, il Sentiero delle Sirenuse si lega al mito greco delle sirene. Il suo nome è un omaggio ai tre isolotti oggi conosciuti come Li Galli. Da questi, secondo la leggenda, le sirene tentarono di ammaliare Ulisse con il loro canto seducente. Estendendosi per circa 9 km, il sentiero attraversa il pittoresco borgo di Torca. L’atmosfera suggestiva è arricchita dalla lussureggiante vegetazione e dai panorami mozzafiato che si aprono sul mare della Costiera Amalfitana, sugli isolotti di Li Galli, i faraglioni di Capri e lo scoglio di Vetara, rendendo l’intera esperienza indimenticabile.


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Social media e scelta della destinazione turistica

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Oggi le nuove tecnologie e, in particolare, i social media influiscono significativamente sulla scelta della destinazione turistica da visitare. Il modo in cui le persone pianificano e selezionano le loro destinazioni turistiche si è radicalmente trasformato.

La comprensione di come la tecnologia modella le preferenze dei turisti è fondamentale per l’industria del turismo nell’adattarsi a un panorama in continua evoluzione e nella creazione di esperienze di viaggio memorabili e coinvolgenti.

Evoluzione della scelta della destinazione

Dagli anni Settanta agli anni Novanta, l’uso di Internet aveva esclusivamente la funzione di strumento supplementare ai tradizionali mezzi di comunicazione di massa: il marketing turistico era, quindi, ancora principalmente offline. Ciò che influenzava la scelta della destinazione era il cosiddetto “passaparola” di parenti e amici. Oggi, invece, il passaparola ha cambiato forma divenendo online e Internet si è trasformato nella principale fonte di informazione. In questo modo, la maggior parte dei turisti si affida alla rete e ai canali social per scegliere la destinazione turistica in cui recarsi e organizzare il proprio viaggio.

Fasi del viaggio

Attualmente, i social vengono visti come un luogo da cui trarre ispirazione e scambiarsi informazioni. Questo avviene attraverso la condivisione di post, storie, reel, foto e video, i quali possono influenzare e guidare le persone nelle varie fasi di scelta della destinazione.

La prima fase è quella della pianificazione del viaggio. Qui i social vengono principalmente utilizzati per ricercare informazioni su un imminente viaggio da effettuare. Nella decisione del viaggio, ci si lascia ispirare da foto e video, si ricercano le possibili destinazioni, l’alloggio, i voli e ci si basa sulla lettura delle recensioni di altri viaggiatori. Quindi, in questa fase di pre-viaggio, i contenuti generati dagli utenti sui social influenzano il viaggiatore nelle proprie decisioni di acquisto del viaggio.

Attraverso il consulto di mezzi immediati come smartphone e computer, il turista può continuare a cercare informazioni durante il viaggio. In questa seconda fase, si tende a informarsi sul clima, sulle attività da poter svolgere nella località visitata, i posti in cui poter mangiare. Allo stesso tempo, i social possono essere utilizzati dal turista per poter condividere in tempo reale la propria vacanza, ovvero far sapere ai suoi followers dove si trova, che luogo sta visitando, cosa sta facendo e cosa sta vedendo.

Infine, abbiamo l’ultima fase, quella del post-viaggio, quando il turista, una volta rientrato dal suo soggiorno, continua la condivisione sui social dei contenuti relativi al viaggio e valuta la qualità dell’intera esperienza di viaggio. Per farlo si dedica alla pubblicazione di opinioni personali e di recensioni sui vari siti web che a loro volta possono aiutare altri eventuali viaggiatori.

Influenza dei social

I contenuti pubblicati sui social, come foto e video, orientano il consumatore verso la scelta finale. Allo stesso modo, la pubblicazione di commenti, opinioni e recensioni, che siano positivi o negativi, può portare gli utenti dei social a cambiare la propria idea personale su un servizio individuato e, di conseguenza, a modificare le proprie scelte. Questo avviene perché i commenti sui social sono una delle fonti più consultate e ritenute più attendibili allo scopo di ricavare informazioni.

Instagram, Facebook, Twitter e altri canali permettono ai viaggiatori di documentare e condividere istantanee dei loro viaggi. Questa condivisione online non solo funge da ispirazione per altri viaggiatori, ma crea anche un impatto significativo sulla percezione della destinazione turistica. Le immagini accattivanti e le storie coinvolgenti possono trasformare una destinazione apparentemente comune in una meta desiderata.

In virtù del ruolo centrale che queste piattaforme hanno assunto nella vita quotidiana delle persone, è fondamentale per gli operatori del turismo essere presenti sui social media.


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Presepe Vivente di Monticchio

Il presepe vivente nel Monastero di Monticchio

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Nel suggestivo scenario del Monastero di Monticchio, situato tra le colline di Massa Lubrense, si celebra anche quest’anno il Presepe Vivente, un evento magico che coinvolge visitatori di tutte le età.

Le date dell’evento sono il 26, 27, 29 dicembre e il 1, 2, 5, 6 e 7 gennaio, durante le quali i locali del monastero si trasformano in un vero e proprio villaggio dell’antica Palestina. Questa rappresentazione vivente della Natività offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nel cuore della storia cristiana e vivere l’incanto della nascita di Gesù in un contesto unico.

Fotografie di Maria Rosaria Castellano

Il Monastero del Santissimo Rosario di Monticchio, risalente al Settecento, si distingue per la sua affascinante architettura e il suggestivo chiostro maiolicato, creando l’ambiente perfetto per ospitare il Presepe Vivente. I partecipanti a questo affascinante evento indossano con cura abiti d’epoca, ricreando con precisione i personaggi della storia evangelica, insieme ai loro mestieri e alle loro occupazioni. Nel suggestivo scenario del monastero, pastori, Re Magi, artigiani e commercianti prendono vita, regalando ai visitatori un’esperienza autentica che rievoca la vita quotidiana di quei tempi remoti.

L’evento non è solo un’occasione per riscoprire la tradizione natalizia, ma anche per riflettere sul significato più profondo del Natale. La scelta di ambientare il Presepe Vivente nel Monastero di Monticchio aggiunge un tocco di spiritualità all’esperienza, trasformando l’evento in un momento di contemplazione e riflessione per i partecipanti.

Locandina

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Il Magico Libro del Natale: un pomeriggio di incanto per tutti i bambini

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Data: 28 dicembre 2023, ore 16:00
Luogo: Giardinetti di Massa Centro

Un evento straordinario sta per trasformare il pomeriggio del 28 dicembre in un’esperienza indimenticabile per i più piccoli. La Pro Loco Massa Lubrense invita tutti i bambini a partecipare gratuitamente a una giornata magica di letture animate, laboratori creativi e una gustosa merenda natalizia.

Il Magico Libro del Natale con i “Barattoli Cosmici”

Il palcoscenico si animerà con lo spettacolo “Il Magico Libro del Natale” portato alla vita da Storto e Diritto, due commessi viaggiatori di Babbo Natale. Questi racconta-storie pasticcioni ci guideranno attraverso un mondo incantato, pieno di pacchi, scatole e scatoloni, ognuno contenente un sogno, un ricordo o un desiderio destinato a bambini in ogni angolo della Terra. Con i talentuosi attori dei “Barattoli Cosmici” e la tecnica narrativa della lavagna luminosa, i bambini saranno trasportati in una storia divertente e coinvolgente.

Laboratorio Creativo di Natale

Dopo lo spettacolo, i piccoli artisti avranno l’opportunità di esplorare la propria creatività presso il Laboratorio di Natale. Con una vasta gamma di materiali colorati e festivi a disposizione, i bambini potranno creare decorazioni natalizie uniche e regali speciali. Saranno guidati da esperti “elfi” che li aiuteranno a dare vita alle loro idee, promuovendo la collaborazione e la condivisione di idee tra i partecipanti.

Merenda di Natale

La giornata si concluderà con una merenda natalizia deliziosa, arricchita dalla fragranza avvolgente della cioccolata calda. I bambini potranno condividere le loro esperienze e creazioni artistiche mentre gustano dolciumi natalizi.

L’evento è aperto a tutti i bambini e completamente gratuito. Venite a unirvi a noi per un pomeriggio di magia, creatività e festa, creando ricordi speciali che dureranno per sempre. Non vediamo l’ora di condividere l’incanto del Natale con voi e le vostre famiglie!

Il Magico Libro del Natale